125 Ecomondo 2014 Programma Completo Convegni

125 Ecomondo 2014 Programma Completo Convegni

PROGRAMMA CONVEGNI & SEMINARI 2014 Aggiornato al 17 ottobre 2014 N.B. Date,orari e sale sono ancora in parte indicativi e potrebbero essere variati a seconda delle esigenze Mercoledì 5 e Giovedì 6 Novembre 2014 Stati Generali della Green Economy 2014. Lo sviluppo delle imprese della green economy per uscire dalla crisi italiana Sessione di apertura - 5 novembre | ore 10.30 – 13.30 Sessione pomeridiana – 5 novembre | ore 15.00 - 18.00 Sessioni tematiche di approfondimento e consultazione: 1. L’agroalimentare di qualità ecologica nelle cinture verdi urbane: verso EXPO 2015 2. Ecoinnovazione e competitività delle imprese italiane 3. Capitale naturale: contabilità e responsabilità degli attori 4. L’economia del riciclo dei rifiuti: dimensioni economiche, problematiche e proposte di sviluppo 5. Energia e clima: verso l’Accordo post-Kyoto - Parigi 2015 6. Gestione sostenibile della risorsa idrica: verso un Piano Nazionale 7. Dalla Carbon footprint all’Environmental footprint: stato dell’arte, indirizzi europei e prospettive future per le imprese italiane Sessione conclusiva - 6 novembre | ore 9.00 – 13.00 Il programma draft dell'iniziativa che verrà costantemente aggiornato sul sito web www.statigenerali.org . 1 WASTE Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 14.00-17.00 Sala Ravezzi 2 Hall Sud Politiche di Prevenzione e Recupero di Rifiuti: opinioni e proposte per garantirne l’operatività A cura di CTS Ecomondo e Regione Emilia-Romagna ed ERVET Le politiche territoriali di gestione rifiuti, per essere efficaci, si devono basare principalmente sui temi della prevenzione e del recupero di materia così come richiesto dalle istituzioni europee. Le Regioni danno risposta a questo mandato attraverso l’attuazione dei propri piani di gestione rifiuti e i Comuni elaborano strategie locali, ma come possono essere garantite concretamente l’operatività e l’efficacia delle politiche di prevenzione? L’impianto normativo esistente ne supporta la realizzazione? Come risponde il mondo produttivo a questi stimoli? L’evento, strutturato come un dibattito, vuole essere un’occasione di confronto tra rappresentanti dei soggetti che a vario titolo si misurano nella complessa sfida della riduzione e del recupero dei rifiuti: istituzioni, enti locali, enti regolatori, istituti di ricerca ed università, associazioni di categoria ed imprese. Moderatore Dott. Andrea Zuppiroli – responsabile Servizio rifiuti e bonifica siti, servizi pubblici ambientali e sistemi informativi – Regione Emilia Romagna Programma 14.00 saluti ed Introduzione ai lavori 14.10 Quali sono gli strumenti più efficaci con cui i diversi livelli della PA possono sostenere le azioni di prevenzione sul proprio territorio? Rispondono: Regione Emilia Romagna, Regione Lombardia, Comune di Capannori *, Comune di Reggio Emilia ore 15.00 Quale ruolo riveste il legislatore/regolamentatore nell'incentivare le azioni di recupero e prevenzione? Rispondono: ISPRA*, Scuola Superiore di Studi Universitari Sant'Anna, Associazione PAYT Italia ore 15.45 Quali fattori rendono difficoltoso l'oggettivo recupero di materiale nei processi produttivi e quindi la realizzazione di concrete azioni di risparmio di risorse? E quali, per contro, possono agevolarlo? Rispondono: CNA Emilia Romagna, EcotecnoMAT srl, SITEB ore 16.30 discussione aperta ore 17.00 conclusioni * relatori invitati Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 14.00-18.00 Sala Ravezzi 1 Hall Sud CSS: il ruolo della normativa e le attività di controllo e vigilanza A cura di: Comitato Termotecnico Italiano (CTI) con il patrocinio richiesto a ENEA, GSE, MSE, MATTM, RSE, FEDERAMBIENTE, FISE Assoambiente e ISPRA In Italia si producono circa 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani e quasi 130 milioni di tonnellate di altri rifiuti pericolosi e non pericolosi. Tali rifiuti, ad esclusione di quelli pericolosi, degli inerti e comunque a valle delle del recupero di materia, possono essere utilizzati per la produzione dei CSS, combustibili solidi secondari. I CSS rappresentano una concreta opportunità per il contenimento dell’impatto ambientale di alcune attività industriali e in particolare della produzione di cemento e di energia elettrica con combustibili solidi fossili. Lo sviluppo dell’utilizzo dei CSS, tuttavia, si basa necessariamente sul dialogo tra le diverse parti coinvolte (istituzionali e industriali) e la massima trasparenza sui reali risultati ottenibili sul campo. La normativa 2 (regole e norme tecniche) si pone, in particolare, come la base idonea a sviluppare un confronto costruttivo tra controllori e operatori del mercato, permettendo inoltre il raggiungimento di risultati sempre migliori. In questo quadro, il convegno intende presentare e illustrare le novità e gli aggiornamenti del settore di interesse