6 OGGI giovedì 18 ottobre 2007 I votanti sono stati 3.517.370 e a Veltroni Alla Bindi 309 membri e 217 a Letta il 75,8% e 2.315 dei 2.841 Fioroni parla di un 50% alla componente PARTITO DEMOCRATICO componenti dell’assemblea costituente cattolica e liberale. Rosy: appartenenze vecchie I NUMERI Alle primarie del 14 ottobre han- che ci andassi d’accordo. Le vec- no votato 3 milioni 517mila e chie appartenenze non esistono 370 italiani. Questo il dato defini- più». Festeggia il risultato anche tivo dell’affluenza. Quanto ai can- Gianni Pittella, coordinatore dei didati leader, Veltroni ha ottenu- lettiani: «Il successo di Letta è to oltre 2,6 milioni di voti, pari al Fuori Santagata e Nicola Rossi uno degli elementi più importan- 75,8%, Rosy Bindi 453mila voti ti e politicamente significativi del- pari al 12,9%, Enrico Letta 389mi- le primarie». Le due liste minori la voti pari all’11%. Seguono a di Veltroni, invece, mettono i grande distanza Mario Adinolfi puntini sulle “i”. La lista Melan- (5906 voti) e Piergiorgio Gawron- dri (ambiente, innovazione) so- ski con 2376. stiene di aver realizzato un «picco- I seggi: su un totale di 2841, Vel- Sì la Binetti, Concia non entra lo miracolo: 245 delegati, di cui troni ne totalizza 2315, distribuiti 62 eletti in listoni con nomi diver- tra tra i 1485 della lista «Democra- si. Così anche «A sinistra», che si tici per Veltroni», i 225 della com- tanti, avrei voluto poterlo prose- ■ di Andrea Carugati / Roma attribuisce oltre 300 seggi, di cui pagine di sinistra, i 171 della «Am- guire dentro quell’assemblea. Pa- 225 nella lista ufficiale e un altro biente, innovazione, lavoro» e i zienza. Ma la nostra non deve es- centinaio come frutto di listoni 434 seggi delle varie liste territo- sere una battaglia di minoranza. locali. riali. Per Rosy Bindi ci saranno Per questo mi auguro che dei no- Conti che non comprendono la 309 seggi e per Enrico Letta 217. stri temi si facciano carico tutti, Campania, dove lo scrutinio è so- Quanto agli eletti, si è risolto il re- anche la Binetti». Tra i promossi speso, come conferma il direttore bus legato ad alcuni big: ce l’han- anche il regista Ferzan Ozpetek, dell’Utar Nicola Tremante. Al- no fatta Vincenzo Visco e Paola Matteo Orfini, stretto collaborato- l’una della notte tra martedì e Binetti, mentre restano fuori il mi- re di Massimo D’Alema, l’ex asses- mercoledì i lavori si sono interrot- nistro prodiano Giulio Santaga- sore romano Renato Nicolini e il ti, dopo le accese proteste di alcu- ta, l’economista Nicola Rossi, il re- segretario della sezione ds del cen- ni candidati per la lentezza dello sponsabile Informazione dei ds tro della Capitale Fabio Nicoluc- spoglio. Mancherebbero all’appel- Roberto Cuillo, e la portavoce di ci, che correva con Letta. Buone lo i dati di 25 collegi di Napoli e Gayleft Paola Concia. Ce l’hanno notizie anche per il deputato teo- Provincia. Scrutatori, rappresen- fatta, invece, Andrea Benedino e dem Enzo Carra e per il ministro tanti di lista e dei partiti si sono Sergio Lo Giudice, esponenti di dell’Agricoltura Paolo De Castro, riuniti in assemblea ieri pomerig- punta del movimento omoses- che sono stati recuperati grazie al- gio. Difficile che lo spoglio termi- suale. «Di gay, su un totale ci cir- la ripartizione dei “resti”. Disco ni prima della fine della settima- ca 30 candidati, sono passati solo verde anche per Walter Verini, na. Sembra che sia stato eletto se- in 4-5», dice Concia. «Ora sarà braccio destro di Veltroni in Cam- gretario regionale Tino Iannuzzi, compito di tutti i costituenti farsi pidoglio. ma gli altri candidati fanno appel- carico delle battaglie per i diritti ci- «Sono molto sereno. Non sono lo a Veltroni e chiedono un ricon- vili e dei gay. In particolare degli stato eletto, semplicemente per- teggio. Tensioni anche in Sarde- eletti nella lista di sinistra». È pas- chè ho preso meno voti degli al- gna, dove è stata ufficializzata sata però la Binetti. «Sono felice tri», commenta Santagata. Men- l’elezione a leader regionale di An- per lei, ci siamo sentite, e mi ha tre un altro escluso eccellente, tonello Cabras che ha battuto Re- detto che è molto dispiaciuta per Mario Barbi (anche lui vicinissi- nato Soru per 79 seggi a 70. Ma i la mia esclusione. Avevamo ini- mo al premier) dice: «Il risultato sostenitori di Soru contestano ziato un dialogo su temi impor- non mi ha sorpreso. Non ho nes- l’annullamento di alcune schede. sun rimpianto. La mia è stata una candidatura di bandiera e di servi- «Tra i candidati gay zio». Non ce la fanno Resta la domanda su quali siano i eletti solo 3 o 4, spero pesi delle varie aree nel nuovo anche Barbi