Progetto1 Archivio CATERINA AL ROSARIO

Progetto1 Archivio CATERINA AL ROSARIO

50 anni di attivita’ on per i beni culturali DATADATA NEWSNEWS line NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI Organo di informazioni culturali del CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI - Sezione Archivistica Luigi Ceci Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni Archivio di Stato di Catania Il Venerabile Convento dei Padri Predicatori Domenicani di Catania sotto titolo di Santa Caterina di Siena, vulgariter “al Rosario” a cura di Maria Nunzia Villarosa Anno 25° sede legale: Via Ettore Arena, 19 ­ 00128 Roma ­ Tel/fax 06 5084493 NUMERO [email protected] ­ [email protected] MONOGRAFICO [email protected] ­ [email protected] Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti ­ Editore: Mauro Ceci 2016 Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 www.centrodocumentazionebeniculturali.it /centro documentazione beni culturali NUMERO MONOGRAFICO ­ Dicembre 2016 www.centrodocumentazionebeniculturali.it Indice Ringraziamenti dell’autrice 4 Principali abbreviazioni (Introduzione) 5 Inventario dell’archivio 7 Struttura dell’archivio e criteri d’inventariazione 8 Serie I – Fondazione 9 Serie II ­ Amministrazione: patrimonio, contenzioso, scritture di conti 10 Serie III ­ Attività spirituale 13 Serie IV ­ Governo della congregazione del Ss. Rosario 15 Inventario Serie I ­ Scritture riguardanti la fondazione 39 Serie II ­ Amministrazione ­ Sottoserie A: Scritture riguardanti il patrimonio e il contenzioso 39 ­ Sottoserie B: Scritture di conti Bastardoli 43 ­ Sottoserie C: Scritture di conti Libri di introito ed esito 51 Serie ­ III Attività spirituale 52 Serie IV ­ Governo della congregazione del Ss. Rosario 52 Criteri d’indicizzazione (Inventario) ­ Indice dei nomi di persona (Inventario) 53 ­ Indice dei nomi di ente (Inventario) 56 ­ Indice dei nomi di luogo (Inventario) 57 Tavola di raffronto (Inventario) 58 Bibliografia 60 Documentazione fotografica 63 * * * Ai miei raggi di sole Stefania e Roberta 3 Ringraziamenti dell’autrice Si ringrazia, in particolare, il padre Carlo Longo, preside dell’Istituto Storico Domenicano di Roma, per aver permesso la pubblicazione del presente lavoro nella rivista “Archivum Fratrum Praedicatorum”, vol. LXXXIII 2013” Angelicum University Press – Roma) Si ringrazia il sig. Orazio Scionti, ex dipendente dell’Archivio di Stato di Catania, per aver collaborato, per tutto il tempo in cui l’autrice ha effettuato la ricerca, con l’incessante lavoro di movimentazione dei pezzi archivistici Si ringraziano per alcuni suggerimenti e/o supporti di lavoro: l’arch. Mauro Ceci, progettista e D.L. dell’adeguamento normativo della sede, ex funzionario architetto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo la dott.ssa Cristina Grasso, ex direttore emerito dell’Archivio di Stato di Catania la dott.ssa Anna Maria Iozzia, direttore dell’Archivio di Stato di Catania il dott. Giuseppe Di Filippo, assistente amministrativo dell’Archivio di Stato di Catania il geom. Domenico Aiello, ex dipendente dell’Archivio di Stato di Catania Si ringraziano per gli stessi motivi: l’ing. Salvatore Calogero, studioso dell’Archivio di Stato di Catania la comunità di S. Egidio (monastero di S. Chiara di Catania) la suora Cecilia La Mela (monastero di S. Benedetto di Catania) Si ringrazia il personale dell’Archivio di Stato di Catania che ha cartulato l’archivio del convento di S. Caterina da Siena al Rosario di Catania: la sig.ra Maria Elena Scrofani, il sig. Giuseppe Caltabiano, il sig. Orazio Scionti, la sig.ra Agata Barbagallo Si ringrazia, infine, la dott.ssa Stefania Di Filippo per aver fotografato tutti i documenti inseriti nella pubblicazione 4 Principali abbreviazioni (Introduzione) ACSC = Archivio de Il Venerabile Convento dei Padri Predicatori Domenicani di Catania sotto titolo di Santa Caterina di Siena, vulgariter “al Rosario” o Archivio del convento di S. Caterina di Siena al Rosario di Catania ASCT = Archivio di Stato di Catania ASD = Archivio Storico della Diocesi di Catania ASP = Archivio Storico della Provincia di Catania CCRRSS = Corporazioni Religiose Soppresse di Catania 5 6 già ripristinati. Allo stato attuale il totale com­ Inventario dell’archivio plessivo è di n. 88, in massima parte “bastar­ doli” e libri di contabilità, seguiti da filze Introduzione concernenti affari diversi, eredità, fondazione, ecc…, riguardanti un arco temporale che si estende dal 1472 al 1874. Gli atti più antichi Premessa (secoli XV – XVI) si trovano nell’archivio poi­ L’archivio de “Il Venerabile Convento dei ché passarono all’amministrazione del con­ Padri Predicatori Domenicani1 di Catania vento di S. Caterina di Siena attraverso sotto titolo di Santa Caterina di Siena2 “vulga­ l’acquisizione di scritture di donazioni, che riter “al Rosario”3, è stato