Passeggiando Nel Flamenco

Passeggiando Nel Flamenco

ON THE ROAD di Giovanni Vacca I FESTIVAL I DAL 13 SETTEMBRE A ROMA, SEI SHOW I ei concerti dedicati al flamenco, sei Sconcerti che l’Auditorium del Parco della Mu- sica propone dal 13 settembre (in collabora- Passeggiando zione con il ministero della cultura spagnolo e con il patrocinio dell’ambasciata di Spagna) al- le varie incarnazioni di questo genere musicale andaluso, quello tradizionale e quello contem- poraneo, modernizzato da quel potente movi- mento di rinnovamento che fu nel flamenco denominato «nuevo flamenco». Il festival aspira a fornire un’imma- soluto della tecnica di canto; il 15 sarà di scena All’Auditorium, gine quanto più completa possi- Arena, spettacolo coreografico dedicato alla fe- bile del flamenco, imperniandosi sta dei tori, rivisitato da Israel Galvàn. una rassegna sulle tre componenti fondamen- È uno spettacolo in gran parte sperimentale, tali del genere: El cante (el cante dove non ci si pone il problema dell’etica della mette in scena i tre jondo, il canto tradizionale anda- tauromachia ma quello della sua funzione ri- luso), el toque (la musica per chi- tuale: una riflessione sulla morte, sulla violen- ingredienti fondamentali tarra, accompagnata dal battito za, sul coraggio, sul dolore; il 16 ancora una se- delle mani e dei piedi) e el baile rata dedicata alla vocalità flamenca, con il can- del suono andaluso, (la danza). taor Miguel Poveda che interpreterà una serie Si comincia con il chitarrista di brani negli stili tradizionali del genere: mar- el cante, el toque, el baile. Tomatito, uno degli innovatori tinete, seguiriya, fandango, malaguena; si ri- del flamenco, nipote del leggen- prende il 22 settembre con il Gerardo Nunez dario chitarrista Nino Miguel e Quinteto eil23conCarmen Linares, custode Tra gli artisti presenti, accompagnatore del grande e della più pura tradizione del cante jondo ac- compianto Camaron de la Isla, in compagnata ancora da Gerardo Nunez. Tomatito, Enrique una formazione che comprende Sono tutti artisti riconosciuti a livello mon- chitarre, violino, percussioni e diale, professionisti che, con le ovvie differenze Morente e il vocalist danzatore. Il 14, Enrique Moren- e distinzioni, cercano di portare al pubblico in- te, cantante e instancabile studio- ternazionale un’idea del flamenco lontana da- Miguel Poveda so della particolarissima vocalità gli stereotipi televisivi e banalizzanti. Al festival flamenca, quel tipo di emissione sono abbinati tre masterclass che consentiran- che interpreterà una serie velata che richiede enorme sforzo no agli appassionati di misurarsi in prima per- fisico e un padroneggiamento as- sona con questa grande tradizione musicale di brani tradizionali (per info: Franco Senica, tel. 063236396 o Elisa Moro, tel. 0680241226). Come tutti i repertori forte- mente localizzati, anche il fla- menco è un genere che viene quasi sempre percepito nella di- storsione folkloristica, vale a dire con quell’immagine oleografica che ne fa suono e «colore» di una terra (l’Andalusia, in questo caso) così come avviene per il tango ar- gentino o il fado portoghese, solo per fare due esempi. Nella realtà il flamenco ha vissuto più vite, quella iniziale di formazione, sin- golare connubio della musica dei zigani andalusi e delle varie tradi- zioni che si intrecciavano in una regione che per antonomasia è Qui Carmen Linares, stata per molto tempo luogo di I DISCHI I MUSICHE DAGLI ARCHIVI RAI I chivio per farlo stampare o ristampare. È il caso, accanto Tomatito grande, e soprattutto, ricordiamo- ad esempio, dell’etichetta Setteottavi che nel gi- e in grande lo, pacifica, convivenza tra culture ro di pochi mesi ha già al suo attivo un piccolo Enrique Morente araba, cristiana ed ebraica (una L’inafferrabile ritmo catalogo di musica prodotta dalla Rai, incisa per fase, questa, da legare soprattutto la televisione o per il cinema. I tre Best of che alla tradizione del cante jondo, aprono questa piccola collezione sono mono- l’anima profonda del flamenco dello sceneggiato tv grafie dedicate a Morricone, Ortolani e Piovani. celebrata da Federico Garcia Lor- Vere chicche per collezionisti e so- di Marco Ranaldi ca, corrente sotterranea e vera e derna fiction come Perlasca, La prattutto per chi non ha le prime propria linfa vitale del genere); piovra, Linda e il brigadiere, Il gio- stampe; infatti in questi dischi ri- quella di esplosione commerciale vane Mussolini. troviamo I promessi sposi di