ISSN 1122-0147 ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’ARBITRATO Pubblicazione trimestrale Anno XXV - N. 1/2015 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB (VARESE) RIVISTA DELL’ARBITRATO diretta da Antonio Briguglio - Giorgio De Nova - Andrea Giardina ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’ARBITRATO Pubblicazione trimestrale Anno XXV - N. 1/2015 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB (VARESE) RIVISTA DELL’ARBITRATO diretta da Antonio Briguglio - Giorgio De Nova - Andrea Giardina comitato scientifico GUIDO ALPA - FERRUCCIO AULETTA - PIERO BERNARDINI - PAOLO BIAVATI - MAURO BOVE - FEDERICO CARPI - CLAUDIO CONSOLO - DIEGO CORAPI - FABRIZIO CRISCUOLO - GIORGIO GAJA - FRANCESCO PAOLO LUISO - RICCARDO LUZZATTO - NICOLA PICARDI - CARMINE PUNZI - LUCA RADICATI DI BROZOLO - PIETRO RESCIGNO - GIORGIO SACERDOTI - LAURA SALVANESCHI - FERRUCCIO TOMMASEO - ROMANO VACCARELLA - GIOVANNI VERDE - VINCENZO VIGORITI - ATTILIO ZIMATORE. già diretta da ELIO FAZZALARI. direzione: ANTONIO BRIGUGLIO - GIORGIO DE NOVA - ANDREA GIARDINA. MARIA BEATRICE DELI (direttore responsabile). redazione ANDREA BANDINI - LAURA BERGAMINI - ALDO BERLINGUER - ANDREA CARLEVARIS - CLAUDIO CECCHELLA - MASSIMO COCCIA - ALESSANDRA COLOSIMO - ELENA D’ALESSANDRO - ANNA DE LUCA - FERDINANDO EMANUELE - ALESSANDRO FUSILLO - DANTE GROSSI - MAURO LONGO - ROBERTO MARENGO † - FABRIZIO MARRELLA - ELENA OCCHIPINTI - ANDREW G. PATON - FRANCESCA PIETRANGELI ROBERTO VACCARELLA Segretari di redazione: ANDREA ATTERITANO - MARIANGELA ZUMPANO. La Direzione e la Redazione della Rivista hanno sede presso l’Associazio- ne Italiana per l’Arbitrato, in Roma, Via Barnaba Oriani, 34 (c.a.p. 00197) tel. 06/42014749 - 06/42014665; fax 06/4882677; www.arbitratoaia.org e-mail: [email protected] L’Amministrazione ha sede presso la Casa Editrice, in Milano (c.a.p. 20151), Via Busto Arsizio, 40 - Internet: http://www.giuffre.it e-mail: [email protected] INDICE DOTTRINA LUCA G. RADICATI DI BROZOLO, I rimedi contro le interferenze statali con l’arbitrato internazionale ........................................................................ 1 ANDREA PANZAROLA, L’arbitrato sportivo statunitense nelle leghe profes- sionistiche. Sul problema dell’imparzialità del « Commissioner » della NFL (« National Football League ») nel procedimento arbi- trale in materia di sanzioni disciplinari ................................................ 17 GIANPAOLO FREZZA, Trascrizione della domanda di arbitrato (alla luce della l. n. 162 del 2014 e della sentenza della Corte Costituzionale n. 223 del 2013) ............................................................................................ 65 GIURISPRUDENZA ORDINARIA I) Italiana Sentenze annotate: App. Milano 1 luglio 2014, con nota di M. DE SANTIS, Prove di elasticità del motivo di impugnazione di cui all’art. 829, comma 1, n. 4, c.p.c.: l’impugnabilità di un lodo ultra vires .................................................. 83 II) Straniera Sentenze annotate: Regno Unito - High Court 19 dicembre 2013, con nota di C. DE STEFANO, La legge applicabile alla clausola arbitrale: considerazioni intorno al novello approccio conflittuale delle corti inglesi ................................. 105 Regno Unito - High Court 11 giugno 2014, con nota di G. ZARRA, Il principio del favor arbitrati e le convenzioni arbitrali patologiche nei contratti commerciali internazionali ..................................................... 135 Regno Unito - Court of Appeal 21 ottobre 2014, con nota di L. MACCHI, Clausole arbitrali e incorporazione nelle polizze di carico ............... 155 III GIURISPRUDENZA ARBITRALE I) Italiana Lodi annotati: Collegio arbitrale, Bari 24 giugno 2014, con nota L. SALVANESCHI, Anti- cipazione degli acconti e delle spese per lo svolgimento dell’arbitrato e conseguenze del mancato adempimento delle parti ......................... 175 DOCUMENTI E NOTIZIE Le nuove “Arbitration Rules” della London Court of International Arbitration ................................................................................................ 