Provincia della Spezia Servizio Protezione Civile Geom. Maurizio BOCCHIA Il rischio sismico è il valore del danno atteso da un terremoto che interesserà in futuro una determinata area Il valore del rischio sismico dipende da: - la pericolosità (P) sismica, cioè la probabilità che in un dato periodo di tempo possano verificarsi terremoti dannosi. - la vulnerabilità (V) sismica, cioè la capacità che hanno gli edifici o le costruzioni in genere di resistere ai terremoti. - l’esposizione (E), cioè la quantità e la qualità dei diversi elementi antropici che costituiscono la realtà territoriale (popolazione, edifici, infrastrutture, beni culturali, ecc.) e che potrebbero essere danneggiati,alterati o distrutti. Rischio sismico = P x V x E Atteso che il territorio regionale risulta soggetto al rischio sismico, la DGR n. 530 del 16 maggio 2003 approva una nuova classificazione sismica dei Comuni liguri, dichiarandoli tutti 235 a rischio sismico (precedentemente erano 32) e differenziandoli su tre classi di pericolosità a rischio decrescente da 2 a 4. La DGR 1259 del 26 ottobre 2007 individua, sulla base degli elementi realizzati congiuntamente dalla Struttura Regionale di Protezione Civile ed Emergenza, dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e dall’Università di Genova, i Comuni liguri a maggiore rischio sismico, e reputa indispensabile (entro un anno dalla notifica dell’atto) la definizione di Piani di Emergenza Comunale e Provinciale. I Comuni della Provincia segnalati sono: La Spezia, Sesta Godano e Varese Ligure La DGR n.1308 del 24 ottobre 2008 approva la nuova classificazione sismica regionale. Gli eventi meteorologici e sismici degli ultimi anni hanno confermato l’elevato stato di fragilità del territorio nazionale e reso ancor più necessaria la raccolta e l’elaborazione di dati, informazioni e conoscenze riguardanti gli scenari di rischio in atto e previsti, ai quali fanno riferimento determinati livelli di criticità. La DGR n° 1467/2009 detta le linee operative per la formazione dei Piani Comunali di Emergenza Speditivi, utili in caso di evento sismico ai fini delle attività della Protezione Civile La GP n° 237/2013 approva il “Piano Speditivo per l’individuazione dei percorsi e delle aree di ammassamento soccorritori e risorse in emergenza – Provincia della Spezia” utili in caso di evento sismico ai fini delle attività della Protezione Civile Per poter gestire in modo adeguato ed efficiente gli scenari di emergenza, il territorio provinciale è stato suddiviso in quattro COM : • COM Riviera Ligure con sede nel territorio comunale di Levanto • COM Val di Vara con sede nel territorio comunale di Borghetto di Vara • COM del Golfo con sede nel territorio comunale di La Spezia • COM Val di Magra con sede nel territorio comunale di S. Stefano di Magra Il Piano Speditivo di Emergenza individua le aree di ammassamento soccorritori e risorse, per ospitare in caso di evento le forze di soccorso provenienti da fuori Provincia. Tali aree devono risultare - facilmente raggiungibili dalle principali vie di comunicazione; - di superficie adeguata e con accessi di ampie dimensioni, Nel territorio provinciale sono state individuate cinque “aree di ammassamento soccorritori e risorse”, una per ognuno dei quattro COM e una a disposizione del CCS A queste si aggiungono “aree di ammassamento soccorsi temporanee” dislocate sulle principali vie di accesso stradali, che rendono più graduale l’accesso alle aree di ammassamento, evitandone il congestionamento. In caso di evento calamitoso risulta importante che vengano rispettate tutte le procedure per l’attivazione dei vari Centri Operativi secondo quanto previsto dal Metodo Augustus. Il Piano Speditivo ha lo scopo di gestire i soccorsi, in particolare quelli che giungono da fuori provincia, senza che avvenga una dispersione delle risorse, distribuendoli in modo omogeneo in base alle reali necessità del territorio. Tale ripartizione è compito del CCS (Centro Coordinamento Soccorsi). Corridoi di accesso sicuro -stradali: i varchi autostradali, cinque sul territorio provinciale, a servizio di due autostrade con nodo a Santo Stefano di Magra, costituiscono gli accessi più sicuri a seguito di una calamità - ferroviari: importanti in caso di problemi alla viabilità stradale. La Provincia della Spezia è servita da tre linee ferroviarie principali e per ognuna di queste viene individuato un accesso ferroviario a servizio di tre sui quattro COM provinciali - aerei: Sono presenti tre aree atte all’atterraggio di elicotteri, corrispondenti a tre COM nonché l’aeroporto militare. - marittimi: Il porto della Spezia offre un utile accesso (e relativa area di ammassamento) dal mare. Possono essere individuati ulteriori varchi nei porti turistici costieri. In caso di evento, tutte le aree di ammassamento e accoglienza, nonchè i corridoi di accesso sicuro, devono essere preventivamente verificati dal Responsabile di ogni singolo COM temporanee Legge 100 del 12 Luglio 2012 Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile PRINCIPALI NOVITÀ Dichiarazione dello stato di emergenza. Lo