Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara - Vol. 3 - 2015 - pp. 93-100 ISSN 2283-6918 Collezioni malacologiche e monitoraggi delle comunità di molluschi terrestri del Delta del Po e della Pianura Padana orientale: il Progetto CoSMoS - Collecting Snails, Monitoring Snails STEFANO MAZZOTTI LAURA SENSI DANIO MISEROCCHI Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, Via Filippo De Pisis 24 - 44121 Ferrara (Italy) - E-mail: [email protected] GIORGIO LAZZARI L’ARCA, Associazione di volontariato Ravenna ANDREA BENOCCI GIUSEPPE MANGANELLI Dipartimento Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente, Università di Siena - Museo di Storia Naturale dell’Accademia dei Fisiocritici, Siena Riassunto Il Progetto CoSMoS è un’iniziativa di “scienza partecipata” (Citizen Science) con moduli didattico-educativi diretti a studenti e cittadini. Il progetto prende in esame i molluschi terrestri (Gasteropodi) in sette siti nel Delta del Po e nella Pianura Padana Orientale (3 in provincia di Ravenna e 4 in provincia di Ferrara) e prevede il monitoraggio e il confronto tra dati faunistici attuali e storici, quest’ultimi desumibili dalla collezione malacologica “Giorgio Lazzari” del Museo di Storia Naturale di Ferrara. In tutto sono state accertate 51 specie, 44 delle quali erano presenti nei rilievi storici. Quasi tutte le specie rinvenute sono autoctone: soltanto tre sono aliene. Da un punto di vista ecologico, prevalgono le specie più o meno strettamente legate agli ambienti forestali, ma non mancano entità tipiche di altri ambienti o entità euriecie. Da un punto di vista faunistico-biogeografico il risultato più interessante è il ritrovamento, a sud del Po, di due entità (Fruticicola fruticum e Monachoides incarnatus) a distribuzione europea e presenti nel nostro paese nell’area alpina e prealpina. Parole chiave: Collezioni malacologiche museali, Monitoraggio comunità molluschi terrestri, Delta del Po, Pianura Padana orientale, Italia Settentrionale. ABSTR A CT Museum collection and monitoring of land snail communities in the Po River Delta and Eastern Po Plain, Northern Italy: The CoSMoS - Collecting Snails, Monitoring Snails Project The CoSMoS project is an initiative of Citizen Science with teaching and educational modules for students and citizens. The project examines the terrestrial molluscs (gastropods) in seven sites in the Po Delta and in the Eastern Po Valley (3 in the province of Ravenna and 4 in the province of Ferrara) and considers the monitoring and the comparison of current and historical faunal data. The latter can be derived from the malacological collection “Giorgio Lazzari” of the Natural History Museum of Ferrara. 51 species were collectively assessed, 44 of which were present in the historical surveys. Almost all species found are indigenous: only three are alien. From an ecological point of view, species closely linked to forest environments prevail, but there are also typical entities of other environments or very adaptable entities. From the biogeographical point of view, the most interesting result is the discovery, south of the Po, of two entities (Fruticicola fruticum and Monachoides incarnatus) which have a European distribution and in our country usually occur in Alpine and pre-Alpine areas. Key words: Malacological collections, Land snails monitoring, Po River Delta, Eastern Po Plain, Northern Italy. Introduzione da alcuni lavori di carattere faunistico (Fabbri & Landi, 1999; Lazzari, 2007; Albano et al., 2013; 2014; Ghezzi, 2013). Le malacofaune terrestri e d’acqua dolce del Delta del Po e Per questo motivo si è ritenuto interessante approntare un pro- più in generale della Pianura Padana sono poco studiate a dif- getto di ricerca al fine di comprendere lo status delle comunità ferenza di quelle di altre regioni italiane (Giusti et al., 1985; di molluschi terrestri viventi in quest’area, considerato quanto Manganelli et al., 2000a; Gavetti et al., 2008; Manganelli questi organismi siano sensibili all’alterazione e alla scomparsa et al., 2015). Le informazioni disponibili sono frammentarie di habitat indotte da cause antropiche dirette (inquinamento, e provengono per lo più da opere generali (Zangheri, 1969), introduzione di specie aliene) o indirette (mutamenti climati- che non chiariscono la composizione delle comunità locali, e ci). Queste caratteristiche, unitamente alla facilità di campio- 94 Stefano Mazzotti, Laura Sensi, Danio Miserocchi, Giorgio Lazzari, Andrea Benocci, Giuseppe Manganelli namento, li rendono soggetti di studio ideali e ottimi indica- tori biologici. Un’importanza basilare, a questo riguardo, ha rivestito una collezione scientifica del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara, la collezione malacologica “Giorgio Lazzari”, che ha permesso di ricavare le prime informazioni per