e Cuillo che ora i nostri temi partito: stime affidabili parlano mentre tra i «ripescati» di un 40% di Ds, 25% di marghe- siano rappresentati riti e il resto di senza tessera più al- roni, capofila degli ex popolari si ca. È un’assemblea equilibrata, tuale, include anche le truppe di no...») si chiama fuori: «Sono con- c’è anche cuni rappresentanti dei socialisti, dice «soddisfatto perchè almeno che rappresenta tutte le culture Bindi e Letta. Ma Rosy, che festeg- tro le correnti». Non ci saranno da tutti quanti» dei repubblicani e del mondo sin- il 50% degli eletti proviene dal- che danno vita al Pd». Natural- gia il suo risultato («Ho preso nuovi assi «con quelli con cui an- il teodem Carra dacale. Il ministro Giuseppe Fio- l’area popolare e liberaldemocrati- mente Fioroni, in quella percen- quanto Mastella e un altro partiti- davo d’accordo prima. Ammesso LO SCENARIO Insieme a Franceschini, il neosegretario incontra Prodi. Che sottolinea: nel nuovo partito non c’è una monarchia, ma una diarchia Per Veltroni la grana ulivisti. Piace Bindi capogruppo DI BRUNO MISERENDINO della vicenda Welfare, (e qui tutti i chiedono a Prodi e al comitato dei bricando a riunione organizzativa sti e ovviamente a tutto il centrode- ve va vista la sua dichiarazione sul- e facce nuove, permettendo però a protagonisti hanno bridato), Veltro- 45, che ancora formalmente gover- l’incontro. Il clima però è quello che stra. «Veltroni - dicevano ieri alla l’accordo per il welfare: «È assoluta- Veltroni e Franceschini una gestio- Obiettivo: usare bene la forza delle ni ha preso l’iniziativa sulle riforme na il nascente Pd, di poter contare, è. E Prodi avrebbe sottolineato quel Camera i deputati del neo Pd - do- mente un’ottima notizia - ha detto ne operativa snella. Veltroni non primarie. A cominciare da sabato istituzionali (e infatti ha visto i ca- arginando il rischio di uno strapote- che aveva gia detto: il Pd ha un se- po la valanga di voti di domenica, è subito - è quello che avevamo spera- vuole organismi che ricordano i vec- 27 quando a Milano si riunirà la pigruppo dell’Ulivo e il ministro re di Veltroni. Questo risultato degli gretario ma anche un Presidente, stato incoronato da alcuni non vo- to e sollecitato». La seconda cosa chi partiti (segreterie, comitati cen- sterminata assemblea costituente Chiti) e nel contempo si sono raffor- ulivisti, connesso al clima generale non è una monarchia ma una diar- tanti come candidato killer di Pro- che vuole mettere in chiaro, per non trali, direzioni ecc), ma al di là del- del Partito democratico. Così, ieri zate un po’ di sensazioni. Non tutte che avvolge Prodi e il suo governo, chia. Il clima però è quello che è. Ba- di». disperdere la spinta all’innovazio- l’aspetto nominalistico, vuole un sera, al termine di una giornata fati- gradevoli. non facilita le cose. Ovviamente stava sentire ieri il consiglio di un A Veltroni il progetto non piace per ne che viene dal voto delle primarie, partito agile e leggero, che abbia cosa per tutti, Prodi, Veltroni e Fran- Una ad esempio: su quando celebra- Veltroni e Franceschini, come pure big della prima repubblica, come nulla. Non ha dato molto peso a un è che il Pd deve «partire subito». Os- luoghi di discussione ampia e ap- ceschini si sono visti a palazzo Chi- re il congresso e sul tipo di guida da palazzo Chigi, non hanno fatto il Gianni De Michelis: «Veltroni de- sondaggio secondo cui solo un elet- sia deve poter contare e dire la sua profondita ma anche capacità di gi per preparare l’evento della nasci- dare al Partito democratico non c’è minimo accenno a problemi, deru- ve avere il coraggio di una scelta po- tore su due delle primarie apprezza in fretta, non può essere risucchiato decisione rapida. C’è poi il proble- ta. Che sarà essenzialmente media- proprio uniformità di vedute. Il con- litica, deve cambiare marcia, ossia il governo Prodi, ma è il primo a sa- nel tran tran di una discussione lun- ma dei capigruppo del Pd. Al Sena- tico nella prima parte, con i discorsi teggio dei voti e delle liste ha au- quel che non fece Prodi dopo le pri- pere che la coabitazione col premier ga e complicata sugli organismi di- to «dovrebbe» restare Anna Finoc- del presidente e del neosegretario, e mentato se possibile la forza di Vel- L’accordo sul welfare? marie di due anni fa». Eccolo, per sarà un difficile esercizio di equili- rigenti. Insomma, battere il ferro chiaro, alla Camera il favorito re- più operativo nella seconda parte troni, ma i partiti originari, Ds e l’ex leader del Psi, il cambio di mar- brio. Ma l’equilibrio è una cosa e finchè è caldo.
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