Magistrato Camerale Antico Mappe E Disegni

Magistrato Camerale Antico Mappe E Disegni

Magistrato Camerale Antico Mappe e Disegni 127 Mantova, 1993 Magistrato Camerale Antico. Miscellanea mappe e disegni Nota introduttiva Questa miscellanea di mappe e disegni fu rinvenuta nell’ambito di una ricognizione generale dell’archivio del cosiddetto Magistrato Camerale Antico, effettuata da chi scrive (Cfr. L’Archivio del Magistrato Camerale Antico, Mantova 1993, dattiloscritto presso la sala di studio). I documenti cartografici erano conservati ripiegati in un’unica busta; alcuni in cattivo stato di conservazione furono successivamente restaurati. Si tratta di 51 fogli, prodotti dal 1571 al secolo XIX, per lo più da maestranze tecniche, legate alle competenze espletate dagli Uffici del Magistrato, prima Ducale e poi Camerale, soprattutto in materia di Acque e Strade. Probabilmente erano stati riuniti insieme per ragioni di formato e avulsi dalla documentazione originaria di pertinenza, nell’ambito di lavori di riordinamento cui andò soggetto il fondo nella prima metà dell’Ottocento. Pur condotta secondo i canoni archivistici di allora, l’operazione fu improvvida, in quanto non furono mantenuti i riferimenti di collegamento con i fascicoli di appartenenza. (Alle medesime operazioni è del resto probabilmente da ricondurre anche la formazione del fondo cartografico miscellaneo “Mappe delle acque e risaie”, molte mappe sembrano infatti essere collegabili alla documentazione del Magistrato Camerale Antico). Mantova, agosto 1993 Il Direttore Dott. Daniela Ferrari Al lavoro di schedature e ricognizione ha collaborato Fabiana Mignoni. 2 Magistrato Camerale Antico. Miscellanea mappe e disegni n. 1 1571, luglio 23, Venezia. Area nel territorio veronese di Palù. Disegno a penna, inchiostro e acquarello su carta, eseguito da Zan[ne de Remi] e Gasparo Perona. Mm.: 500 x 368. “Pertiche 200 veronese da piedi sei l’una” = mm. 100. Si tratta di un frammento di mappa da cui è stata tratta posteriormente copia (cfr. n. 2). In alto compare un’annotazione esplicativa, qui leggibile solo parzialmente e per intero nella copia, alla quale rimanda. L’orientamento indica il nord in alto. Restauro recente. n. 2 1571, luglio 23, Venezia (copia). Area nel territorio veronese di Palù. Disegno a penna, inchiostro e acquarello su carta, eseguito da Zoan Battista di Remi e Gasparo Perona. Mm.: 555 x 1650. “Pertiche 200 veronese da piedi sei l’una” = mm. 100. La mappa, orientata con il nord in alto, è copia di una del 1571 (cfr. n. 1) e rappresenta un’area in parte valliva e in parte adibita a risicoltura nel territorio veronese di Palù. Porta le legende in alto al centro: “De comissione de’ chiarissimi signori proveditori sopra li Beni Inculti ad instantia de’ messer Iseppo et fratelli de’ Beroldi, io Zoan Battista de Remi, ordinario dell’officio, in compagnia de messer Gasparo Perona, extraordinario, ho fatto il presente dissegno, parte tratto da uno fatto per messer Giacomo da l’Abaco et parte da uno fatto per suo figlio messer Antonio, quanto a i lineamenti, tal ché io ho levato in dissegno solo dalla rosta di Beroldi, fino a quella di Boldieri, et il tutto ne funno mostrato da detti Beroldi, et suoi rapresentanti. Terminato in Venetia, alli 23 luglio 1571”. “Fede facio io Iacomo Bracier, maser del officio chiarissimo di Beni Inculti haver fatto cavar la presente copia dal autenticho esistente nel officio apreso di me e fidelmente copia dal autenticho esistente nel officio apreso di me e fidelmente incontratto”. Annotazioni sul verso: “Disegno del Vallese et risare del Vallon et prati di detto Vallese”; “Dell’illustrissimo signor marchese Beroldo”; “Sul Veronese. 1571”. Restauro recente. n. 3 1594, settembre 20, Venezia. Area del territorio veronese di Palù. Disegno a penna, inchiostro e acquerello su carta, eseguito da Feliciano Perona e Zanne Galese. Mm.: 435 x 1900. “Scalla di pertiche 150 veronese” = mm. 105. La mappa, orientata con il Nord in alto (spostato di circa 20° a sinistra), rappresenta un’area del territorio veronese di Palù (cfr. mappa n. 2). Porta la legenda in alto al centro: “Exemplum. In essecution del mandato de’ dì 2 agosto 1594 delli carissimi et eccellentissimi signori provveditori sopra li Beni Inculti ad istantia del magnifico signor Zuanfrancesco Beroldo. 