1.4. Elementi D'interesse Nel Piano Territoriale Di Coordinamento Del

1.4. Elementi D'interesse Nel Piano Territoriale Di Coordinamento Del

27 1.4. Elementi d’interesse nel Piano territoriale di coordinamento del Parco regionale Spina Verde. Il Parco regionale Spina Verde è stato istituito con la Lr. 4 marzo 1993, n. 10 e classificato come “Parco di cintura metropolitana” e successivamente come “Parco forestale” 1. Ptc – Individuazione del Parco Il Parco si caratterizza per l’ambiente naturale, per il patrimonio archeologico dal XI al I secolo a.c., per la presenza di importanti strutture religiose (chiese e conventi) e difensive d’origine medioevale, di significativi 1 La superficie del Parco è di 1.179 ettari e comprende parti dei territori comunali di Como, San Fermo della Battaglia, Cavallasca, Parè e Drezzo e confina con la Confederazione Elvetica, favorendo la promozione e l’incentivazione di forme di collaborazione con quest’ultima per la gestione coordinata del territorio e la promozione turistica culturale. 28 insediamenti ottocenteschi (ville) e di più recenti strutture ricettive; è inoltre rilevante la forte panoramicità verso la città, il lago, la pianura, la corona alpina. Le aree del parco sono circondate da un edificato continuo comprendente gli spazi antropizzati della città di Como e dei comuni contermini; inoltre, considerata la sua estensione (il perimetro è pari a 40 km) il parco riveste un ruolo importante nell’organizzazione territoriale di tali comuni e costituisce così una “occasione unica per riqualificare le frange più marginali delle periferie antiche e recenti della città e dei comuni ri- compresi ”2. Il territorio del Parco presenta un’altimetria variabile dai m 216 (area Convalle di Como) ai m 326 (alta pia- nura) fino ai m 476 del Monte Croci e ai m 610 del Sasso di Cavallasca; l’ossatura di tali rilievi e di altre col- line anch’esse di origine morenica, come i monti Caprino e Baradello, è costituita da rocce sedimentarie risa- lenti al Terziario, circa 30-25 milioni di anni fa, caratterizzate in prevalenza da conglomerati alternati ad are- narie e marne: tali litotipi, noti come formazione della Gonfolite, derivano dall’accumulo dei materiali tra- sportati dal paleo-Adda, un grande fiume che scorreva lungo una valle corrispondente all’attuale ramo di Como del Lario; successivamente, durante il Quaternario, le glaciazioni hanno modellato il territorio con in- tensi fenomeni di abrasione ed escavazione, trasportando a valle cumuli di detriti rocciosi, che si sono depo- sitati al ritiro dei ghiacci, dando così origine ai depositi morenici, oltre a piccole zone umide grazie alla pre- senza di numerose sorgenti (tra cui le sorgenti del Seveso, nella parte sud/occidentale). Il Parco della Spina Verde è caratterizzato da una vegetazione disomogenea dovuta al tipo di rocce presenti, alle condizioni climatiche, al grado di pendenza e all’esposizione dei versanti piuttosto ripidi, esposti a nord verso la città, che offrono ambienti non troppo caldi e caratterizzati da latifoglie quali la farnia, il carpino bianco, il tiglio, gli aceri, mentre i versanti rivolti a sud presentano dolci declivi ben esposti al sole, con terre- no più arido e microclima più caldo, e sono caratterizzati da un bosco originale le cui specie dominanti ap- paiono la roverella, la rovere, l’orniello, il carpino nero e il pino silvestre mentre, negli spazi con pendenza tale da impedire la presenza di piante a portamento arboreo – per esempio lungo la mulattiera che si snoda sul versante meridionale del Sasso di Cavallasca – si possono trovare piante grasse e altre specie vegetali a- dattate all’ambiente rupicolo arido e assolato. La vegetazione originaria ha subito modifiche da parte dell’uomo che ha introdotto nuove specie e ha disbo- scato e realizzato terrazzamenti per uso agricolo, zootecnico e residenziale, modificando i boschi originali; attualmente la specie dominante, soprattutto nella parte occidentale del Parco, è rappresentata da boschi di castagno introdotti dall’uomo per il valore economico dei frutti e del legno; altre specie originarie che per- mangono sono rappresentate dalla farnia, dalla betulla e, dominante nel settore occidentale, dal pino silvestre; nella parte orientale i tratti di bosco risultano costituiti prevalentemente o unicamente da robinia, essenza ori- ginaria dell’America settentrionale e introdotta qui nel sec. XVII; ripetuti incendi e tagli, infine, hanno porta- to in alcune zone all’instaurarsi di arbusti di nocciolo, buddleja, brugo e ginestra mentre le praterie, una volta mantenute dall’uomo come pascoli, oggi risultano abbandonate e a copertura vegetale fragile e sottile. Nel territorio del Parco della Spina Verde sono presenti, oltre agli aspetti naturali fin qui evidenziati, anche elementi con valenze storico-culturali, morfologico-strutturali, vedutistiche e simboliche: è rilevante la pre- senza di testimonianze quali la Croce di Sant’Eutichio, le trincee della Linea Cadorna e altri manufatti difen- sivi come la scala che collega Ponte Chiasso col Sasso di Cavallasca, oltre alle aree archeologiche e al per- corso “protostorico”: i roccioni di Pianvalle e di Prestino, il Sasso della Strega e il Sasso delle Cento Coppel- le ad Albate, la Camera