Ilgeologo L'emergenza Dissesti in Provincia Di Parma

Ilgeologo L'emergenza Dissesti in Provincia Di Parma

Aarticolo L'emergenza dissesti in Provincia di Parma - aggiornamento al giugno 2013 Stefano Castagnetti1, Andrea Pelosio2, Andrea Ruffini3, Riccardo Triches4 1 Geologo, consulente della Comunità Montana Unione dei Comuni Appennino Parma Est 2 Geologo, Coordinatore della Consulta dei Geologi della Provincia di Parma e funzionario del Servizio Programmazione e Pianificazione Territoriale della Provincia di Parma 3 Geologo, funzionario del Servizio Programmazione e Pianificazione Territoriale della Provincia di Parma 4 Geologo, Presidente dell'Associazione Geologi Emilia-Romagna per la Protezione Civile (GeoProCiv) Nella primavera scorsa, dopo mesi di incessanti e persi- ste, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma (con stenti precipitazioni, il territorio montano e collinare del- il ruolo di coordinamento dell'emergenza), Comuni, Co- la Provincia di Parma è stato colpito da una importante munità Montane, Consorzi di Bonifica, hanno fattiva- serie di dissesti idrogeologici, sia di grandi che di medie mente collaborato e operato per fronteggiare le criticità e piccole dimensioni, che hanno provocato l'interruzio- più rilevanti, ciascuna per la propria disponibilità e com- ne di diverse strade provinciali e comunali, la distruzione petenza, mettendo in campo tutte le risorse umane e di diverse abitazioni ed attività produttive ed in generale finanziarie disponibili. danni per decine di milioni di euro. In questa fase, che possiamo chiamare di prima emer- Per fronteggiare la fase di emergenza più acuta, le au- genza, sono stati in particolare coinvolti numerosi torità preposte hanno attivato tutte le risorse disponibili, geologi appartenenti agli enti di cui sopra, fattivamente compresa la richiesta di coinvolgimento delle associazio- e operativamente coadiuvati dai volontari appartenenti ni di volontariato, tra cui GeoProCiv. alle Organizzazioni di volontariato, Associazione Geologi Il presente testo, oltre ad illustrare brevemente ed in ma- Emilia-Romagna per la Protezione Civile (GeoProCiv) in niera esemplificativa le principali emergenze che hanno primis, prontamente attivati dalla Protezione Civile regio- caratterizzato il territorio provinciale, vuole essere anche nale. un resoconto ragionato di come le diverse competenze Infatti, in data 11 aprile 2013, alla luce della preoccupan- geologiche e professionali coinvolte (Ordine dei Geolo- te evoluzione dei dissesti, GeoProCiv aveva comunicato gi dell'Emilia-Romagna, GeoProCiv, Provincia di Parma, all’Agenzia Regionale di Protezione Civile, la disponibi- Comunità Montana) hanno operato nella fase di emer- lità della associazione e degli iscritti (geologi) ad inter- genza, allo scopo di fornire ausilio e supporto alle ammi- venire qualora richiesto. Successivamente, a seguito di nistrazioni comunali ed alle popolazioni colpite da queste specifica richiesta pervenuta da Centro Operativo Inter- calamità naturali. comunale dell’Unione Comunità Montana Parma Est, GeoProCiv si è attivata con i propri volontari. Nella prima fase dell'emergenza, l’attività dei geologi 1. INTRODUZIONE GeoProCiv si è concentrata nel territorio di Tizzano Val Parma, come supporto al locale Centro Operativo Co- A seguito delle copiose e persistenti precipitazioni che munale (COC) nelle operazioni di monitoraggio e verifica dal tardo autunno dell'anno passato si sono susseguite delle segnalazioni pervenute dai cittadini e dalle istitu- fino a metà della primavera scorsa, su tutto il territorio zioni (zone verificate: frane di Capriglio-Pianestolla e della Provincia di Parma si sono manifestati numerosi e Boschetto, nonché eventi minori nelle vallate dei torrenti rilevanti dissesti idrogeologici, tali da provocare l'interru- Parma, Parmossa e Bardea). zione di diverse strade provinciali e comunali, la distru- In seguito e sino al 12 maggio 2013 l’attività di “guar- zione di case e attività produttive, l'isolamento di località dia geologica” si è estesa anche al Comune di Corniglio abitate e, più in generale, danni per diverse decine di (frana di Sauna), comportando di fatto l’organizzazione milioni di Euro (Figura 1). di 2 squadre di rilievo: una nel tizzanese e una nel cor- In questa emergenza diffusa, tutte le istituzioni prepo- nigliese. dell’EMILIA-ROMAGNA Emilia - RomagnailGEOLOGO 15 Aarticolo I servizi prestati dai volontari geologi di GeoProCiv nella Con il decreto dello stato di emergenza si è di fatto chiu- fase di maggiore criticità (15-25 aprile) sono stati svolti sa la prima fase di emergenza, consentendo di passare in modalità H24, estendendoli anche alla fascia serale- da una situazione di sostanziale staticità (monitoraggio notturna. e vigilanza delle maggiori criticità, realizzazione di inter- Tutte le attività sono state concordate e svolte in