Giovanni Spadolini: Fondo Presidenza Del Consiglio Dei Ministri Inventario (1944 – 1983)

Giovanni Spadolini: Fondo Presidenza Del Consiglio Dei Ministri Inventario (1944 – 1983)

GIOVANNI SPADOLINI: FONDO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI INVENTARIO (1944 – 1983) di Ernesto Ricci 1 2 GIOVANNI SPADOLINI: CENNI BIOGRAFICI1 Giovanni Spadolini nasce a Firenze il 21 Giugno 1925 da Guido e Lionella Batisti, è il terzo ed ultimo figlio dopo Pierluigi e Paolo di una famiglia della media borghesia fiorentina, nella loro casa di Via Cavour regna una grande libreria dove era possibile trovare volumi classici della letteratura italiana e molti libri d’arte. La città di Firenze è centrale nella sua formazione umana e culturale, i dipinti del padre Guido (incisore e pittore rinomato) sono presenti nella loro casa e nello studio paterno. La passione di Spadolini per la Storia si manifesta precocemente, lettore insaziabile scrive il suo primo libro tra il 1934 e il 1935, su un quaderno a righe (custodito dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia) dal titolo “Avvenimenti e personaggi importanti della storia d’Italia”. L’interesse per i libri e per lo studio è stimolato anche dall’ambiente familiare come documenta la dedica del padre Guido ad un libro: “O Patria mia” regalatogli per il suo nono compleanno: “Continua sempre a leggere con l’amore con cui leggi ora, ricorda sempre che leggendo impari, che la Storia è la maestra della vita, e che sei così sulla buona via per arrivare ad essere quella grande Eccellenza …. Che dici sempre di voler diventare “2. Compie gli studi elementari alle Scuole Pie Fiorentine e dal 1936 al 1943 frequenta prima il Ginnasio e poi il Liceo al Galileo di Firenze, 1 Non è questa la sede per fare una biografia di Giovanni Spadolini, qui si intendono dare solo elementi essenziali del suo percorso, rimandando agli ampi studi biografici, politici e culturali sul Presidente. 2 Giovanni Spadolini. Giornalista, storico e uomo delle istituzioni, catalogo, Roma, Gangemi Editore, novembre 2015, pag. 34. 3 che annovera tra i suoi studenti Carlo Lorenzini, Margherita Hack, Tiziano Terzani, Oriana Fallaci L’11 Marzo del 1944 il padre, volontario della Croce Rossa, muore sotto un bombardamento aereo mentre era impegnato a recuperare i feriti di una recente incursione. Giovanni rimane orfano di padre e, vista l’età, unico dei tre fratelli a rimanere in casa, rafforza notevolmente il legame con la madre Lionella che diventerà punto di riferimento costante nella sua vita. Novembre 1947 si laurea in Giurisprudenza all’Università di Firenze. Inizia a collaborare a “Il Messaggero” diretto da Mario Missiroli nel gennaio 19483. Inizia a scrivere su “Il Mondo” di Mario Pannunzio, in cui è presente sin dal primo numero dal 19494; nel Marzo 1950: pubblica il Papato Socialista5, saggio di grande successo che lo impone all’attenzione del pubblico e della critica. Nell’Ottobre dello stesso anno inizia ad insegnare alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Firenze “Storia Moderna II” da lui trasformata di fatto in “Storia Contemporanea”. Prosegue incessante la sua attività giornalistica e nel Gennaio 1953 diviene redattore del Corriere della Sera. Nel 1954 pubblica L’Opposizione Cattolica. Da Porta Pia al ‘986, testo fondamentale sulla storia dei partiti in Italia. 3 BAGNOLI PAOLO (a cura di), Bibliografia degli scritti giornalistici di Giovanni Spadolini 1948-1994, Firenze, Polistampa, novembre 2004. 