La situazione economica di Capranica: un momento di riflessione (04-03-10) I condizionamenti esterni e le possibilità di autopromozione Uno schema di riflessione di Giuseppe GAROFALO Prof. ordinario di Economia politica Facoltà di Economia Università della Tuscia Capranica vs resto della Provincia Residenti Ind.vecchiaia 07 * Redd.medio dichiar. 05 Viterbo 59.308 182,3 21.289 Civita Castellana 15.219 139,0 17.884 Tarquinia 15.162 164,6 19.221 Montefiascone 12.653 214,7 17.458 Vetralla 11.917 145,5 18.147 Soriano nel Cimino 8.185 156,0 17.175 Nepi 7.827 111,6 18.801 Orte 7.781 184,5 19.472 Tuscania 7.717 175,0 17.178 Montalto di Castro 7.653 158,0 16.636 Ronciglione 7.470 167,7 19.319 Fabrica di Roma 6.654 98,7 17.536 Acquapendente 5.788 261,0 16.821 Capranica 5.604 [14°] 136,7 18.826 PROVINCIA 288.783 171,7 [Lazio 141,0; Italia 142,8] Pop ≥ 65 * IV = ∗100 Pop ≤ 14 Dinamica dei residenti • 2001 (Censim.): 5.604 02: 5.686 03: 5.749 04: 5.871 05: 5. 991 06: 6.087 07: 6.300 08: 6.529 2009: 6.618 • Stranieri residenti (2009): 679 [di cui 55% rumeni] I redditi dei capranichesi Classe di Reddito Numero Dichiaranti %Dichiaranti Importo Complessivo %Importo fino a 1.000 19 0,7% 11.597 0,0% da 1.000 a 2.000 21 0,8% 28.494 0,1% da 2.000 a 3.000 20 0,7% 47.808 0,1% da 3.000 a 4.000 17 0,6% 56.271 0,1% da 4.000 a 5.000 21 0,8% 94.805 0,2% da 5.000 a 6.000 24 0,9% 128.433 0,2% da 6.000 a 7.500 59 21%2,1% 383.153 07%0,7% da 7.500 a 10.000 313 11,3% 2.622.091 5,0% da 10.000 a 15.000 659 23,8% 7.372.323 14,1% da 15.000 a 20.000 587 21,2% 8.670.225 16,6% da 20.000 a 26.000 407 14,7% 8.147.495 15,6% da 26.000 a 33.500 323 11,7% 8.491.246 16,3% da 33.500 a 40.000 122 4,4% 4.096.599 7,9% da 40.000 a 50.000 66 2,4% 2.747.161 5,3% da 50.000 a 60.000 40 1,4% 2.064.926 4,0% da 60.000 a 70.000 16 0,6% 979.951 1,9% da 70.000 a 100.000 32 1,2% 2.560.060 4,9% oltre 100.000 23 0,8% 3.626.070 7,0% Totale 2.769 52.128.708 Occupati per dimensione d’azienda e settore (Capranica- 3° trim.2009 – Fonte: CCIA) Impr. con 1 add. Impr. con 2-5 add. Impr. con 6-19 add. Impr. con 20-49 add. Agricoltura 146 46 16 0 Ind. estrattive 00 0 0 Ind. manifatturiere 11 29 21 0 Fornitura en.elettr., gas, … 10 0 0 Fornitura acqua; reti fognare, … 12 6 0 Costruzioni 48 119 52 24 Comm. ingrosso e minuto; 61 87 64 0 riparaz.auto Trasporto 618230 Alloggio e ristoraz. 15 35 13 0 Serv.di info e comun. 30 6 0 Att.finanz. e assicur. 72 0 49 Att.immobil. 72 0 0 Att.profess. e tecniche 27 0 0 Noleggio, ag.viaggio, serv.supporto 87 6 0 aimpra impr. Istruzione 10 0 0 Sanità e assist. soc. 03 0 0 Att.artist.,sport,intratt. 1 0 21 0 Altre att.di servizi 15 12 0 0 Impr.non classif. 510520 TOTALE 338 379 280 73 Atteggi iamen ti da com ba ttere • Confusione tra andamenti: - “congiunturali” [la crisi , oggi] Ruolo dei mezzi di - “strutturali” [le debolezze, da lungo tempo] informazione • Il nemico, esterno, da combattere: la Cina,,, …, la Turchia, ,,g …, gli immi grati • La deresponsabilizzazione e la rassegnazione Principio di “sussidiarietà” : cardine dell’Unione europea, recepito nell'ordinamento italiano con la revisione dell'art. 118 della Costituzione Le attività amministrative vengono svolte dall'entità territoriale amministrativa più vicina ai cittadini (i comuni); possono essere esercittdililliitate dai livelli amm iittiititiliinistrativi territoriali superiori (regioni, province, città metropolitane, Stato), nonché da istituzioni sovranazionali solo se questi possono rendere il servizio in maniera più efficace ed efficiente. La sussidiarietà è …: - Verticale: la ripartizione gerarchica delle competenze deve essere spostata verso gli enti più prossimi al cittadino e, pertanto, più vicini ai bisogni del tititerritorio; - Orizzontale: il cittadino, sia come singolo che attraverso i corpi intermedi (associazionismo e\o volontariato), deve avere la possibilità di cooperare con le istituzioni nel definire gli interventi che incidano sulle realtà sociali a lui più prossime. Il fulcro è , dunque , l’attività della comunità locale. Ma ci sono pesanti condizionamenti esterni: • La situazione mondiale Æ UE • La situazione in Italia • La situazione nella provincia di Vt Æ un approfondimento DiDati struttura lidllPli della Provi nci a • Pil per abitante: -18 punti % rispetto al dato medio italiano nel 2008 • Patrimonio delle famiglie: -12,4 punti % rispetto al dato medio italiano nel 2007 [il 69,5% in AR e il 30,5% in AF] • Tessuto imprenditoriale: circa 38.000 imprese registrate (il 10% non attive), di cui ben il 38,5% appartenenti al settore agricolo (segue: Comm. 22,7%; Costruz. 