STUDIO CRITICO SULL’ORIGINE DI CRISTOFORO COLOMBO. DI MAURIZIO TAGLIATTINI Capitolo decimo del libro “La scoperta del Nord America” Titolo originale “The Discovery of North America, chapter 10: A critical study on the origin of Christopher Columbus” Copyright © 1991 and 1998 by Maurizio Tagliattini Traduzione in italiano copyright © 2008 by Maurizio Tagliattini ~ TUTTI I DIRITTI RISERVATI sul web: http://wiki.millersville.edu/x/FgMw (inglese) http://www.netwave.or.jp/~zenke/colonbus1.htm (giapponese) 1 Introduzione Il presente studio, cioè il capitolo decimo, sull’origine di Cristoforo Colombo, è dal 1999 consultabile in lingua inglese nel sito web della Millersville University of Pennsylvania. Mentre si può accedere all’opera completa “The Discovery of North America” alla New York Public Library Research Division room 315 oppure THE BRITISH LIBRARY, London. La ricerca storica per questo studio su Colombo mi ha coinvolto per parecchi anni, ma questo gravoso impegno ha portato anche frutti e meriti. Il lavoro stesso è stato citato, parafrasato, imitato, scopiazzato per lucro oltre i limiti dell’etica letteraria ma anche propriamente tradotto e commentato accademicamente in diverse lingue con notevole riconoscimento. Poi, ecco, il momento, quasi improvviso, che mi tolse dalle dolci riflessioni e mi sentii in dovere di accettare l’incarico, seppure abbastanza impegnativo, di tradurre il capitolo decimo in italiano. Dopotutto chi altro se non io, mi fu detto, potrebbe tradurlo meglio. Un’altra fatica per me, senza dubbio, alla mia età, ma l’ho fatta con piacere perché far conoscere il mio operato mi soddisfa e anche mi fa sentire ancora attivo e per di più ricompensato dal fatto che la traduzione possa essere d’aiuto ai lettori italiani. Particolarmente a quei lettori che non hanno famigliarità con la lingua inglese e che tuttavia trovano, come me stesso, interesse e curiosità per fatti storici, documentazione e personaggi relativi alla genealogia del grande navigatore e scopritore del Nuovo Mondo. Ed è da questo Mondo Nuovo che io scrivo questa breve introduzione. Maurizio Tagliattini N.Y.C. May 1, 2008 2 Studio critico sull’origine di Cristoforo Colombo Poco tempo dopo aver completato il lavoro intitolato The Discovery of North America decisi di estendere la mia investigazione aggiungendo un capitolo finale dedicato all’origine controversa del grande scopritore, l’enigmatico uomo da Genova: Cristoforo Colombo. Lo scopo di questo capitolo critico non è soltanto di sezionare ed analizzare i risultati già ottenuti sul soggetto, ma anche di illuminare il più pienamente possibile gl’intricati processi storici che hanno formato sia il contenuto che la struttura di questi risultati, un compito complicato che, a mia intesa, non è mai stato precedentemente intrapreso. Con questo obiettivo in mente, presenterò i risultati cronologicamente, come emersero attraverso i secoli negli scritti dei vari storici ed annalisti, fornendo tutta la documentazione critica e l’evidenza storica sulla quale io ho raggiunto le mie conclusioni. Mi sono impegnato con forte determinazione per indicare il più chiaramente possibile ai lettori la via da seguire per raggiungere i fatti storici più evidenti, così che possano arrivare alle loro determinazioni indipendentemente dai miei commenti e conclusioni finali. Lasciatemi aggiungere che mentre gli storici devono inevitabilmente interpretare documenti ed evidenza storica, io ho coscienziosamente lavorato per essere principalmente informativo, aderendo il più vicino possibile ai documenti storici e di archivio a me disponibili. Alcuni dei nostri più prestigiosi e contemporanei storici, incluso E.S. Morison, argomentano che tutti i dubbi sull’origine di Cristoforo Colombo e la genealogia della sua famiglia dei Colombo, sono stati risolti. Essi asseriscono fermamente che il grande scopritore è nato in Genova (o nei pressi) come egli ha asserito in una sopravvivente copia del suo testamento o “mayorazgo” del 22 febbraio 1498, registrando che egli partì da quella città e colà era nato “pues que della salì y en ella nacì”. Copiosi atti notarili e carteggi furono trovati negli archivi di Genova e la sua città gemella Savona. Questi atti notarili rivelatori (il più dei quali furono scoperti nel XIX secolo) pertinenti ad una famiglia Colombo, furono scelti tra migliaia di altri atti ed interpretati da accademici di costituire prova che Colombo (Columbus) era un Colombo nato in Genova o nelle vicinanze tra il 26 agosto ed il 30 ottobre, 1451. Con la prerogativa di questa documentazione legale, la città di Genova pubblicò nel 1932 un ampio volume riproducendo in facsimile documenti scelti, alcuni dei quali erano stati già pubblicati nel 1602 quando il giureconsulto Giulio Salinerio presentò i primi atti notarili trovati su Colombo