4 SPADOLINI GIOVANNI, La stagione del Mondo 1949-1966, Milano, Longanesi, aprile 1983. 5 SPADOLINI GIOVANNI, Il papato socialista, Milano, Longanesi, giugno 1964. 6 SPADOLINI GIOVANNI, L'opposizione cattolica. Da Porta Pia al '98, Firenze, Vallecchi. Gennaio 1966. 4 A soli 30 anni, nel Febbraio 1955 assume la direzione del quotidiano bolognese “Il Resto del Carlino”, mantenendola per i successivi 13 anni, riuscendo a coinvolgere nel giornale collaboratori prestigiosi ed aumentando le tirature fino a raggiungere la discreta quota di duecentomila copie. Nell’Ottobre 1960 vince il primo concorso a cattedra in Storia Contemporanea bandito nelle Università italiane. Nelle settimane successive all’Alluvione del 1966 pubblica il volume Firenze capitale7 che ha visto numerose edizioni ed ancora oggi rimane un volume fondamentale. Nel Febbraio 1968 a soli quarantatré anni diventa Direttore del Corriere della Sera8 e si pone in congedo dall’insegnamento. Il rapporto con la proprietà del Corriere finisce bruscamente nel 1972, e Spadolini accetta la candidatura offertagli, su suggerimento dell’amico Indro Montanelli, da Ugo La Malfa come indipendente nelle file del PRI alle consultazioni politiche di Maggio. Viene eletto trionfalmente Senatore di Milano, collegio a cui resterà sempre fedele. Al Senato sarà nominato Presidente della Commissione Pubblica Istruzione, dal 23 Novembre 1974 al 9 Febbraio 1975 sarà il primo titolare del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali9 del Governo Moro – La Malfa che contribuisce in modo decisivo a fondare ed organizzare. 7 SPADOLINI GIOVANNI, Firenze capitale, Firenze, Le Monnier, gennaio 1967. 8 C. CECCUTI L. VITI (a cura di), Spadolini a Milano. Il “Corriere della Sera” e la Bocconi: articoli e discorsi 1968- 1994, Bergamo, Rizzoli, 1995. 9 GIOVANNI SPADOLINI, Beni Culturali. Diario interventi leggi, Firenze, Vallecchi, dicembre 1976. 5 Nel Gennaio 1976 assume la presidenza del Consiglio di Amministrazione dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano, conservandola sino alla morte. Salva dalla chiusura la Rivista “Nuova Antologia” nel 1978, rilanciandola con un a nuova serie trimestrale, edita dalla storica casa editrice fiorentina Le Monnier (il cui archivio al momento della chiusura della casa editrice è stato donato alla Fondazione Spadolini Nuova Antologia10). Dal 23 marzo al 07 agosto 1979 è Ministro della Pubblica Istruzione nel V Governo Andreotti. Il 23 settembre 1979, succedendo a Ugo La Malfa scomparso il 26 Marzo dello stesso anno, diventa Segretario nazionale del PRI. Venne poi confermato in carica nei successivi congressi fino all’estate del 1987, quando preferisce rassegnare le dimissioni dopo l’elezione alla Presidenza del Senato. Con la sua segreteria Spadolini riesce a portare il Partito Repubblicano dal 3% al 5,1% alla Camera dei Deputati ed al 5,7% al Senato della Repubblica. Il 23 Luglio 1980 con Decreto del Presidente della Repubblica Sandro Pertini si costituisce la Fondazione Nuova Antologia, per assicurare il futuro della Rivista, la Fondazione viene nominata con testamento erede universale – morale e materiale – di Giovanni Spadolini e conserva opere, fondi archivistici, dipinti e tutto il prestigioso patrimonio del Presidente. 10 MARIKA MARCHESE (a cura di), Archivio della Casa Editrice Felice Le Monnier, Inventario (1920-2000), Firenze, Fondazione Spadolini Nuova Antologia, 30 Aprile 2011. 