Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli A cura di Francesco Lisanti L'istruzione aveva preso avvio il 15 marzo 1972, allorché, sotto un traliccio dell'alta tensione n. 16 in località «Cascina Nuova», a Segrate, era stato rinvenuto il cadavere di un uomo, con abbigliamento di tipo militare e con indosso documenti di riconoscimento intestati a Maggioni Vincenzo. Il corpo appariva dilaniato dall’esplosione che aveva investito il traliccio, e ai piedi di questo e su uno dei montanti erano ancora presenti dei candelotti di dinamite collegati a batterie e orologi. In realtà si tratta di Giangiacomo Feltrinelli. Protagonisti delle indagini sono Evento: Giambattista Lazagna e Carlo Fioroni, quest’ultimo intestatario di un’assicurazione di un furgone Volkswagen ritrovato nei pressi del traliccio e di una Fiat 124 vista circolare nei pressi del traliccio stesso. Lazagna, unitamente a Italo Saugo, Giuseppe Saba, Verena Vogel, Franco Marinoni e in concorso con Giangiacomo Feltrinelli, era accusato di avere promosso, costituito, organizzato una struttura denominata G.A.P. diretta a sovvertire violentemente gli ordinamenti economici e sociali dello Stato, utilizzando basi segrete, documenti e nominativi falsi, commettendo, per raggiungere gli 2018 Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli scopi fissati, delitti comuni, attentati a linee elettriche e ferroviarie, interferenze in trasmissioni radiotelevisive, contraffazioni di timbri e sigilli di Enti Pubblici, detenzione, trasporto ed introduzione nel territorio nazionale di armi, munizioni ed esplosivo, diffusione di stampa clandestina inneggiante alla guerriglia e alla lotta rivoluzionaria. I G.A.P. vengono accusati di numerosi reati. Il 20 aprile 1970 attentato alla Sezione del P.S.U. di Genova-Quarto. Il 03 maggio 1970 attentato al consolato USA a Genova. Il 22 settembre 1970 attentato al cantiere di via Richiard a Milano. Il 29 settembre 1970 attentato contro il cantiere “Torno” di via Forlanini a Milano. Il 26 ottobre 1970 attentato contro il cantiere “Stefi” di via Vignoli a Milano. Il 21 novembre 1970 attentato ad un automezzo dei Carabinieri a Genova. Il 06 febbraio 1971 incendio al deposito della Ignis di Genova- Sestri. Il 18 febbraio 1971 attentato alla raffineria ERG- Garrone di Arquata Scrivia. Il 14 marzo 1972 attentati ai tralicci di San Vito di Gaggiano e di Segrate. Vengono perquisiti quelli che vengono definiti i covi o basi dei G.A.P., legati a Feltrinelli, a Milano di via Subiaco 7, dove verranno catturati Saba e Augusto Viel, v.le Sarca 77, via Jacopo Della Quercia 19, via Cardinale Mezzofanti 6, via Treviglio 23, via Romilli 20/A, abitazione di Saba stesso. In questi vengono sequestrate armi, munizioni, documenti di vario interesse. Da questi 2 www.memoria.san.beniculturali.it 2018 Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli documenti si arriva ad altri covi legati alle neonate Brigate Rosse, derivate dal Collettivo Politico Metropolitano sorto per iniziativa di Renato Curcio e della moglie Margherita Cagol, e di un gruppo di militanti della sinistra extraparlamentare – operai della Pirelli, tecnici di Ibm e Siemens, membri dei collettivi lavoratori studenti, siti in Milano in via Pelizza da Volpedo 7, via Delfico 20, via Matteo Maria Boiardo 33, via Muratori 33. Le Brigate Rosse iniziano la loro attività Milanese il 14 agosto 1970, all'interno dello stabilimento Sit- Siemens di via Zavattari, a Milano, venne ritrovato un pacco di ciclostilati: il testo conteneva insulti rivolti a «dirigenti bastardi» e «capi reparto aguzzini» da mettere fuori gioco. Il 17 settembre 1970, in via Moretto da Brescia vengono fatte esplodere due taniche di benzina nei box per auto di Giuseppe Leoni, direttore del personale alla Sit-Siemens. Il 27 novembre 1970 viene data alle fiamme la 850 di Ermanno Pellegrini, capo dei servizi di vigilanza della Pirelli. Il 01 dicembre 1970 comunicano che il meccanico della Pirelli Della Torre, «un buon compagno: uno dei nostri, 50 anni, 2 figli. Quadro di punta della Cgil. 25 anni di attività sindacale. Comandante partigiano», è stato licenziato, e pretende che «lo spione Pellegrini si licenzi, e allora può essere che il Tribunale del Popolo gli concederà grazia». L’08 dicembre 1970 viene incendiata l’Alfa Romeo dell’avvocato della Pirelli Enrico Loriga, «il boia che ha firmato per conto della direzione la lettera di licenziamento del compagno Della Torre». Il 26 gennaio 1971 otto bombe incendiarie vengono collocate nella notte sotto altrettanti autotreni parcheggiati sulla pista prova-pneumatici dello 3 www.memoria.san.beniculturali.it 2018 Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli stabilimento Pirelli di Lainate: le fiamme ne distruggono tre. Il 20 gennaio 1972 viene bruciata l’auto di Ignazio La Russa, responsabile del Fronte della gioventù. Il 03 marzo 1972 con un sequestro lampo di 40 minuti viene rapito Idalgo Macchiarini, dirigente della Sit-Siemens, ad opera delle