Tim Buckley Il navigatore delle stelle originali scritte dall'ex compagno di scuola - aspirante poeta - Larry Beckett. Abbandonati definitivamente gli studi universitari trova il suo ambiente ideale al losangelino Troubadour. Qui fa amicizia con un chitarrista di squisita tecnica esecutiva, Lee Underwood, e soprattutto è notato da un certo Herb Cohen, astutissimo manager di Frank Zappa e Captain Beefheart, che lo presenta al boss dell'Elektra Jac Holzman. Sottoscritto un contratto con quell'etichetta, in soli tre giorni incide negli studi Sunset Sound il disco di debutto, intitolato semplicemente Tim Buckley, avvalendosi del prezioso supporto di ottimi musicisti. Oltre agli amici Lee Underwood e Jim Fielder (basso), sono della partita Billy Mundi (batteria e percussioni), la stella Van Dyke Parks (piano, celeste, harpsichord) e Jack Nitzsche artefice dei sontuosi arrangiamenti. L'album, in vendita durante le festività natalizie del 1966, inanella una lunga serie di classiche ballate «Lo splendore del sole ricorda i cieli La sua America gli regalerà pochi folk ispirate direttamente a Fred successi, mentre l'Europa lo scoprirà Neil, Tim Hardin e soprattutto a Bob della realtà/Pensavi di stare volando molto tardi con la sola eccezione Dylan (Aren't You The Girl, Song ma hai dovuto aprire gli occhi» della Francia, dove una élite di For Janie, Understand Your Man), Tim Buckley da Pleasant Street persone lo elegge come il più anche se Tim è in grado di grande innovatore della musica a apportare originali e minuziose stelle e strisce dopo Bob Dylan. variazioni armoniche (I Can't See Folksinger di enorme forza e dolcezza, Timothy Charles Buckley III nasce a You). Colpiscono al cuore la sinuosa innovatore geniale della tecnica vocale, Washington DC nel giorno di San Wings e Song Of The Magician, Valentino del 1947. pezzo soffuso con un drumming poeta nostalgico e efficacemente Vive a New York e all'età di quindici spazzolato e un pianoforte etereo. polemico, chitarrista delicato e anni si trasferisce insieme alla Ma è con Song Slowly - gioiello da famiglia in California. Dal 1963 custodire gelosamente - che Buckley sensibile: Tim Buckley è stato in comincia a frequentare i circuiti folk tocca i tasti del sogno: una poesia assoluto fra i compositori più originali. di Los Angeles e della By Area dai sapori incantati, leggermente proponendo per lo più canzoni sfiorata dalle corde della chitarra. 44 Le monografie di Musik Box: Tim Buckley Il progetto successivo Goodbye And Nel 1968 Buckley si dedica a una Hello, stampato nel dicembre 1967, proficua attività dal vivo. In estate mostra un artista già maturo, più giunge a Londra per esibirsi il 10 consapevole dei propri mezzi. luglio alla Queen Elizabeth Hall. Ad Un'esplosione nucleare annuncia un anno esatto di distanza arriva il No Man Can Find The War, terzo ellepi: Happy Sad. momento drammatico e La matrice folk degli esordi è ancora autenticamente realista: viva in Buzzin' Fly e nella Grazie all'aiuto di Herb Cohen si Lorca, omaggiato anche con il titolo [Gli uomini piangono dell'umana malinconica Sing A Song For You accasa con la Straight Records, ma è dell'album. Cinque le favole morte/I parlatori perdono il respiro/I dedicata al figlio Jeff, ma in diversi debitore di un trentatregiri alla contenute in Lorca - edito film rappresentano storie di caos/I frangenti si avverte nitido il ricorso a vecchia casa discografica. nell'ottobre 1970 - dai risvolti cantanti vedono e i poeti forme jazzate con l'uso del Nell'ottobre del 1970 è pubblicato complessi e molto interiori, sempre gemono/Tutto il mondo conosce la vibrafono (David Friedman) e del Blue Afternoon, un'opera incredibile in bilico fra sogno e realtà. situazione, ma nessuno sa trovare contrabbasso (John Miller). nella sua lucida follia. La title-track è una lunga traccia in la guerra]. Nella traccia introduttiva Strange L'artista comincia a rifiutare di netto 5/4, una libera e visionaria Emerge un'incredibile forza interiore Feelin' - ad esempio - sono evidenti la quotidianità rifugiandosi sempre improvvisazione con il prezioso pipe nella felicità fatta a pezzi di Carnival i richiami al Miles Davis di Kind Of più di frequente nel passato e, alla organo (John Balkin) e il piano Song, che si staglia sopra un Blue. Il sound è accattivante, capace stregua del Nick Drake di Pink elettrico (Lee Underwood) in sottofondo da orchestrina paesana. di regalare sincere emozioni e Moon, vive fra pensieri rarefatti e sottofondo per lasciare il giusto Si rimane pietrificati all'ascolto incantevoli effetti chiaroscurali. relazioni istantanee che in ogni caso spazio ai deliri di Buckley: caldi e dell'urlo secco di Pleasant Street, Le onde dell'oceano annunciano e gli danno la forza di continuare. lamentosi, gelidi e strascicati. mentre l'organo pennella i toni sottolineano Love From Room 109 In Chase The Blues Away descrive La voce possiede un'estensione imponenti di un destino inesorabile: At The Islander (On Pacific Coast la sofferenza interiore e, infinita, e ancor più sorprendente è [Tutta la gente crudele si aggira in Highway), una lunga e fascinosa profondamente segnato dalla droga, la maniera in cui ogni cosa viene abiti cristiani di color liquirizia/Io meditazione, una disperata ricerca canta la sua depressione. resa funzionale a questo elemento. non posso più aspettare la strada della propria calma interiore. Infine, Possiamo ascoltare frammenti Scarni fraseggi acustici, doppiati dal della gioia...]