l’area di studio. Il Progetto CoSMoS nasce infatti dall’idea di utilizzare una col- lezione come riferimento per compiere monitoraggi e confron- tare i dati storici con quelli attuali allo scopo di sviluppare una scienza partecipata dai cittadini (Citizen Science). Sono stati così progettati moduli didattico-educativi diretti alle scuole ed al pubblico generico al fine di coinvolgere i non-addetti ai la- vori sia nelle procedure di gestione ed analisi di una collezione scientifica, sia nella fase di monitoraggio sul campo, fornendo così un’opportunità di partecipare allo studio della biodiver- sità. Queste attività consentiranno ai fruitori di condividere Fig. 1. Una scatola catalogata della collezione malacologica i processi di ricerca, promuovendo una cultura scientifica ed Giorgio Lazzari del Museo di Storia Naturale di Ferrara. incentivando una percezione positiva della conservazione del- la biodiversità. Database disponibili in rete permetteranno la fruizione esterna dei dati museali e di quelli raccolti duran- te i monitoraggi effettuati nell’ambito dei percorsi didattici. Area di studio CoSMoS, infatti, è convenzionato con CSMON-LIFE (http:// Sono stati selezionati sette siti di campionamento, quattro in www.csmon-life.eu/), progetto finanziato dalla Comunità Eu- provincia di Ferrara (Fig. 2) e tre in provincia di Ravenna (Fig. ropea per sviluppare approcci di Citizen Science che abbiano 3). I siti ravennati coincidono con le località meglio rappresen- un impatto sui cittadini e sulla loro partecipazione allo svi- tate nella collezione mentre i siti ferraresi sono rappresentativi luppo di nuove ed efficaci politiche ambientali, anche grazie di differenti tipologie ambientali, così da implementare le co- ad una maggiore consapevolezza derivante dalla condivisione noscenze sulla malacofauna di questa settore della Pianura Pa- attiva delle attività progettuali. dana. Tutti i sette siti sono riconosciuti come siti d’importanza Questo studio preliminare sulla malacofauna terrestre ha va- comunitaria Rete Natura 2000: lenza qualitativa ed ha lo scopo di presentare una serie di dati utili alla compilazione di una prima checklist del Delta del Po Provincia di Ferrara e della Pianura Padana orientale. Dune di Massenzatica (IT4060010 - SIC-ZPS): Dune fossili con praterie xeriche e boscaglia termofila, localizzate a circa 12 km dal mare Adriatico. Nelle praterie, oltre alle specie xerofile, Materiali e Metodi adattate ad ambienti asciutti e soleggiati, vi sono anche varie specie psammofile, tipiche dei terreni sabbiosi e diffuse nelle Catalogazione della collezione malacologica “Giorgio dune litorali. Lazzari” Bosco della Mesola (IT4060015 - SIC-ZPS - Bosco della Me- Il progetto prevede l’utilizzo delle informazioni faunistiche sola, Bosco Panfilia, Bosco di Santa Giustina, Valle Falce, La ricavabili dalla collezione malacologica “Giorgio Lazzari”. La Goara): Sito con il bosco planiziale costiero, prevalentemente collezione, donata al Museo di Storia Naturale di Ferrara nel a leccio, più rappresentativo nella Pianura Padana. Nel Bosco 1999, comprende circa 3500 specie paleartiche di Molluschi della Mesola sono riconoscibili tre tipi di vegetazione forestale: Gasteropodi e Bivalvi. Buona parte degli esemplari, raccolti un bosco dominato da leccio, il più esteso sotto forma di ceduo prevalentemente tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni o alto fusto, un bosco mesofilo dominato da farnia e carpino ‘90, proviene dall’Italia ed in particolare dall’Emilia-Romagna. bianco, localizzato sui cordoni dunosi più antichi (dal XII se- Si tratta di una collezione di grande interesse scientifico, so- colo in poi), e un bosco igrofilo con frassino ossifillo limitato prattutto per la quantità di specie rappresentate (Fig.1) (Maz- alle depressioni interdunali. zotti et al., 2008). Bosco di Porporana (IT4060016 - SIC-ZPS - Fiume Po da L’inventariazione è tutt’ora in corso e avviene utilizzando un Stellata a Mesola e Cavo Napoleonico): Bosco golenale lungo apposito database (Excel), costituito attualmente da 7176 re- un tratto del fiume Po, non lontano dalla periferia nord del- cords. Di questi, 315 sono riferibili a specie terrestri e di acque la città di Ferrara e relativamente ben conservato all’altezza di interne raccolte nell’area del Delta del Po e zone limitrofe, pre- Porporana, costituito da larghe anse e profonde golene. Nel valentemente in biotopi costieri ravennati (Bassa del Bardello, bosco predominano specie igrofile tra le quali pioppo bianco, Punte Alberete, pinete ravennati); 159 records sono inoltre re- salice bianco e frassino ossifillo. Non mancano il pioppo nero, lativi a molluschi terrestri provenienti dai siti selezionati per lo l’olmo campestre, i gelsi, l’ontano nero, i salici arbustivi ed
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