SAN LORENZO NUOVO Cenni Storici Il Borgo antico Prima del 1774, il vecchio villaggio di San Lorenzo alle Grotte era ubicato in prossimità del Lago di Bolsena, così denominato perché cinto da una miriade di grotte e fu abitato dagli Etruschi a partire almeno dal 770 a.C. Sotto la dominazione Romana, San Lorenzo fu eletto Municipium e Prefettura. In questo periodo, secondo la tradizione, durante l’invasione dei Vandali nel V secolo d.C. gli abitanti invocarono la protezione divina. All’approssimarsi dei barbari, durante la festa di S. Apollinare, scese una fitta nebbia che impedì agli invasori di giungere alla città che fu così risparmiata. Nel 771-772 d.C. vi trovarono rifugio gli abitanti di Tiro (Grotte di Castro), un centro di origini Etrusche posto su un colle, in fuga dai Longobardi di re Desiderio che distrussero la loro città. Grazie al passaggio della via Cassia il centro ebbe sempre una grande importanza strategica tanto da fomentare continue lotte tra vari signorotti locali e la Chiesa. Nell’XI secolo San Lorenzo alle Grotte venne ceduto dalla Contessa Matilde di Canossa alla Chiesa e insieme ad altre terre confinanti andò a costituire la provincia di Val di Lago Nel 1265, insieme con le terre limitrofe (Grotte di Castro, Latera, Gradoli, isola Bisentina) cadde per un breve periodo sotto il domino della Repubblica di Orvieto. Nel 1266, San Lorenzo prese parte alla spedizione Ghibellina contro i Guelfi dell’isola Martana e di altri centri. Nel 1267 San Lorenzo rinnovò la sua obbedienza alla Chiesa. Nel 1294, insieme ad altri centri della Val di Lago, si sottomise nuovamente alla Repubblica di Orvieto. Era l'inizio di una serie di controversie con lo Stato della Chiesa fino al 1359, quando il cardinale Albornoz portò San Lorenzo di nuovo sotto la giurisdizione del papato. Nel 1527 la città fu incendiata e saccheggiata dai lanzichenecchi, in viaggio verso Roma. Il nuovo abitato Nel Settecento a causa dell'innalzamento del livello del lago, la zona in cui sorgeva il vecchio borgo divenne oltremodo malsana soggetta alla malaria e a periodiche inondazioni, per cui, nella seconda metà del 1700, su iniziativa di Pio VI . allora tesoriere apostolico, il Pontefice Clemente XIV prese la decisione di trasferire la popolazione in una zona più salubre. L'incarico del progetto fu affidato all'architetto Francesco Navone, il quale, con una visione moderna e innovatrice, sviluppò la pianta del nuovo paese sul modello della piazza Amalienborg di Copenaghen, a forma ottagonale, da cui si dipartono vie dritte e larghe che si intersecano ad angolo retto. Divenuto Pontefice, Pio VI si adoperò affinché l'opera fosse portata a termine affidando l'incarico al Cardinale Guglielmo Palletta, vicetesoriere Apostolico. Nella zona prescelta, una vasta pianura sulla collina sovrastante, fu portata l'acqua e nel 1774 fu fondata la città di San Lorenzo Nuovo. In segno di gratitudine i cittadini posero una tavola di marmo per ricordare i fondatori della nuova città, tuttora visibile nel lato sud-est della piazza. 1 Il 22 febbraio 1798 mentre si recava a Firenze come prigioniero dei francesi, Pio VI volle passare da San Lorenzo Nuovo per salutare la città. Durante il Risorgimento, nel 1867, il monte Landro, nel territorio del Comune di San Lorenzo Nuovo, fu teatro degli scontri tra i garibaldini e le truppe Pontificie. Tra il maggio e giugno 1944, nel corso della seconda guerra mondiale, San Lorenzo Nuovo ha subito bombardamenti aerei da parte delle forze alleate, con numerose vittime e danni considerevoli. Da vedere Piazza Europa La via Cassia, nel tratto che congiunge Acquapendente e Bolsena, all'altezza del km 124, attraversa nel suo bel mezzo una piazza ottagonale, passando davanti ad una imponente Chiesa. È il cuore di San Lorenzo Nuovo, interessante esempio di pianificazione urbanistica settecentesca, è la sua vasta piazza, piazza Europa, dove sorge appunto la cattedrale di San Lorenzo Martire. La cittadina si trova sul versante interno settentrionale del recinto craterico del lago di Bolsena e domina da un lato la conca lacustre, dall'altro la pianura di