Poveglia Per Tutti. Da Sogno a Realtà, Da Utopia a Progetto a Cura Dell’Associazione Poveglia - Poveglia Per Tutti

Poveglia Per Tutti. Da Sogno a Realtà, Da Utopia a Progetto a Cura Dell’Associazione Poveglia - Poveglia Per Tutti

LIDO DI OGGI LIDO DI ALLORA 155 Poveglia per tutti. Da sogno a realtà, da utopia a progetto a cura dell’Associazione Poveglia - Poveglia per tutti L’inconfondibile profilo di Poveglia visto dalla laguna. (Foto di Gabriele Lazzarini) E’ strano come a volte le cose, sem- unire il suo sogno al nostro. Ma lì per bocca in bocca, assieme all’indigna- plicemente, accadano. Sul come e sul lì accadono e basta. La storia è presto zione di scoprire che la base d’asta è perché siano accadute ci si riflette so- detta: ad aprile, la notizia della messa fissata a zero euro. Se chiunque può pra dopo, incalzati dalle domande di all’asta dell’isola di Poveglia da par- comprarsi Poveglia, allora la compria- chi vuol sapere, conoscere, capire e te dell’Agenzia del Demanio corre di mo noi: inizia così, al bar, un’avventu- L’isola di Poveglia in una veduta aerea. LIDO DI OGGI LIDO DI ALLORA 157 ra che ci porta in brevissimo tempo a finire sui giornali di tutto il mondo, a dare vita ad un’associazione che con- ta più di 4mila aderenti, a parlare di processi partecipativi e speculazioni lagunari, ad organizzarci in modo ri- zomatico -questo ce lo diranno poi i sociologi- e a ricevere contribuzioni da tutto il mondo di persone che come noi vogliono che Poveglia rimanga pubblica e fruibile da tutti. Poveglia: l’isola di fronte a Malamoc- co, quella delle domeniche in barca, delle grigliate, delle tappe di voga. L’isola usata dai pescatori come di- mora delle reti. Abbandonata dagli amministratori e da chi avrebbe do- vuto averne cura e messa in vendita come soprammobile usato che si è stanchi di guardare; invece, la citta- dinanza frequenta e vive Poveglia come luogo della città, come parte integrante della città. E Poveglia lo è sempre stata, parte della città: Venezia è impensabile senza le sue isole, è la città di isole, alcune tra loro collegate Tutto pronto, si parte: le prime tessere dell’Associazione. altre no, alcune minori altre importan- ti, ma ciascuna con una funzione. Da edifici, orti, e le memorie dei tanti te- Ma andiamo con ordine. Dal bar alla antico insediamento a fortificazione a stimoni, alcuni famosi altri sconociuti, prima riunione: si inizia a ragionare guardia della bocca di porto di Mala- i cui nomi spuntano tra le carte di una sui perché e sui come fermare la ven- mocco, da centro florido e popoloso a vecchia pergamena o nel titolo e nelle dita dell’isola. Nessuno vuole che Po- luogo di sosta per le imbarcazioni, da pagine ingiallite di un vecchio libro, veglia finisca come le tante altre isole stazione sanitaria marittima ad ospi- oppure nelle lettere accorate che nipo- della laguna sud, vendute a privati zio; 7 ettari e mezzo di storia, di cui ti e discendenti ci scrivono. La storia e trasformate in luoghi d’élite inac- sopravvivono un campanile, alcuni non si vende. cessibili, spesso a vocazione esclusi- L’assemblea dei soci tenutasi il 5 maggio 2014 agli spazi di Sacca Fisola (Foto di Augusto Maurandi) LIDO DI OGGI LIDO DI ALLORA 159 vamente alberghiera, spesso ad epi- extralusso. Nonostante per alcune di inizia all’isola della Giudecca. logo fallimentare. Sacca Sessola, San loro esistessero clausole per il man- Clemente, La Grazia, Santo Spirito, tenimento dell’uso pubblico almeno Si decide quindi una sortita da questo l’Ottagono... le isole che fanno da co- di una frazione dell’isola, dopo non circolo vizioso con l’idea chiara che rona naturale all’isola della Giudecca vi si potrà più nemmeno attraccare. Poveglia rimanga pubblica e fruibile verso sud, considerate e frequentate Nessuno pare vigilare o controllare da tutti. Pubblica, cioè di tutti, e frui- da anni come fossero un’estensione l’applicazione dei vincoli. Il panora- bile cioè non abbandonata a sè stessa naturale della Giudecca stessa, sono ma che dalla Giudecca guarda a sud com’è rimasta per troppi anni. Si de- ad una ad una negate, ospitando can- si restringe ormai al limitare del cana- cide di partecipare a quella maledetta tieri esanimi, usi privati o alberghi le del Fasiol. Sarà per questo che tutto asta, di fare una colletta in città per 4 maggio 2014: Poveglia fa da sfondo alla festa di Poveglia per tutti a Malamocco. (Foto di Paul Mazzega) 2 giugno: l’assemblea dei soci tenutasi il 2 giugno alle Tese dell’Arsenale. (Foto di Federico Sutera) LIDO DI OGGI LIDO DI ALLORA 161 raccogliere i 20 mila euro necessari per darà diritto a partecipare equamente ricostruzioni di battaglie di Lepanto la cauzione, di costituirsi in associa- alle decisioni sulle sorti di Poveglia in 3d o di barene “in vitro” (sic!) la cit- zione per poter essere ammessi. Tut- ma non è, e non sarà da intendersi in tà non sente alcun bisogno. Poveglia, to in una sera. Professionisti, tecnici, futuro, come forma di partecipazione come tutte le isole della laguna, è il