RADIOCORRIERE TV SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 41 - anno 85 17 ottobre 2016 Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 ELIO GERMANO IL SOGNO DI FRANCESCO Invito alla lettura 2 TV RADIOCORRIERE 3 Alla fine della fiera la colpa è soltanto nostra. Sì, di noi ciccioni che lo scorso 10 ottobre abbiamo festeggiato, si fa per dire, il nostro ObesityDay. Una giornata per ricordarci che abbiamo il pancione, che non facciamo né sport né diete, insomma che ci vogliamo male. E non è una questione estetica, ma si tratta della nostra salute. L’obesità è una patologia che colpisce purtroppo anche i giovanissimi, tanto che tre su dieci hanno chili di troppo. In una recente ricerca della Coldiretti si legge che lo scorso anno il 49% degli italiani ha seguito una dieta, eppure sovrappeso e obesità nel nostro Paese rimangono da strada Vita in allarmante crescita. Nonostante un buon numero d’italiani abbia cambiato il proprio regime alimentare soprattutto a causa di patologie come diabete, pressione alta, colesterolo e celiachia, tuttavia i dati parlano di sei milioni di obesi e ventuno milioni in sovrappeso. Il problema, anche se diffuso in modo capillare lungo tutta la penisola, riguarda maggiormente noi maschietti nelle regioni del Mezzogiorno. In Molise, per esempio, gli "oversize" raggiungono il record del 64,8% e in Campania rappresentano il 61,6%, in Sicilia il 60,6 e in Puglia il 59,1. Per le femmine la Basilicata, con 46,5%, è al primo posto seguita da Puglia, Campania, Molise e Sicilia. I cittadini più in forma risultano invece quelli del Trentino-Alto Adige, della Valle d’Aosta, del Piemonte e della Lombardia. Eppure la nostra rinomata dieta mediterranea fondata su pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari, ci ha consentito di conquistare il record nella longevità. Non a caso nell'Unione Europea ci collochiamo al primo posto per gli uomini che superano gli ottant’anni e al terzo per le donne ultra ottantacinquenni. Senza dimenticare che dal 2010 alla dieta mediterranea viene riconosciuto un ruolo importante per la salute grazie alla sua iscrizione nella lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'Unesco. Ma evidentemente non basta. E allora dobbiamo metterci in testa che bisogna fare più movimento, prestare maggiore attenzione ai condimenti che utilizziamo, non saltare mai la prima colazione e soprattutto non eliminare i cibi secondo fantasiose diete create da noi stessi. Dobbiamo riscoprire il gusto del mangiare con calma, masticando bene, e preferire le verdure evitando il più possibile alcolici e superalcolici. Sicuramente non basterà, ma sarà un buon punto di partenza. Buona settimana. In libreria dal 25 ottobre Fabrizio Casinelli 6 TV RADIOCORRIERE 7 SOMMARIO DARIO FO Ricordiamo il Nobel italiano per la Letteratura N. 41 riproponendo un'intervista di Stefano Corradino 17 OTTOBRE 2016 pubblicata su nostro CINEMA IN TV giornale il 15 dicembre CULTURA Una selezione dei film 2014 in programma 26 Gli appuntamenti di Rai5 sulle reti Rai VITA DA STRADA dedicati all'arte, alla MUSICA letteratura e la musica 40 5 Eugenio Finardi raccoglie 30 gli storici album in un unico disco "40 anni di musica ribelle" 36 NEMO ALMANACCO Due inviati-conduttori, Enrico Lucci e Valentina La Tv, la Radio, l'Italia, il Petrini, e in studio Giorgio EVENTO mondo. le date che hanno Montanini nel nuovo ITALIAN DETECTIVE segnato la priccola e programma di Alessandro La quinta edizione grande storia Sortino il mercoledì in Tra il documentario e la dell'Internet Festival prima serata su Rai2 fiction fa il suo esordio di Pisa, che ha visto la 42 in tv il sabato sera su Rai Main media partner, 16 Rai4 il nuovo programma ha festeggiato i primi che racconta il lavoro di trent'anni della rete FAN CARAOKE un'agenzia d'investigazione 24 romana Giampaolo Morelli e Giulia ROMINA QUAGLIERI Valentina dettano i tempi 20 del nuovo appuntamento Una giovane designer che domenicale che prende il ha saputo fondere l’arte via su Rai1 dal 16 ottobre del bricoleur con l’abilità dell’artigiano 18 CINEMA RADIO 38 Renaud Fély e Arnaud PALINSESTI Rai 6 Teca dedica sette Louvet firmano "Il sogno di SETTIMANALI giorni al poliedrico Nanni Francesco" interpretato da Loy proponendo una nuova Elio Germano 44 versione realizzata da 10 Alessandra Fiori di "Perfida Rai" 34 CULTURA Il meglio della programmazione di RaiStoria 28 RADIOCORRIERETV DIRETTORE RESPONSABILE www.radiocorrieretv.it Hanno collaborato Fotografico SETTIMANALE DELLA RAI FABRIZIO CASINELLI www.rai-com.com Simonetta Faverio Barbara Pellegrino www.ufficiostampa.rai.it RADIOTELEVISIONE ITALIANA Redazione - Rai Celia Guimaraes Fabiola Sanesi Carlo Casoli Reg. Trib. n. 673 Via Umberto Novaro 18 HEADLINE GIORNALISTI Stefano Corradino Palinsesti del 16 dicembre 1997 00195 ROMA Marina Cocozza Claudia Turconi Michele Trobbiani Numero 41 - anno 85 Tel. 0633178213 Grafica, impaginazione Filippo Blandino 17 ottobre 2016 Cinzia