Commentarium Ii Fase 2017

Commentarium Ii Fase 2017

ROMA-TARVISIUM COMMENTARIUM DE ITINERE ET OTIO PER VENETIAS TARVISII die III ante NONAS APRILES – die VI ante IDUS APRILES A.D. MMXVII SECONDA FASE III GEMELLAGGIO : 3 aprile-8 aprile 2017 LICEO CL“SSICO “NTONIO C“NOV“ di Treviso – Classe V ginnasio sez. D LICEO CL“SSICO Convitto Nazionale VITTORIO EM“NUELE II di Roma – Classe II ginnasio sez. B HIC LIBER EST______________________________________DISCIPULI 1 PROGRAMMA Lunedì 3 aprile Ore 19.00 circa arrivo della classe IIB presso la stazione ferroviaria di Treviso, sistemazione presso le famiglie; Martedì 4 aprile: ore 8.00-8.20: Aula Magna Piccoli, saluti e presentazione del gemellaggio ore 8.20-., Aula Maga Pioli, attività didattia di fisia: L’isola he o ’è ore 10.30-12.30 passeggiata per Treviso con i Ciceroni del Liceo Canova (a cura della prof.ssa R. Alessandrini); ore 13.00 pranzo al sacco ore 13.30 ca partenza per Vicenza da porta San Tommaso ore 15.30, visita del Teatro Olimpico ore 17.00, visita guidata Villa Valmarana ai Nani ore 20.00 rientro Foro Boario Accompagnatori uscita a Vicenza: proff. E. Del Stabile, A. Pavan Mercoledì 5 aprile ore 8.00, partenza dal Foro Boario escursione storico-naturalistica sul Montello, con pranzo al sacco Rientro a Treviso ore 16.00 circa Foro Boario Accompagnatori: proff. G. Desidera, A. Pavan Ore 20.00 cena sociale alla Ghirada Giovedì 6 aprile ore 8.00-10.00 attività didattica; comprensione di un testo greco a gruppi. ore 10.15 partenza da Porta Santi Quaranta ore 11.00 Visita di Villa Emo-Capodilista a Fanzolo di Vedelago ore 15.00 Visita guidata alla Gipsoteca del Canova e al Tempio Canoviano di Possagno Ore 19.00 circa, rientro a Treviso Foro Boario Accompagnatori: proff. R. Alessandrini, A. Pavan Venerdì 7 aprile Navigazione lungo il Lemene da Portogruaro a Caorle Partenza dalla stazione di Treviso ore 8.01 (incontro al binario ore 7.40), arrivo a Portogruaro ore 9.00 Visita del Centro Storico e del Museo Nazionale Concordiese 2 Ore ./. parteza dall’iaradero di piazza della Dogaa Navigazione lungo il Lemene verso Iulia Concordia, visita degli scavi, della Cattedrale e del Battistero Navigazione lungo il Lemene e arrivo a Caorle, visita del duomo e del centro storico Ritorno a Portogruaro in autobus, messo a disposizione dalla ditta partenza dalla stazione di Portogruaro ore 18.31, arrivo a Treviso ore 19.30 Accompagnatori: proff. R. Nola, A. Pavan Sabato 8 aprile Villa di Panigai-Ovio , letture e ricordi della Grande Guerra in una villa veneta ore 9.30 incontro presso Villa di Panigai-Ovio a Panigai di Pravisdomini (PN) i genitori accompagnano con mezzi propri gli studenti e si trattengono Attività didattica nel centenario dell'occupazione austriaca: presentazione del romanzo di A. Molesini, Non tutti i bastardi sono di Vienna Visita a gruppi della villa Accompagnatore: prof. A. Pavan Pranzo libero a Treviso ore 15.40 incontro alla stazione di Treviso e partenza degli studenti romani, partenza del treno alle ore 16.07, arrivo a Venezia-Mestre ore 16.25 3 APPUNTI PER UN VIAGGIO Brevi cenni sulla storia di Treviso Origine del nome Varie sono le ipotesi sull’origine del nome , attestato come Tarvisium in iscrizioni di età imperiale romana, rrivando ad ipotizzare un’origine gallica. Sembra comunque che il toponimo sia di origine venetica e