ri- impiegati, studenti, docenti, artigiani, agli utili, né quota azionaria, né fonte sultato della natura, della storia e del- uomini e donne, giovani e meno gio- di privilegio alcuno per nessun asso- la cultura di questa città, qualità che vani: quell’ennesima vendita al vide- ciato.” intendiamo recuperare e valorizzare. opoker ministeriale ci indigna e non Questo tracciato che i progetti sull’i- Ma nel nostro immaginario Poveglia vogliamo che si trasformi in borbottìo sola dovranno osservare riscuote è anche l’isola del futuro, un labora- o in lagnanza da vaporetto, vogliamo un successo inaspettato. Riceviamo torio di sperimentazione di pratiche dare un segnale. Vogliamo restare in- centinaia di lettere personali anche innovative per la gestione, il recupe- dignati per non fermarci all’indigna- molto toccanti di persone che hanno ro e la fruizione di un bene collettivo, zione. Quattro i punti fondamentali, qualche legame familiare o cultura- secondo i principi della sostenibilità, le linee guida stilate quella sera stessa le con Poveglia come di persone che della partecipazione e dell’autode- che fanno da carta costituzionale del non la conoscono ma condividono la terminazione della comunità locale. progetto: nostra tensione ideale, e migliaia di Secondo questi principi, ogni attività “1. La parte verde dell’isola sarà de- richieste di adesione al progetto; nella che si vorrà insediare nell’isola dovrà dicata a parco pubblico liberamente prima presentazione pubblica siamo essere valutata anche nella sua inter- accessibile e gratuito, e ad orti urbani. costretti a fare il doppio turno, e per relazione con le altre, sia per l’utilizzo 2. La parte edificata dell’isola, che può le successive dobbiamo prenotare sale degli edifici, che delle aree verdi e de- produrre utili -le cui caratteristiche e di gran lunga più spaziose. La somma gli spazi acquei attorno all’isola non- limiti etici decideremo insieme, in co- che ci eravamo prefissati di raccoglie- ché con l’ambiente circostante. erenza con questi punti fondanti ser- re per partecipare all’asta è raggiunta virà a ripagare i costi di gestione della già nel primo giorno di sottoscrizioni. Al lavoro, dunque. Perchè quello che parte pubblica. L’idea, quella di un’isola multiproget- l’Associazione mette in piedi non è 3. La gestione dell’isola sarà no-profit to, che prenda le mosse dalle esigenze tanto una colletta, è di più: è un nuovo ed eco-sostenibile. Tutti gli utili saran- del territorio e non da un business ca- linguaggio. Organizzati in gruppi di no quindi reinvestiti sull’isola stessa. lato dall’alto o dal capriccio di qualche lavoro, costituiamo 9 tavoli tecnici in 4. Qualora dovessimo ottenere la ge- grosso investitore, ha fatto breccia. Di cui 40 persone qualificate elaborano stione dell’isola, la quota sottoscritta Palais Lumiere, ruote panoramiche, criteri di sostenibilità ambientale, so- L’associazione e il progetto per l’isola: una grafica. LIDO DI OGGI LIDO DI ALLORA 163 ciale ed economica dei progetti. For- questo prezzo. La procedura si è per- tuali generazioni e di quelle future. miamo inoltre un gruppo legale, un ciò risolta con un nulla di fatto, e l’i- gruppo che cura gli eventi promossi sola rimane pubblica. Si tratta di un Ma questo successo va accresciuto dall’Associazione, un gruppo che se- esito atteso e perseguito: ad un bene della capacità dimostrata dalla comu- gue il web, un gruppo di traduttori, di valore storico, culturale, architetto- nità che si è attivata per fare tesoro un gruppo di grafici,... e un gruppo nico, naturalistico e paesaggistico, ad delle competenze e delle professio- trasversale che si occupa di organiz- un pezzo integrante della nostra cit- nalità esistenti sul territorio e della zare le nostre riunioni e le assemblee tà, non si può attribuire un prezzo, e capacità di raccogliere le idee diffuse dei soci con metodi partecipativi, un ad oggi un’eventuale aggiudicazione sul suo utilizzo. Mentre alcune grandi valore aggiunto che ci consente di ri- per 513 mila euro avrebbe profilato opere, cresciute come una metastasi, unire e far lavorare assieme centinaia una vera e propria svendita ancor più tiravano sotto un’intera classe “diri- di persone. La vera innovazione di inaccettabile data l’esiguità della cifra gente” di affaristi e amministratori questa esperienza sta nel voler adot- -pari al valore di un modesto appar- senza dignità, migliaia di cittadini tare metodi di partecipazione e condi- tamento in città- e dato l’ammontare riuniti nell’Associazione lavoravano visione delle scelte, in modo aperto e della spesa sostenuta di recente dal perché un pezzetto di laguna tornasse trasparente. Le idee, disegni, priorità Magistrato alle Acque per le opere di patrimonio di tutti, restituivano senso e realizzazioni, il “cosa fare nell’iso- messa in sicurezza delle rive (più di 20 al termine “res publica”: cosa di tut- la”, emergeranno da un processo par- milioni di euro), che avrebbe trasfor- ti e di cui tutti hanno responsabilità.

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