Comune di Poggibonsi PIANO PER ALLERTA NEVE GHIACCIO indice 1- DEFINIZIONE DEL CONTESTO 2- ANALISI DEI RISCCHI 2.1- RISCIHIO VIABILITA’ 2.2- RISCHIO CADUTA RAMI 2.3- RISCHIO CROLLI STRUTTURALI 3- ATTIVITA’ DI PREVENZIONE RISPOSTA E SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA 4- PROCEDURE OPERATIVE 4.1- PROCEDURA NEVE 4.2- PROCEDURA GHIACCIO Allegato1 Percorsi concordati NEVE Allegato2 Percorsi concordati GHIACCIO Allegato3 Rubrica Allegato4 Norme di comportamento per i cittadini 1- DEDFINIZIONE DEL CONTESTO Comune Poggibonsi Provincia Siena Regione Toscana Estensione 70 kmq Popolazione 29.634 Densità abitativa 423 abitanti/kmq Il Comune di Poggibonsi è collocato a Nord della provincia di Siena e confina con la parte Sud della Provincia di Firenze. Comuni confinanti della Provincia di Siena • San Gimignano • Colle di Val d’Elsa • Monteriggioni • Castellina in Chianti Comuni confinanti della Provincia di Firenze • Barberino Val d’elsa I corsi d’acqua più rilevanti che interessano l’area di riferimento sono: • il fiume Elsa sul lato Ovest del centro abitato • il torrente Staggia affluente di destra del fiume Elsa, che attraversa il Capoluogo dividendo la città in due aree NE e SO • il torrente Carfini affluente di destra del torrente Staggia Il territorio dell’Ente è anche attraversato da diverse vie di comunicazione di rilevanza nazionale e regionale che condizionano la viabilità cittadina • Linea ferroviaria Empoli – Siena – Chiusi che divide ulteriormente la parte SO della città, con un tracciato in buona parte parallelo a quello del torrente Staggia • Raccordo autostradale Siena – Firenze, che lambisce il lato Est del centro abitato e concorre alla viabilità interna con tre uscite o Poggibonsi Nord (sulla s.r. 2) o Poggibonsi Centro o Colle di Val d’Elsa Nord (sulla s.r. 68) • s.r. 2 Cassia che attraversa il Capoluogo da Nord a Sud e lo collega alle due frazioni principali Staggia Senese e Bellavista • s.r. 429 che attraversa il Capoluogo da Est a Ovest • s.r. 68 che si innesta nella s.r.2 a Sud del Capoluogo e lo collega con il comune di Colle di Val d’elsa • s.p. 1 che si innesta nella s.r. 429 a Nord del Capoluogo e lo collega con il comune di San Gimignano I collegamenti tra le varie aree, in cui risulta suddiviso il centro abitato, sono garantiti da • 2 cavalca ferrovia • 3 sottopassi ferroviari • 2 ponti sul fiume Elsa • 2 ponti sul torrente Staggia • Anche le due frazioni principali sono collegate al Capoluogo da due ponti collocati lungo la s.r. 2 A Sud del centro abitato lungo la s.r. 68 in loc. Campostaggia è ubicato l’Ospedale Valdelsa che serve la parte Nord della Provincia di Siena. Nel Comune sono inoltre presenti diverse scuole ed esattamente: • 3 asili nido • 9 scuole materne • 5 scuole elementari • 3 scuole medie • 1 scuola superiore Dal punto di vista urbanistico le aree destinate alle attività produttive sono separate, e ancora di più lo saranno in prospettiva, da quelle residenziali. La popolazione risiede per lo più nel Capoluogo e nelle frazioni principali, ma molte sono anche le case sparse abitate nelle zone non urbanizzate. confine rovincia confine comune 2 - ANALISI DEI RISCHI La neve benché non sia rara, cade mediamente solo 1-2 volte all'anno con accumuli modesti da 5cm a 20cm annui (precipitazione media degli ultimi 20 anni sulla base dei dati climatici regionali, calcolati per aree omogenee), e rimane al suolo da 1 a 10 giorni all’anno (permanenza media annua al suolo degli ultimi 20 anni sulla base dei dati climatici regionali, calcolati per aree omogenee) La nostra zona di riferimento ricade nell'area idrologica omogenea D1dei bacini dei fiumi Elsa ed Egola, che nel complesso ha caratteristiche nella media regionale. Dati climatici più precisi, relativi al Comune di Poggibonsi, si ricavano da 2 stazioni meteorologiche locali, e sono riportati nelle seguenti tabelle: POGGIBONSI STROZZAVOLPE Mesi Stagioni 241 metri s.l.m. Anno coordinate geografiche 43°28′N 11°09′E Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut T. max. media (° C) 10,2 11,6 14,6 18,8 23,2 27,5 30,9 30,6 27,2 20,7 14,7 10,9 10,9 18,9 29,7 20,9 20,1 T. min. media (° C) 0,7 1,0 3,4 6,3 9,2 13,0 15,3 14,9 12,7 8,3 5,4 2,3 1,3 6,3 14,4 8,8 7,7 SAN GIMIGNANO (1961 -1990 ) Mesi Stagioni 332 metri s.l.m . Anno coordinate geografiche Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut 43°26′N 11°02′E T. max. media (° C) 10,0 11,4 14,4 17,8 22,3 25,9 29,8 29,8 26,1 21,1 14,7 10,5 10,6 18,2 28,5 20,6 19,5 T. min. media (° C) 2,6 3,3 5,0 7,6 11,3 14,8 17,4 17,5 14,7 11,1 6,8 3,4 3,1 8 16,6 10,9 9,6 Precipitazioni ( mm ) 58 63 59 56 55 48 22 47 55 76 97 61 182 170 117 228 697 Giorni di pioggia (≥ 1 mm ) 7 9 9 7 7 6 3 5 6 7 9 8 24 23 14 22 83 Da queste, comparando le temperature minime medie mensili con quelle stagionali, si ricava che il periodo di maggiore esposizione