14%; Ind.manifatt. 7,1%). Limiti: piccola dimensione e scarsa ppp()roduttività. Buona dinamica imprenditoriale (iscrizioni/cessazioni). Nell’industria due settori trainanti: ceramica ed edilizia, particolarmente sensibili all’attuale crisi (settore immobiliare). Importante presenza di imprese artigiane. Potenzialità turistica poco sfruttata • DtDotaz ione ifinfrast ru ttura le: nettament e i nf eri ore all a medi a nazi onal e ( - 11%), sia materiali sia non materiali, penalizzano le imprese e le famiglie Æ Un approfondimento • Mercato del lavoro: tasso di disoccupp,azione 10,1% nel 2008 ,p, superiore a quello nazionale (6,7%) e regionale (7,5 %) Export + Import • Apertura ai mercati internazionali: = 8 , 2 (media regionale: 23,8; media nazionale 45,1) VA • Discariche abusive • Credito Æ Un approfondimento L’ICT: le “Autostrade dell'informazione” • Importanza strategica della diffusione delle informazioni grazie a reti ultraveloci ad elevata portata, via cavo e in fibre ottiche, combinando i vantaggi della televisione, del pc e del telefono Æ riflessi su imprese, amministrazioni pubbliche (e-government), cittadini • Dotazione strutture e reti per telefonia e telematica: Vt 52,5 [Italia 100] BANCHE E TERRITORIO •Produzione di “denaro” per mezzo di denaro •Produzione di “valori” per mezzo di denaro Un dato “intermedio” • Impatto della recessione globale , apparentemente, basso: correlaz ione t ra PIL It ali a e Pil provi nci al e nel periodo 1995-2006: Vt -0,21 [Rm 0,75; Lt 0,30; Fr -0,18; Rt -0,13] Dati congiunturali sulla crisi A fronte di tutti i vincoli dati da: • situazione provinciale (che abbiamo visto) • situazione italiana • situazione mondiale Æ l’atteggiamento giusto da tenere per gli abitanti di un territorio è quello di trovare uno spazio di manovra per costruire il proprio futuro L’analisi SWOT Analisi Interna Forze Debolezze (Weaknesses) (Strengths) A Strategie S-O: n Sviluppare nuove Strategie W-O: OtitàOpportunità a metodologie in grado Eliminare le debolezze per (Opportunities) l di sfruttare i punti di attivare nuove opportunità. i forza. s i Strategie W-T: E Strategie S-T: Individuare piani di difesa s Minacce Sfruttare i punti di per evitare che le minacce t (Threats) forza per difendersi esterne acuiscano i punti di e dalle minacce. debolezza. r n a IfI fa ttor idi da tener presen te • politici • economici • sociali • tecnologici • ecologici • ambien ta li Lo sviluppo di una strategia • Una analisi SWOT deve iniziare con il definire uno stato fina le des iderato o obiett ivo. • 4 domande: - Come possiamo utilizzare e sfruttare ogni Forza? - Come possiamo migliorare ogni Debolezza? - Come possiamo sfruttare e beneficiare di ogni Opportunità? - CiCome possiamo ridurre ci ascuna Mi nacci a? Due ppprincipi • Corrispondenza (Matching):far: far corrispondere i punti di Forza alle Opportunità • Conversione: trasformare le Minacce o pppunti deboli in punti di Forza o di Opportunità Æ ad es. nuovi mercati Nuovi scenari Che fare? Valorizzare il proprio patrimonio storico Valorizzare le ppproprie s pecificità "...Questo è il monte delle capre, cosi detto per quel ch'io mi creda per cagione, che essendo già tutto pieno di silvestri virgulti era più frequentato da capre che da uomini". Francesco Petrarca - 1337 Villa Paola: prima metà del 600 1949 I servizi sanitari su base scientifica Puntare su obiettivi strategici, sfruttando liila posizione geografi fifca favorevol e • La direttrice longitudinale Roma-Viterbo • La direttrice latitudinale Civitavecchia-Orte • L’aeroporto di Vt (?) e Fiumicino • Il porto di Civitavecchia Fare sistema • Comune • BhlliBanche locali • Sistema produttivo • Università Le reti d ’ impresa • Sperimentare forme di aggreg azione • Fare un discorso di “filiera” (a d es. cor ilicol a) • Puntare sulla qualità Ricercare nuove “vocaz ion i” • Turismo enogastronomico • Turismo culturale Æ collegamento con Sutri • Antiquariato • Alberghi diffusi e risanamento dldel cen tro s tor ico • …..
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