
COMUNE DI LENTIAI Provincia di Belluno DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2017-2019 Sezione strategica PRESENTAZIONE PARTE PRIMA 1. SEZIONE STRATEGICA (SES) - CONDIZIONI ESTERNE 1.1 OBIETTIVI NAZIONALI E REGIONALI 1.1.1 Obiettivi di Governo................................................................................pg. 7 1.1.2 Quadro di riferimento Regionale..............................................................pg. 8 1.1.3 Quadro di riferimento Provinciale............................................................pg. 9 1.1.4 Quadro di riferimento per i Comuni.........................................................pg.10 1.2 VALUTAZIONE DELLA SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO E DELLA DOMANDA DI SERVIZI PUBBLICI LOCALI 1.2.1 La centralità del territorio.................................................................. ....pg. 12 1.2.2 Popolazione e situazione demografica....................................................pg. 13 1.2.3 Situazione corrente e prospettica socio-economica....................... .......pg. 16 1.2.3.1 Economia insediata nel Comune di Lentiai.............................pg. 17 1.2.3.2 Erogazione dei servizi …........................................................ pg. 18 1.2.3.3 Strutture ….............................................................................. pg. 19 1.3 PARAMETRI ECONOMICI ESSENZIALI 1.3.1 Analisi evoluzione flussi finanziari del Comune....................................pg. 20 1.3.2 Parametri di deficit strutturale................................................................pg. 22 PARTE SECONDA 2. SEZIONE STRATEGICA (SES) - CONDIZIONI INTERNE 2.1 ORGANIZZAZIONE E GESTIONE SERVIZI PUBBLICI LOCALI 2.1.1. Gestioni Associate e prospettive di Fusione...........................................pg. 23 2.2 INDIRIZZI GENERALI DI NATURA STRATEGICA 2.2.1 Indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società partecipate...............................................................................pg. 24 2.2.2 Indirizzi generali di natura strategica relativi a risorse ed impieghi.......pg. 26 2.2.3 Programmi e progetti di investimento da realizzare e in esecuzione......pg. 26 2.2.4 Tributi e politica tributaria......................................................................pg. 28 2.2.5 Tariffe e politica tariffaria dei servizi.....................................................pg. 28 2.2.6 Gestione delle funzioni fondamentali.....................................................pg. 33 2.2.7 Gestione del patrimonio..........................................................................pg. 34 2.2.8 Indebitamento........................................................................................pg. 36 2.2.9 Equilibri correnti, generali e di cassa.......................................................................pg. 37 2.3 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE..............................................................pg. 37 2.4 PAREGGIO DI BILANCIO RISPETTO VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA..pg.39 2.5 INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI STRATEGICI DA PERSEGUIRE …pg. 40 2.5.1 Modalità di rendicontazione di fine mandato del proprio operato da parte dell’Amministrazione Comunale................................................pg. 47 INAMMISSIBILITA’ E IMPROCEDIBILITA’ DELLE DELIBERE NON COERENTI CON IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE ( DUP). …………………………………………………………………………............pg. 48 PRESENTAZIONE Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. Programma di mandato e pianificazione annuale L’attività di pianificazione di ciascun Ente ha origine con la definizione delle linee programmatiche di mandato che hanno accompagnato l’insediamento dell’amministrazione. Questa pianificazione di ampio respiro, per tradursi in programmazione operativa, e quindi di immediato impatto con l’attività dell’Ente, ha bisogno di essere aggiornata ogni anno per adattarsi così alle mutate condizioni della società locale, ma deve essere anche riscritta in un’ottica tale da tradurre gli obiettivi di massima in atti concreti. La programmazione operativa, pertanto, trasforma le direttive di massima in scelte adattate alle esigenze del triennio. Lo strumento per effettuare questo passaggio è il documento unico di programmazione (DUP). Il Documento Unico di Programmazione è stato introdotto dal D. Lgs. 118/2011, nell'ambito della complessa riforma della contabilità che coinvolge l'amministrazione pubblica. Questo