. nell’orgia di Gipsy Woman - jazzati nella sobria Happy Time basso, costituiscono l'esile struttura Alla spettrale Hallucinations fa suggellata dalle incessanti congas di dalle tinte soul, nella squisita So di Anonymous Proposition, che seguito I Never Asked To Be Your Collins - Tim completamente in Lonely impreziosita dai variopinti riff prepara il terreno più idoneo per gli Mountain dominata dal favoloso trance libera la voce. di Underwood e in Blue Melody interventi assassini di Tim. intreccio fra chitarre e percussioni: Una voce capace di esprimere toni capace di ricreare quelle atmosfere L’accorata ballata I Had A Talk With ideale tessitura per impervi giochi ed emozioni vere in una continua fumose tipiche di certi night club. My Woman vede all'azione un vocali. L'armonica accompagna trasfigurazione che la rende unico, Quando irrompe Cafe, tutto sembra Buckley pacato e intimista, mentre il Once I Was, mentre stupefacente strumento. arrestarsi, il sound è ovattato quasi pezzo successivo Driftin' è Phantasmagoria In Two è una Si tratta d'energia pura, condensata silenzioso, mentre la sei corde impreziosito dalle congas e da una straripante canzone d'amore, tra le e restituita ai nostri sensi attraverso accenna sequenze sepolcrali. lancinante chitarra blues. più intense mai scritte. innumerevoli immagini tutte Il finale è affidato a The Train, pezzo Si alza notevolmente il ritmo con il Davvero splendida la title-track - con differenti fra loro. vibrante che vede i musicisti conclusivo Nobody Walkin'. un canto capace di stordire - E’ il trionfo della heart music: impegnati in una primitiva jam Ancora in evidenza le suadenti ingentilita da un arrangiamento la musica del cuore che vibra e session, dove il canto ritorna percussioni di Carter Collins, ma la raffinato (violini, flauti e clavicembali sconvolge. strumento esplosivo e selvaggio. tessitura è ben delineata dal piano barocchi) mai fuori le righe. I rapporti con l'Elektra si stanno Neanche il tempo di rifiatare e elettrico su cui si erge un canto, Un autentico caleidoscopio di colori. deteriorando giorno dopo giorno. Buckley - dovendo rispettare il questa volta, spedito e risoluto. In chiusura di programma la dolce Le vendite dei dischi non sono contratto con l'Elektra - si mette Dopo pochi mesi, nel gennaio 1971, Morning Glory, che salirà al soddisfacenti e Buckley avverte di immediatamente in azione per la è nei negozi Starsailor considerato il proscenio mondiale grazie alla non avere più la libertà d'azione stesura di un interessante progetto masterpiece dell'artista americano. brillante rivisitazione dei Blood necessaria per esprimere il proprio dedicato al sommo poeta e scrittore Fanno parte della combriccola gli Sweat & Tears. credo. di Fuentevaqueros, Federico Garcia amiconi Underwood e Balkin, 45 Le monografie di Musik Box: Tim Buckley mantenere - un prodotto di facile repertorio di Tom Waits (estratta consumo, una sorta di dall'album d'esordio Closing Time) compromesso tra le sue spericolate e la sincera rivisitazione di Dolphins, sperimentazioni e quelle sonorità un brano di Fred Neil, allietata dai che strizzano l'occhio all'airplay lucidi riff della chitarra di radiofonico. Fin dal pezzo di Underwood. apertura si capisce perfettamente Sulla scia della precedente che aria tira: Move With Me è, produzione si muove l'ultimo infatti, un funky commercialissimo trentatregiri di Buckley Look At The con coretti, piano rag-time e Fool, stampato nel novembre 1974. vaporosi interventi del sax, mentre il Si salvano dal mazzo solo un paio blues Devil Eyes scorre senza di canzoni: la sgargiante title-track, mentre alla batteria e alle folleggiante di Monterey, e la particolari sussulti. Ritmiche Who Could Deny You, Down The percussioni è chiamato Maury Baker curiosa e nostalgica Moulin Rouge dinamiche vivacizzano Get On Top, Street e la conclusiva Wanda Lu e ai fiati intervengono Bunk e Fuzz cantata in lingua francese. che vede in azione il bravo Collins uscita anche su singolo. Gardner, affiatato duo distintosi La title-track è la punta di diamante alle congas e l'Hammond di Eddie Sembrano essere passati anni luce nelle Mothers Of Invention di Sua dell'intera raccolta. Autentico trip Green. Arrangiamenti scorrevoli da quell'intervista rilasciata dopo un Maestà Frank Zappa. sonoro per sola voce, che si sdoppia caratterizzano Make It Right, con la concerto al Troubadour di Los Un progetto magico, dove i confini e si moltiplica, muore e si rigenera. voce che ammicca ai soul-man del Ageles in cui Tim Buckley dichiarava tra fantasia e realtà sembrano Acrobatici saliscendi di timbro e di passato.