stretto venti di somma urgenza) ad una più dinamica (progetta- raccordo operativo con i geologi della Comunità Mon- zione e realizzazione di interventi di ripristino, recupero tana, della Provincia di Parma, del Servizio Tecnico dei delle principali viabilità interrotte, effettiva valutazione Bacini Affluenti del Fiume Po e con i tecnici comunali, dei danni complessivi del territorio). concentrando le presenze in particolare nelle giornate La situazione è oggi in pieno itinere: le somme finora festive e prefestive, per consentire il necessario riposo stanziate (24 milioni di euro per l’intero territorio regio- ai funzionari pubblici. Costante informazione e relazione nale) non sono certamente sufficienti per risolvere tutte delle suddette attività è stata inoltre data all'Ordine dei le criticità del territorio, se non alcune di quelle più ur- Geologi dell'Emilia-Romagna, per il tramite della Con- genti e/o più conclamate (Sauna, Capriglio, Boschetto, sulta dei Geologi della Provincia di Parma. Staiola), anche perché molte delle problematiche minori La mole e le problematiche generate dai dissesti, han- (ma non per questo meno rilevanti per le comunità locali) no portato la Regione Emilia-Romagna a richiedere al restano ancora da definire con precisione. Consiglio dei ministri il riconoscimento dello "stato di In questo contesto, un ruolo importante potrebbe svol- emergenza", al fine di poter accedere a fondi d'emer- gere la nostra categoria, attraverso convenzioni, accor- genza e disponibilità finanziarie per fronteggiare almeno di, protocolli d'intesa con la Regione Emilia-Romagna e gli interventi più impellenti: lo stato di emergenza è stato le Province o i Comuni interessati: sappiamo che il Pre- decretato dal nuovo Governo Letta nel Consiglio dei Mi- sidente Cesari e il Consiglio OGER stanno in tal senso nistri del 9 maggio u.s.. fattivamente operando. Figura 1 - Ubicazione dei principali dissesti rilevati in Provincia di Parma (Fonte ed elaborazione: Servizio Pa- trimonio, Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Parma). dell’EMILIA-ROMAGNA 16 Emilia - RomagnailGEOLOGO articolo Aarticolo Figura 2 - Ubicazione dei principali eventi franosi oggetto della presente trattazione (Fonte ed elaborazione: Servizio Programmazione e Pianifi- cazione Territoriale della Provincia di Parma). Lo scopo del presente articolo è quello di fornire un in- ridotta dimensione e interessanti il solo sottofondo stra- quadramento generale sulle principali emergenze geo- dale, ma molto spesso coinvolgenti parti rilevanti della logiche accadute in Provincia di Parma, con particolare scarpata stradale di monte o di valle (Foto 1a/b). riguardo a quelle più note e rilevanti, riguardanti gli abi- tati di Capriglio e Boschetto del Comune di Tizzano Val Parma e di Sauna del Comune di Corniglio (Figura 2). I contenuti che seguono sono quindi in buona parte frutto del lavoro prestato dai colleghi di GeoProCiv, della Co- munità Montana e della Provincia di Parma nella gestio- ne della fase di emergenza. 2. CONSIDERAZIONI GENERALI Tutti coloro che, a diverso titolo e competenza, hanno avuto modo di percorrere le strade del medio-basso Ap- pennino Parmense della media Val Parma e della media ed alta Val d'Enza in questi primi mesi del 2013, non possono che restare colpiti dal grande numero e varietà di dissesti idrogeologici che si sono verificati. Non c'è strada comunale o provinciale che non presenti Foto 1a – S.P. 74, località Staiola (Comune di Corniglio): il dissesto ha fatto slittare il piano stradale di oltre 10 metri verso valle (giugno 2013, tratti più o meno lunghi interrotti o dissestati, talora di foto Pelosio). dell’EMILIA-ROMAGNA Emilia - RomagnailGEOLOGO 17 Aarticolo Tabella 1 – Indice di franosità dei Comuni della Provincia di Parma (Fonte: PTCP della Provincia di Parma, Variante 2007). Foto 1b – S.P. 65, località Musiara Inferiore (Comune di Tizzano Val Parma): il dissesto ha completamente interrotto la viabilità provinciale che una grande parte del territorio provinciale è interes- per Schia (maggio 2013, foto Castagnetti). sato da dissesti idrogeologici a vario titolo (frane atti- ve, frane quiescenti, deformazioni gravitative profonde, Allo stesso modo è possibile verificare che quasi tutti i ecc.) (Tabella 1 e Figura 3). versante collinari e medio-montani sono stati interessati Questa percentuale, espressa come Indice di franosità, da fenomeni di dissesto, sia che affiorino depositi de- dato dal rapporto tra la superficie comunale e la super- tritici, eluvio-colliviali o rocciosi, sia che siano coltivati, ficie totale dei dissesti rilevati, può superare il 40 % in boscati o incolti (Foto 2). alcuni territori della fascia medio-montana (Varsi 47,9 %, La constatazione che ampi settori della Provincia di Par- Tizzano Val Parma 47,3 %, Bore 44,0 %) e per

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