ai fenomeni neve e ghiaccio, è distribuito nei mesi di Dicembre Gennaio Febbraio e Marzo. Questo dato è confermato da alcuni eventi nevosi rilevanti avvenuti negli ultimi anni, di seguito riportati, ed i cui dati quantitativi sono relativi alla stazione meteorologica di San Gimignano • 22-25 Febbraio 2005(4 giorni di neve con accumulo massimo di 30cm) • 18 Dicembre 2009(20cm) • 9 Marzo 2010(25cm, ma nelle colline adiacenti oltre i 70cm a 600m. di quota) • 17 Dicembre 2010(20cm) (i dati quantitativi sono ricavati dalla stazione meteorologica di San Gimignano) Sulla base della breve elencazione di dati, siamo in grado di definire l’intensità e la frequenza massima attesa delle precipitazioni nevose,che possiamo riassumere così: • frequenza massima attesa 2 volte per anno • intensità massima attesa 20cm Mentre per gli eventi gelivi siamo i grado di stabilire solo il periodo di maggiore esposizione, che va da Dicembre a Marzo. L’intensità e la frequenza di entrambi i fenomeni benché di modesta entità, è comunque sufficiente a creare disagi, in una popolazione culturalmente non preparata ad affrontarli, e le seguenti tipologie di rischio: 1. Viabilità – connesso alla sicurezza della circolazione dei veicoli e dei pedoni 2. Caduta rami – a causa del carico delle precipitazioni nevose 3. Crolli strutturali – a causa del carico delle precipitazioni nevose con particolare riferimento al patrimonio edilizio più degradato. 2.1 - RISCHIO VIABILITA’ La caduta di neve al suolo rende scivolose le strade e difficoltosa la circolazione di veicoli non adeguatamente equipaggiati o con conducenti poco esperti. Sono piuttosto frequenti gli sbandamenti dei veicoli, e si registra un notevole aumento degli incidenti stradali, che ha porta in molti casi ad un blocco della circolazione nel tratto di strada interessato, ed al conseguente notevole rallentamento delle operazioni di soccorso e superamento dell’emergenza. Nel corso delle ultime nevicate si è anche assistito all’abbandono di veicoli sulla carreggiata per l’impossibilità di proseguire la marcia, specie nei tratti a più forte pendenza, che sono andati a costituire un considerevole elemento di intralcio per le operazioni di pulizia della strada. Obbiettivo del piano sarà dunque quello di mantenere in efficienza la viabilità principale sia veicolare che pedonale , e quella che consente il raggiungimento di alcuni punti sensibili, quali scuole ospedale ecc.. , e di tornare progressivamente alla normalità tramite il ripristino della viabilità secondaria. 2.2 - RISCHIO CADUTA RAMI E’ collegato alla sola precipitazione nevosa, e connesso al rischio che i rami più fragili delle piante, su aree pubbliche e private, si spezzino per via del sovraccarico portato dalla neve, provocando danni a persone o cose ovvero l’intralcio alla circolazione occupando la sede stradale. Il piano dovrà prevedere un’attività di verifica e controllo e l’eventuale attivazione delle maestranze adeguate per il ripristino delle condizioni di sicurezza. 2.3 – RISCHIO CROLLI STRUTTURALI Nonostante il carico portato dalla precipitazione nevosa attesa in questa zona non sia particolarmente rilevante, non si può escludere a prescindere il crollo di elementi strutturali in cattivo stato di manutenzione (tetti, gronde, ecc..)e quello di strutture precarie quali tettoie o ricoveri per attrezzi presso gli orti, con conseguenti rischi per le persone e le cose. Il piano dovrà prevedere un’attività di verifica e controllo e l’eventuale attivazione delle maestranze adeguate per il ripristino delle condizioni di sicurezza. 3 – ATTIVITA’ DI PREVENZIONE RISPOSTA E SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA L’azione del Comune di Poggibonsi, per rispondere a questo tipo di evento, è di due tipi: • adozione di provvedimenti di tipo amministrativo per mitigare i disagi della popolazione • coordinamento delle operazioni rivolte a rispondere all’emergenza e superarla PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI • ordinanza per la disciplina della circolazione stradale che impone l’obbligo di circolazione con pneumatici da neve o con catene a bordo dal 01/12 al 15/03 di ogni anno • apposizione segnaletica strada sdrucciolevole in caso di ghiaccio/neve sui tratti a maggior pendenza • adozione di un regolamento di polizia urbana che imponga ai cittadini lo spazzamento della neve sui marciapiedi antistanti i propri fabbricati, e la rimozione dei veicoli abbandonati sulla sede stradale, la dove non sia già prevista dal codice della strada, per consentire le operazioni di pulizia • ordinanza di chiusura temporanea delle scuole se ritenuto necessario in caso di avviso meteo avverso o in corso di evento • ordinanze di chiusura temporanea di strade o tratti di esse, se ritenuto necessario, in caso di avviso meteo avverso
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