YMEGHILLAH Trattato yMeghillah Talmud di Gerusalemme a cura di Luciano Tagliacozzo Questa traduzione è stata fatta in memoria di Carlo Zilberstein z.l. PAGINA 1 DI 95 W W W. E - B R E I. N E T YMEGHILLAH Mishnah Il rotolo di Ester si legge: il giorno undici, dodici, tredici, quattordici, quindici del mese di Adar. Non prima non dopo. Le città circondate da mura dal tempo di Yehoshua Bin Nun leggono il rotolo di Ester il giorno quindici. I villaggi e le città lo leggono il quattordici. Ma i villaggi e le città grandi leggono la Megillah al quattordici di Adar.Però per gli abitanti dei villaggi fu stabilito (che potessero compiere la Mizvà) in un precedente giorno di riunione. Ghemarah Rabbi Ila, Simon Bar Ba in nome di Rabbi Yohanan dicono: è scritto (Ester 9, 31): "Per confermare questi giorni di Purim nei tempi prefissati". Che cosa vuol dire il testo con "nei tempi prefissati"?: Rabbi Yonah, Rabbi Yossà, (esprimono opinione su questo passo) Rabbi Yonah dice: nei tempi che avevano stabilito per loro i Maestri poi; e tali erano il giorno undici, dodici, tredici, quattordici e quindici, non i giorni sedici o diciassette. Rabbi Abahu in nome di Rabbi Lazar dice che "non prima e non dopo vuol significare non il giorno nove o dieci". Shemuel Bar Nachman in nome di Rabbi Yonatan nota che non è scritto "giorni" ma "come nei giorni" (Ester 9, 22), per aggiungere giorni addizionali, il giorno undici e il giorno dodici al quattordici e quindici. Oppure il giorno undici, il giorno dodici in corrispettivo al giorno quattordici e il giorno tredici in corrispettivo al giorno quindici. Dice Rabbi Helbo il giorno tredici fu un giorno di battaglia. Si rafforzarono (gli ebrei) su se stessi, perciò non ci si sofferma su tale giorno per la lettura della Megillah. Si legge prima o dopo. Ma se è, non si potrebbe leggere in tale giorno la Megillah. E allora il giorno tredici non si può leggere la Megillah? Ma se è così l’argomentazione costruita su "come quei giorni" è nulla. Allora la citazione "Come i giorni" si riferisce ai giorni nove e dieci, "I giorni" sono quelli adiacenti, cioè il giorno sedici e il giorno diciassette. E ciò è impossibile. Come dice Rabbi Abahu in nome di Rabbi Eleazar Il testo (Ester 9, 27) "Che non passasse" si riferisce a che non passi il giorno quindici. Rabbi Izhaq Ben Nachman in nome di Shemuel il verso che dice "che non passasse" secondo la tradizione di Rabbi Natan che dice: l’intero mese (di Adar) è buono per leggere la Megillah. Che cosa significa allora: (Ester 9, 22) "Come giorni in cui gli ebrei avevano avuto quiete dai loro nemici, nel mese che si era mutato per loro da angoscia in allegria, da lutto in giorno di festa, per fare di quei giorni, giorni di banchetto e di allegria, di scambio di doni l’uno con l’altro, e di regali ai poveri". PAGINA 2 DI 95 W W W. E - B R E I. N E T YMEGHILLAH Disse Rabbi Helbo ma questo può valere fino al quindici del mese, come disse Rabbi Abahu in nome di Rabbi Lazar, "che non passasse" ciò, s’intende per la lettura della Megillah, ma per fare banchetto non lo fecero solo il quattordici o il quindici, e per regalare ai poveri solo al quattordici o al quindici di Adar, Quindi tali giorni servono per la lettura della Megillah e questi per il banchetto? Rabbi Helbo, Rabbi Hunah in nome di Rav dice (Ester 9, 28). "E questi giorni siano ricordati e celebrati in tutte le generazioni, in tutte le famiglie, in tutte le province e in tutte le città, questi giorni di Purim non cadano in disuso tra gli ebrei e il loro ricordo non cessi in mezzo alla loro discendenza" ciò vuol dire ricordati con la lettura della Megillah e celebrati col banchetto, così bisogna interpretare? Rabbi Helbo, Rabbi Yossà in nome di Rabbi Lazar dicono (Ester 9, 30) "E mandarono lettere con parole di pace e di verità a tutti gli ebrei delle centoventisette province del regno di Achashverosh" ed è scritto pure (Prov. 23, 23) "acquista la verità e non venderla" come dunque la vera Torah ha bisogno di linee rette per essere scritta così la Megillat Ester ha bisogno di linee rette. Come quella è suscettibile di esegesi così la Megillah è suscettibile di esegesi. Rabbi Yrmiah in nome di R. Shemuel Bar Rav Izhaq, dicono che il rotolo che trasmise Samuele a David è valido per l’esegesi. Quale basi ha quest’opinione? E’ scritto (1 Cron. 28, 19) "David disse: tutte le opere di questo progetto le ho messe per iscritto e mi sono state consigliate da HaShem. "Tutte le