documento sostituisce la Relazione Previsionale e Programmatica e costituisce quindi lo strumento per la programmazione strategica ed operativa degli enti. L'art. 170 TUEL (come modificato dal d.lgs. 118/2011 e dal d. lgs 126/2014) prevede che «Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni. Entro il 15 novembre di ciascun anno, con lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario, la Giunta presenta al Consiglio la nota di aggiornamento del Documento unico di programmazione. Con riferimento al periodo di programmazione decorrente dall'esercizio 2015, gli enti locali non sono tenuti alla predisposizione del documento unico di programmazione e allegano al bilancio annuale di previsione una relazione previsionale e programmatica che copra un periodo pari a quello del bilancio pluriennale, secondo le modalità previste dall'ordinamento contabile vigente nell'esercizio 2014. Il primo documento unico di programmazione è adottato con riferimento agli esercizi 2016 e successivi.» Questo documento, oggetto di un'attenta valutazione da parte degli organi deliberanti, unisce in sé la capacità politica di prefigurare finalità di ampio respiro con la necessità di dimensionare questi obiettivi alle reali risorse disponibili. E questo, cercando di ponderare le diverse implicazioni presenti nell'intervallo di tempo considerato dalla programmazione. Obiettivi e relative risorse, infatti, costituiscono due aspetti del medesimo problema. Ma non è facile pianificare l'attività quando l'esigenza di uscire dalla quotidianità si scontra con la difficoltà di delineare una strategia di medio periodo, spesso dominata da elementi di incertezza. Il contesto della finanza locale, con la definizione di competenze e risorse certe, è lontano dal possedere una configurazione che sia stabile nel contenuto e duratura nel tempo. Dati i bisogni della collettività amministrata (famiglie, imprese, associazioni ed organismi non profit) e date le capacità disponibili in termini di risorse umane, strumentali e finanziarie, l’Amministrazione espone, in relazione ad un dato arco di tempo futuro, cosa intende conseguire (obiettivi) in che modo (azioni) e con quali risorse (mezzi). Il DUP si qualifica come un “momento di scelta” in quanto, di fronte alla molteplicità delle classi di bisogno da soddisfare e data, contemporaneamente e per definizione, la scarsità delle risorse, spetta all’organo politico operare le necessarie selezioni e stabilire i correlati vincoli affinché, negli anni a venire, si possano conseguire le finalità poste, impiegando in modo efficiente ed efficace i mezzi disponibili. Il nuovo principio contabile della programmazione (allegato 4/1 al d.lgs. n. 118/2011) ne disciplina i contenuti e le finalità. Il DUP si compone di due sezioni :la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO) La Sezione Strategica (SeS ) ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quella del mandato amministrativo. Nella Sezione Strategia si sviluppano e si aggiornano, con cadenza annuale, le linee programmatiche di mandato e si individuano, in modo coerente con il quadro normativo, gli indirizzi strategici dell’ente. Nella sostanza, si tratta di adattare il programma originario definito nel momento di insediamento dell’amministrazione con le mutate esigenze e condizioni esterne, come ad esempio il concorso agli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale o le linee di indirizzo della programmazione regionale. Vengono, quindi, individuate le principali scelte che caratterizzano il programma dell'amministrazione da realizzare nel corso del mandato e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo, le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato. La SeS inizia con l'analisi dello scenario esterno in cui si inserirà l'azione dell'ente: vengono delineate le direttive e i vincoli imposti dal governo, insieme alla valutazione corrente e prospettica della situazione socio-economica del territorio di riferimento e della domanda di servizi pubblici locali, agli indicatori finanziari e ai parametri di deficitarietà. Per quanto riguarda l'analisi delle condizioni interne si approfondiscono l'organizzazione e le modalità di gestione dei servizi pubblici locali. In questa sede si definiscono gli indirizzi generali sul ruolo degli organismi ed enti strumentali e società controllate/partecipate con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali, che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’ente.
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