I Segni Del Sacro

I Segni Del Sacro

2012 I SEGNI DEL SACRO Itinerari di fede cultura arte e natura WWW.VISITTRENTINO.IT 2 Il turista che giunge in Trentino rimane affascinato dal ricco patri- monio naturale che offre il territorio e che in ogni stagione diventa meta privilegiata per gli amanti delle attività all’aria aperta. Accan- to a questo esiste però anche un patrimonio religioso e culturale di grande valore, che si intreccia con la natura e con l’offerta di va- canza, e che quindi merita di essere conosciuto e “vissuto” anche dal turista. Questo il senso de I Segni del Sacro, un progetto dell’Assessorato al Turismo e dell’Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, realizzato da Trentino Marketing in collabora- zione con la Pastorale Sociale Ambiente e Turismo dell’Arcidiocesi di Trento e con le Apt di quattro ambiti particolarmente significati- vi su questo tema: Trento quale Città del Concilio e della Mariapoli di Chiara Lubich, Rovereto Città della Pace e di Antonio Rosmini, l’Al- topiano di Piné e Valle di Cembra con la Comparsa di Montagnaga e la Via dei Santuari, la Val di Non con il Santuario di San Romedio e il Cammino Jacopeo d’Anaunia. Si tratta di un’iniziativa volutamente circoscritta, realizzata sulla base di una serie di verifiche sul campo volte a non compromettere il valore soprattutto spirituale della proposta. Questo per creare una responsabile offerta di qualità nel settore del turismo religioso, che rappresenta una chiave significativa per vivere il territorio e comprenderne storia, identità e cultura. Tiziano Mellarini Assessore all’agricoltura, foreste, turismo e promozione della Provincia autonoma di Trento 3 Trentino. Dove la fede è parte della storia e del territorio 4 La storia del Trentino si intreccia indissolubilmente con quella del Cristianesimo, aspetto fondamentale della cultura di questo terri- torio che, come lo descrisse Papa Giovanni Paolo II nella sua visita a Trento del 1995, rappresenta una comunità viva, che vanta una lunga storia, ricca di eventi in ambito civile, culturale, artistico ed economico. Una storia che si distende per oltre due millenni, se- gnata da una profonda impronta cristiana, grazie alla prima evan- gelizzazione operata da San Vigilio e dai Martiri d’Anaunia. Al di là della Trento del Concilio, le radici cristiane hanno da sem- pre costituito un elemento di identità e coesione all’interno delle comunità di montagna e l’espressione di questa forte religiosità si ritrova nei tanti luoghi di culto presenti su tutto il territorio. Nel corso dei secoli le genti trentine hanno costruito una mappa del Sacro fatta di strade, percorsi, chiese, santuari, capitelli e con- venti per accogliere i fedeli, mossi dalla volontà di rinnovare ogni volta il legame con Dio. Alcune di queste località sono diventate nel corso del tempo solo un ricordo, altre invece hanno mantenuto il loro posto nella memoria collettiva e rimangono tuttora mete predilette di molti pellegrini. In ognuna di esse si può ancora oggi respirare il fascino mistico che le avvolge, fatto di secoli di storia e di passi dei fedeli che pazien- temente si sono messi in cammino per chiedere una grazia, implo- rare un’intercessione, venerare un’immagine o semplicemente per ascoltare la parola di Dio. 5 Trento. La Città del Concilio 6 ituata nella Valle dell’Adige, a metà strada tra le dolci colline che digradano verso il Lago di Garda e gli imponenti massicci S dolomitici, l’antica Tridentum fondata dai Romani nel I seco- lo avanti Cristo rivestiva già al tempo un ruolo significativo, grazie alla privilegiata posizione di collegamento tra la penisola italica e il resto del continente europeo. La storia pervade questa affascinante città, che porta visibili nella sua architettura urbana, nelle sue chiese, nei suoi musei e nelle sue tradizioni le testimonianze delle varie epoche e degli avvenimenti storici che la videro protagonista. Primo tra tutti il Concilio Ecume- nico, evento fondamentale per la Chiesa Cattolica nella volontà di affermare i principi della dottrina in risposta alla Riforma Prote- stante. Fu proprio il Concilio che portò Trento alla ribalta europea, conferendole una vera e propria impronta cosmopolita, anche gra- zie alla figura del Cardinale Cristoforo Madruzzo di cui quest’anno ricorrono i 500 anni dalla nascita. Il centro urbano è circondato dal panorama delle montagne, tra cui spicca a ovest il Monte Bondone, meta turistica sia estiva che invernale, finestra privilegiata sul paesaggio circostante. In pochi minuti di macchina da Trento si accede alla Valle dei Laghi, che col- lega il capoluogo alla zona del Garda. Il clima alpino qui si addolcisce per gli influssi mediterranei provenienti dal lago. Scendendo verso sud si susseguono ampi specchi lacustri, pinete e colline coltivate a vite. In questa parte di territorio arte e natura si fondono, gli spazi verdi si alternano ai piccoli borghi di montagna e gli antichi castelli si succedono a chiese, ville nobiliari e palazzi. Da visitare in città il Castello del Buonconsiglio, la Cattedrale