Brigate Rosse. Macchiarini viene fotografato con un cartello sul quale compaiono gli slogan «Mordi e fuggi», «Niente resterà impunito», «Colpiscine uno per educarne cento», «Tutto il potere al popolo armato». Giambattista Lazagna, Italo Saugo, Giuseppe Saba, Verena Vogel, Franco Marinoni, Carlo Fioroni, Enzo Fontana, Enea Fanelli, Mario Galluccio, Marco Pisetta, Augusto Viel, Giorgio Broilo, Giacomino Querio Giannetto, Renato Curcio, Imputati: Giorgio Taiss, Giacomo Cattaneo, Mario Moretti, Giorgio Semeria, Pietro Morlacchi, Enrico Levati, Umberto Farioli, Marinella Gassa, Ruth Peusch Heide, Luigi Sangermano, Wladimiro Zola, Giairo Daghini, Pierluigi Zuffada, Attilio Casaletti, Pompeo Corelli, Luigi Marongiu. Estremi cronologici: 1969-1981 Consistenza: 36 buste Soggetto produttore: Tribunale Civile e Penale di Milano Soggetto conservatore: Archivio di Stato di Milano R.G.I.1778/72 e 2351/72, R.G. 61/76 e 62/78, 07/80 Numerazione progressiva in rosso a partire dalla b. Segnature: 4. Presenti sulle buste numeri romani fino al XXXV non corrispondenti al numero arabo. Le prime tre buste hanno solo i numeri romani. Presenza di materiale E’ presente una audiocassetta dell’interrogatorio di audio, video o informatico: Viel a S. Vittore (b. 2) 4 www.memoria.san.beniculturali.it 2018 Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli Sono tre audiocassette: l’interrogatorio di Lazagna a S. Vittore, le interferenze radio dei GAP, l’interrogatorio di Paolo Castagnino (b. 7) Sono presenti 4 bobine di intercettazioni telefoniche del 7/8-02-1974, 09-03-1974, 10-03-1974, 11-03- 1974 (b. 9) E’ presente audiocassetta con saggio fonico di Luigi Chiais del 22-07-1974 (b. 11) Sono presenti tre bobine con i dialoghi degli argentini Jofrè Felipe e Lucero Fuentes (b. 14) Sono presenti 6 bobine di intercettazioni telefoniche (b. 25) Stato di conservazione: Non ricondizionato Il processo in fase di istruzione raggruppa le seguenti inchieste: 2620/72A, 3808/72, 1026/73, 1027/73, 2025/73, 2828/73, 3386/73 nell’inchiesta sulla morte di Feltrinelli, 2420/74, 2421/74, 2483/74, 1610/74, 1256/74, 2816/73, 4087/72, 3807/72, 3326/72, 2939/72, 2823/72, 2876/72, 461/72, 2904/72, 1802/72 nell’inchiesta sulle Brigate Rosse. Sono presenti due buste sul procedimento penale di Torino 2351/72 e 2025/73 di Genova. Il 07 luglio 1972 il processo viene dato al P.M. Storia archivistica: L’11 agosto 1972 vengono consegnati alla Sezione Istruttoria i primi quattro faldoni del processo. Il 12 novembre 1972 perveniva al G.I. di Milano un lungo memoriale manoscritto di Pisetta, autenticato da un notaio di Innsbruck, e copie inviate al Capo dello Stato, al Ministro di Grazia e Giustizia, al comandante dei Carabinieri di Trento e a varie Procure Generali, in cui venivano messi a fuoco personaggi e fatti legati ai G.A.P. e alle BR. Nel marzo 1973 il G.I. del Tribunale di Genova dichiarava la propria incompetenza a decidere in 5 www.memoria.san.beniculturali.it 2018 Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli ordine alla istruttoria promossa sulla scorta del memoriale Pisetta e trasmetteva gli atti al P.M. per riunirli al processo contro i G.A.P. di Feltrinelli. Nel luglio 1974 il G.I. di Milano riuniva i due processi, quello relativo ai G.A.P. e quello concernente le BR. A questo venivano anche riuniti gli atti del procedimento pendente avanti al G.I. di Trento che con sentenza del 21-09-1974 s’era dichiarato incompetente giudicandolo connesso con quello che si celebrava a Milano. Il processo viene versato in Archivio di Stato di Milano ad ottobre 2010 Il 27 giugno 1972 viene investito di istruttoria formale per Marco Pisetta il G.I. del Tribunale di Milano. Pisetta era stato fermato presso il covo di via Boiardo, e già noto per attentati dinamitardi a Trento, indagine che aveva coinvolto anche Saugo, Broilo, Curcio, Taiss partendo da un rapporto della Questura di Trento del 19 dicembre 1969, e disposto a collaborare. I 24 giugno 1976 si concludeva l’istruttoria con la sentenza-ordinanza con la quale il G.I. milanese, in parziale difformità con le conclusioni del P.M., dei 116 originari ne disponeva il rinvio a giudizio Storia processuale: davanti alla Corte di Assise di soli 39. La Corte di Cassazione l’11 agosto 1976 si pronunciava su conflitto di competenza sollevato dai difensori di taluni imputati, rimettendo alla Corte di Assise di Torino la cognizione di alcuni reati, fra cui quello di formazione e partecipazione a banda armata, riducendo così l’ambito di cognizione della Corte di Assise di Milano. Con ordinanza del 31 ottobre 1978 e in fase pre- dibattimentale veniva disposta, d’ufficio, la riunione del processo concernente l’episodio dell’evasione di Renato Curcio dal carcere di Monferrato il 18 febbraio 1975. 6 www.memoria.san.beniculturali.it 2018 Processo alle Brigate Rosse e ai GAP di Feltrinelli Il 01 aprile 1979 vi è la sentenza della prima Corte di Assise di Milano.
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