stato di emergenza può essere dichiarato anche “nell’imminenza” e non solo “al verificarsi” di calamità naturali oppure connesse all'attività dell'uomo che per intensità ed estensione devono essere fronteggiate con immediatezza di intervento con mezzi e poteri straordinari. Lo stato di emergenza viene deliberato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri o, per sua delega, di un Ministro con portafoglio o del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Segretario del Consiglio. La richiesta può giungere anche dal Presidente della Regione interessata, di cui comunque va acquisita l’intesa. Viene definita la durata e l’estensione territoriale dello stato di emergenza. La durata non può, di regola, superare i 90 giorni e può essere prorogata, di regola, per un massimo di 60 giorni, con ulteriore deliberazione del Consiglio dei Ministri. In relazione all’emergenza, viene individuata anche “l’amministrazione pubblica competente in via ordinaria” che coordina gli interventi conseguenti l’evento allo scadere dello stato di emergenza. D.L 59/2012 e L 100/2012 Ocdpc n. 1 del 22 maggio 2012 Attività di Gestione Emergenze Art. 2 1. Le spese derivanti dalle attività di cui all'articolo 1, commi da 3 a 5, nonché dalle eventuali attività di concorso ai soccorsi di cui all'articolo 1, comma 1 poste in essere da componenti non statuali realizzate nelle prime 72 ore dall'evento calamitoso, sono liquidate dai Direttori di cui all'articolo 1, comma 2, previa rendicontazione al Dipartimento della protezione civile. Successivamente a detto termine i citati Direttori provvedono ad effettuare le suddette attività, previa autorizzazione del Dipartimento della protezione civile, sulla base di apposita richiesta, corredata da adeguata motivazione e dalla previsione di spesa massima. 2. Per le attività di cui all'articolo 1, comma 1, realizzate nelle prime 72 ore dall'evento calamitoso dalle componenti statuali, gli oneri di natura straordinaria sono rimborsati dal Dipartimento della protezione civile previa rendicontazione delle spese sostenute. Successivamente a detto termine il rimborso viene corrisposto solo per interventi preventivamente autorizzati dal Dipartimento sulla base di idonea quantificazione. DOTT. ING. MAURIZIO BERTONI UFFICIOING. MAURIZIO ZONE SISMICHE BERTONI UFFICIO ZONE SISMICHE 18 L.R. n. 50 del 21.12.2012, L.R. n. 11 del 16 aprile 2013 e L.R. n. 23 del 19 luglio 2013 Modifiche e integrazioni alla L.R.29 del 21 luglio 1983 19 La Regione Liguria con successive Leggi Regionali – L.R. n. 50 del 21.12.2012, L.R. n. 11 del 16 aprile 2013 e L.R.n. 23 del 19 luglio 2013 ha apportato significative modifiche alla L.R. n. 29/1983 “Costruzioni in zone sismiche – Deleghe e norme urbanistiche particolari” Modificando gli adempimenti in materia di autorizzazione, controllo e denuncia dei lavori in zona sismica. 20 art.6 bis L.R.29/83 s.m.i. 21 “Autorizzazioni in zona 2” 22 La Classificazione a seguito dell’ OPCM 3274/2003 23 Tutti gli interventi nei Comuni individuati nell’Allegato 1 alla L.R. n. 29/1983 ( zona 2 amministrativa) come modificata dalla L.R. n. 50/2012 sono soggetti ad autorizzazione sismica preventiva ai sensi dell’art. 94 D.P.R.380/2001 e s.m.i.; Per la Provincia della Spezia: 1. ARCOLA 2. BOLANO 3. CALICE AL CORNOVIGLIO 4. CASTELNUOVO MAGRA 5. ORTONOVO 6. ROCCHETTA DI VARA 7. SANTO STEFANO DI MAGRA 8. SARZANA 9. VEZZANO LIGURE 10. ZIGNAGO 24 11. BRUGNATO “Autorizzazioni in bassa sismicità-zona 3S-3” 25 nelle zone a bassa sismicità 3S-3: . gli interventi negli abitati dichiarati da consolidare ( nessuno per la Provincia della Spezia) ; . i progetti presentati a seguito di accertamento di violazione delle norme antisismiche; . le opere strategiche e sensibili. 26 nelle zone a bassa sismicità 3S-3: . le certificazioni preventive per le sopraelevazioni ai sensi dell’art 90 D.P.R.380/2001. 27 art.6 L.R.29/83 s.m.i. 28 Con l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, i Comuni sono tenuti ad accettare il deposito dei progetti strutturali ai sensi dell’art. 6 della L.R. n. 29/1983 e s.m.i., a verificare la completezza e la regolarità della documentazione presentata, nonché a rilasciare all’interessato l’attestazione di avvenuto deposito. 29 Nell’attesa della piena operatività delle nuove disposizioni normative, e comunque non oltre il 31/12/2013, le singole Province continueranno a ricevere i depositi dei progetti che verranno loro presentati inviando tramite PEC l’attestazione di avvenuto deposito al Comune interessato. 30 art.7 bis L.R.29/83 s.m.i. 31 - art. 7 bis “ Vigilanza e controlli” : tale articolo ai commi 1,2 e 3 stabilisce che la Provincia eserciti i controlli dei progetti e i controlli ispettivi in corso d'opera con metodo a campione. Sempre lo stesso articolo al comma 3 bis, (introdotto dall'art. 1 della legge regionale 11/2013) prevede che la Provincia in relazione alle funzioni di cui alla presente legge, può stabilire l'applicazione di spese istruttorie, determinate sulla base di criteri definiti dalla Giunta Regionale.
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