di San Vi- gilio e il Museo Diocesano Tridentino, già residenza medievale dei Principi Vescovi. Il museo si trova all’interno di Palazzo Pretorio, luogo di chiara im- pronta medievale, ed è caratterizzato dal punto di vista architetto- nico dalla Torre Civica, che un tempo rappresentava il mastio della residenza fortificata e per un certo periodo fu anche prigione della città. Custodisce una vasta raccolta del patrimonio artistico della dio- cesi. Il percorso al suo interno si snoda secondo criteri cronologici: al primo piano è possibile ammirare quadri che narrano le vicende connesse al Concilio di Trento e un’interessante raccolta pittorica del XV e XVI secolo; al piano superiore una interessante collezione di sculture lignee di epoca gotica e una rara raccolta di arazzi fiam- minghi del XVI secolo acquistati proprio all’epoca del Concilio per decorare la sala dove si svolgevano le riunioni. Completa la collezio- ne museale una ricca raccolta di paramenti sacri. La visita prosegue nei sotterranei dove si può visitare l’area archeologica con la Porta Veronensis. Trento, Piazza Duomo in notturna 7 Trento, Cattedrale di San Vigilio LA CATTEDRALE DI SAN VIGILIO. TESTIMONE DELLA STORIA Cattedrale di San Vigilio, Duomo di Trento, rappre- senta il principale edificio religioso della città. Fu LAcostruito nel XIII secolo sopra l’area in cui era ori- ginariamente presente un’antica basilica paleocristiana tutt’ora visitabile, dove San Vigilio, terzo vescovo e patrono di Trento, fu seppellito insieme ai tre Martiri anauniensi Sisinio, Martirio e Alessandro. La costruzione dallo spiccato carattere monumen- tale fu realizzata su progetto del maestro Adamo d’Arogno. Lo stile prevalentemente di impronta romanico-lombarda presen- ta evidenti influenze gotiche. All’interno spicca l’altare barocco, con le colonne tortili fatte in marmo locale. Esternamente dalla Fontana del Nettuno di piazza Duomo si può ammirare la faccia- ta settentrionale dell’edificio, dove risalta l’austero rosone goti- co allegoria della ruota della fortuna e la sottostante Porta del Vescovo, accesso privilegiato degli alti prelati provenienti dal Trento, affreschi a Casa Rella Castello del Buonconsiglio durante il periodo del Concilio. Fu proprio questo l’avvenimento che tra il 1545 e il 1563, grazie CATTEDRALE DI SAN VIGILIO all’impegno e alla lungimiranza del Principe Vescovo Bernardo L’ingresso è consentito ai visitatori tutti i giorni dalle Clesio, trasformò Trento in capitale mitteleuropea, rendendo la ore 9.45 alle ore 18 CELEBRAZIONI città luogo d’incontro di vescovi, principi, cardinali, ambasciatori Sante Messe feriali alle ore 7.15, 8.15, 9, 19 e nobili provenienti da tutta Europa. Sabato e vigilie alle ore 19 domeniche e feste di precetto alle ore 8.15, 10, 19 In occasione del Concilio all’interno della Cattedrale di San Vigi- Celebrazione del Santo patrono lio, sede principale dell’evento, venne predisposta un’apposita San Vigilio 26 giugno aula quadrata decorata con i preziosi arazzi della Passione di Cri- MUSEO DIOCESANO TRIDENTINO sto, attualmente in esposizione nelle sale del Museo Diocesano 1 giugno - 30 settembre 9.30-12.30 / 14.30-18 1 ottobre - 31 maggio 9.30-12.30 / 14-17.30 Tridentino. Dal Duomo cittadino inizia un percorso di trekking ur- Chiusura: martedì bano che invita i visitatori a esplorare le vie della città, alla sco- 1, 6 gennaio, Pasqua, 26 giugno, 15 agosto 1 novembre, 25 dicembre perta delle testimonianze artistiche e culturali dell’epoca che si INFO possono ritrovare negli edifici e nei luoghi principali che furono 0461 216000 teatro di questo cruciale avvenimento della storia cristiana. www.apt.trento.it 8 CHIARA LUBICH. UN MESSAGGIO DI FRATERNITÀ DA TRENTO AL MONDO pesso sono i luoghi che raccontano la storia delle perso- ne. Proprio come accade a Trento con Chiara Lubich, la S fondatrice del Movimento dei Focolari. Il suo ideale di unità, colto dal Vangelo, matura durante gli orrori della Seconda Guerra Mondiale quando “tutto crollava”. Non im- maginava allora che la sua passione per la fraternità universale sarebbe stata condivisa da milioni di persone nei cinque conti- nenti e che avrebbe aperto inediti canali di dialogo all’interno del mondo cristiano, con fedeli di altre religioni, con individui senza un riferimento religioso. La vicenda di questa donna cari- smatica, considerata una delle personalità più forti e attive del- la scena cristiana nell’ultimo secolo, inizia proprio nel capoluogo trentino, dove nel 1920 Silvia Lubich, detta Chiara, venne alla luce in via della Prepositura di fronte alla Basilica di Santa Maria Maggiore, sede minore del Concilio Tridentino. La città è costellata di luoghi e fatti di questa storia straordina- ria. Tra questi il Parco Gocciadoro dove, in una Trento afflitta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, Chiara prese la decisione di non abbandonare la città per rimanere accanto alle proprie compagne, nelle quali vedeva svilupparsi i primi germi del nascente movimento.

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