opere le misi per iscritto" Ciò significa la tradizione "da HaShem" significa che lo Spirito di Santità era su di lui "consigliate" significa che sono suscettibili di esegesi. Rabbi Yrmiah obietta in nome di R. Shemuel Bar Yzhaq: perché non s’interpreta (1 Cron. 28, 12) "Gli diede (Davide a Salomone) anche il progetto di tutto ciò che era in spirito di fare" Disse Rabbi Manà. qual era il significato di "era in spirito"? Significa "nello Spirito della Sua bocca" Dice la Mishnah: "Nelle città provviste di mura dall’epoca di Yehoshua Bin Nun si legge la Megillah nel giorno quindici" Rabbi Simon in nome di Rabbi Yehoshua Ben Levi opinarono che tale cosa fosse in onore della Terra d’Israele che era in rovina in quei giorni, che fosse associata ai tempi di Yehoshua Bin Nun. PAGINA 3 DI 95 W W W. E - B R E I. N E T YMEGHILLAH E che si leggesse (in tali città) la Megillah il giorno quindici, e si facesse anche la riunione com’è detto "nei giorni di Yehoshua Bin Nun". E perché non può ciacuno leggerla il giorno quindici? Rabbi Abahu dette la spiegazione: (Ester 9, 19) mura (2A) "Per questo gli ebrei abitanti in città non murate il quattordici di Adar fanno giorno di banchetto allegria e festa di scambio di doni l’uno con l’altro". E altrove è scritto: (Deut. 3, 5) "Solo molte città prive di mura". Come in quest’ultimo contesto "città prive di mura" si riferisce ai tempi di Yehoshua Bin Nun, così qui nel libro di Ester la parola "prive di mura" si riferisce ai tempi di Yehoshua Bin Nun. (Toss. Megillah 1;1): Rabbi Yehoshua Ben Korhà disse (nelle città circondate da mura) dai giorni di Ahashverosh si legge la Megillah il giorno quindici di Adar. Gli disse Rabbi Yossè Ben Yehudah: ciò lo troviamo concernente la città di Susa la capitale vale per le città circondate da mura ai tempi di Yehoshuah Bin Nun? (Ester 9, 28) "che questi giorni siano ricordati e tramandati in ogni generazione, in ogni famiglia, in ogni città." Se voi deducete l’argomento da "Susa la Capitale", allora in Susa non si legge la Megillah il quattordici, ma ciononostante a Susa si legge in tale giorno. Vi sono dunque tre tradizioni dei Maestri della Mishnah a questo riguardo a) la prima delle tre sostiene che nelle città circondate da mura dai tempi di Yehoshua Bin Nun si legge la Megillah il giorno quindici di Adar b) la seconda sostiene che nelle città circondate da mura dai tempi di Ahashverosh si legge la Megillah il quindici di Adar. c) la terza sostiene che in ogni città si legga il quindici di Adar. In ogni caso Rabbi Yehoshua Ben Korhà e Rabbi Yossè Ben Rabbi Yehudà entrambi esprimono la prima opinione, solo che uno la deriva da un verso della Scrittura l’altro da un altro verso della Scrittura. Una tradizione dei Maestri della Mishnah sostiene che i dintorni dell’una grande città e chi fa parte del suo territorio così è la legge. (T. Meg. 1, 1) Rabbi Aibu Bar Nigrì in nome di Rabbi Hijà Bar Ba dice "per esempio Hammata, qui non si parla che della sola Hammata, che era circondata da mura dai tempi di Yehoshua Bin Nun. Come dice il verso (Yeh. 19, 35) "le città fortificate erano Ziddim, Zer, Hamat, Rakat, Kinneret". Ziddim è Kfar Hittya, Zer è vicino a essa, Hamath è Hamata, Rakat è Tiberiade, Kinneret è Ginosar. PAGINA 4 DI 95 W W W. E - B R E I. N E T YMEGHILLAH Obietta Rabbi Levi: è scritto (Yeh. 12, 3): "L’Aravah fino al lago Kinneret. (2B) Da lì due città sono chiamate Ginosar oppure sono due diverse circoscrizioni, come per esempio Beth Yerach e Zimbaray che produce alberi ricchi di rami. Se una città è distrutta e diventa una città dei goym, (si legge nei villaggi circostanti il quattordici o il quindici?) non vi legge la Meghillah, ma fuori di esse si legge. Hizqiah ha letto la Meghillah in Tiberiade il quattordici e il quindici. In acconto di ciò R. Shimon Ben Yochay dice (Lev. 25, 29) "Se un uomo venderà una casa di abitazione in una città cinta di mura, il diritto di riscatto varrà solo per un anno" Ciò non vale per Tiberiade, perché il Lago di Galilea serve come muro. Disse Rabbi Yochanan lesse la Meghillah nella Sinagoga di Kiprà, (il quindici) e disse che era quello il posto originario di Tiberiade. Fece questo per quello che Rabbi Shimon Ben Yochay aveva tramandato, che era una regola facilitante. Perché noi abbiamo imparato nella Mishnah: "Tutto ciò che è al di qua delle mura è considerato come casa in una città murata, escluso i campi.
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