Il Patrimonio Culturale Della Provincia Di Rieti: I Musei La

Il Patrimonio Culturale Della Provincia Di Rieti: I Musei La

Il patrimonio culturale della Provincia di Rieti: i Musei La diversità è il nostro principale patrimo- un caleidoscopio di mondi differenti, che si nio: diversità di culture, diversità di storie e scoprono nei segni del passato. Segni che di paesaggi. La Provincia di Rieti è un gran- trovano riscontri importanti nei musei del de crocevia, una grande area di transizione territorio, che devono entrare nei flussi turi- tra lAcrocoro dAbruzzo, le lunghe dorsali stici. montuose delle Marche, le colline dellUm- Questa piccola Guida ai musei è unoppor- bria e la Campagna Romana. Sulle monta- tunità importante per consentire una lettura gne nostre è rimasto fissato per secoli il approfondita del nostro territorio e tentare confine degli stati di antico regime: il Papa- di coordinarne lattività, ora che finalmente to e il Regno di Napoli. Un confine labile, essi sono diventati una realtà della propo- attraversato in ogni epoca dai tratturi che sta culturale. hanno sempre unito le terre alte dellAppen- nino centrale alla Sabina e a Roma. Ripercorrendo le antiche strade scopriamo GIUSEPPE RINALDI le tracce della storia nei linguaggi, negli sce- Assessore alla Cultura e Turismo nari che si prospettano al visitatore attento; Provincia di Rieti La rappresentazione della storia del territorio attraverso i Musei Larea della Sabina e del Reatino, frequentata sin dal paleolitico e più intensamente nelletà del bronzo e del ferro, durante lepoca preromana era abitata dalle popolazioni sabelliche, mentre la regione del Cicolano dagli Equi. A partire dal 290 a.C., con le campagne militari guidate da Manio Curio Dentato, la Sabina ed i territori fino allAdriatico divennero parte dello stato romano e furono interessati dalle opere di riorganizzazione, come il prosciuga- mento del lago Velino, la sistemazione della viabilità e linsediamento di coloni. Dalletà tardoantica e altomedievale si determinò una riduzione di molti centri abitati, anche in se- guito alle occupazioni dei Goti e dei Longobardi. Nel corso del VII secolo la parte Nord- Orientale del territorio fu annessa al ducato longobardo di Spoleto; la parte meridionale, denominata Sabina Suburbica, entrò a far parte dei territori pontifici. Il fenomeno dellinse- diamento daltura nei castelli e nelle rocche si affermò nei secoli IX-XI, come necessità di difesa e di riassetto del territorio, già avviato in precedenza dallAbbazia di Farfa. Tra 200 e 600 si assistette allalternanza di regimi comunali e signorie (Orsini, SantEustachio, Savelli, Colonna, Barberini, Borghese). Nel corso del XIV secolo il territorio a Nord-Est di Rieti fiorì sotto il dominio degli Angioini. Tra 600 e 700 il Reatino fu annesso alla Legazione Umbra, contemporaneamente la parte di territorio che si estendeva dal Cicolano fino a Norcia ap- partenne al Regno di Napoli. Alla fine del Settecento, dopo la breve stagione napoleonica, la parte Sud-occidentale del territorio tornò alla Chiesa. In seguito allUnità dItalia, dopo varie fasi di organizzazione territoriale, nel 1927 fu costituita la provincia di Rieti. Rieti. Sezione archeologica del Mu- seo Civico: la Sabina interna in epo- ca romana e medievale La sezione archeologica del Museo Civico di Rieti occupa gli ambienti duecenteschi dellex Convento di S. Lucia. La collezione è costituita da reperti provenienti dalla città e dal suo ter- ritorio, appartenenti ad un ampio periodo com- preso tra preistoria e medioevo. Tale collezio- ne si è formata, per ciò che riguarda le testi- monianze epigrafiche, già a partire dal XVI se- colo, e si è sviluppata grazie soprattutto alla raccolta dellerudito reatino Vincenzo Boschi. In particolare, tra i materiali protostorici, risul- Rieti, via S. Anna, 4. Tel. 0746-488530; e-mail: [email protected]; [email protected]; ta di particolare interesse scientifico unurna a siti internet: http://www.comune.rieti.it/portalerieti/ capanna dalla necropoli di Campo Reatino (età Cultura_eventi/museo/default.htm; http:// del ferro) e, tra quelli depoca romana, una no- www.apt.rieti.it/itinerario.php?id=12&categoria= Cultura%20in%20provincia. tevole raccolta epigrafica (in cui si distinguo- Direzione: Assessorato alla cultura del Comune di Rieti. no una dedica sacra ad Ercole ed uniscrizione Lunedì chiuso, Martedì-Giovedì 8.30-13.30, Venerdì- onoraria ad Agrippa), sculture e rilievi (tra cui Sabato 8.30-13.30, 16.00-19.00. Costo biglietto: intero 4.13, ridotto 2.07 (per stu- uno di età augustea raffigurante una scena di denti fino a 25 anni, persone con età superiore a 65 venatio da Trebula Mutuesca), elementi archi- anni, gruppi organizzati), gratuito per bambini fino a 10 tettonici, oggetti duso quotidiano. anni, giornalisti, accompagnatori di gruppi organizzati. Rieti. Sezione storico-artistica del Museo Civico: tra il medioevo e lepo- ca contemporanea Il Museo Civico di Rieti fu istituito nel 1909, in occasione del restauro della città successivo al terremoto del 1898. La Sezione Storico Arti- stica, riaperta dopo una ventennale chiusura