yoL. vm. N. 23. BOLLETTINO CLUB ALPINO ITALIANO flELAZIOiNI DI ESCURSIONI, ASCENSIOINI E» OSSERVAZIONI SCIENTIFICHE PUBBLICATE PER CURA DELLA DIREZIONE DEL CLUB ED ATTI DELLA SOCIETÀ SEDE CENTRALE DEL CLUB TOniMO G. CANDELETTI, SUCCESSORE G. CASSONE E COMP. TIPOORAFO-SìDIIOBB INDICE DELIE MATERIE CONTENUTE NEI N. 23 PAETE I (Seguito). — Itinerario ddVAgordino, pag. 307. — Le Stazioni meteorologiche stabilite presso alle Alpi ed agli Appennini Italiani nel- Vanno 1873, pag. 324. — Une semaine dans les Alpes Graies, pag. 366. — Una escursione al Gran Sasso d'Italia narrata ai soci del Club Alpino in occasione della prima adunanza della Sezione d'Aquila, pag. 370. — Poche parole sugli Alpinisti, sullo Stambécco e sul Camoscio, pag. 376. — Ascensione del Monte. Serpeddi (Sardegna), pag. 388. PARTE II. — Atti del Sesto Congresso degli Alpinisti Italiani tenutosi in Bormio nella Valtellina il 31 agosto 1873, pag. 401. — Relazione del Congresso, pag. 401. — Processo verbale dell'adunanza tenuta in Bormio {Valtellina) il 31 agosto 1873, pag. 429. — Assemblea gene­ rale ordinaria dei soci del Club Alpino Italiano nell'anno 1874, pag. 476. — Seduta prima, 14 marzo, pag. 476. — Belazione sullo svolgimento del Club nel 1873, pag. 479. — Bendiconto finanziario per l'anno 1873, pag. 483. — Schiarimenti sul rendiconto, pag. 487. — Belazione della Commissione di revisione dei conti dal 31 dicembre 1872 al 31 di­ cembre 1873, pag. 488. — Inventario carte-vcdori del Club Alpino Italiano, pag. 491. — Bilancio preventivo 1874, pag. 491. — 'Seduta seconda, 15 marzo 1874, pag. 514. Bollettino del Club Alpino Italiano, numero 23. Itinerario dell'Agordino. Indicazioni pel viaggio ad Agordo (linea principale). Note offerte agli alpinisti da Antonio De 3Ianzoni. Alla stazione ferroviaria di Mestre, il viaggiatore proveniente dall'Italia meridionale ed occidentale ascende nel convoglio che da Venezia per Treviso e Conegliano si dirige ad Udine e Trieste. Da Mestre a Treviso (metri 10 sul mare) si impiegano 40 minuti, e da Treviso, attraversando dopo una mezz'ora, sopra un magnifico ponto in pietra, il iìume Piave, che dalle montagne bellunesi scorre al mare, si arriva in 45 minuti alla amena e veramente pittoresca cittadella di Conegliano (metri 60), già culla del celebre pittore G. B. Cima, località rinomata pei suoi vini, ed ora sede di una buona società enologica. Dal caffè della stazione di Cone­ gliano, dove si gode un panorama delizioso, parte giornalmente, in coin­ cidenza cull'arrivo del treno di Venezia su! meriggio, un omnibus per Belluno (Percorrenza ore 7, prezzo del posto lire 5). Dall'albergo dei fratelli Antoniazzi, prossimo alla stazione, parte pure alla mezzanotte, in coincidenza coll'arrivo del treno notturno di Venezia, una corriera po­ stale per Belluno, che vi trasporta anche passeggieri (Percorrenza ore 6i prezzo del posto lire 5). Il viaggiatore che lo desiderasse troverà all'al­ bergo suddetto un servizio di vetture per Belluno al prezzo di lire 18 per legno ad un cavallo da due persone, e lire 24 per carrozza a due cavalli da quattro persone (L'uso di mancia allo stalliere ed ai postiglioni è ge­ nerale nelle provincie venete). Da Conegliano in poco piii di un'ora, con strada eccellente, in mezzo ad ubertose campagne fiancheggiate da deliziose colline, si giunge all'antica Ceneda (metri 142), che, riunita nel 1866 al vicino Serravate (metri 156), forma ora la nuova città di Vittorio. Il clima è eccellente, il territorio ricco di grani, vini, sete. All'uscire di Serravalle cessa di un tratto il piano, e la via, in quasi continua ascesa, si trova rinserrata fra i monti. Dal primo a destra si escava da qualche anno buona quantità di calce idraulica, che, cotta e polverizzata in Serravalle, oifre campo ad una di­ screta industria di esportazione. Una mezz'ora circa più avanti si presenta Club Alpino Italiano — Bollettino n" 23 20 308 Parte I. un piccolo lago, dal quale ha origine il fiume Meschio, e sulle cui sponde • ridenti sorgono alcune fabbriche di carta. La strada, sempre più ripida, passando sull'opposto lato della valle, giunge in un'ora al lago Blorto (metri 273), privo di sorgenti o di sbocchi visibili. Da questo punto, sa­ lendo continuamente, tocca dopo un'ora il vertice del Monte Fadalto (metri 490), da dove in pochi minuti scende alla stazione postale e vil­ laggio di Santa Croce (metri 487), che dà nome al bel lago sottoposto (metri 374). Da Santa Croce, lambendo il lago, si passa, in un'ora circa, pel nuovo ponte in ferro sul Piave, eretto nel 1871 in sostituzione a quello di legno bruciato dagli Austriaci nel 1866, alla borgata di Ponte nelle Alpi (metri 385), subito fuori della quale, abbandonata la strada