3 Magistrato Camerale Antico. Miscellanea mappe e disegni segue n. 3 Io Feliciano Perona perito ordinario insieme con messer Zanne Galese extraordinario ho fatto il presente dissegno delli luochi descritti nella supplica, et aggiunta di detto Beroldo et sì come ne mostrò li suoi interveniente, come appar per le linee rosse: da scolar poi le acque scoladice, se ne glie saranno, nel dugal detto la Branca. Terminato in Venetia, alli 20 settembre 1594. Feliciano Perona sudetto”. “Facio fede io Iacomo Bracier, maser nel officio di chiarisimi provveditori sopra li Beni Inculti, haver fatto trar la presente copia dal hautenticho esistente nel officio apreso di me”. Restauro recente. Vivace il particolare dell’orientamento con la croce indicante il Levante. Annotazione sul verso: “1594. Disegno de’ terreni irrigatori del signor Bertoldi sul Veronese”. n. 4 Secolo XVI. Progetto per costruire una chiavica sotto la fossa Molinella di Roncoferraro. Disegno a penna e inchiostro su carta, eseguito da “Antonio soprastante”. Mm.: 300 x 395. Si tratta di un progetto per eseguire “La chivica de Allegrezza sotto la fossa de la Molinella”. Il disegno è corredato del preventivo di spesa: “Honta de la speza da far la giavenga …”, sottoscritto da “Antonio soprastante”. Sul verso compare annotazione della medesima mano. Il foglio era già conservato in filza, come si deduce dalla presenza del foro centrale. Restauro recente. n. 5 Secolo XVI. Area in territorio di Cividale, tra l’abitato e il confine con Rivarolo. Disegno a penna, inchiostro e acquerello su carta. Mm.: 430 x 570. La mappa rappresenta le “Valeti di Cividal” comprese tra il corso del “Canal” (da Cividale al confine con Rivarolo) e gli argini dello stesso. Si distingue per la vivacità dei colori e delle raffigurazioni prospettiche dell’abitato di Cividale, addossato alla chiesa, e di due case al di là del Canale. In basso a destra compare una legenda esplicativa; sul verso: “Dissegni”, e, di mano archivistica: “Strade, Cividale”. n. 6 [1655]. Mantova, edifici in castello. Disegno a matita, penna e inchiostro. Mm.: 300 x 400. Il disegno rappresenta, in pianta, alcuni edifici, tra i quali l’abitazione del capitano della Porta di San Giorgio, già infermeria ducale, sui quali insistono controversie di giurisdizione. Sul lato sinistro compare legenda esplicativa; al disegno è inoltre allegata la relazione (cc. 6/a e 6/b) dell’agrimensore Carlo Mastri, eseguita per ordine del Magistrato Ducale, in data primo giugno 1655. 4 Magistrato Camerale Antico. Miscellanea mappe e disegni n. 7 [1677]. Area in territorio vercellese. Disegno a penna, inchiostro e acquerello eseguito dall’ingegner Giovanni Battista Scapitta. Mm.: 310 x 432. La mappa, orientata con il Nord a sinistra, rappresenta un’area in territorio probabilmente vercellese: cfr. i centri abitati “Motta”, oggi Motta de’ Conti, e “Villanova”, oggi Villanova Biellese, raffigurati con agglomerati di case in prospettiva. Sono rappresentati diversi appezzamenti delimitati da linee confinarie contrassegnate da lettere alfabetiche, cui non corrispondono legende esplicative che dovevano completare il disegno, forse nel riquadro inferiore del foglio, lasciato in bianco. Il disegno è infatti incompleto, come si evince dalla presenza dei cartigli che avrebbero dovuto contenere il titolo e la scala, pure lasciati in bianco. Si noti la presenza di tracce di colla, nell’angolo superiore destro, sul verso del foglio, che teneva unita la mappa seguente. n. 8 1677 (copia). Area in territorio vercellese (particolare). Disegno a penna, inchiostro e acquerello eseguito dall’ingegnere Giovanni Battista Scapitta. Mm.: 315 x 438. “Scala di cinquanta trabuchi pavesi” = mm. 60. A mappa, orientata con il Nord in basso, è il particolare ingrandito della zona centrale raffigurata nel disegno precedente, area che ricadeva sotto la giurisdizione del vescovo di Lodi. Porta l’intitolazione: “Copia del tipo descritto dal ingegnere, ossia Milanese, d’ordine di mo[n]signor vescovo di Lodi del anno 1677, ridotto in piciolo con sue giuste misure e proporzione”. Sono rappresentati diversi appezzamenti contrassegnati da lettere alfabetiche, cui non corrispondono legende esplicative che probabilmente avrebbero dovuto essere contenute nel riquadro inferiore del foglio, lasciato in bianco. Si noti la presenza di tracce di colla, nell’angolo superiore destro, che teneva unita la mappa precedente. La presenza di tracciati, misurazioni e lettere a inchiostro rosso, lascia presupporre una controversia confinaria o di giurisdizione. n. 9 1696, giugno 11. Area in territorio modenese e bolognese. Disegno a penna, inchiostro e acquerello su carta. Mm.: 420 x 530. La mappa, orientata con il Nord in alto, spostato a destra di circa 10°, rappresenta un’area a sud- ovest del corso “Casamento”, nei pressi del “confine con Finale di Modena”, e del castello di “Galeazza” (struttura turrita in prospettiva). Compaiono vari insediamenti tra i quali una “fabbrica nova” non meglio identificata, disegnata sia in pianta che in prospettiva, la “Colombara Storta” e la “Fornace”. Sul verso: “Disegno della Colombara Storta, Galeazza e Fornace dato dal fattor generale Amidani, 11 giugno 1696” e, di mano archivistica: “Strade, Edifici privati” 5 Magistrato Camerale Antico. Miscellanea mappe e disegni n. 10 Secolo XVII. Proprietà Andreasi-Giaroni,

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