723 A PERDONANZA CELESTINIANA Celebrazione eucaristica nell’apertura della Porta Santa presieduta da Sua Em.za il Sig. Cardinale Gualtiero Bassetti Arcivescovo Metropolita di Perugia - Città della Pieve Presidente della Conferenza Episcopale Italiana 28 agosto 2017 CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELL’APERTURA DELLA PORTA SANTA 28 AGOSTO 2017 A CURA DELL’UFFICIO LITURGICO DIOCESANO 2017 Canti eseguiti dal CORO DELLA PERDONANZA composto da: Coro Basilica di Collemaggio, Coro Polifonico di Tempera, Corale Sant’Antonio di Pile Accompagnamento: ENSAMBLE STRUMENTALE BASILICA DI COLLEMAGGIO Con approvazione ecclesiastica UFFICIO LITURGICO DIOCESANO PERDONANZA CELESTINIANA – CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELL’APERTURA DELLA PORTA SANTA SAN PIETRO CELESTINO Di origini contadine, penultimo di do- Congregazione, riconosciuta da papa dici figli, Pietro Angeleri (il futuro Cele- Gregorio X come ramo dei benedettini, stino V) nacque nel 1215 nel Molise. La denominata “dei frati di Pietro da Mor- sua nascita è rivendicata da 2 comuni: rone” e che soltanto in seguito avrebbe Isernia e Sant’Angelo Limosano. Recen- preso il nome di “Celestini”. temente anche Sant’Angelo in Grotte, Ormai anziano, nell’inverno del 1273 frazione di Santa Maria del Molise ne ha si recò a piedi in Francia, a Lione, ove rivendicato i natali “... in un castello di stavano per iniziare i lavori del Secon- nome Sancto Angelo”. Altre fonti fanno do Concilio di Lione, per impedire che risalire la sua nascita addirittura all’an- l’ordine monastico da lui stesso fonda- no 1209. to fosse soppresso. La missione ebbe Da giovane, per un breve periodo, successo poiché grande era la fama di ebbe a soggiornare presso il monaste- santità che accompagnava il monaco ro benedettino di Santa Maria in Faifoli. eremita. Mostrò una straordinaria predisposi- I successivi vent’anni videro la radi- zione all’ascetismo e alla solitudine, riti- calizzazione della sua vocazione asceti- randosi nel 1239 in una caverna isolata ca e il suo distaccarsi sempre più da tut- sul Monte Morrone, sopra Sulmona. ti i contatti con il mondo esterno, fino a Qualche anno dopo si trasferì a Roma, quando non fu convinto che stesse sul presumibilmente presso il Laterano, ove punto di lasciare la vita terrena per ri- studiò fino ad essere ordinato sacer- tornare a Dio. Ma un fatto del tutto ina- dote. Lasciata Roma, nel 1241, ritornò spettato stava per accadere. sul monte Morrone, in un’altra grotta, presso la piccola chiesa di Santa Maria Il 4 aprile del 1292 moriva papa Nic- di Segezzano. Cinque anni dopo abban- colò IV, al secolo Girolamo Masci. Nello donò anche questa grotta per rifugiar- stesso mese si riuniva il Conclave che, si in un luogo ancora più inaccessibile in quel momento era composto da soli sui monti della Maiella, negli Abruzzi, dodici porporati. dove visse nella maniera più sempli- Numerose furono le riunioni e sem- ce che gli fosse possibile. Si allontanò pre tenute in sedi diverse: a Santa Maria temporaneamente dal suo eremitaggio sopra Minerva, a Santa Maria Maggiore di Morrone nel 1244 per costituire una e sull’Aventino. Nonostante ciò, il Sacro 5 PERDONANZA CELESTINIANA – CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELL’APERTURA DELLA PORTA SANTA Collegio non riusciva a far convergere i sistemare le vicende legate all’occupa- voti necessari su nessun candidato. zione aragonese della Sicilia, avvenuta Sopravvenne un’epidemia di peste all’indomani dei cosiddetti “vespri sici- che indusse il Conclave allo scioglimen- liani”, del 31 marzo 1282. to. Nel corso dell’epidemia il cardinal Poiché si stava per giungere alla sti- Cholet, francese, fu colpito dal morbo pula di un trattato, Carlo d’Angiò aveva e ne rimase vittima, per cui il Collegio necessità dell’avallo pontificio. La qual Cardinalizio si ridusse a 11 componenti. cosa era impossibile, stante la situazio- Passò più di un anno prima che il Con- ne di stallo dei lavori del Conclave. clave potesse nuovamente riunirsi, per- Spinto da questa esigenza, il re di ché un profondo disaccordo s’era fatto Napoli si recò, insieme al figlio Carlo sulla sede (Roma o Rieti). Finalmente si Martello, a Perugia dove era riunito il riuscì a trovare una soluzione condivisa Conclave, con lo scopo di sollecitare stabilendone lo svolgimento nella città l’elezione del nuovo Pontefice. Il suo di Perugia. Era il 18 ottobre 1293. ingresso nella sala dove era riunito il I porporati però, nonostante le labo- Sacro Collegio provocò la riprovazio- riose trattative, non riuscivano ad eleg- ne di tutti i cardinali e il re fu cacciato gere il nuovo Papa, soprattutto per la fuori soprattutto per l’intervento del frattura che si era creata tra i sostenito- cardinale Benedetto Caetani. Questa vi- ri dei Colonna e gli altri cardinali. I mesi cenda, con molta probabilità, indusse i si susseguivano inutilmente e il perma- cardinali a prendere coscienza del fatto nere della sede vacante aumentava il che si rendeva necessario chiudere al malcontento popolare che si manifesta- più presto la sede vacante. L’iniziativa va attraverso