diritta, che seguendo la maestosa valle di prospetto conduce in Cadore e Tirolo, e piegando a sinistra ai piedi del Monte Serra (metri 2,123), il viaggiatore in meno di un'ora arriva a Belluno (metri 385). Belluno. — Alberghi: Cappello, Due Torri, con bagni; La Vena cVOro, stabilimento idropatico a tre quarti d'ora dalla città. Caffè del Commercio. Posta-cavalli dell'impresa Da Ponte, con agenzia della strada ferrata dell'Alta Italia pei trasporti. Degni di osservazione in Belluno: la porta Dojona, il teatro, la vasta piazza del Campitello con stupenda vista nel fondo sulla valle del Piave ; il liceo Tiziano, nel quale esiste una buona biblioteca, il municipio, il palazzo della prefettura; la bella torre e le rovine del Duomo, crollato in seguito al terribile terremoto del 29 giugno 1873. Le traccie di quella grande sventura, che il viaggiatore non avrà durato fatica a scorgere par­ tendo da Oeneda nei fabbricati lungo la via, appariscono tuttora doloro­ samente giganti in Belluno. Amenissimi i contorni della città rallegrati da belle villeggiature, tra le quali interessante assai la villa Manzoni ai Patt, a un'ora di distanza. Da Belluno, presso l'impresa Da Ponte (dove chi lo desiderasse troverà un servizio speciale per Agordo, lire 12 legno ad un cavallo per due persone, e lire 20 carrozza a due cavalli per quattro persone), dopo l'ar­ rivo della corriera di Conegliano parte ogni mattina una vettura postale per Agordo (Percorrenza 4 ore, prezzo del posto lire 3,50). Uscito di città il viaggiatore, volgendosi al nord, tra i monti che fanno corona alla pit­ toresca vallata bellunese, potrà discernere la bizzarra aguglia denominata Gusella di Vescovà, e dopo un'ora circa giungerà al Mas (metri 370) allo sbocco della valle del Cordevole. Bimarchevoli i canali di Gron, che co­ stituiscono un fatto interpretato ancora in diverso modo dai geologi, e l'ex-chiostro di Vedana sulla destra sponda del torrente, già soggiorno del rinomato lapidificatore Girolamo Segsto. Sempre addentrandosi nella valle del Cordevole, in tre quarti d'ora si raggiunge la Stanga (metri 410), osteria a mezza strada, dove non fa mai difetto un bicchiere di vino scelto. Prossima sta la grotta di Piero, con caduta d'acqua siiificiente- mente interessante. Proseguendo, dopo mezz'ora si attraversa il Corde­ vole alla Muda sopra un bel ponte di pietra, e la valle sempre più an- Itinerario délVAgordino 309 gusta raggiunge il sublime dell'orrido un 20 minuti più avanti, tra i due ponti di Castello. Qui il botanico non senza un senso di stupore noterà sui margini della strada, a soli 530 metri d'elevazione dal mare, la pre­ senza del Gnaphalium Iconfopodiimi. L'aere impregnato di acido solforoso e l'acqua del Cordevole tinta cupamente in rosso, rivelano vicine le mi­ niere di Valle Imperina (metri 545),. che poco dopo si presentano con fantastico aspetto. Dalle miniere il viaggiatore', in mezz'ora circa, ripas­ sato il Cordevole a Ponte Alto su di un bel ponte in legno, arriva ad un ampio ed ameno bacino contornato da altissime montagne dolomitiche, nel cui centro giace Agordo (metri 611). Agordo. — Albergo: Miniere. Noleggiatori di cavalli e vetture, fratelli Zanella. Meritevole di osservazione: la chiesa abaziale, l'ampia piazza del Eroi, fidorna di bei fabbricati, tra i quali il palazzo Manzoni e il nuovo mu­ nicipio, e la sala di lettura del Club Alpino sotto ai portici. Il permesso per visitare le miniere erariali di Valle Imperina viene rilasciato dal­ l'ufficio della Direzione montanistica in Agordo. Informazioni alpine presso la segreteria del Club. 310 Parte I. .So 03 t o3 (3 C OJ al g.a> " [O ^.J .^'- 03 03 -a ° S§ . tì c3 a ^ a "a :=; _c3 o3 2. o :s ^ " 1^ à^ e . CD !*• O S p o , ^o c« ti O o a m .0) -^•^'3 -^1 ÌSI CD oj a " ^ m cS 3 " CD S > o t'3 g 'O CQ <o .2 o ° o3 Si ra c3 m « a_ H fci o . "o '^ "^ ^ iJ CD O OJ •J^ 03 03 O a —* N sl.s.a ^^ m ^ C3 c3 o OS ,— cT ._ c ttj B "" !^ d S^ l>. ° T^ cj co •rs '2 P- I ss e :~ .-. o e •-a _^ Ss"" 03 "•C^3 S.-.i-'^ " § « OS N CJ ,—1 co " O 03 a o a 03 03 0) 1-=. o a S .S -S s a S <D;= g !3 o ;:r: c^ 'P !? .2 C^ cQ a> P^ 1» P4 o o a e "S u o O 00 !0 o co S>1 e «5 OJ. CD «5 iti «S ti -s s s S3 J3 125 1 -* •ai •^ -rt 0) CO è? Icu- -rt -ri •«n "H t^ =i o 03 = = == a> o 1 u ^3 09 •< S. e* o CS i •eS s co u o •*i ea --??;-2; :-1BfSté^kt¥m'<tSfSiAg'^^^fg^^^^^ JIEffil Località da percorrere Ore Alberghi Osservazioni a piedi sol mare » 2/4 Osteria 620 A Taibon ha principio la bella Valle di San Lucano (dal santo cbe vi dimorò e morì circa il 400), solcata dal limpido torrente Tegnas, e clie otfre largo campo di studio al geologo, al botanico ed al pitttore.
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