Il Patrimonio UNESCO in Turchia

Il Patrimonio UNESCO in Turchia

I SITI DELLA TURCHIA ISCRITTI NELLA LISTA DEL PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ DELL’UNESCO L'umanità ha dato un nuovo valore ai luoghi dove ha vissuto e dove ha lasciato capolavori che trasmettono la sua cultura alle generazioni successive. Per affermare i valori accettati come patrimonio comune di tutta l'umanità e per promuoverli e trasferirli alle generazioni future, l'UNESCO ha adottato la "Convenzione sul Patrimonio Mondiale dell’Umanità" nella sua conferenza generale tenutasi a Parigi nel 1972. La Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità è un elenco di siti presenti in ogni parte del mondo, riconosciuti di eccezionale valore dal punto di vista culturale e naturale. L'UNESCO, che ha l’obiettivo di garantire la cooperazione internazionale nella difesa dei valori che costituiscono il patrimonio comune dell'umanità, assume questi valori nel rispetto di criteri culturali e naturali. Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del Comitato per il Patrimonio Mondiale dell'Umanità tra il 24 giugno e il 4 luglio 2018, i siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità sono in totale 1.092. Questi comprendono 845 siti culturali, 209 naturali e 38 misti, presenti in 167 nazioni del mondo. La Turchia ha ratificato la Convenzione UNESCO il 23 maggio 1982. Ha attualmente 18 siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità e altri 77 siti sono candidati per entrare nella Lista. 1. AREE STORICHE DI ISTANBUL Provincia di Istanbul Istanbul, l’unione dei continenti Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 06.12.1985 Riferimento : 356 Criterio : Culturale Le aree storiche di Istanbul, che è stata la capitale di tre grandi imperi, sono state iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1985. Istanbul, che ha una storia di più di 2.500 anni, è situata su una penisola circondata dal Mar di Marmara, dal Bosforo e dal Corno d'Oro. Le aree storiche di Istanbul, l'unica città al mondo a cavallo tra due continenti, sono composte di quattro settori principali : il Parco Archeologico (Piazza Sultanahmet e l’area circostante), la Moschea di Solimano, la Moschea del quartiere di Zeyrek (in precedenza Chiesa di Cristo Pantocratore) e l’area circostante di tutela e le mura della città di Istanbul. Istanbul è una città santa, dove moschee, chiese e sinagoghe vivono fianco a fianco proclamando la loro fraternità. Istanbul è anche famosa per i suoi palazzi, le ville e gli edifici monumentali : ciascuno un esempio unico degli stili architettonici ereditati dagli Ottomani. Il Palazzo Dolmabahce, la Moschea di Tophane, la Torre di Galata (Christea Turris) costruita dai Genovesi, la Moschea di Sultanahmet, Ayasofya (Santa Sofia), uno degli edifici monumentali del cristianesimo, e i suoi straordinari mosaici, il Palazzo di Topkapi, centro amministrativo dell’Impero ottomano, la Moschea di Solimano, capolavoro dell'architetto imperiale Mimar Sinan, lo storico Grande Bazaar (Kapali Carşi), la Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnici), la musica danzante nella cupola di Hagia Irene (Aya Irini) fanno di Istanbul la capitale della storia e della cultura. Ayasofya fu costruita su uno dei più importanti siti storici di Istanbul e gli edifici presenti furono completati tra il 532 ed il 537 d.C. Costruita come una cattedrale, è stata il più importante centro della cristianità per circa 1000 anni. Dopo la conquista di Istanbul da parte degli Ottomani, fu trasformata in una moschea. L'edificio è attualmente usato come museo e si sa che, per la sua costruzione, fu spesa una somma enorme di denaro e diecimila operai vi lavorarono. La caratteristica più importante della Moschea di Sultanahmet, proprio di fronte ad Ayasofya, è che si tratta dell'unica moschea costruita con 6 minareti. Per la moschea, che ha più di 36 finestre, sono state utilizzate più di 20.000 tessere di ceramica di Iznik. Il Palazzo di Topkapi fu il centro amministrativo dell'Impero ottomano e oggi ospita lo Spoonmaker's Diamond (Kasikci Diamond) che ha fama mondiale. Attualmente il Palazzo è un museo che espone reperti unici della gloriosa storia dell'Impero ottomano. La Cisterna Basilica (Yerebatan Sarnıcı), costruita tra il 527 ed il 567 allo scopo di fornire acqua a tutto l'insediamento circostante, si trova all'interno del Parco Archeologico. Secondo la mitologia greca, la Medusa trasformava in pietra chiunque osasse guardarla direttamente. La testa della Medusa, scolpita alla base di una colonna, può essere intravista nelle acque basse della cisterna ed è una delle attrazioni più visitate del Parco. Centinaia di palazzi e case in legno nei quartieri di Zeyrek e Suleymaniye, che costituiscono una parte importante delle aree storiche di Istanbul, sono riuscite a sopravvivere fino ad oggi. Istanbul è stata fonte di ispirazione per numerosi artisti grazie alla sua storia e alle sue bellezze naturali. Innumerevoli poesie e canzoni sono state scritte e composte per Istanbul. Istanbul, che è di una bellezza affascinante grazie alla sua ricchezza storica e culturale, attende tutti coloro che vogliono testimoniare il grande amore tra i continenti. 