Comune di Portogruaro INTESA PROGRAMMATICA D’AREA DELLA VENEZIA ORIENTALE - IPAVO Documento programmatico d’area Elaborazione a cura di: GAL Venezia Orientale Portogruaro, 16 luglio 2008 Intesa Programmatica d’Area della Venezia Orientale Comitato di Coordinamento: Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale Provincia di Venezia Camera di Commercio di Venezia Soggetto Responsabile: Comune di Portogruaro Coordinamento: Comune di Musile di Piave Segretariato tecnico: GAL Venezia Orientale A cura di: GAL Venezia Orientale - Uffi cio Piani e Progetti Borgo S. Agnese, 89 30026 Portogruaro (VE) Tel. 0421-394202 Fax 0421-390728 [email protected] www.vegal.net E’ autorizzata la riproduzione parziale e totale dell’opera con obbligo di citazione dell’Autore (GAL Venezia Orientale) e dei soggetti promotori dell’IPA (Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, Provincia di Venezia, Camera di Commercio di Venezia e Comune di Musile di Piave). PARTE PRIMA: ANALISI DELL’AREA E CONSIDERAZIONI PRELIMINARI ALLA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA D’INTERVENTO 5 1. PREMESSA 6 2. DAL PATTO TERRITORIALE ALL’INTESA PROGRAMMATICA D’AREA 9 2.1 IL PATTO TERRITORIALE DELLA VENEZIA ORIENTALE 9 2.2 PRINCIPALI RISULTATI CONSEGUITI DAL PATTO TERRITORIALE 11 2.2.1 RELAZIONE AL 30.6.2005 SULL’AVANZAMENTO DEL PATTO TERRITORIALE 11 2.3 RISULTATI CONSEGUITI DAL PATTO TERRITORIALE CON LA LR 13/99 13 2.4 LA PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA E I PATTI TERRITORIALI 16 2.5 IL PASSAGGIO DA UN PATTO TERRITORIALE ALL’IPA 18 2.6 DEFINIZIONE DI IPA 20 2.7 STATO DI ATTUAZIONE DELLE IPA NEL VENETO 22 3. DEFINIZIONE DELL’AREA D’INTERVENTO 23 3.1 ANALISI SOCIOECONOMICA DELL’AREA 27 3.1.1 IL FATTORE UMANO E IL PANORAMA SOCIALE 27 3.1.2 IL PANORAMO AGRICOLO 47 3.1.3 IL PANORAMA COMMERCIALE 64 3.1.4 IL PANORAMA INDUSTRIALE 68 3.1.5 IL PANORAMA TURISTICO 86 3.1.6 IL PANORAMA AMBIENTALE 108 3.1.7 IL PANORAMA INFRASTRUTTURALE 127 3.1.8 IL PANORAMA COSTIERO 133 3.1.9 IL PANORAMA CULTURALE 137 3.1.10 IL SISTEMA DELLA GOVERNANCE E DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE 151 3.2 ANALISI SWOT DELL’AREA 155 4. STRATEGIA DI SVILUPPO DELL’AREA 156 4.1 INTRODUZIONE ALLA STRATEGIA DI SVILUPPO 156 4.2 COERENZA CON LE POLITICHE TERRITORIALI DI SVILUPPO 158 4.2.1 PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2000-2006 159 4.2.2 PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2007-13 164 4.2.3 INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA 168 4.2.4 PROGRAMMA REGIONALE DI SVILUPPO 168 4.2.5 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE 170 4.3 L’IDEA FORZA DI SVILUPPO LOCALE 171 4.4. ELEMENTI PRELIMINARI ALLA SCELTA DELLE PRIORITA’ DELL’IPA 180 4.4.1 LINEE DI GOVERNO DELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI 181 4.5 IL PROGETTO DI SVILUPPO DELLA VENEZIA ORIENTALE 183 INDICE 4.6 AZIONI STRATEGICHE PREVISTE DA ALTRI PIANI 188 4.6.1 SCENARI DI RIFERIMENTO 196 4.7 TIPOLOGIE DI PROGETTI DA INSERIRE NELL’IPA E RELATIVE PRIORITA’ 203 4.8 SCHEDA INFORMATIVA SULL’INTERVENTO DI SVILUPPO LOCALE 204 3 PARTE SECONDA: IDEA FORZA, ASSI E MISURE DELL’IPA E MODALITA’ DI ATTUAZIONE 211 5. IDEA FORZA E ASSI PRIORITARI DELL’IPA DELLA VENEZIA ORIENTALE 212 5.1 L’ARTICOLAZIONE DELLA STRATEGIA IN ASSI PRIORITARI 215 