disordini e proteste, an- fu presa dal Cardinale Decano Latino che negli stessi ambienti ecclesiastici. Malabranca, il quale sottopose all’at- tenzione degli altri cardinali la persona Si giunse così, alla fine del mese di di un monaco eremita di nome Pietro da marzo del 1294, quando i Cardinali do- Morrone; figura ascetica, mistica e reli- vettero registrare un evento che, pro- giosissima, del quale si diceva un gran babilmente, contribuì, forse in maniera bene da parte di tutti. determinante, ad avviare a conclusione Il Cardinale Decano però, dovette i lavori del Conclave. adoperarsi molto per rimuovere le nu- Erano in corso, in quel momento, merose resistenze che il Sacro Collegio le trattative tra Carlo II d’Angiò, Re di aveva sulla persona di un non porpora- Napoli e Giacomo II, Re d’Aragona, per to. Alla fine, dopo ben 27 mesi, emerse 6 PERDONANZA CELESTINIANA – CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELL’APERTURA DELLA PORTA SANTA dal Conclave all’unanimità, il nome di donanza, celebrazione religiosa ancora Pietro Angeleri, il monaco eremita da oggi tenuta nel capoluogo abruzzese. Morrone, molisano, nato 79 anni prima. In pratica Celestino V istituì a Colle- Era il 5 luglio 1294. maggio un prototipo del Giubileo, suc- cessivamente copiato dal suo succes- La notizia dell’elezione gli fu recata da sore. tre vescovi, nella grotta sui monti della Il nuovo Pontefice si affidò, incondi- Maiella, dove il frate risiedeva. Sorpre- zionatamente, nelle mani di Carlo d’An- so dall’inaspettata notizia, il frate, forse giò, nominandolo “maresciallo” del futu- anche intimorito dalla potenza della ca- ro Conclave. Ratificò immediatamente rica, inizialmente oppose un netto rifiu- il trattato tra Carlo d’Angiò e Giacomo to che, successivamente, si trasformò d’Aragona, mediante il quale fu stabilito in un’accettazione alquanto riluttante, che, alla morte di quest’ultimo, la Sicilia avanzata certamente soltanto per do- sarebbe ritornata agli angioini. vere di obbedienza. Il 18 settembre 1294 indisse il suo Appena diffusa la notizia dell’elezio- primo e unico Concistoro, nel quale ne del nuovo Pontefice, Carlo d’Angiò si nominò ben 13 nuovi Cardinali fra cui mosse immediatamente da Napoli e fu il nessuno romano. primo a raggiungere il santo. In sella ad Dietro consiglio di Carlo d’Angiò, un asino tenuto per le briglie dallo stes- trasferì la sede della Curia da Aquila a so Re, Pietro si recò nella città di Aquila Napoli fissando la sua residenza in Ca- (oggi L’Aquila), dove aveva convocato stel Nuovo, dove fu allestita una piccola tutto il Sacro Collegio. Qui, nella chiesa stanza, arredata in modo molto sempli- di Santa Maria di Collemaggio, fu inco- ce e dove egli si ritirava spesso a prega- ronato il 29 agosto 1294 con il nome di re e a meditare. Celestino V. Probabilmente, nel corso delle sue frequenti meditazioni, dovette perveni- Uno dei primi atti ufficiali fu l’emissio- re, poco a poco, alla decisione di abban- ne della cosiddetta Bolla del Perdono, donare il suo incarico. bolla che elargisce l’indulgenza plenaria a tutti coloro che confessati e pentiti dei Circa quattro mesi dopo la sua inco- propri peccati si rechino nella basilica ronazione, nonostante i numerosi ten- di Santa Maria di Collemaggio nella cit- tativi per dissuaderlo, avanzati da Carlo tà di L’Aquila dai vespri del 28 agosto al d’Angiò, il 13 dicembre 1294, Celestino tramonto del 29. Fu così istituita la Per- V, nel corso di un Concistoro, diede 7 PERDONANZA CELESTINIANA – CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELL’APERTURA DELLA PORTA SANTA lettura di una bolla, appositamente pre- Temporaneamente trovò sepoltura parata per l’occasione, nella quale si nel monastero di Sant’Antonio a Feren- contemplava la possibilità di una abdi- tino. In seguito le sue spoglie furono cazione del Pontefice per gravi motivi. traslate nella basilica di Santa Maria Dopo di che recitò la formula della ri- di Collemaggio, presso L’Aquila; nella nuncia al Soglio Pontificio. chiesa dove era stato incoronato Papa. La storia ha chiarito poi, che la bolla Pochi anni dopo, il 5 maggio 1313, fu ca- pontificia contenente tutte le giustifica- nonizzato da papa Clemente V. zioni per una abdicazione del Papa, era stata compilata dal cardinal Caetani, esperto di diritto canonico. Undici giorni dopo le sue dimissioni, il Conclave, riunito a Napoli in Castel Nuovo, elesse il nuovo Papa nella per- sona del cardinal Benedetto Caetani, la- ziale di Anagni. Aveva 59 anni e assunse il nome di Bonifacio VIII. Il Caetani, che era stato l’artefice delle dimissioni di Celestino V, temen- do uno scisma da parte dei cardinali filo-francesi a lui contrari, mediante la rimessa in trono di Celestino V, diede disposizioni affinché l’anziano monaco fosse messo sotto controllo temendone un rapimento da parte dei suoi nemici. Questi, venuto a conoscenza della de- cisione del nuovo Papa, tentò una fuga verso oriente, ma il 16 maggio 1295 fu catturato presso Santa Maria di Merino da Guglielmo l’Estendard, Connestabile del Regno di Napoli.
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