CITTÀ DI NOTO Patrimonio dell’Umanità Settore 3 “Lavori Pubblici, Urbanistica e Tutela del Territorio” Servizio 4 “Energie Alternative, Patto dei Sindaci, Agenda 21” « Informazione ambientale » ai sensi dell’art. 40 del D.Lgs. n. 33/2013 PREMESSA La pubblicazione e l’accesso all’informazione ambientale è stata introdotta con il D.lgs. 19/08/2005 n. 195 e richiamato con l’art. 40 del Dlg. n. 33 del 14/03/2013 che disciplina gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. L’ambito individuato dall’art. 40 del Dlg. n. 33/2013 relativo all’accesso all’informazione ambientale riguarda lo stato dell’ambiente e del paesaggio, già individuato come prioritario dalla Convenzione di Aarhus ratificata dall’Italia con la L. 108/2001. INFORMAZIONI AMBIENTALI Le informazioni ambientali sono riportate all’art. 2 comma 1) lettera a) del Dlg. 195/2005 e sono: 1)- Stato degli elementi dell’ambiente (aria, atmosfera, acqua, suolo, territorio, siti naturali, i biotopi, zone costiere e marine, biodiversità e suoi elementi costitutivi, OGM) e loro interazione 1.1- ARIA La rete di monitoraggio della qualità dell’aria è gestita da diversi enti pubblici: ARPA Sicilia, Province e Comuni. A Noto non sono presenti stazioni di monitoraggio fisse e non sono state condotte campagne di monitoraggio con laboratorio mobile: risulta quindi necessario riferirsi alle stazioni esistenti nell’area vasta che circonda il territorio comunale. Dai dati resi disponibili da ARPA Sicilia nella relazione " L'Inventario delle emissioni in atmosfera della Regione Sicilia (anno 2015) ” i superamenti registrati dal 2012 al 2014 nella provincia di Siracusa hanno riguardato in particolare l’NO 2 e il PM 10 . Il 30 Settembre 2010, in attuazione della Direttiva 2008/50/CE, è entrato in vigore il Decreto legislativo 13 agosto 2010, n.155 che costituisce il Testo Unico sulla qualità dell’aria ambiente. Il riesame della zonizzazione costituisce il presupposto su cui si organizza l'attività di valutazione della qualità dell'aria ambiente, come indicato tra i principi del D. Lgs. 155/2010. Per conformarsi alle disposizioni del decreto e collaborare al processo di armonizzazione messo in atto dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare tramite il Coordinamento istituito all’articolo 20 del decreto 155/2010, la Regione Siciliana con Decreto Assessoriale 97/GAB del 25/06/2012 ha modificato la zonizzazione regionale precedentemente in vigore. Il comune di Noto rientra nella zona "IT1915 Altro”. Il decreto prevede inoltre che la classificazione delle zone e degli agglomerati sia effettuata per ciascun inquinante e riesaminata almeno ogni cinque anni sulla base delle soglie di valutazione superiori e inferiori previste dall'allegato II. Per tutte le cinque aree, di cui alla zonizzazione della Regione Sicilia, la situazione risulta critica nella raccolta complessiva dei dati, che è risultata inferiore rispetto al 2012. La tabella seguente riporta la classificazione, secondo i dati del 2013, della zona in cui è compreso il territorio comunale di Noto, ai sensi dell’Allegato II del D. Lgs.155/10. Fonte: ARPA Sicilia – Annuario dei dati ambientali della Sicilia – Anno 2013 La situazione degli inquinanti, valutati secondo i limiti di cui al D. Lgs. 155/10, presenta un generale miglioramento in tutte le zone ad eccezione del Benzene per l’Agglomerato di Catania e per il Biossido di Azoto dove si registra un peggioramento per gli Agglomerati di Catania e Messina e per la Zona Altro. Si riporta di seguito la valutazione per la Zona Altro, per gli inquinanti Ozono, Biossido di Zolfo, Biossido di Azoto, Particolato PM2.5 e PM10, Benzene e Monossido di Carbonio, delle reti di monitoraggio per la qualità dell’aria operanti in Sicilia. Fonte: ARPA Sicilia – Annuario dei dati ambientali della Sicilia – Anno 2013 1.2- ATMOSFERA Di seguito si riportano alcune informazioni inerenti il clima della provincia di Siracusa (fonte: SIAS - Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano "Climatologia della Sicilia"). Dal punto di vista orografico e climatico il territorio della provincia di Siracusa presenta una variabilità spiccata, legata a contesti zonali diversi fra loro. In essa, facendo riferimento all’altitudine, è possibile distinguere: • la pianura costiera del versante ionico, che si estende da Augusta fino a capo Passero e comprende parte del territorio di Noto; • la fascia di transizione collinare, che separa la pianura costiera dall’altopiano ibleo e nella quale ricade parte del territorio di Noto; • la zona interna dei Monti Iblei. Dall’analisi comparata dei climogrammi di Peguy e dei valori medi annui delle temperature a Castelluccio in comune di Noto, è possibile evidenziare che la temperatura media annua si attesta intorno ai 17°C e il periodo arido