grande (la più evidente tra le cosiddette Camere in roccia), la Camera Cargo (forse utilizzata come laboratorio per la lavorazione dei metalli), la Fonte Mojenca (struttura con percorso in galle- ria che ricopre il corso d’acqua sorgiva), le cosiddette “tracce del carro”. Simbolo del Parco della Spina Verde è il Castello Baradello, sul colle che domina la convalle, quasi una sen- tinella di pietra a difesa della città e del Parco, ma altri elementi significativi sono rappresentati dai siti di inte- resse panoramico per i quali l’Ente Parco ha individuato i percorsi panoramici della Dorsale Collinare e del Monte Goj, che permettono di percorrere in modo continuo buona parte del territorio attraversando gli innu- merevoli luoghi d’interesse naturalistico, storico e archeologico e consentendo di raggiungere una serie di punti panoramici che offrono viste sul Lago di Como, sulla città e sul territorio. 2 Dgr. 20 luglio 2005, n. 8/374, recante “ Approvazione del Piano territoriale di coordinamento del Parco regionale Spina Verde di Como, ai sensi dell’art. 19 della Lr. 86/1983 e successive modifiche e integrazioni. Obiettivo 9.6.1 Pianificazione delle aree protette ” in Burl, 2° suppl. straord. al n. 35 del 1 settembre 2005. p. 7 della relazione allegata. 29 Con Dgr. del 20 luglio 2005, n. 8/374 è stato approvato il Piano territoriale di coordinamento del Parco re- gionale della Spina Verde di Como, che segue un principio di difesa attiva attraverso un sistema di interventi per mantenere, risanare e riqualificare l’ambiente, di servizi a funzione culturale e ricreativa, di nuove forme di sviluppo sostenibile. Lo spazio tutelato è stato articolato nelle seguenti quattro unità di paesaggio 3 in funzione dei diversi caratteri morfologici, paesaggistici, ambientali, vegetazionali e storico-culturali: 1) Unità di paesaggio (A) – emergenza collinare da Drezzo a Como L’ambito è caratterizzato da una maggior naturalità con ampia copertura boschiva di qualità e radure di significativo valore ambientale che favoriscono la presenza di fauna, mentre al margine si trovano inter- venti antropici limitati; gli interventi devono essere finalizzati al mantenimento dell’habitat, migliorando la qualità arboree e valorizzando i caratteri di naturalità. 2) Unità di paesaggio (B) – versante sud-est dell’emergenza collinare di Como L’ambito è caratterizzato da un versante ripido e scosceso, ricoperto da un’estesa area boschiva con pre- valente vegetazione spontanea che crea un habitat assai favorevole all’insediamento dell’avifauna grazie alla difficile accessibilità e ai ridotti insediamenti antropici, unicamente ubicati al margine della Val Fre- sca; gli interventi devono essere finalizzati a conservare i caratteri di naturalità e a valorizzare le condi- zioni ambientali quale nodo delle rete ecologica territoriale. 3) Unità di paesaggio (C) – versante sud-ovest dell’emergenza collinare di Como L’ambito è caratterizzato da un andamento morfologico a balze degradanti e dalla presenza di boschi di minore estensione e qualità, ed è stato sede dei primi insediamenti pre-romani (XI secolo) con numerose e diffuse testimonianze archeologiche quali la struttura fortificata del Castello Baradello (riedificato nel XII secolo), il Parco delle Rimembranze, le cascine fortificate del Respau; gli interventi devono essere finalizzati alla riqualificazione del patrimonio arboreo per fini ambientali e paesaggistici e alla valoriz- zazione delle aree pertinenziali ai siti d’interesse storico e culturale. 4) Unità di paesaggio (D) – emergenza collinare del Monte Tre Croci, Valbasca e del versante ovest de monte Croce L’ambito è caratterizzato da una quasi totale copertura boschiva di qualità con limitate aree di degrado lungo il versante occidentale del Monte Tre Croci, ed è interessato da rari interventi antropici; gli inter- venti devono essere finalizzati alla riqualificazione delle aree boscate degradate. Il Ptc del Parco suddivide il territorio in ambiti territoriali 4, puntualmente disciplinati dalle norme tecniche di attuazione e individuati con apposita simbologia e campitura sulla tav. n. 1 (Articolazione del territorio) dove lo spazio protetto viene articolato nei seguenti ambiti: a) ambito forestale (aree a bosco che, paesaggisticamente, rappresentano la componente più rilevante della Spina Verde, e limitate aree agricole intercluse nel tessuto forestale, da conservare e ricostruire in quanto caratterizzate da un buon

View Full Text

Details

  • File Type
    pdf
  • Upload Time
    -
  • Content Languages
    English
  • Upload User
    Anonymous/Not logged-in
  • File Pages
    18 Page
  • File Size
    -

Download

Channel Download Status
Express Download Enable

Copyright

We respect the copyrights and intellectual property rights of all users. All uploaded documents are either original works of the uploader or authorized works of the rightful owners.

  • Not to be reproduced or distributed without explicit permission.
  • Not used for commercial purposes outside of approved use cases.
  • Not used to infringe on the rights of the original creators.
  • If you believe any content infringes your copyright, please contact us immediately.

Support

For help with questions, suggestions, or problems, please contact us