Capitolo VI - In fondo a destra. La campagna elettorale di Daniela Santanchè di Francesco Marchianò 6.1 A chi la televisione? A noi! Il giovane partito de La Destra, fondato da Francesco Stora- ce, nelle elezioni politiche 2008 ha presentato come candidato premier Daniela Garnero in Santanchè, fuoriuscita nella legislatu- ra precedente dalle fila di Alleanza Nazionale e tra le fondatrici del partito. Durante la campagna elettorale il candidato de La Destra ha avuto un spazio mediatico piuttosto alto come si può notare dal numero di presenze televisive1 riportate nella seguente tabella: Tabella 1. Apparizioni televisive di Daniela Santanchè Data Programma Canale 04/03/08 Ballarò RaiTre 06/03/08 Porta a Porta RaiUno 10/03/08 Primo Piano RaiTre 18/03/08 Omnibus La7 26/03/08 Porta a Porta RaiUno 27/03/08 Anno Zero RaiDue 28/03/08 Le invasioni Barbariche La7 03/04/08 Tg2 Punto di vista RaiDue 04/04/08 Omnibus La7 04/04/08 Conferenza Stampa RaiDue 09/04/08 Matrix Canale 5 Fonte: Elaborazione Mediamonitor Politica 1 La tabella fa riferimento ai programmi inseriti nel palinsesto della ricerca. 202 Francesco Marchianò Nei quaranta giorni di campagna elettorale, ha totalizzato 11 presenze, quasi una ogni tre giorni. Un dato importante che può far considerare Daniela Santanchè tra i candidati più visibili delle Politiche 2008. Facendo attenzione ai programmi nei quali ha presenziato, balza subito agli occhi la totale assen- za dalle reti Mediaset, ad eccezione di Matrix che, per ragioni legate alla par condicio, è stato “costretto” ad averla come o- spite. Si potrebbe insinuare che le reti del Cavaliere abbiano accuratamente evitato di concedere spazio ad un candidato che poteva insidiare il voto a destra del Pdl. Più volte, invece, è stata ospite nelle reti Rai ed anche a La7. Le sue presenze, al- tro elemento importante, si sono concentrate nella penultima settimana di campagna elettorale; nell'ultima, invece, c'è stata una sola apparizione, quella a Matrix. Dunque, da un punto di vista mediatico, ciò non l'ha favorita in maniera particolare. Nella maggior parte dei programmi si è trovata a discutere assieme ad ospiti poco conosciuti, specialmente con i candida- ti delle liste minori come: Stefano Montanari (Lista civica per il bene comune), Stefano De Luca (Partito Liberale Italiano), Renzo Rabellino (Lista dei Grilli Parlanti), Sergio Riboldi (Movimento Europeo Diversamente Abili), Bruno De Vita (candidato premier Unione Democratica per i Consumatori), Flavia D’angeli (candidata premier Sinistra Critica), Roberto Fiore (candidato premier Forza Nuova). Ciò si deve al fatto che, come si accennava, per legge a tutti i candidati premier spetta un minimo di “rappresentanza” televisiva uguale per tutti. Per questo motivo, alcune trasmissioni hanno preferito approntare delle puntate ad hoc per questi candidati invitan- done diversi “allo stesso tavolo”. Ciò ha contribuito alla co- struzione di un'immagine de La Destra come partito minorita- rio e periferico che sicuramente non le ha giovato mediatica- mente. Emblematico il titolo di una puntata di Porta a Porta, Capitolo VI - In fondo a destra 203 “Gli Altri”2, che esprimeva in maniera inequivocabile la di- stanza de La Destra, e degli altri partiti, dal centro della scena. Non tutti i programmi però, con la scelta degli ospiti, han- no marginalizzato la presenza di Daniela Santanchè. Alcuni, come Annozero, Ballarò e Omnibus, hanno affiancato al leader personaggi politici di rilievo come Fausto Bertinotti, Enrico Letta, Antonio Di Pietro, Bruno Tabacci e Maurizio Gasparri. In queste trasmissioni il candidato, confrontandosi con perso- naggi politici più conosciuti e di partiti più grandi, ha avuto un'immagine certamente più importante e centrale nel pano- rama politico. Non solo, in queste circostanze, molto spesso, Santanchè ha dimostrato di essere all'altezza della situazione tenendo testa ad interlocutori prestigiosi. In riferimento ai temi sui quali è stata invitata a confrontar- si si può notare che essi, come spesso accade, siano andati dal politico al polemico. La scelta di rompere con An e con Ber- lusconi per correre da soli, lo stipendio dei parlamentari, la polemica sulle donne con Berlusconi e con Alessandra Musso- lini, la campagna elettorale de La Destra e dei suoi avversari. Su tutti questi temi non ci si è confrontati sul contenuto poli- tico ma su quello polemico enfatizzando alcune querelle che hanno visto protagonisti Santanchè e altri politici e che hanno tenuto banco anche sui quotidiani sconfinando spesso nel gossip. I temi nei quali invece Daniela Santanchè si è trovata mol- to a suo agio, dimostrando di avere idee decise e anche effica- cemente comunicabili, sono stati quelli di natura economica e sociale. Sia sul tema della “casa” che sul fisco ha avuto buon gioco a spiegare le proprie proposte dimostrando competenza e apprezzabili doti mediatiche. Per esempio, sul tema dalla ca- sa, la proposta di istituire un mutuo sociale e di aumentare gli investimenti nell'edilizia popolare hanno dato sicuramente un'immagine positiva del partito. Il mutuo sociale, in partico- 2 La puntata è del 6 marzo. Sostanzialmente identica è stata la struttura della puntata del 26 marzo intitolata: “Noi corriamo da soli”. 