Attivita' Arpa Nella Gestione Della Rete Di

Attivita' Arpa Nella Gestione Della Rete Di

ATTIVITA’ ARPA NELLA GESTIONE DELLA RETE DI MONITORAGGIO DELLE ACQUE SOTTERRANEE Piano di monitoraggio triennio 2012-2014 Data: Dicembre 2011 Struttura Specialistica Qualità delle Acque A cura di: Riccardo Balsotti Piero Nosengo Struttura Specialistica Qualità delle Acque Piano di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee – Triennio 2012-2014 Pag. 2 di 59 INDICE PREMESSA ....................................................................................................................4 INTRODUZIONE .............................................................................................................5 VALUTAZIONE DEI DATI DI MONITORAGGIO - BIENNIO 2009-2010 ........................8 Stato chimico .............................................................................................................8 Falda superficiale .................................................................................................10 Falde profonde .....................................................................................................11 Stato quantitativo.....................................................................................................12 VALUTAZIONE DELLA CONGRUENZA TRA DATI DI STATO E ANALISI DI RISCHIO........................................................................................................................14 INDIVIDUAZIONE DELLE RETI DI MONITORAGGIO DI SORVEGLIANZA E OPERATIVO .................................................................................................................16 Composizione della Rete di Monitoraggio delle Acque Sotterranee (RMRAS) ..16 Tipologia di reti ........................................................................................................17 Rete quantitativa ..................................................................................................19 REVISIONE DEL PROTOCOLLO ANALITICO DI MONITORAGGIO CHIMICO .........20 Criteri di revisione specifici per categorie di parametri .......................................20 Definizione del Protocollo Analitico in relazione alla tipologia di monitoraggio21 Monitoraggio di Sorveglianza GWB (S-gwb)......................................................22 Monitoraggio Operativo GWB (O-gwb)...............................................................22 Monitoraggio Operativo Puntuale (O-punt)........................................................22 Protocollo analitico 2012-2014................................................................................23 CONSIDERAZIONI FINALI...........................................................................................58 ACRONIMI ....................................................................................................................59 Struttura Specialistica Qualità delle Acque Piano di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee – Triennio 2012-2014 Pag. 3 di 59 PREMESSA La Rete di Monitoraggio Regionale delle Acque Sotterranee (RMRAS) viene gestita da Arpa Piemonte per conto della Direzione Ambiente della Regione Piemonte. L’aggiornamento alla normativa europea in materia di acque rappresentato dalla direttiva quadro 2000/60/CE (WFD) e dalla direttiva 2006/118/CE (GWD), quest’ultima specificatamente dedicata alle acque sotterranee, si è concretizzato, in campo nazionale, con l’emanazione del D.lgs. 30/2009 (che ha recepito la direttiva 2006/118/CE) e del Decreto 260/2010 che ha colmato la lacuna tecnica creatasi dopo l’emanazione del D.lgs. 152/2006 (Norme in materia ambientale), che di fatto non incorporava gli strumenti necessari per l’effettiva attuazione e implementazione di quanto previsto dalle succitate direttive comunitarie. La RMRAS risulta coerente, anche dal punto di vista formale, con le richieste derivanti da tutti i provvedimenti citati. La WFD introduce la definizione di “Obiettivi Ambientali” da raggiungere entro il 2015 (buono stato delle acque sotterranee) e contempla la definizione di un “oggetto del monitoraggio”, attribuito in questo caso ai Corpi Idrici Sotterranei (GWB). La WFD individua il Piano di Gestione come lo strumento conoscitivo, strategico e operativo attraverso cui gli Stati devono applicare i suoi contenuti a livello locale e perseguire il raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti. Nell’ambito del primo Piano di Gestione, nel 2009 Arpa Piemonte ha avviato il primo ciclo triennale di monitoraggio sulla RMRAS, coerente con quanto previsto dal Decreto 260/2010, che si concluderà alla fine del 2011. Nel 2012 verrà avviato il secondo ciclo triennale che si concluderà nel 2014. I risultati del monitoraggio relativi ai due cicli concorreranno, secondo le modalità previste dal Decreto 260/2010, al calcolo degli indici di qualità per l’attribuzione della classe di Stato e quindi alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla normativa europea al 2015. L’insieme dei risultati derivanti dai due cicli di monitoraggio rappresenta la base sulla quale verrà definito il nuovo Piano di Gestione per il sessennio 2015-2021. In questa relazione vengono illustrati i criteri di revisione del Piano di Monitoraggio Triennale (PMT) per il triennio 2012-2014. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Piano di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee – Triennio 2012-2014 Pag. 4 di 59 INTRODUZIONE Nel corso degli anni, al fine di ottimizzare l’attività di monitoraggio e quindi la conoscenza dello stato della risorsa, la rete delle acque sotterranee ha subito diversi aggiornamenti che hanno influito sia sul numero e ubicazione dei punti che sul protocollo analitico adottato. Questo processo ha trasformato una distribuzione areale dei punti basata su presupposti essenzialmente geometrici verso una ripartizione basata su aspetti sostanzialmente idrogeologici. L’ottimizzazione della rete ha tenuto conto, oltre alle criticità ambientali evidenziate con la prima fase del monitoraggio, della prima classificazione dello stato ambientale delle acque sotterranee da parte della Regione Piemonte (DGR 19.01.2004 n. 14-11519), della designazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (D.P.G.R. 18/10/02 n. 9/R), del loro aggiornamento a distanza di 4 anni (D.P.G.R. 28/12/2007 n. 12/R) e dell’individuazione delle aree vulnerabili da prodotti fitosanitari (D.C.R. 17/06/03 n. 287- 20269). L’area di monitoraggio, cui afferiscono i punti di monitoraggio delle acque sotterranee, è composta da 14 GWB relativi al sistema idrico sotterraneo superficiale e 6 a quello profondo (Figura 1), sui quali è stata condotta la valutazione del rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla WFD. La valutazione del rischio è stata effettuata per i GWB superficiali attraverso l’analisi delle pressioni e la verifica dei dati di stato pregressi; mentre per i GWB profondi si è basata solamente sui dati di stato. Con l’implementazione delle direttive è stato inoltre previsto l’adeguamento dei piani di monitoraggio degli inquinanti specifici, inclusi i prodotti fitosanitari. Infine, nell’ambito del processo di adeguamento della copertura della rete su settori di rilevanza ambientale, sulla base delle risultanze del progetto PRISMAS 3, sono stati inclusi nella RMRAS i principali fondovalle alpini (Sesia, Toce-Strona e Dora Riparia). Al riguardo, è importante rimarcare come un’ulteriore verifica dei risultati del progetto abbia evidenziato la scarsità di fondamenti geoscientifici per identificare come fondovalle in senso stretto il settore di pianura piemontese dove scorre la Dora Baltea; quest’ultimo areale (inizialmente denominato GWB-FDB) è stato successivamente incorporato nell’adiacente corpo idrico sotterraneo GWB-S2. Nel 2009 è stato avviato il primo ciclo triennale di monitoraggio che ha consentito una prima applicazione sulla RMARS del nuovo sistema di monitoraggio. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Piano di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee – Triennio 2012-2014 Pag. 5 di 59 Figura 1: – GWB del sistema idrico sotterraneo superficiale e profondo Il programma di monitoraggio era stato definito sulla base dei risultati dell’Analisi di Rischio (AR), effettuata attraverso l’analisi delle pressioni e la verifica dei dati di stato pregressi che ha condotto all’assegnazione, ad ogni GWB, della Categoria di Rischio di non raggiungimento degli obiettivi di qualità previsti dalla WFD. Inoltre, si è proceduto ad una prima individuazione delle due principali reti di monitoraggio specifiche previste dal D.lgs. 30/2009, Sorveglianza (S) e Operativo (O) ad ognuna delle quali corrispondeva il relativo programma di attività. L’esperienza derivante dal primo ciclo di attività, unitamente ai risultati del monitoraggio, ha consentito di definire il nuovo Piano di Monitoraggio Triennale (PMT) per il triennio 2012-2014. La messa a punto del nuovo PMT è stata effettuata attraverso i seguenti passaggi metodologici: ¾ analisi dei dati di monitoraggio del biennio 2009-2010; ¾ verifica della congruenza fra i risultati dei dati di Stato e quelli dell’Analisi di Rischio; ¾ ridefinizione delle reti di Sorveglianza e Operativa; ¾ aggiornamento dell’elenco degli pesticidi prioritari a livello regionale per la definizione del nuovo protocollo analitico); Struttura Specialistica Qualità delle Acque Piano di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee – Triennio 2012-2014 Pag. 6 di 59 ¾ revisione generale del protocollo analitico. Struttura Specialistica Qualità delle Acque Piano di monitoraggio delle acque superficiali e sotterranee –

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