nel 2000, occupa gli ambienti al secondo pia- no del Palazzo Comunale. Qui sono conservati manufatti ed opere artistiche relative ad un ampio periodo tra il Medioevo e letà contem- poranea. Il nucleo originario di tali materiali proviene dalla collezione civica di Rieti nella quale sono confluiti gli oggetti appartenuti a chiese e conventi della città e dei dintorni, suc- cessivamente alla liquidazione dellasse eccle- nel vestibolo la scultura raffigurante Ebe di An- siastico, molti dei quali sono stati recuperati tonio Canova; una notevole collezione di opere grazie allopera di raccolta promossa dal Ve- pittoriche dal XIV al XVII secolo, tra cui emerge scovo di Rieti Bonaventura Quintarelli negli anni una croce-reliquiario di scuola umbra del XIV 1895-1915. Tale collezione si è arricchita nel secolo ed il trittico di Zannino di Pietro degli tempo con alcune donazioni (Calcagnadoro del anni 1405-1406; tra le varie opere esposte nel- 1937; Palmegiani del 1952; Sacchetti Sassetti le tre sale successive, inaugurate di recente, del 1958). Tra le opere esposte si segnalano: un Cristo in croce, in legno scolpito e dipinto, 2 ed un tabernacolo (sec. XVI); unintera sala con- a qualche anno fa, metteva in movimento loro- serva sculture lapidee (secc. XIV-XVII), piante logio del palazzo Comunale di Rieti. e mappe di Rieti e dintorni; il Manierismo e le- poca Barocca sono rappresentati dalle opere Rieti, Piazza Vittorio Emanuele II, s.n.c. di Lattanzio Niccoli, Giovan Battista Benaschi, Tel. 0746-287456; 0746-287212; e-mail: [email protected]; [email protected]; Carlo Cesi e Antonio Gherardi; notevole è un sito internet: http://www.comune.rieti.it/portalerieti/ modellino ligneo della cappella Vincenti Mareri, Cultura_eventi/museo/default.htm. nel Duomo di Rieti, di Giuseppe Valadier; nella Direzione: Assessorato alla Cultura del Comune di Rieti. penultima sala è esposta lintera collezione Lunedì chiuso, Martedì-Giovedì 8.30-13.30; Venerdì-Sa- bato 8.30-13.30, 16.00-19.00; Domenica 10.30-13.00, donata da Angelo Sacchetti Sassetti che com- 16.00-19.00. prende pitture del XVII e XVIII secolo. Lultima Costo biglietto: intero 4.13, ridotto 2.07 (per studen- sala è dedicata al pittore reatino Antonino ti fino a 25 anni, persone con età superiore a 65 anni, Calcagnadoro (1876-1935). Nel Museo è an- gruppi organizzati), gratuito per bambini fino a 10 anni, che esposto il congegno meccanico che, fino giornalisti, accompagnatori di gruppi organizzati. Rieti. Museo diocesano: i luoghi di culto cristiani del Reatino Il Museo Diocesano ospita manufatti ed opere artistiche di carattere sacro relativi ad un arco cronologico compreso tra il Medioevo e letà contemporanea (XII-XX sec. d.C.). Nella nuo- va esposizione, inaugurata nel 2004 sono pre- senti suppellettili (croci, ostensori, reliquiari, calici, pissidi, turiboli, patene, pastorali etc.) ed arredi (sculture lignee, eburnee e litiche, dipinti), provenienti dalla stessa Cattedrale e da altri luoghi di culto del Reatino. Il Museo è rappresentato anche dagli stessi spazi che lo ospitano con i cinquecenteschi ambienti del Battistero di S. Giovanni in Fonte e le sagre- stie della Basilica inferiore del XII secolo. La Sala delle Udienze del Palazzo dei Papi ospita numerosi dipinti ad affresco, su tavola e su la collezione di dipinti (Pinacoteca). Nella ric- tela. Tra le sculture sono notevoli quelle in le- ca collezione di oggetti duso liturgico emer- gno dei secoli XIV-XVII ed una settecentesca gono un riccio di pastorale in avorio della fine Madonna in avorio da Cerchiara. del 300, ancora utilizzato dai Vescovi di Rieti nelle principali solennità religiose; il busto Rieti, Piazza Cesare Battisti. Tel. 0746-482720; 0746-25361; 0746-253639; 348-6610178; reliquiario rinascimentale di S. Balduino, ope- e-mail: [email protected]; ra di Bernardino da Foligno; le oreficerie che sito internet: http://www.museodiocesanorieti.it/. documentano le tecniche e gli stili di un vasto Direzione: Don Mariano Assogna. arco di tempo dal medioevo alletà moderna. Il Sabato-Domenica 10.00-12.00, 16.00-18.00. patrimonio del Museo è composto anche da Ingresso gratuito. Amatrice. Museo Civico di Arte Sa- e dintorni (S. Antonio Abate di Cornillo Nuovo, cra Nicola Filotesio: larte medieva- S. Maria di Cossito). In particolare si deve se- le e moderna nella valle del Velino gnalare un dipinto su tavola del pittore ri- Il Museo, inaugurato nel 2002, ha sede presso nascimentale Cola Filotesio detto Cola la quattrocentesca chiesa sconsacrata di S. dellAmatrice, a cui è intitolato il Museo, con Emidio. Sono esposte circa cinquanta opere la raffigurazione della Sacra Famiglia. Note- darte, arredi suppellettili e vesti sacre appar- voli sono pure una tavola con Madonna col tenenti ad un ampio periodo cronologico dal- Bambino riferibile al XIII secolo e due croci letà medievale a quella contemporanea, pro- processionali con figure a rilievo attribuite a venienti dalle chiese di Amatrice (S. Giusep- Pietro Vannini. Si sta, inoltre, lavorando per la pe, S. Giovanni, chiesa della Concezione, S.

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