<pre>CAMERA DEI DEPUTATI SENATO DELLA REPUBBLICA XI LEGISLATURA COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA MAFIA E SULLE ASSOCIAZIONI CRIMINALI SIMILARI 51 SEDUTA DI MARTEDI' 13 LUGLIO 1993 Pagina 2217 (AUDIZIONE DEL COLLABORATORE DI GIUSTIZIA PASQUALE GALASSO) PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LUCIANO VIOLANTE INDICE pag. Audizione del collaboratore di giustizia Pasquale Galasso: Violante Luciano, Presidente 2223, 2224, 2225 2226, 2227, 2228, 2229, 2230, 2231, 2232, 2233, 2234, 2235 2236, 2237, 2238, 2239, 2240, 2241, 2242, 2243, 2244, 2245 2246, 2247, 2248, 2249, 2250, 2251, 2252, 2253, 2254 2255, 2256, 2257, 2258, 2259, 2260, 2261, 2262, 2263 2264, 2265, 2266, 2267, 2268, 2269, 2270, 2271, 2272 2273, 2274, 2275, 2276, 2277, 2278, 2279, 2280, 2281 2282, 2283, 2284, 2285, 2286, 2287, 2288, 2289, 2290 2291, 2292, 2293, 2294, 2295, 2296, 2297, 2298, 2299 2300, 2301, 2302, 2303, 2304, 2305, 2306, 2307, 2308 2309, 2310, 2311, 2312, 2313, 2314, 2315, 2316, 2317 2318, 2319, 2320, 2321, 2322, 2323, 2324, 2325, 2326 2327 2328, 2330, 2331, 2332, 2333, 2334, 2335, 2340, 2343 2344, 2347, 2350, 2351, 2352 Bargone Antonio 2244, 2333 2334, 2335 Boso Erminio Enzo 2342, 2343 Borghezio Mario 2248, 2343, 2344, 2345 Brutti Massimo 2329, 2330 Butini Ivo 2330 Cabras Paolo 2229, 2239, 2243 2244, 2261 2265, 2269, 2293, 2297, 2299, 2300, 2309, 2310, 2312 2314, 2318, 2321, 2327, 2328, 2329, 2345, 2346, 2347 Cafarelli Francesco 2335, 2336 Calvi Maurizio 2298, 2329, 2350, 2351 Florino Michele 2332, 2348, 2349 Frasca Salvatore 2307, 2311, 2315, 2331 Galasso Alfredo 2248, 2281 Galasso Pasquale 2223, 2224, 2225 2226, 2227, 2228, 2229, 2230, 2231, 2232, 2233, 2234 2235, 2236, 2237, 2238, 2239, 2240, 2241, 2242, 2243 2244, 2245, 2246, 2247, 2248, 2249, 2250, 2251, 2252 2253, 2254, 2255, 2256, 2257, 2258, 2259, 2260, 2261 2262, 2263, 2264, 2265, 2266, 2267, 2268, 2269, 2270 2271, 2272, 2273, 2274, 2275, 2276, 2277, 2278, 2279 2280, 2281, 2282, 2283, 2284, 2285, 2286, 2287, 2288 2289, 2290, 2291, 2292, 2293, 2294, 2295, 2296, 2297 2298, 2299, 2300, 2301, 2302, 2303, 2304, 2305, 2306 2307, 2308, 2309, 2310, 2311, 2312, 2313, 2314, 2315 2316, 2317, 2318, 2319, 2320, 2321, 2322, 2323, 2324 2325, 2326, 2327, 2328, 2330, 2331, 2332, 2333, 2334 2335, 2336, 2337, 2338, 2339, 2340, 2341, 2342, 2343 2344, 2345, 2346, 2347, 2348, 2349, 2350, 2351, 2352 Pagina 2218 Guerritore Antonio 2337 2338, 2339 Imposimato Ferdinando 2331, 2332 Mastella Mario Clemente 2232, 2243 2244, 2275, 2285, 2286, 2291 2299, 2310, 2311, 2313 2328 Matteoli Altero 2285, 2302 2324, 2329 2339, 2340, 2341, 2342 Ricciuti Romeo 2248, 2269 Robol Alberto 2336, 2337 Tripodi Girolamo 2275, 2305 2306, 2332, 2333 Sui lavori della Commissione: Violante Luciano, Presidente 2219 2220 2222, 2223 Brutti Massimo 2220 Cafarelli Francesco 2219 Florino Michele 2222 Galasso Alfredo 2221, 2222 Imposimato Ferdinando 2220 Mastella Mario 2221, 2222 Ricciuti Romeo 2219, 2223 Sorice Vincenzo 2219 Tripodi Girolamo 2220 Pagina 2219 La seduta comincia alle 9,30. (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente). Sui lavori della Commissione. PRESIDENTE. Credo sia arrivato a tutti l'elenco delle domande predisposto anche sulla base delle proposte dei colleghi. Ci sono osservazioni, integrazioni, correzioni? VINCENZO SORICE. Presidente, vorrei chiedere, se fosse possibile, di sospendere l'audizione dopo aver posto queste domande. PRESIDENTE. Credo che non sia possibile. Capisco che possono esserci dei problemi ma cerchiamo di fare quanto prima. Cerchiamo di far presto. Voi capite che c'è un problema per queste persone che non possono essere spostate secondo le nostre esigenze. Hanno anche problemi di sicurezza, di contatto con l'autorità giudiziaria. Magari, cerchiamo di finire quanto prima possibile per venire incontro alle esigenze dei colleghi. VINCENZO SORICE. Non è questo il problema. Il problema è che, alla luce della documentazione che lei gentilmente ci ha inviato, alla luce di queste domande, il gruppo della DC avrebbe bisogno di una riflessione per passare alle domande nei confronti del pentito. Non è soltanto una questione di tempo, perché possiamo stare qui anche tutta la giornata, ma è anche una questione procedurale, perché si tratta di una situazione molto delicata. PRESIDENTE. Questo è un altro problema. Intanto, sentiamo le risposte che ci dà; dopo di che valuteremo queste cose. Il problema dipende dal tipo di risposte che dà questa persona. Il problema dell'interruzione è delicato. Se i colleghi ritengono, potremmo fare un'altra cosa: potremmo chiudere l'audizione e riservarci di farne una seconda. A questo punto, si pone un altro problema. Un collega ha presentato una lista di domande per il secondo turno. Se c'è una richiesta di chiudere comunque l'audizione dopo questo giro di domande, ho