2. SAFRANBOLU Provincia di Karabuk Originale esempio del tradizionale Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 17.12.1994 Riferimento : 614 Criterio : Culturale Safranbolu, una città anatolica che porta in vita la storia attraverso le sue moschee, il mercato, i quartieri, le strade e le sue originali case, è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1994. La città si trova nella regione della Paflagonia, che fu descritta da Omero nel suo poema epico Iliade, e la sua storia conosciuta risale al 3000 a.C. La città fu governata dagli Ittiti, dai Frigi, dai Lidi, dai Persiani, dai Regni Ellenici (Ponto), dai Romani (Bizantini), dai Selgiuchidi, dai principati dei Cobanoglu e dei Candaroglu e infine dagli Ottomani. L’attuale struttura di Safranbolu e le sue case caratteristiche risalgono al XVII e al XVIII secolo. Safranbolu, una delle poche città rimaste intatte anche nella seconda metà del XIX secolo, si è sviluppata in conformità con il mutare delle esigenze nel corso del tempo, ma in assoluta armonia con la natura. La forza economica di Safranbolu si riflette nella vita della città e le case di Safranbolu rivelano in modo originale la cultura della città. Le case di Safranbolu rappresentano fortemente la cultura della città turca, il cui ricordo è vivo ancora oggi. Ci sono circa 2000 case tradizionali turche nel capoluogo del distretto. Oltre a queste, circa altre 800 case sono sotto protezione giuridica. Le case hanno una pianta che riflette lo stile di vita turco, i costumi e le tradizioni, in una disposizione ricca degli spazi. Le case sono modesti edifici realizzati nel pieno rispetto della natura e del vicinato. Le sporgenze emergenti del primo piano delle case di Safranbolu disturbano l’eccessiva uniformità di tutte le case. Le finestre delle case sono progettate appositamente come finestre strette e alte. I pannelli ed i telai in legno delle finestre caratterizzano le griglie di legno dette "musabak". Dettagli come i soffitti in legno, le pareti in legno decorate, gli accessori per porte in ferro battuto, le serrature e le chiavi, i malakari in gesso, ovvero decorazioni applicate sugli esterni in legno, e la qualità dei lavori di muratura sono fattori importanti e completano l’insieme. Safranbolu è un must per tutti coloro che desiderano esplorare la città e respirare la storia. Godete della splendida architettura e stringete la mano all'ospitalità dell’Anatolia! 3. HATTUSHA Provincia di Corum Un museo a cielo aperto Data di iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO : 28.11.1986 Riferimento : 377 Criterio : Culturale Hattusha, che fu la capitale dell'impero ittita durante l'antichità, è stata inserita nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1986 sulla base di criteri culturali. Hattusha, che è un vero e proprio museo archeologico a cielo aperto, fu fondata intorno al 1600 a.C. e divenne il centro dell’arte e dell'architettura dell’epoca. Hattusha si compone di due siti, la Città Bassa e la Città Alta. Visibili nella Città Bassa si trovano i resti di edifici associabili alla vita civica. Il Tempio Grande è il principale edificio di culto della città. Nella Città Alta è degno di nota il quartiere del Tempio, che comprende diversi edifici religiosi. Grazie alle sue due sale di culto, si pensa che questo Tempio fosse dedicato al dio della tempesta e alla dea del sole di Arinna, le più importanti divinità dell'impero. La Città Alta è situata su un ampio arco ed era protetta da mura sul lato meridionale. Nelle mura c’erano cinque portoni. Sul lato meridionale delle mura della città, che è anche il punto più alto della città, sorgono i bastioni di Yerkapi e la Porta della Sfinge. La Porta del Re e la Porta del Leone sono situate alle estremità delle mura meridionali. I leoni scolpiti sulla facciata esterna della Porta del Leone sono tra i migliori esempi di scultura in pietra dell’epoca ittita. Il santuario di Yazilikaya, che si trova a 2 km a nord-ovest di Hattusha, è considerato il tempio a cielo aperto più importante della città. Si compone di due stanze tagliate nella roccia separate da un singolo edificio che riflette lo stile architettonico degli Ittiti. Le camere tagliate nella roccia del santuario di Yazilikaya vengono chiamate Galleria Maggiore (sala A) e Galleria Minore (sala B). L'estremità occidentale della parete rocciosa della Galleria Maggiore (sala A) è decorata con rilievi che raffigurano divinità maschili, mentre l'estremità orientale è decorata con rilievi che raffigurano divinità femminili. Le figure di entrambe le estremità si trovano di fronte alla sezione centrale, esattamente nel punto in cui le pareti di roccia orientale e occidentale incontrano la parete nord. Qui è dove veniva posizionato il palco principale.

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