Acquapendente, all'incrocio della via Cassia con la Maremmana (statale 74). Questa fortunata posizione venne preferita nella seconda metà del '700 a quella del vecchio paese (San Lorenzo alle Grotte, di cui ora non rimane più nulla se non qualche rudere di un castello), situato in una valletta poco più a sud, a ridosso del lago in una zona dall'aria malsana e soggetta a periodiche inondazione e alla malaria. L'iniziativa fu promossa da Pio VI, allora tesoriere apostolico, che, visti gli inutili tentativi di bonificare la zona, indusse papa Clemente XIV a trasferire tutta la popolazione in un luogo più salubre. L'incarico del progetto fu affidato all'architetto Francesco Navone, il quale, con una visione moderna e innovatrice, sviluppò la pianta del nuovo paese sul modello della piazza Amalienborg di Copenaghen, a forma ottagonale, da cui si dipartono vie dritte e larghe che si intersecano ad angolo retto. Divenuto Pontefice, Pio VI si adoperò affinché l'opera fosse portata a termine affidando l'incarico al Cardinale Guglielmo Palletta, vicetesoriere Apostolico. Nella zona prescelta, una vasta pianura sulla collina sovrastante, fu portata l'acqua e praticamente fu fondata la città di San Lorenzo Nuovo. In segno di gratitudine i cittadini posero la tavola di marmo per ricordare il loro salvatore ed il fondatore della nuova città. L'anno di Grazia MDCCLXXIX. La Chiesa di San Lorenzo Martire Domina la piazza, con i suoi 34 metri di altezza, la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Lorenzo Martire dove è custodito un Crocifisso ligneo del XII secolo e si possono ammirare due bellissime tele del pittore fiorentino Jacopo Zucchi, oltre che la pala d'altare con il Martirio di San Lorenzo. Opera anch'essa dell'architetto Francesco Navone, la chiesa tende ad esaltare un'essenzialità geometrica sia nella nitida stesura delle superfici, sia nell'interno a pianta longitudinale a navata unica con cappelle laterali. Sul portone centrale è visibile lo stemma di papa Pio VI che ne rese possibile la realizzazione. Chiesa di San Giovanni in Val di Lago La chiesa fu eretta tra il 1563 e 1590 sui resti della chiesa già intitolata a San Giovanni Battista. Ad opera dell’architetto Pietro Tatarino. L’edificio , è costituito da un corpo di forma ottagonale e da un presbiterio rettangolare di dimensioni più modeste rispetto all’aula principale. 2 Chiesa rurale di Torano Sorta sui resti di un antico tempio etrusco , dedicato alla vergine Turan, è intitolata alla Madonna di Torano , raffigurata in un affresco della seconda metà del ‘400 con Bambino benedicente. Chiesa di Santa Maria Assunta La chiesa venne edificata nel 1700 accanto al Convento dei Padri Cappuccini e , stranamente è molto più grande delle altre chiese costruite per servire ordini monastici. L’interno , a navata unica con sei cappelle laterali, venne finemente decorato dal frate cappuccino Fedele da San Biagio. Il Lago A soli 5 km dal centro abitato, è situata la spiaggia di San Lorenzo Nuovo, bagnata dalle acque del meraviglioso Lago di Bolsena, ove è possibile trascorrere qualche ora in assoluto relax sdraiati sotto l’ombra dei pioppi o sui soffici prati. La “passeggiata” sul lungolago è un’ottima occasione non solo per godere dello splendido paesaggio, ma anche per respirare aria pulita a pieni polmoni! Per chi ama passeggiare immerso nella natura, un articolato percorso di strade interne, che costeggia i campi coltivati, permette di vedere i resti della Chiesa di San Giovanni in Val di Lago. Il lungolago di San Lorenzo Nuovo mantiene il suo fascino in tutte le stagioni dell’anno: si veste di mille colori in autunno, mentre in inverno dominano il silenzio e la tranquillità. Con la primavera si risvegliano, insieme alla natura, tutte le attività del luogo che, pian piano, si riempie di voci e colori …e, finalmente, arriva l’estate! Manifestazioni, feste ed eventi (sportivi, musicali, gastronomici) si svolgono ogni anno in questa cornice naturale raccogliendo numerosi visitatori in una vera e propria esplosione di vitalità! 3 .
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