*, Giornale Del Regno Delle Due Sicilie, 1857.12.30, N.286. Napoli 1857

*, Giornale Del Regno Delle Due Sicilie, 1857.12.30, N.286. Napoli 1857

Permission to use this file is granted subject to full acknowledgement of the source in the form available at this LINK *, Giornale del Regno delle Due Sicilie, 1857.12.30, n.286. Napoli 1857 . Continuiamo a dare i ragguagli che ci pervengono intorno al tremuoto [del 16 dicembre]. Sasso - Trenta case crollate ed un centinaio lesionate. Non si hanno a deplorare che tre vittime. Undici persone sono state cavate vive dalle rovine per lo zelo del Capo Urbano. Spinosa. Poche case sono rimaste in piedi ed anche lesionate e crollanti. Gallicchio. Sedici morti, moltissimi feriti e parecchi fratturati. Genzano. Parte della Chiesa sotto il titolo delle Grazie è crollata: due case han riportato lievi danni. Trivigno. Crollamento di alcune case senz’altro a compiangersi. Ruoti. É crollato il Campanile, il quale cadendo per metà sulla Chiesa l’ha molto danneggiata. Altre chiesette sono pure crollate. Vaglio. La chiesa in parte crollata ed in parte crollante. Molti edifizi privati sono caduti. Baragiano. Poche case caduto ed altre lesionate. Salvia. Pochi danni alla Chiesa ed al Campanile. Latronica. Molti danni, ma nessun morto: la Chiesa è crollante. Stigliano. Diverse case crollate ed altre lesionate. Una donna fu tratta viva dalle rovine, comunque ferita. Un fanciullo fu contuso. Anzi. Molti danni alle case così dell’abitato come della campagna. Una donna morta. Pietrapertosa. La Chiesa madre, le altre chiese, il campanile e le case furono molto danneggiate. Enormi macigni spaccaronsi e distaccaronsi dalla montagna; nessun morto. Ferrandina. Quindici case interamente distrutte. Le altre e le chiese lesionate. Si ha a deplorare la morte di due persone. Due fanciulli furono soffocati nel trambusto. Aliano. Molti danni ed undici morti. Alianello. Totalmente distrutto. Si deplorarono quarantadue morti. Craco. Danneggiati gli edifici: una sola persona morta. Montemurro. Si è detto già, come questo paese non sia più che un mucchio di pietre. Più migliara di persone sonovi perite, le quali vengono con quanto si può di celerità cavate fuori delle macerie. Si è avuta la consolazione di trarre qualcuno vivo di sotto le pietre, otto giorni dopo la notte fatale del tremuoto. Marsico. Interamente distrutto. Finora si contano circa quattrocento vittime. Castelsaraceno. Le case tutte crollate: la Chiesa e il Monistero mnacciano imminente rovina. I morti oltrepassano il numero di quattrocento. Si riuscì si salvarono dai rottami una donna, una pargoletta poppante, una giovinetta a 14 anni e parecchi altri. Sarconi. Il numero dei morti non è oltre a trenta, ma gli edifizii sono tutti adeguati al suolo. Maratra. Crollata gran parte dei fabbricati. Lauria Castelluccio Superiore e Inferiore Rotonda Viggianello S.Chirico Raparo Calvera S.Martino Castronuovo Senise. Gravi guasti negli edifizii pubblici e privati. Sacco,Licusati Centola S.Mauro Cilento Cannalonga Celle Piaggine Soprane Orria Pisciotta Gli edifizii furono più o meno dannneggiati, ma non si ebbe a deplorare niuna vittima. Matera, Montescaglioso, Pomarico, Pisticci, Bernalda, Montalbano, Gorgoglione, Corigliano, S.Mauro, Garaguso, Oliveto, Tricarico, Montepeloso, Acerenza Cancellara e Chiaromonte. Danni ove più ove meno nei fabbricati, ma niuna vittima. Salandra. Quarantaquattro case cadute, e tutte le altre ove più ove meno lesionate e crollanti. Un cadavere è stato disotterrato. Il Sindaco rapporta, che da circa un mese alla distanza di due miglia dall’abitato, vedesi uscire da un fosso fatto per lo scolo delle acque, un gas che dà il calore del sole: alla distanza di venti passi, pochi giorni fa, si è pure da un altro simigliante foso veduto esalare il medesimo gas. Ciò si è osservato però nelle sole ore mattutine, ché nel resto della giornata è scomparso. Nel giorno 22 corrente, questa Permission to use this file is granted subject to full acknowledgement of the source in the form available at this LINK esalazione per la prima volta è cessata del tutto. Si crede colà che abbia a nascere ivi una sorgente di acqua termominerali. Grassano. Circa cento case cadute: tutti gli altri edifizii, ove più ove meno danneggiati. Una giovanetta di anni 15 è morta, ed una donna si fratturò una gamba. Grottola. Poche case cadute, il resto del paese lesionato e malconcio. Si deplora una sola vittima. L’operosità e lo zelo de’ pubblici funzionarii continuano sempre con ogni modo e potere ad arrecare qualunque possibile soccorso in tutti i luoghi colpiti dal terribile flagello. Le generose largizioni del nostro Augusto Monarca in pro dei poveri danneggiati arrivano loro incessantemente. [...]..

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