Geromino Maria Rita Burghi Claudia Tore CINEMA «Predicava una vita libera, spogliata da ogni attaccamento materiale, che rimette il bisogno dell'altro al centro di tutto. Il suo fascino e il talento oratorio attirarono personaggi di tutti i tipi». Renaud Fély e Arnaud Louvet, che firmano "Il sogno di Francesco" interpretato da Elio Germano, parlano di un'avventura sentimentale e politica. «La battaglia di Elia sulla Regola – dicono -, sua lacerazione tra il rapporto con il santo d'Assisi e quello con Ugolino è terribilmente umana» LA RIVOLUZIONE DELL'UTOPIA COLLETTIVA 10 11 ue registi francesi per raccontare un santo tutto italiano. Re- naud Fély e Arnaud Louvet hanno scelto un attore duttile e sensibile come Elio Germano nel ruolo del protagonista per "Il sogno di Francesco", in questi giorni nelle sale. «A distan- Dza di secoli – dicono - si potrebbe pensare a lui come ad un matto. Noi invece lo immaginiamo come un sognatore, un utopista, un creatore di idee che cercava di inventare un nuovo rapporto fraterno tra gli uomini. Lo scambio era al centro della sua vita e l'utopia sempre con- divisa. Abbiamo voluto raccontare la sua avventura politica e umana, collettiva e intima». Come mai la vostra attenzione si è rivolta proprio al santo d'Assisi? All'inizio conoscevamo solo le immagini dell'iconografia popolare su di lui, la predica agli uccelli, il lupo addomesticato a Gubbio e poche altre cose. Avevamo visto come Giotto lo aveva rappresentato nei suoi affreschi, ci era piaciuto molto il film di Rossellini "Francesco Giullare di Dio" e sapevamo anche che si era totalmente consacrato alla pover- tà e alla pace. Così ci siamo messi a leggere la sua storia e abbiamo voluto approfondire il percorso che aveva compiuto assieme ai suoi confratelli. E che ritratto ne è venuto fuori? Ci siamo ritrovati davanti a un personaggio fuori dal comune, davvero affascinante. Un rampollo della borghesia di una delle città più ricche di quei tempi che decide di abbandonare tutto per andare in aiuto dei più bisognosi e predicare l'utopia di una società fraterna. Una scelta inspiegabile... Qual è stato il suo punto di forza? All'opposto del potere dominante Francesco reinventa una vita libe- ra, spogliata da ogni attaccamento materiale, che rimette il bisogno dell'altro al centro di tutto. Cosa che per quell'epoca costituiva una vera e propria rivoluzione. Il suo fascino, il suo talento oratorio e la sua autenticità attirarono personaggi di tutti i tipi: letterati, eruditi, crociati pentiti, clerici e laici e persino contadini e miserabili. Tutte queste persone vivevano insieme e il movimento si estese comincian- do a creare dei problemi al potere costituito. Questo insieme di rivolta mite, di profondo umanesimo e di illusione collettiva ci è sembrato straordinario. I tempi sono decisamente cambiati, ma è pensabile che il suo esempio possa essere in qualche modo ancora attuale? Perché no? Quando ci siamo documentati, più andavamo avanti con le nostre ricerche e più il mondo di Francesco ci appariva stranamente familiare. Sembra assurdo, eppure il XIII secolo italiano assomiglia al nostro presente se consideriamo l'esplosione delle ineguaglianze, le guerre quasi endemiche, la concentrazione delle ricchezze nelle mani di pochi in un periodo di grande sviluppo di scambi commerciali dove il denaro circola sempre di più. E ancora, le città che si arricchiscono e si richiudono in se stesse cacciando i poveri nelle periferie o nelle campagne. Senza parlare degli esclusi che devono lasciare il loro Pa- 12 13 ese e vagare senza fine... Tutto ciò ci rimanda a un'indignazione che ben conosciamo. Che difficoltà avete incontrato nell'approcciarvi a un personaggio così IL SOGNO DI FRANCESCO particolare? Sicuramente quella di trovare la giusta distanza rispetto alla dimen- Regia di Renaud Fély e Arnaud Louvet sione religiosa di Francesco, ci sentivamo affascinati dall'uomo ma Cast: Elio Germano, Jérémie Renier, Yannick Renier, un po' sconcertati dal Santo. È stato allora che ha preso forma l'idea Eric Caravaca, Marcello Mazzarella, Stefano Cassetti, di un mediatore tra il Santo e l'uomo, tra noi e Francesco. E ci è ve- Thomas Doret. Con la partecipazione di Alba Rohrwa- nuta incontro la scoperta dell'esistenza di un certo Elia da Cortona cher e Olivier Gourmet (interpretato da Jeremy Renier, ndr), uno dei primi confratelli di Fran- Prodotto da MIR Cinematografica e Rai Cinema cesco, e del suo conflitto con lui sulla Regola. È stato allora che "Il Distribuito da Parthénos sogno di Francesco" è diventato possibile. TRAMA Cosa nasce da questa conflittualità? La battaglia sulla Regola, cioè la vita che scelgono di condurre i frati, ssisi, 1209. Francesco ha appena subito il rifiuto permette di raccontare la nascita di movimento radicale nel momen- Ada parte di Innocenzo III di approvare la prima to in cui questo si pone la questione della sua continuità.
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