Morri- del flamenco come repertorio po- 35AUS22AF01 ’ Molto spesso, però, le musiche cone, il Cristoforo Colombo e La pular degli inizi del secolo scorso, 1.0 di questi lavori televisivi, anche se primavera di Michelangelo di Or- con l’avvento dei café cantantes e 63.0 è stata in televisione un’epoca stori- di grande successo, hanno avuto tolani. Ma troviamo anche le musi- delle prime registrazioni; quella Cca in cui la letteratura passava in bianco e nero vita dura nei negozi di dischi poi- che del Marco Polo morriconiano del nuevo flamenco, infine, che raccontando storie che sembravano le più av- ché spesso e volentieri la Eri o chi che un paio d’anni fa sono state ri- nel secondo dopoguerra aprì il venturose, divertenti ed eroiche di tutti i tempi. per essa, provvedeva maldestra- stampate in doppio cd proprio dal- genere ai suoni e ai ritmi del pop e Quel periodo è sottolineato da titoli come La cit- mente alla diffusione del vinile o la Eri o le musiche di Perlasca. del rock, inevitabile incontro della tadella, E le stelle stanno a guardare, I promessi del cd, così quasi subito il materia- Mancano i vari capitoli de La pio- tradizione con le istanze della cul- sposi, Le avventure di Gian Burrasca, A come An- le discografico diveniva oggetto da vra, recuperati qui solo in parte. Il tura di massa e che ebbe tra i suoi dromeda, Il segno del comando, La baronessa di collezione e chi non ne era provvi- volume dedicato a Piovani contie- nomi di spicco artisti come Paco Carini. Storie vive d’interesse, spesso riadattate sto pagava fior di lire pur di rintrac- ne materiale che non è mai stato De Lucia e Camaron de la Isla, an- per il piccolo schermo e qualche volta scritte ap- ciare una copia della colonna so- stampato su cd come Linda e il cora oggi idolo del popolo gitano. positamente per la tv, storie che diventavano nora amata. brigadiere, Il generale, Amico mio, I sei concerti in programma so- appassionati film per le serate d’inverno. Un esempio lampante è un co- Il giovane Mussolini, A che punto è no dunque importanti e bisogne- Queste opere, dirette da Sandro Bolchi, Da- fanetto edito dalla Eri negli anni la notte, Questione privata. Il lavo- rà seguirli con attenzione ma con niele D’Anza, Vittorio Cottafavi, Lina Wertmül- Novanta che comprendeva tre cd ro della Setteottavi è sicuramente la piena consapevolezza che di ri- ler, trovano nella grande magia delle immagini monografici dedicati proprio alle di gran pregio soprattutto perché proposta professionale si tratta, una perfetta simmetria con la musica, con i te- colonne sonore scritte per il picco- ci dà la possibilità di recuperare rigorosa sicuramente ma che non mi estesi e memorabili che spesso erano affidati lo schermo da Ennio Morricone, musica per fiction che difficilmen- esaurisce di certo la vitalità del a compositori come Riz Ortolani, Romolo Gra- Riz Ortolani e Luis Enrique Baca- te viene inserita nel mercato co- flamenco: una vitalità che si espri- no, Nino Rota, Enrico Simonetti. Nel tempo poi lov. Quel cofanetto non ha mai vi- mune dei cd. L’unica pecca è la me invece pienamente quando la Rai ha dato sempre maggiore spazio alla sta- sto la via dei negozi e chi ne ha una scarsezza del libretto allegato, poco questa musica ridiventa perfor- gione degli sceneggiati televisivi, raffinando i copia può ritenersi fortunato. I ricco di riferimenti e di crediti e so- mance interna alla comunità gita- contenuti e la regia e dando particolare spazio tempi cambiano e la Rai ha aperto prattutto di una nota critica sul la- na, quel popolo nomade che an- proprio al suono, riuscendo così nel periodo del ai privati il proprio ricchissimo ar- voro da ascoltare. cora oggi ne rinnova l’anima più colore a creare altrettanti capola- antica e nobile nelle occasionali vori memorabili affidati a compo- Sempre piùd ifficili da reperire, tornano performance che si svolgono tan- sitori come Riz Ortolani, Ennio to nei piccoli locali o nelle strade Morricone, Luis Enrique Bacalov o sul mercato sigle e sonorizzazioni che hanno dell’Andalusia quanto nel pelle- Nicola Piovani. L’epoca è quella grinaggio di Saintes Maries de la dei kolossal, del Marco Polo, del fatto la storia del piccolo schermo. Si comincia Mèr, in Camargue, dedicato alla Cristoforo Colombo, dei nuovi Pro- loro protettrice, Santa Sara. messi sposi ma anche della più mo- con i lavori di Morricone, Ortolani e Piovani 22) ALIAS N.35 - 10 SETTEMBRE 2005.

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