5.1.1 PIANO FINANZIARIO 248 5.1.2 PROGETTI STRATEGICI DELL’IPA: ELENCAZIONE DI OPERE STRATEGICHE (LR 13/99) 248 5.1.3 CRONOPROGRAMMA DI ATTUAZIONE 252 6. MODALITA’ DI ATTUAZIONE DELL’IPA 254 6.1 IL PARTENARIATO ECONOMICO-SOCIALE ED ISTITUZIONALE 254 6.2 REGOLAMENTO DEL TAVOLO DI CONCERTAZIONE DELL’IPA 256 6.3 PROTOCOLLO D’INTESA TRA I FIRMATARI DELL’IPA 263 6.4 SOGGETTO RESPONSABILE DELL’IPA 269 7. BIBLIOGRAFIA 270 8. SIGLE ED ACRONIMI 272 INDICE 4 PARTE PRIMA ANALISI DELL’AREA E CONSIDERAZIONI PRELIMINARI ALLA DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA D’INTERVENTO 5 1. PREMESSA La Legge Regionale n. 35 del 29.11.2001 ha riformato il procedimento di Programmazione Regio- nale, fi nalizzata allo sviluppo economico e sociale della regione, trasformando l’istituto e l’esperienza dei Patti territoriali nelle Intese programmatiche d’Area (IPA), che prevedono la partecipazione preponderante, attiva e decisiva delle amministrazioni comunali. Tale orientamento è stato ulteriormente rafforzato dalla deliberazione della Giunta Regionale N. 2796 del 12 settembre 2006, con la quale la Regione Veneto ha sentito l’esigenza di procedere alla defi nizione di modalità di concertazione condivise. La stesura di un’IPA richiede l’elaborazione di un Documento programmatico a base dell’intesa, la predisposizione di un Protocollo di intesa (ai sensi dell’art. 25 della L.R.V. n. 35 del 29.1.2001), il co- ordinamento e l’organizzazione dei lavori di un Tavolo di concertazione, defi nendo un Regolamento interno che garantisca trasparenza ed imparzialità ed identifi cando, tra i soggetti pubblici partecipanti, uno che funga da capofi la e Soggetto Responsabile. La Regione Veneto nel perseguire un processo di programmazione concertato con gli enti locali e le parti economiche e sociali, ha introdotto la possibilità di articolare il Piano di Attuazione e Spesa su base territoriale sub-regionale attraverso la promozione di intese programmatiche d’area, per la defi nizione di accordi e la formulazione di proposte fi nalizzate allo sviluppo economico-sociale del territorio di riferimento. L’IPA deve operare su una scala dimensionale che abbia funzione “aggregativa” rispetto a quella, considerata insuffi ciente, dei singoli Comuni; l’ambito territoriale deve infatti essere congruo in termini di estensione (la cosiddetta “area vasta”), per garantire un peso reale allo strumento e la possibilità di esercizio di una effettiva attività di programmazione strategica, e non solo di mera gestione di servizi comuni. Non si esclude tuttavia la possibilità di operare inizialmente con IPA su dimensioni territoriali ridotte, ma solo in una logica di avvio di successivi processi di aggregazione. L’IPA va quindi concertata con la Regione Veneto per l’inserimento nel Piano Regionale di Attua- zione e Spesa che, con cadenza triennale (l’arco temporale considerato “minimo”, per una pianifi ca- zione degli investimenti), viene adottato dalla Regione per una razionale allocazione dei propri investi- menti e dei trasferimenti di risorse fi nanziarie, ottenuti dallo Stato e dalla Comunità Europea. Le IPA hanno quindi carattere operativo, con defi nizione delle priorità e dei soggetti attuatori, delle PARTE PRIMA - ANALISI DELL’AREA E CONSIDERAZIONI PRELIMINARI PRIMA - ANALISI DELL’AREA PARTE