che derivi dal nome tarvos (= toro). Origine dell’insediamento: I primi insediamenti sono da collocare in epoca preistorica lungo il corso del Sile , in corrispondenza di tre colli ( identificabili oggi con le piazze Sant’Andrea, dei Signori e Pio X) . la posizione comportava innegabili vantaggi sia per la disponibilità d’acqua ( e pesci) sia per la possibilità di difendersi con maggiore facilità. Si hanno tracce di insediamenti già in età neolitica, che persistono in epoche successive con un ampliamento intorno al 1500 a. C. ( Età del Ferro). Intorno al 1000 nell’area di Treviso si hanno tracce della civiltà paleo veneta o atesina (dal nome della città di Este, presso Padova). Età romana. Tra il 49 a. C. e il 79 d. C. Treviso diventò municipium romano, all’interno della X regio Augusta. Inizialmente la sua importanza fu piuttosto limitata, ma aumentò con la costruzione, nel I sec. d. C. della via Claudia Augusta Altinate, che partiva appunto dal porto di Altino, via alla quale venne collegata la stessa Treviso (in corrispondenza della attuale Porta Altinia) Periodi successivi 452 d. c. Attila, dopo aver distrutto Oderzo, minaccia Treviso ma il vescovo Eviando , come narra la leggenda , riuscì ad evitare la distruzione della città, offrendo personalmente le chiavi della città allo stesso Attila. V-VI sec. d. C., periodo in cui il territorio era controllato dai Goti, Treviso aumenta la propria importanza, anche a seguito della distruzione di Oderzo, Concordia e Altino, e diviene uno dei punti di forza del sistema difensivo gotico.( Secondo una leggenda Totila stesso sarebbe nato a Treviso). Treviso tornò poi a far parte dell’impero bizantino. 568 d. C. I Longobardi scendono in Italia e , anche in questo caso, Treviso, grazie alla mediazione del vescovo Felice, si salva dalla distruzione dei soldati di Alboino rimanendo sotto il controllo longobardo fino al 774 e divenendo ducato .Venne addirittura istituita una Zecca. 776 Occupazione dei Franchi: Carlo Magno celebra la Pasqua a Treviso. Le ricorrenti incursioni degli ungari segnano il periodo seguente, mentre il X e l’XI furono invece caratterizzati dal confronto tra i poteri del vescovo e del conte. 4 TREVISO DAL XII SECOLO 1162 si ha notizia di consoli della città (boni homines) , segno di un passaggio dal regime feudale e quello comunale Sec. XII Treviso partecipa alla lotta tra Imperatore e Comuni 1164 Federico Barbarossa aveva fatto per riconoscenza al Comune Treviso alcune concessioni, Treviso però successivamente si schiera contro l’imperatore per ottenere maggiori libertà 1176 a partire da questa data si cominciano ad eleggere periodicamente i podestà , restano in carica per un periodo limitato ( sei mesi/ un anno), ma , a differenza dei consoli che sono cittadini di Treviso, sono obbligatoriamente forestieri Alla fine del XII secolo il Comune di Treviso aveva cominciato ad espandersi territorialmente sottomettendo: Conegliano ( 1184) Ceneda (1190) fondando Castelfranco ( 1195) per difendersi da Padova e Vicenza IL TERRITORIO I confini della giurisdizione di Treviso erano indicati nel motto del sigillo della città: MONTI, MUSONI, PONTO DOMINORQUE NAONI Che significa: dalle prealpi bellunesi alla laguna veneziana, dal fiume Musone al Noncello. A seguito delle vittorie conseguite numerose famiglie nobili, che erano state nemiche di Treviso, furono costrette al Comune a porre la loro dimora all’interno delle mura cittadine 1183 ottennero la cittadinanza Gueccellone e Gabriele da Camino Treviso, guelfa , nel 1237 fu sconfitta dalle truppe imperiali di Federico II,guidate da Ezzelino da Romano (ghibellini) e ciò porto alla fine del libero Comune. 