187 IV DOTTRINA I rimedi contro le interferenze statali con l’arbitrato internazionale (*) LUCA G. RADICATI DI BROZOLO (**) I. Premessa. — II. Il fondamento nazionale dell’arbitrato internazionale e la mancanza di rimedi contro le interferenze statali nel procedimento arbitrale secondo la visione tradizionale. — III. Il primo tipo di rimedio: l’elusione delle ingerenze dei tribunali statali. — IV. Il ricorso alle corti internazionali e ai tribunali arbitrali di investimento. — V. Verso il superamento della tradizionale deferenza nei confronti delle decisioni statali in materia di arbitrato. — VI. Limiti, potenzialità ed opportunità di un atteggiamento meno tollerante dei comporta- menti statali ostili all’arbitrato. I. Questo scritto si propone di esaminare i rimedi esperibili dai soggetti che subiscono le conseguenze di interventi patologici in relazione ad un procedimento arbitrale ad opera di tribunali statali (1). Interventi siffatti, che si estrinsecano in provvedimenti di giudici nazionali che possono apparire in qualche modo criticabili agli esperti di arbitrato, ed in particolare di arbitrato internazionale, prendono forme diverse: il man- cato rispetto della convenzione arbitrale, l’interferenza nel normale svol- gimento della procedura arbitrale, in particolare mediante l’emanazione (*) Scritto in onore di Giorgio De Nova. Sintesi del corso dal medesimo titolo tenuto dall’autore all’Academy for International Arbitration Law nel luglio del 2014. (**) Professore ordinario nella Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. (1) Alcuni dei temi trattati nel presente contributo sono stati da me trattati in alcuni lavori precedenti: LUCA G. RADICATI DI BROZOLO, The Control System of Arbitral Awards: a Pro-Arbitration Critique of Michael Riesman’s ‘Architecture of International Commercial Arbi- tration’, in Arbitration - The Next Fifty Years, ICCA Congress Series, Vol. 16, 2012, 74-102; The Enforcement of Annulled Awards: an Important Step in the Right Direction,inThe Paris Journal of International Arbitration, 2013, 1027 ss.; The Enforcement of Annulled Awards: Further Reflections in Light of Thai-Lao Lignite,inThe American Review of Int’l Arbitration, 2014, 47 ss.; Unlawful Interference with International Arbitration by National Courts of the Seat in the Aftermath of Saipem v. Bangladesh, in Liber Amicorum B. Cremades (a cura di M.Á. FERNÁNDEZ-BALLESTEROS,DAVID ARIAS), 2010, 993 ss. (con L. MALINTOPPI); The impact of National Law and Courts on International Arbitration: Mythology, Physiology, Pathology, Remedies and Trends,inThe Paris Journal of International Law, 2011, 663 ss.; M. BENEDETTELLI, LUCA G. RADICATI DI BROZOLO, Introduzione,inBENEDETTELLI,CONSOLO,RADICATI DI BROZOLO, Commentario breve al diritto dell’arbitrato nazionale e internazionale, Padova, 2010, 529 ss. 1 di ingiunzioni rivolte agli arbitri, l’annullamento del lodo per motivi discutibili e il diniego di esecuzione di un lodo straniero in violazione della Convenzione di New York del 19 giugno 1958. Questo tipo di interferenza anomala nel normale svolgimento dell’arbitrato si verifica ancora al giorno d’oggi, nonostante l’accettazione ormai diffusa dell’arbitrato da parte degli ordinamenti nazionali, il diffondersi di una cultura favorevole all’ar- bitrato e la sempre maggiore uniformità nelle legislazioni nazionali sul- l’arbitrato. Vale dunque la pena esaminare se vi siano possibilità di ristoro per le vittime di tali comportamenti lesivi delle normali aspettative degli utiliz- zatori dell’arbitrato. II. Il punto di partenza di questa disamina è naturalmente la con- statazione che l’arbitrato, ivi compreso quello internazionale, rimane una creazione degli Stati e dei loro ordinamenti. Esiste naturalmente uno strumento internazionale vincolante, la Convenzione di New York, che è il pilastro dell’arbitrato commerciale internazionale, dal quale discendono due obblighi fondamentali per il funzionamento dell’arbitrato internazio- nale: l’obbligo di rispettare le convenzioni arbitrali e quello di riconoscere e dare esecuzione ai lodi stranieri, sanciti rispettivamente dagli articoli II e III della Convenzione. Tuttavia, la Convenzione di New York non detta disposizioni ulteriori su come gli Stati devono disciplinare l’arbitrato. Ad esempio, essa non disciplina i motivi di impugnazione dei lodi, lasciando così al riguardo notevole discrezionalità agli Stati contraenti. Per di più, essa non ha (almeno direttamente) sovvertito il tradizionale ruolo dei tribunali dello stato della sede e la loro giurisdizione sugli arbitrati che ivi hanno la sede. Di conseguenza, secondo la visione forse ancora a tutt’oggi predominante, la Convenzione di New York prevedrebbe un « sistema » o un’« architettura » dell’arbitrato internazionale fondata su una presunta « giurisdizione primaria » dei giudici della sede, che in sostanza attribui- rebbe quasi un diritto di vita e di morte sui procedimenti arbitrali con sede sul loro territorio (2). Inoltre, la Convenzione consente margini di apprezzamento conside- revoli anche riguardo agli stessi due obblighi che essa impone. Basti pensare alla nozione di ordine pubblico, che finisce per lasciare ampia discrezionalità ai giudici statali chiamati a pronunciarsi sul riconoscimento e l’esecuzione di lodi stranieri, ma lo stesso vale per altre disposizioni della Convenzione di New York. A rigore si potrebbe dire che la Convenzione è priva
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