dell’ultimo anno. Presidenti di sessione Giovanni Riva – UNIVPM, Comitato Termotecnico Italiano (CTI) Giovanni Ciceri – RSE 13.45 – Registrazione partecipanti Programma 14.00 – Introduzione dei presidenti – Fatti e numeri dei CSS 14.20 – Aggiornamento sul quadro legislativo – Sebastiano Serra (MATTM) 14.40 – Il Comitato di vigilanza e controllo istituito dall’articolo 15 del DM 22/2013 – Mauro Rotatori (CNR) 14.50 – L’esperienza delle ARPA in tema di CSS – Francesco Loro (ARPA Veneto), Enrico Brizio (ARPA Piemonte) 15.30 – Aggiornamento sul quadro normativo: le nuove norme UNI sui CSS – Mattia Merlini (CTI) 15:40 – Linee Guida CTI 11 per l’applicazione delle norme sul campionamento – Giovanni Ciceri (RSE) 15:55 – Linee Guida CTI 10 per la qualifica impianti IAFR – Giovanna P.Martignon (RSE) 16.10 – Tavola Rotonda aperta al pubblico – Cosa fare per sviluppare i CSS? Conduce la discussione: David Roettgen – Partecipano: Assoambiente, Federambiente, Aitec e i relatori 17.30 – Conclusioni Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 14.00-18.00 Sala Tiglio 1 pad.A6 Proposta metodologica: analisi dell’efficacia delle filiere di recupero di materia dai rifiuti A cura di ATIA-ISWA In questa occasione ATIA-ISWA Italia presenta ad amministratori e tecnici che operano nella gestione rifiuti un metodo per descrivere le filiere del recupero di materia dai rifiuti e fornire uno strumento per quantificare l’efficienza di ogni singola filiera, al fine di individuare i principali elementi di criticità. Attività correlata alla formulazione di questa proposta metodologica è stata l’analisi del grado di conoscenza già disponibile a scala regionale e nazionale sull’efficacia delle diverse filiere.Questi obiettivi hanno una specifica valenza su scala nazionale perché favoriscono l’analisi del sistema di recupero di materia da rifiuti ed l’individuazione degli elementi che permetterebbero di aumentare la capacità di recuperare risorse da mettere a disposizione del sistema produttivo nazionale. Per questo motivo si sottolinea che, anche se la metodologia è stata testata preliminarmente per carta e plastica, vi sono altre filiere, quali quella del recupero dei RAEE, che hanno una significativa potenzialità di fornire materie critiche, tra cui i metalli preziosi.Il lavoro parte dalla revisione della Direttiva Quadro ed indaga la possibilità di incrementare il recupero dai rifiuti superando la distinzione, molto italiana, tra urbani e speciali. Le singole filiere sono descritte nel dettaglio con un metodo mutuato dall’Analisi del Ciclo di Vita. Per ogni filiera selezionata lo studio descrive nel dettaglio i flussi dei rifiuti, delle materie prime seconde e le percentuali di scarti maggiormente significative. Particolarmente rilevante diviene l’analisi di selezionati ‘casi studio’ con cui confrontarsi su: efficacia di diverse organizzazioni della RD, avvio a riciclaggio, a recupero di energia e recupero degli scarti organici. L’analisi presentata si propone di mettere a sistema le conoscenze già disponibili in Italia per fornire una descrizione di dettaglio dei flussi per singola filiera e dell’efficacia degli impianti che vi operano, evidenziando gli scarti e le uscite dalla filiera del recupero di materia. Programma Presidente ATIA-ISWA Italia Paola Muraro Direttore Generale CONAI Walter Facciotto, ATIA-ISWA Comitato Tecnico - Simonetta Tunesi - Antonella Fiore Presentazione dello studio ed analisi di efficacia delle diverse filiere ARPA Emilia Romagna Chi li ha visti? e l’analisi degli scarti di filiera ARPA Veneto L’ analisi dei flussi di rifiuti CIC - Massimo Centemero 3 Il recupero della frazione organica in Italia in Europa Tavola Rotonda CONAI ISPRA AMSA Milano AMA Roma SpA Provincia di Torino Paolo Foietta Comitato Tecnico ATIAISWA Mercoledì 5 Novembre 2014 ore 14.00-17.00 Sala Cedro Hall Ovest lato pad.C7 Imballaggi in Acciaio, Ambiente e sicurezza alimentare. A cura di: RICREA Il convegno è volto ad illustrare i contenuti ambientali sottesi all’imballaggio in acciaio, soffermandosi, in primo luogo, sui processi di raccolta e riciclo dell’imballaggi in acciaio. Sono, altresì, trattati i temi legati alla idoneità dei materiali al contatto con gli alimenti; nuove tecnologie nell’impiego di vernici, in grado di ridurre l’utilizzo di sostanza indesiderate e soluzioni alternative che vedono l’impiego di vernici di origine naturale, nel rispetto della sicurezza alimentare e della riduzione dell’impatto ambientale. Il convegno sarà inoltre arricchito da presentazioni di tipo legislativo, nel campo imballaggi e rifiuti: requisiti essenziali e limiti per i metalli pesanti, e nel campo food contact: disciplina nazionale e Unione Europea per l’imballaggio in acciaio. L’incontro è rivolto al mondo dei produttori di packaging e di utilizzatori, in particolare la filiera alimentare. Si rivolge anche

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