l'impressione che il collega Cafarelli, che ha presentato quella lista, debba chiedere di porre le domande in questa seduta insieme a quelle già predisposte. E' così o no? FRANCESCO CAFARELLI. Non ci sono problemi. ROMEO RICCIUTI. Signor presidente, vorrei pregarla, insieme all'ufficio di presidenza, di riconsiderare la modalità con cui si svolgono gli interrogatori. Bisognerebbe lasciare liberi tutti i componenti della Commissione antimafia di porre domande, magari coordinandosi. Ma in questa maniera si ha l'impressione che si costruisca un qualcosa di già preordinato. Bisognerebbe invece, secondo me, ridare maggiore libertà ai nostri lavori. Non ho mai fatto domande per iscritto proprio perché, personalmente, non sono d'accordo che si proceda in questa maniera. In più, nel caso di oggi, poiché anche lei ha richiamato giustamente la necessità Pagina 2220 di lasciare il più possibile il collaboratore a disposizione della magistratura e poiché la magistratura sta ancora operando, mi chiedo se non sia il caso di secretare la seduta di oggi, perché potrebbe andare direttamente ad influenzare il processo che si sta svolgendo. E' una mia preoccupazione che volevo affidarle ma sulla quale vorrei si riflettesse adeguatamente. PRESIDENTE. Ci sono altre questioni? MASSIMO BRUTTI. Intervengo subito sulle cose dette dal collega Ricciuti, perché rischiamo di affrontare ogni volta problemi che già abbiamo discusso. Sulla questione pubblicità o non pubblicità, credo che non sia il caso di imbarcarci nuovamente in una discussione all'inizio, prima cioè di aver sentito che cosa dice il collaboratore di giustizia. Potremmo decidere, dopo averlo ascoltato, se rendere pubbliche le sue dichiarazioni, quanto renderle pubbliche, cosa mantenere riservato; ora, un discorso astratto mi pare inutile. Secondo punto: le modalità con cui le domande gli vengono poste, il rapporto tra noi e lui. Dobbiamo avere chiaro che non si tratta di un interlocutore istituzionale ma che - lo voglio dire senza enfasi - si tratta di un nemico, il quale ha deciso di collaborare con la giustizia, si è arreso; ditelo come volete, ma si tratta di un nemico. Quindi, la Commissione antimafia deve presentarsi a lui in modo sobrio, netto, con alcune domande, con alcune parole che sono concordate tra tutti, non deve dare un'immagine di diversità di linguaggi. Quindi, ciascuno di noi, pur avendo molto cose da dire, deve fare questa opera di self-restraint , predisponendo tutte le domande che intenda predisporre, anche per un secondo giro, anche sulla base di quel che ha ascoltato, ma delegando ad una sola voce il compito di interloquire con il collaboratore di giustizia. Vedrei come penoso il fatto che qualcuno di noi si lasci indurre a discorsi e valutazioni che non siano strettamente funzionali alla posizione di domande. Naturalmente, se c'è una critica o un dissenso sul modo in cui le domande sono predisposte dalla presidenza, questo deve emergere ma allora il discorso è un altro. Ma se si tratta soltanto di una modalità di approccio al collaboratore di giustizia, credo che la migliore sia quella di fare domande secche, di farle porre dal presidente, riservando ad una seduta nostra, non alla presenza del collaboratore, ogni discussione, ogni diversità di punti di vista ed anche integrazioni delle domande. FERDINANDO IMPOSIMATO. Mi associo a quel che ha detto il senatore Brutti. Desidero osservare che non credo che possiamo regolarci in maniera diversa da come ci siamo regolati con altri collaboratori della giustizia. Capisco la richiesta dell'onorevole Ricciuti, perché un desiderio di porre direttamente domande nasce anche in relazione alle risposte che dà il Galasso. Però, questo significherebbe introdurre una regola nuova rispetto a quella osservata per tutti gli altri collaboratori, il che non mi sembra si possa giustificare, perché comporterebbe una serie di interventi e di interruzioni e renderebbe impossibile l'audizione. Quindi, secondo me, bisogna osservare la regola di porre domande attraverso il presidente. GIROLAMO TRIPODI. Concordo con il senatore Brutti sulla procedura che abbiamo adottato fino a questo momento e che dovremmo mantenere. Credo che abbiamo ottenuto risultati importanti nelle audizioni dei collaboratori di giustizia che abbiamo svolto precedentemente: ritengo pertanto che modificare una procedura (per la quale è affidato al presidente il compito di rivolgere le domande) che ha dato i suoi frutti possa farci rischiare di ottenere risultati meno significativi. Abbiamo comunque la possibilità di esprimere successivamente il nostro pensiero e di porre ulteriori domande, come abbiamo fatto nelle precedenti occasioni, sulle questioni che riteniamo opportuno affrontare. Pagina 2221 Per quanto riguarda la pubblicità dei lavori,
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