negli archivi di Savona. Questo volume del 1932 intitolato Colombo, fu pubblicato con l’ovvio intento di supplementare i già disponibili 15 larghi volumi pubblicati nel 1892-96 dal governo italiano (R. Commissione Colombiana) per celebrare il quattrocentesimo anniversario della scoperta del Nuovo Mondo. In tre edizioni (italiano, inglese-tedesco, e francese-spagnolo), il volume lascia poco dubbio che era inteso per comunicare a tutti i lettori del mondo che, sì, Cristoforo Colombo non solo era italiano nato in Genova, ma anche come conseguenza naturale un Cristiano di provata fede. Il Colombo del 1932 pubblicato dalla città di Genova (con il contributo di Giuseppe Pessagno ed altri) è un ultimo prodotto della “Scuola Genovese” i cui accademici sono stati coinvolti nella 3 Letteratura Colombiana dal tempo di Girolamo Bordone nel 1614 (come asserito da Pessagno nel suo lavoro del 1926) fino a Ugo Assereto che, alla fine del XIX secolo trovò il più importante di tutti gli atti notarili su Colombo, coronando, così, la già accumulata “documentazione sincrona”. Nel 1904, Assereto, infine, pubblicò il suo documento nuovamente scoperto sotto un titolo veramente rivelatore: La data di nascita di Colombo affermata da un nuovo documento. Questo prezioso “Documento Assereto” una volta appaiato con quello precedentemente scoperto nel 1887 da Marcello Staglieno, definitivamente stabilisce la nascita di Colombo, come menzionato prima, tra il 26 agosto ed il 30 ottobre del 1451. Nella prefazione del multilingue Colombo, il sindaco (il Podestà) della città di Genova pensò di rassicurare i suoi lettori internazionali della supremazia di Genova sulla questione di vecchia data riguardante l’origine di Colombo, dichiarando categoricamente: Negare i documenti qui raccolti nella loro forma autentica e originale è non riconoscere la luce del sole; accettarli significa liberare la realtà dalle infinite parole vane che si vanno moltiplicando ogni giorno per ricercare, fuori di Genova, le origini dello scopritore dell’America. Il Podestà di Genova Ing. Eugenio Broccardi Senatore del Regno Inoltre, nel commentario su Colombo si trovano altre asserzioni che sono in completo accordo con il Podestà e non meno enfatiche, incluso questa diretta ammonizione ai lettori: Per poter distruggere questa catena di prove è necessario sopprimere atti legali legati alla storia… chiunque desidera negare l’origine genovese dello scopritore, deve affrontare questa documentazione… Io ho affrontato a testa bassa questa fortezza di documentazione durante i miei anni di ricerca sull’origine di Colombo, e devo ammettere di tutto cuore che ignorare queste intimidanti (ma giudizievoli) ammonizioni, pone il ricercatore nella penosa posizione di un Don Chisciotte che affronta i mulini a vento. Sin dal 1602, Salinerio nel suo lavoro Adnotationes… ad Cornelium Tacitum, dopo aver avuto nelle sue mani solamente alcuni documenti relativi a Colombo, pronunciò la stessa scoraggiante conclusione: Cristoforo ha fatto tale chiara menzione del suo paese, che è veramente incredibile che oggi chiunque ne debba dubitare o fare ricerche… Eppure, lasciatemi aggiungere, dal tempo di Salinerio fino ai nostri giorni, nonostante consigli ed ammonizioni, ogni tanto, indagini sulla vera origine del famoso scopritore (qualunque siano i motivi, nazionalistici, etnici o religiosi) continuano ad emergere, come erba infestante che rifiuta di andarsene via. La speranza sembra non morire od affievolire mai di trovare nuove interpretazioni a ciò che sono ancora innegabili ed inesorabili questioni intorno all’origine del grande scopritore. Ciò che alimenta questa speranza, molti ricercatori, incluso io stesso, potrebbero testimoniare, è la curiosità, ostinazione ed il progressivo coinvolgimento. Nel 1864, per esempio, Henry Harrisse (1829-1910), ancora giovane ed indubbiamente inconsapevole delle numerose implicazioni e perplessità della Letteratura Colombiana, compose un saggio ottimisticamente intitolato Columbus in a Nutshell (Colombo in un guscio di noce). Come 4 risultò, Harrisse eventualmente abbandonò la sua promettente carriera legale e dedicò il resto della sua vita per districare e chiarire i misteri lasciati dietro di sé dall’enigmatico Cristoforo Colombo, il quale, apparentemente, li lasciò da chiarire ai futuri studiosi. Infatti, malgrado la copiosa documentazione disponibile oggi (e malgrado ciò che molti moderni luminari suggeriscono) molti aspetti della vita di Colombo sono ancora ostinatamente oscurati da uno spesso velo di mistero che, giustificatamente, genera incertezza e considerabile sospetto. Mentre alcuni storici, per qualsiasi ragione, scelgono di ignorare questo storico velo, esso forma un intrigante ed irriducibile arabesco che non sparisce anche
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