LE PS Comune di Montemurlo Provincia di Prato Relazione generale PIANO STRUTTURA dicembre 2017 DOC. PS06 QP - quadro progettuale Comune di Montemurlo - Piano Strutturale Sindaco Mauro Lorenzini Assessore all’ Urbanistica Giorgio Perruccio Responsabile del procedimento Giacomo Dardi Garante dell’ Informazione e Partecipazione Sara Tintori Gruppo di progetto Daniela Campolmi responsabile Urbanistica Maria Grazia La Porta responsabile Pianifi cazione intermedia Sara Pescioni Luca Agostini Consulenti Aspetti ambientali - VAS Andrea Giraldi Sistema informativo ldp progetti gis Aspetti socio-economici Mauro Lombardi Marika Macchi Annalisa Tonarelli Aspetti geologici Gaddo Mannori Ferruccio Capecchi Alessandra Mucci Aspetti idraulici Davide Settesoldi Contribuiti di settore Settore edilizia privata -SUAP Sandra Vannucci Claudia Baroncelli Cristiano Nastasi Relazione generale PS Indice generale Premessa......................................................................................................................................2 LO STATUTO DEI LUOGHI.............................................................................................................4 1. Il Patrimonio Territoriale.......................................................................................................4 1.1 La Struttura Idrogeomorfologica..........................................................................................7 1.2 La Struttura Ecosistemica...................................................................................................12 1.3 La struttura insediativa........................................................................................................13 1.4 La Struttura Agroforestale...................................................................................................17 1.5 Le Aree Tutelate per Legge.................................................................................................18 2. Indirizzi per la strategia dello sviluppo sostenibile..........................................................29 2.1 L'area di salvaguardia ambientale del Monteferrato...........................................................30 2.2 L'insediamento della piana..................................................................................................32 2.3 Ambito dell'insediamento residenziale................................................................................33 2.4 Ambito dell'insediamento industriale..................................................................................34 2.5 Il territorio della Piana agricola...........................................................................................35 2.6 Il sistema degli spazi pubblici.............................................................................................38 2.7 Indirizzi per la formazione delle UTOE..............................................................................38 STRATEGIA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE........................................................................40 1. Il territorio rurale......................................................................................................................40 1.1 La fascia della collina boscata.............................................................................................41 1.2 La fascia pedecollinare........................................................................................................41 1.3 La rete dei percorsi della collina.........................................................................................42 1.4 Il territorio rurale della piana..............................................................................................43 2. Il territorio urbanizzato........................................................................................................44 2.1 L' insediamento residenziale...............................................................................................45 2.2 L' insediamento industriale.................................................................................................46 3. Il progetto della “rete delle connessioni verdi e degli spazi pubblici”............................49 4. La tutela ambientale............................................................................................................53 5. Indirizzi di gestione.............................................................................................................53 5.2 - Gli strumenti di pianificazione urbanistica e gli altri atti di governo del territorio..........54 5.3 - Norme per la gradualità e la perequazione.......................................................................55 5.4 - Apparati per la gestione....................................................................................................55 6. Valutazione dei Piani di Settore..........................................................................................56 7. Il dimensionamento del piano..................................................................................................56 La popolazione.....................................................................................................................57 L’industria.............................................................................................................................67 Il commercio e le attività ricettive........................................................................................72 I servizi pubblici...................................................................................................................74 8. Le UTOE....................................................................................................................................78 Allegato Protocollo di intesa “ Linee di intervento per i Comuni di Agliana, Montale e Montemurlo” 24 novembre 2016 1 Premessa A seguito dell'entrata in vigore della LR 10 Novembre 2014, n° 65, “Norme per il governo del territorio”, l'Amministrazione Comunale ha ritenuto necessario procedere alla elaborazione di un nuovo Piano Strutturale per conformare integralmente gli strumenti urbanistici comunali al mutato scenario normativo, compresa la Variante al Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico approvata dal Consiglio Regionale con deliberazione 27 Marzo 2015, n° 37. A nostro avviso, l'implementazione continua del Sistema Informativo Territoriale costruito negli anni successivi all'adozione del Piano Strutturale del 2004 ed il confronto tra la pianificazione decisa allora, la nuova legislazione toscana e le direttive e prescrizioni del Piano Paesaggistico del 2014 ci consentono di affermare che il Piano Strutturale del 2004 è nella sostanza coerente con la nuova pianificazione regionale, anticipata quasi alla lettera su molti temi: per primo, la definizione ed il ruolo del perimetro delle zone urbanizzate (chiamato nel 2004 “limite urbano”), e poi l'ampliamento dei metodi e degli strumenti della disciplina paesaggistica all' insieme del territorio (con l'estensione delle norme paesaggistiche del Monteferrato ai sistemi ambientali della piana), l'individuazione strategica della struttura profonda del territorio, la delimitazione di ambiti territoriali (ad es. la collina urbana, il Monteferrato, l'ambito dei tre fossi) come micro-ambiti di paesaggio (anche se non con questo termine) e con una elaborazione progettuale per molti aspetti (fisici, funzionali e normativi) assimilabile a quella per abachi e morfotipi del Piano Paesaggistico (pur non utilizzando questi termini). La ragione di questa somiglianza sostanziale è storica: nessun Comune della piana fiorentina ha avuto una storia urbanistica simile a quella di Montemurlo. La sinergia tra boom economico, esilità dell'amministrazione comunale, fine della mezzadria e incentivi fiscali ha prodotto una improvvisa e rapida trasformazione priva di pianificazione territoriale e programmazione economica, con la conseguente fortissima e multiproveniente immigrazione di nuova popolazione. La natura del territorio ha prodotto una divaricazione tra il destino e le politiche seguite per i due terzi collinari e montani (fino all'istituzione di una ANPIL e alla elaborazione di un apposito Piano Paesaggistico, la “Normativa dell'Area Protetta del Monteferrato” approvata come atto del QRCT dal Consiglio Regionale con deliberazione 26 Febbraio 1996, n° 67) ed il destino e le politiche per il terzo di pianura, dove si possono rilevare e ricostruire quasi tutti gli errori disciplinari ed amministrativi dell'urbanistica nazionale (almeno fin quando si è ritenuto che il mercato lasciato libero fosse capace di regolarsi da solo), con la realizzazione di una vasta zona industriale in area alluvionale (zona detta “il Pantano”...) e la creazione dal nulla di un insediamento residenziale nel pieno centro di questa area produttiva: fin dagli anni Settanta Montemurlo ha dovuto fare i conti con le anomalie di tale sviluppo, in primo luogo per l'assenza di servizi, urbanizzazioni primarie e spazi pubblici, in secondo luogo, dagli anni ottanta, per la necessità di bloccare l'espansione per concentrare le energie di trasformazione del territorio all'interno degli agglomerati esistenti con l'obiettivo di riqualificare l'insediamento e dare una struttura agli spazi pubblici. La natura doppia del Comune (- collina e montagna conservate integre ed ancora perfettamente leggibili come insediamenti ottocenteschi ben collegati agli insediamenti residenziali pedecollinari ma in via
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