sinora impropria­ erano state prodotte prima della nascita del­ mente considerato come una delle serie l’ente, e cioè antecedenti al 1597, anno del costituenti il fondo delle “Corporazioni reli­ testamento di Margherita (Margarita)5 Arcan­ giose soppresse di Catania”4, nel quale venne gelo (15 febbraio 1597), iniziatrice della casa inglobata dall’Ufficio del registro pro tempore religiosa. la complessiva documentazione degli enti re­ L’archivio appare oggi alquanto lacunoso es­ ligiosi, e ciò in ottemperanza alle leggi ever­ sendo privo di sostanziali testimonianze sulla sive del 1866 e 1867 promulgate dal nuovo fondazione (avvio e compimento della fab­ Stato italiano. In realtà, dette serie attengono brica primitiva), nell’intervallo compreso tra il alla storia di organismi indipendenti l’uno 1603, data presunta della morte dell’Arcan­ dall’altro, la cui memoria è testimoniata dalla gelo, e il 1643, anno in cui i documenti testi­ produzione cartacea sedimentatasi nel corso moniano la costituzione della congregazione delle rispettive vite istituzionali e le cui pecu­ del Ss. Rosario nei locali del convento (quindi liarità variano pertanto a seconda degli statuti, all’epoca l’edificio religioso doveva essere già dell’appartenenza ai vari ordini e dello svi­ eretto), e tra quest’ultimo stadio e il 1693, luppo individuale. Il materiale scrittorio delle quando il “terribilis terremotus” rade al suolo CCRRSS, compreso lo spezzone che è og­ vaste zone urbane della Sicilia orientale scon­ getto del nostro studio, fu versato dal Dema­ volgendone l’originaria configurazione, ed in­ nio l’8 aprile 1948 all’Archivio di Stato di fine sulla successiva ricostruzione del “sito Catania durante la direzione del professore antico”, avviata agli inizi del ‘700. La presenza Matteo Gaudioso. L’archivio del convento di di tali vuoti ha impedito di effettuare una veri­ S. Caterina era composto in origine, come ri­ fica costante delle vicende storiche, soprat­ sulta ancora dal vecchio elenco, da circa 30 tutto in merito all’evoluzione architettonica e incartamenti, inclusi tra le corde 450 e 467, alla realizzazione di opere pittoriche6, e di poiché a volte uno stesso numero raggrup­ avere un quadro, non sempre completo, della pava due, tre e anche di più filze, bastardelli gestione amministrativa e spirituale della co­ e registri. L’inventariazione è avvenuta in due munità domenicana. Tuttavia, durante il rior­ fasi distinte: nella prima, conclusasi nel 2010, dino sono state riscontrate delle carte di dopo aver sciolto i pacchi da un’unione fittizia peculiare interesse che ci hanno permesso di ed aver analizzato i pezzi singolarmente, si è ridisegnare la distribuzione topografica dei lo­ proceduto al riordinamento vero e proprio ar­ cali della chiesa, con l’annessa sacristia, e del rivando a contare alla fine 59 unità archivisti­ convento nel XVII secolo a ponente (luogo in che. Ma, nel 2011, essendo stati individuati cui sorgono le prime mura) e di osservare poi per caso una trentina di volumetti dell’archivio l’andamento delle modifiche apportate nel dei padri domenicani nelle serie “S. France­ Settecento, con l’allargamento della fabbrica sco d’Assisi” e “Miscellanea” del surriferito “ai quattro venti”. Le assenze documentarie fondo delle CCRRSS, si è dovuto reimpostare dei secoli XVIII – XIX sono state integrate da il lavoro di inventariazione, per cui, dopo la attestazioni esterne, in particolare per il pe­ preliminare schedatura, si è provveduto ad in­ riodo che va dalla seconda metà dell’Otto­ serirli, in base alla tipologia del loro conte­ cento al primo ventennio del Novecento. nuto, nei corrispondenti raggruppamenti logici Alcune di esse sono custodite nello stesso Ar­ 7 chivio di Stato di Catania 7, ed altre nell’Archi­ tesi attendibili che emergeranno durante l’in­ vio storico della Provincia di Catania8 e nel­ dagine contestuale. Perché, ci si chiede, per l’Archivio storico della Diocesi di Catania9. ultimo, nell’archivio di S. Caterina sono man­ chevoli le scritture più importanti ai fini della Nel cimentarsi a riscrivere le linee generali storia dell’ente, quelle inerenti alla “fabbrica”? della storia del convento tante sono state le A quest’ultima domanda si teme, purtroppo, domande e i dubbi da cui si è partiti: la chiesa, di non poter dare alcuna risposta valida, pur come era strutturata agli albori e prima del ter­ non esimendoci dall’esprimere delle impres­ remoto del 1693, e poi, dopo la ricostruzione? sioni a caldo che ci inducono a supporre cir­ Quali parti dello stabile si affacciavano a po­ costanze misteriose, o per lo meno arbitrarie, nente, e a levante, e a mezzogiorno, e a tra­ dietro alla vicenda dello smembramento. montana? Potremmo ritrovare resti dell’antica fabbrica? E la facciata, dove e da chi fu innal­ zata? In

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