modalità gestionali e delle risorse necessarie, in una logica di “vincolo” per il bilancio annuale e di “prenotazione” per quelli pluriennali: una delle funzioni è infatti quella di impegnare su base volontaria le politiche dei soggetti coinvolti in relazione alle strategie comuni, destinando risorse al cofi nanziamento 6 tramite accordi di programma, cui possono eventualmente aderire anche soggetti privati, in forma as- sociata. Le varie funzioni dell’IPA vengono del resto così esplicitate: 1. individuazione delle azioni settoriali da proporre alla regione per la redazione dei PAS; 2. formulazione di politiche relative a tutti i settori della programmazione regionale da proporre al pro- prio territorio ed ai livelli di governo sovraordinati; 3. esplicitazione di progetti strategici da avviare alle varie linee di fi nanziamento; 4. elaborazione di analisi economiche, territoriali e ambientali; 5. evidenziazione della necessità di adeguamento degli strumenti di pianifi cazione locale per conse- guire i fi ni comuni; 6. quantifi cazione dei fabbisogni fi nanziari e delle fonti di fi nanziamento locale disponibili o mobilitabili; 7. assunzione da parte dei partecipanti al Tavolo di Concertazione degli impegni fi nanziari necessari per il cofi nanziamento degli interventi strategici individuati. L’Intesa Programmatica d’Area va quindi considerato uno strumento della programmazione de- centrata regionale (e non, perciò, una nuova istituzione) che si basa, analogamente ai Patti Territoriali e ai Programmi Leader, su un approccio multisettoriale dal basso, fi nalizzato a fornire alle comunità locali la possibilità di partecipare, in sede di analisi del territorio e di proposta per le azioni di sviluppo, alla programmazione, anche fi nanziaria, regionale: sono operative con il consenso della Amministrazioni provinciali e della maggioranza dei Comuni interessati. Considerato quindi che il Veneto Orientale è già stato oggetto d’intervento di attività di concertazi- one (mediante Patti territoriali, Piani di Azione Locale, Piani di Sviluppo Locale, Prusst, progettualità dei GAL), e che le esperienze maturate possono essere valorizzate dal nuovo strumento, la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale nella seduta del 21 settembre 2005 ha individuato tra i progetti destinatari delle risorse di cui alla LR n. 16/93 per l’annualità 2005, un progetto per l’avvio dell’Intesa Program- matica d’Area della Venezia Orientale. Nella successiva seduta del 20 ottobre 2005 la Conferenza indicò che il Progetto di sviluppo della Venezia Orientale (coordinato dal Comune di Musile di Piave, presentato l’8 giugno 2005 ed appro- vato lo stesso 20 ottobre), costituisse il documento di riferimento per lo sviluppo successivo dell’Intesa Programmatica d’Area: tale Progetto di sviluppo del Veneto Orientale, che contiene una dettagliata analisi socio-economica dell’area e una prima individuazione di una serie di linee d’indirizzo E CONSIDERAZIONI PRELIMINARI PRIMA - ANALISI DELL’AREA PARTE strategico concertate con il territorio, le categorie produttive e le organizzazioni sindacali, rappresenta quindi il punto di partenza della nuova Intesa Programmatica per la Venezia Orientale. 7 L’importanza dello strumento, la necessità
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