204 Francesco Marchianò lare, è diventata una delle proposte più riconoscibili dal punto di vista televisivo e, con ogni probabilità, più accattivanti per i consumatori-elettori. Anche in riferimento al fisco, le propo- ste de La Destra sono state piuttosto chiare ed efficaci. La Flat Tax (creazione di un'aliquota unica non progressiva fino ad in certo reddito), l'aumento del prelievo fiscale ai grandi gruppi economici e finanziari, l'estensione della no tax area fino a 15.000 euro, sono state proposte spesso riprese nelle trasmis- sione diventando anche argomento di dibattito. Vi sono stati infine altri due temi importanti, uno “rosa” e l'altro “nero”. Rispetto al primo, trattandosi di una donna, molto spesso le domande si sono concentrate su questo aspet- to, per esempio sul suo ruolo di madre. Inoltre, approfittando dell'uscita, proprio durante la campagna elettorale, di un suo libro (Santanchè, 2008) dedicato ai maltrattamenti subiti dalle donne islamiche, è stata interrogata su questo punto. Nono- stante l'uscita del libro però, Santanchè non è riuscita ad im- porre questa issue nell'agenda dei media. La questione femmi- nile ha anche introdotto tematiche di particolare sensibilità e- tica, come l'aborto o i DICO, sulle quali il candidato de La Destra ha espresso la propria avversione. Il lato “nero” dei suoi temi ha invece riguardato il discorso intorno al fascismo. Nato con la candidatura da parte del Pdl dell'editore Ciarrapi- co, l'argomento “fascismo” ha avuto molto spazio nei primi giorni di campagna elettorale. La Destra, durante la sua cam- pagna elettorale, ha mantenuto al riguardo una posizione am- bigua spesso assumendo posizioni apologetiche in parte mira- te ad accrescere il consenso presso frange giovanili attratte dal messaggio delle formazioni neofasciste e sempre più in cresci- ta in Italia3. Da notare come del fascismo Daniela Santanchè ha dato un significato molto esteso, generalmente confuso con l'anticomunismo, anzi, ancor più, con l'avversione a tutte 3 Per avere un quadro generale della componente giovanile nell'estrema de- stra neofascista e dei rapporti con la politica e le istituzioni si veda Berizzi, 2009. Capitolo VI - In fondo a destra 205 le sinistre, “Se per fascismo si intende essere contro l'egemo- nia della sinistra allora io sono fascista” (Primo Piano, 10 mar- zo). In quest'ottica è stato classificato come “fascista” anche Papa Ratzinger verso il quale, per altro spesso, è stata espressa la stima da parte del candidato4. Di fatto però il tema è stato poi ripreso e sfruttato per tutta la campagna elettorale. Spe- cialmente in alcuni comizi, come quelli nei centri sociali di de- stra, si è fatta abbastanza esplicita apologia del fascismo il tut- to in una cornice nostalgica con sfondo di giovani che grida- vano “duce duce”. I giovani dell'area neofascista sono stati uno dei target preferiti da La Desta tant'è che in alcune tra- smissioni televisive, quando se n'è fatto riferimento, Daniela Santanchè li ha difesi a spada tratta, ritenendoli giovani “che scrivono libri, studiano, sono i migliori, sono quelli che vinco- no nelle scuole e nelle università” (Primo Piano, 10 aprile). Ri- manendo sul versante “nero”, tra i temi de La Destra ha fatto discutere quello dell'immigrazione sul quale il partito si è di- mostrato intransigente e xenofobo. Due proposte fatte nel corso della campagna elettorale meritano di essere riferite: la prima è stata quella di arrestare i clandestini che vanno negli ospedali pubblici per curarsi (“Prima li curiamo e poi li arre- stiamo”); la seconda è stata quella di rimpatriare tutti gli im- migrati rinchiusi nelle carceri italiane affinché scontino la pena nei paesi di origine (“Vadano nei propri paesi ad espiare le lo- ro colpe”)5. Dio, patria, famiglia, giovinezza, autorità, insom- ma, direttamente o indirettamente, sono state parole costanti del discorso di Daniela Santanchè che hanno collegato ideal- mente il suo partito ai movimenti neofascisti. In complesso però Daniela Santanchè è riuscita assai di ra- do e con fatica ad imporre nell'agenda dei media i propri temi e le proposte del proprio programma. Nella maggior parte di 4 Tra le altre, si vedano le puntate di Porta a Porta del 6 marzo e di Primo Piano del 10 marzo. 5 Si tratta di tematiche che la candidata riprende in diversi contesti: le cita- zioni testuali, tuttavia, fanno riferimento alla puntata di Porta a Porta del 26 mar- zo. 206 Francesco Marchianò casi essi sono stati imposti dalla trasmissione e dal conduttore e a questi ci si è dovuti adeguare. Da questo punto di vista, lo spazio mediatico del candidato de La Destra sembra uno spa- zio prevalentemente subìto.
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