1239-1260 a Treviso signoria di Alberico da Romano, fratello di Ezzelino, che , morti l’imperatore (1250) ed Ezzelino ( 1259) ,fuggì da Treviso e si rifugiò nel castello di San Zenone dove, dopo un assedio , fu massacrato con la sua famiglia Dopo la sconfitta di Alberico a Treviso fu ricostituito il Comune e furono redatti nuovi Statuti La città rimaneva comunque divisa tra Ghibellini detti ROSSI, guidati dalla famiglia Castelli Guelfi , detti BIANCHI, guidati dalla famiglia dei Da Camino 5 Gherardo da Camino nel 1263 era stato nominato Capitano Generale di Feltre e Belluno, era alleato con il Patriarca di Aquileia, aveva vasti possedimenti in Cadore e nel Bellunese GHERARDO DA CAMINO PRENDE IL POTERE 5 novembre 1283, scoppiano tumulti in città e, in poche ore, Gherardo e i Bianchi si impadroniscono della città. Gherardo, con abile mossa politica, si fece nominare Capitano Generale della città, mantenne le apparenze del libero Comune, ma in realtà egli era il vero e proprio Signore di Treviso Allontanò dalla città i sui nemici (I Castelli vennero esiliati in perpetuo e i loro beni confiscati), mantenne buoni rapporti con Padova e Venezia e si dimostrò un abile politico tanto da meritarsi l’elogio di Dante GLI EREDI DI GHERARDO Gli succede il figlio Rizzardo che però non aveva ereditato la sua abilità politica, passò dalla parte dei ghibellini e perse inoltre importanti alleanze, tanto che contro di lui fu ordita una congiura 5 aprile 1312 Rizzardo venne colpito alla testa con una roncola, mentre giocava a scacchi nel suo palazzo. Dopo una settimana morì e fu sepolto a San Francesco, nella tomba di famiglia FINE DEL POTERE CAMINESE A Rizzardo succede suo fratello Guecellone, che fino ad allora era stato tenuto lontano dalla politica Inizialmente sembrò seguire la saggia politica del padre e mantenne la tradizione guelfa della città , ma ben presto passò alla parte avversaria. 15 dicembre 1312, il vescovo di Treviso, con il Conte Rambaldo di Collalto e i nobili guelfi , sollevò contro Guecellone tutta la popolazione e lui fu costretto ad abbandonare la città Il palazzo presso la porta di Sant’Agostino fu gravemente danneggiato e restò abbandonato fino al 1346 , quando l’area fu concessa ai frati Serviti che vi edificarono la Chiesa di Santa Caterina Del palazzo restano forse solo poche tracce inglobate nell’attuale cappella degli Innocenti. DAL PERIODO POST COMUNALE ALL’UNITA’ D’ITALIA 1312 :Treviso tornò ad essere un libero Comune. Dal 1329 al 1339 :Occupazione scaligera Dal 1384 al 1388 : Signoria Carrarese 1388 : Passaggio sotto il dominio veneziano 6 1797 : Trattato di Campoformio, Napoleone cede Venezia all’Austria. 1866: Annessione al Regno d’Italia. Dante Alighieri e Gherardo da Camino a Treviso « Ben v'èn tre vecchi ancora in cui rampogna l'antica età la nova, e par lor tardo che Dio a miglior vita li ripogna: Currado da Palazzo e 'l buon Gherardo e Guido da Castel, che mei si noma, francescamente, il semplice Lombardo.

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