6 Spadolini è il primo Presidente del Consiglio dei Ministri laico (non democristiano) della storia della Repubblica, viene nominato da Sandro Pertini il 10 Giugno 1981 a seguito dello scandalo legato alla Loggia P2 che travolse il Governo Forlani, oltre che tanta parte della politica e delle istituzioni italiane; e rimane in carica per due Esecutivi fino 30 Novembre 1982. Ministro della Difesa11 dal 04 Agosto 1983 al 18 Aprile 1987 nei Governi presieduti da Bettino Craxi in questa veste dirige l’operazione di pace in Libano avviata già con il suo Esecutivo. Fissa inoltre i criteri fondamentali della ristrutturazione delle Forze Armate nel Libro Bianco della Difesa del 1985. Il 02 Luglio 1987 viene eletto a larghissima maggioranza Presidente del Senato della Repubblica. Il 02 Maggio 1991 è nominato Senatore a Vita dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga ed il 24 Aprile 1992: viene nuovamente eletto Presidente del Senato. Nel 1993 pubblica l’edizione definitiva de’ Gli uomini che fecero l’Italia12. Il 16 Aprile 1994 termina il suo mandato alla guida del Senato. Muore a Roma il 04 Agosto 1994 e viene sepolto a Firenze al Cimitero delle Porte Sante presso la Basilica di San Miniato al Monte. 11 SPADOLINI GIOVANNI, Gli anni della Difesa (1983-1987), Firenze, Le Monnier, aprile 1988. 12 SPADOLINI GIOVANNI, Gli uomini che fecero l'Italia. La storia dell'Italia moderna attraverso i ritratti dei protagonisti, Bergamo, Longanesi & C., giugno 1990. 7 04 Agosto 2016, il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con una cerimonia solenne intitola a Giovanni Spadolini la sala grande del Ministero, già Sala del Consiglio Nazionale. 8 CONTESTO STORICO DEI GOVERNI SPADOLINI13 “La geniale, coraggiosa scelta di Sandro Pertini”14 di affidare la guida del Governo a Giovanni Spadolini, non può essere letta con la giusta obiettività se non si tiene conto del clima politico in cui questa decisione venne assunta. Per la prima volta dall’epoca di Ferruccio Parri un esponente di un partito diverso dalla DC guidava il Paese, non solo scardinando le consuetudini politiche di una lunga tradizione, ma evidenziando una profonda usura dell’immagine e dell’azione politica della Democrazia Cristiana. L’Italia viveva una crisi morale senza precedenti, la vicenda della Loggia massonica P215 aveva travolto anche il governo in carica, guidato da Arnaldo Forlani, che vedeva coinvolti due ministri (per un terzo esisteva la domanda di iscrizione) e tre sottosegretari; che per lo scandalo dopo aver rassegnato le dimissioni non era riuscito a superare la crisi di governo. Il caso, scoppiato il 20 marzo del 1981 con il sequestro a Villa Wanda, abitazione di Licio Gelli, di numerosi documenti compromettenti tra i quali la lista degli affiliati alla loggia massonica deviata, era maturato con la pubblicazione sui giornali, il 20 maggio, dei nomi dei presunti appartenenti alla loggia. Fra questi spiccavano i nomi di 44 parlamentari, 12 Generali dei Carabinieri, 5 Generali della Guardia di Finanza, 22 Generali dell’Esercito e 4 13 Sui governi guidati da Giovanni Spadolini sono state scritte molte pagine ed elaborati ampi studi ben più autorevoli di queste brevi note. In questa circostanza – avvalendosi anche della successiva cronologia – si è voluto solo tratteggiare, al fine di rendere più chiaro il lavoro svolto sul Fondo Giovanni Spadolini Presidenza del Consiglio dei Ministri, il contesto storico, politico e socioeconomico nel quale si è inserito questa compagine governativa. Per più approfondimenti si rimanda alla bibliografia di questo lavoro.

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