va da maggio ad agosto. Da un’analisi più dettagliata delle temperature si evince che i valori più elevati del periodo estivo si raggiungono nelle aree di pianura e di bassa collina interna (Lentini). Nelle aree costiere, invece, per quanto più a sud, grazie all’effetto di mitigazione del mare, nel 50% degli anni non si supera la soglia di 30-31°C. Le medie delle minime dei mesi più freddi (gennaio e febbraio) normalmente non scendono al di sotto di 8- 9°C nelle zone costiere, mentre sono più basse di circa 1°C nelle zone interne. Passando all’analisi delle temperature minime assolute, vediamo che nelle località considerate dallo studio le gelate sono degli eventi eccezionali. Complessivamente, le precipitazioni medie annue della provincia di Siracusa (615 mm) sono leggermente inferiori (-3%) alla media regionale, pari a 633 mm. La distribuzione mensile delle precipitazioni nelle singole stazioni è tipicamente mediterranea, con concentrazione degli eventi piovosi nel periodo autunno invernale e scarsa presenza degli stessi nella primavera e in estate. 1.3- ACQUA Acque superficiali Il territorio comunale è interessato dalla presenza di diversi corsi d’acqua superficiali, di cui i principali risultano essere i seguenti: • il fiume Tellaro, che nasce a Palazzolo Acreide; • l’Asinaro, che nasce pochi chilometri a nord di Noto Antica; • il Cassibile, che nasce nei pressi di Bauli e che, nel suo tratto mediano, prende il nome di Manghisi; • il Gioi, che nasce presso il Monte Finocchito. Di questi sono individuati significativi dal Piano di Tutela delle Acque il fiume Tellaro e il Cassibile. Di seguito si riporta una sintesi dei dati a disposizione inerenti la qualità dei corsi d’acqua di interesse, facendo riferimento ove possibile ai dati aggiornati riportati all’interno dell’Annuario dei dati ambientali dell’ARPA Sicilia (anno 2013). Fiume Tellaro Con riferimento allo stato ecologico, il fiume Tellaro è stato monitorato per la valutazione dei soli elementi di qualità fisico-chimica e chimica a supporto dello stato ecologico. I risultati ottenuti sono sintetizzati nella tabella riportata di seguito. Classi di qualità per gli elementi fisico-chimici e chimici nel 2013 (Fonte: ARPA Sicilia) Dal momento che manca la valutazione degli elementi di qualità biologica non è possibile definire lo stato ecologico per il corso d’acqua in esame. In relazione allo stato chimico, ARPA Sicilia determina le sostanze della tabella 1/A per le quali ha già avviato la procedura analitica (ovvero per le quali, a seguito di un’analisi delle pressioni e degli impatti effettuata per ogni singola sostanza, risultano attività che ne comportano scarichi, emissioni, rilasci e perdite significative nel bacino idrografico). In relazione a tali sostanze, lo stato chimico per il corpo idrico in esame, nel 2013, risulta buono, ovvero non si è registrato nessun superamento degli standard di qualità imposti dal DM 260/2010 per nessuna delle sostanze monitorate. Stato Chimico per le sostanze inquinanti prioritarie nel 2013 (Fonte: ARPA Sicilia) Fiume Cassibile Il Piano di Tutela delle Acque riporta la caratterizzazione dello stato qualitativo del corpo idrico, effettuata sulla base dei monitoraggi condotti tra luglio 2005 e giugno 2006. Dalla classificazione risulta che lo stato ecologico e ambientale del corso d’acqua, in corrispondenza della stazione di monitoraggio è “buono” risultato di un livello di LIM pari a 2 ed un indice IBE di classe I. Classificazione dello stato ecologico ed ambientale del Fiume Cassibile presso la stazione di monitoraggio n. 88 [Fonte: Piano di Tutela delle Acque della Regione Sicilia] Per il fiume Cassibile non sono disponibili dati aggiornati di qualità delle acque. Fiume Noto - Asinaro Per il fiume Asinaro non sono disponibili dati sulla qualità delle acque. Acque di transizione Sul territorio comunale sono inoltre presenti acque di transizione riconosciute come corpi idrici significativi: Pantano Roveto, Pantano Piccolo e Pantano Grande. Confinano inoltre a sud con il territorio comunale le seguenti acque di transizione: Pantano Longarini e Pantano Cuba. Il Pantano Piccolo interessa una superficie di circa 20 ha e presenta fondali poco profondi. E’ l’unico lago costiero del sistema che non si prosciuga nel periodo estivo, in quanto alimentato da fonti d’acqua sotterranee. Attualmente lo specchio d’acqua non ha alcun contatto con il mare, ma risulta in comunicazione con l’adiacente Pantano Grande. Il Pantano Grande è uno stagno di circa 40 ha, che si prosciuga totalmente in estate non essendo più collegato al mare. Il Pantano Roveto , comunicante con il mare attraverso un canale tenuto aperto artificialmente, si estende su una superficie di circa 130 ha e presenta
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