
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA' DI BOLOGNA Corso di laurea magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale Titolo della tesi La produzione di videoclip attraverso le sue trasformazioni economiche, sociali e distributive Tesi di laurea in Economia e Marketing dei Media Audiovisivi Relatore Presentata da Prof.ssa Veronica Innocenti Davide Ranni Correlatore Prof. Massimo Fantini Sessione I Anno Accademico 2020/2021 A Emma e Anna. Siate sempre coraggiose (∂ + m) ψ = 0 Indice Introduzione .................................................................................................................. 7 CAP. 1- L’EVOLUZIONE DEL VIDEOCLIP NELLA DISTRIBUZIONE ........ 13 1.1 Le età storiche del videoclip ............................................................................... 13 1.2. Da uno a due canali di comunicazione: dalla Tv a Youtube ........................... 28 1.2.1 La programmazione di MTV dal 1998 al 2020 ........................................... 29 1.2.2 L’Auditel e il videoclip ................................................................................. 37 1.2.3 I dati di ascolto televisivi di MTV Music e VH1 ......................................... 39 1.3 YouTube e il concetto di visualizzazioni ............................................................ 44 1.3.1 Il caso Vevo: il futuro del videoclip? ........................................................... 53 CAP. 2- I DIRITTI DEL VIDEOCLIP ..................................................................... 57 2.1 La legge sul diritto d’autore ............................................................................... 57 2.2 La legislazione in Italia: il videoclip come opera cinematografica .................. 62 2.2.1 IMAGinACTION e la modifica della Legge Cinema ................................. 66 2.3 La legislazione del videoclip negli Stati Uniti ................................................... 69 2.4 GEMA VS YouTube: un problema di copyright? ............................................. 70 CAP. 3- I FINANZIAMENTI DEL VIDEOCLIP ................................................... 73 3.1 Le partnership tra brand e musica ..................................................................... 73 3.1.1 Il product placement .................................................................................... 74 3.1.2 Regolamentazione legislativa del Product Placement negli Stati Uniti e in Italia ....................................................................................................................... 77 3.1.3 Il Product Placement nel videoclip .............................................................. 79 3.2 La Film Commission: una possibilità poco sfruttata? ...................................... 86 3.3 Il Tax Credit Cinema: il futuro del videoclip? .................................................. 90 3.3.1 Movie Production Incentives ....................................................................... 92 3.3.2 Il Tax Credit negli Stati Uniti ...................................................................... 94 3.3.3 Il Tax Credit in Italia ................................................................................... 96 5 CAP. 4- QUANTO COSTA UN VIDEOCLIP? ..................................................... 101 4.1 Le fasi di produzione ........................................................................................ 101 4.2.1 Da uno a tre videoclip: Official, Lyric e Vertical..................................... 105 4.2 I costi del videoclip ........................................................................................... 108 4.4 Il K-Pop: solo videoclip High End ................................................................... 113 Conclusioni ................................................................................................................ 119 APPENDICE A .......................................................................................................... 123 APPENDICE B .......................................................................................................... 137 APPENDICE C .......................................................................................................... 143 APPENDICE D .......................................................................................................... 149 GALLERIA ICONOGRAFICA ................................................................................. 157 Bibliografia ................................................................................................................ 205 Sitografia .................................................................................................................... 216 Videografia ................................................................................................................. 218 6 Introduzione Nell’immaginario collettivo, il videoclip è sempre stato considerato come quella “cosa che si guarda su MTV” e che “è tipo un film corto con la musica”, considerazioni che si trovano nel mezzo del giusto e dello sbagliato. In prima analisi bisogna fare una delucidazione su quale sia il termine corretto, nella lingua italiana, per indicare la forma audiovisiva “che traduce in immagini, brani musicali”;1 si pensi al termine anglofono usato, music video, ma anche a clip e proto- clip, come venivano inizialmente chiamati negli anni Cinquanta e Sessanta. Il primo (musica in video) sta a sottolineare l’unione delle due arti che lo compongono, quella musicale e quella filmica; la seconda, dall’inglese to clip, ovvero tagliare, pone l’accento sulla brevità del prodotto, visto che, solitamente, ha una durata uguale o simile a quella del brano musicale, circa tre minuti e mezzo/quattro2 e, letteralmente, a tagliare (nel senso del montaggio) molte scene girate per rientrare nel minutaggio della canzone. Unendo queste due definizioni e traducendole in italiano, verrebbe da pensare che la denominazione corretta sia videoclip musicale, proprio perché racchiude tutte le caratteristiche di questa forma audiovisiva, il video, la musica e il taglio, inteso come montaggio, ma in questo lavoro si utilizzerà la dicitura videoclip perché il “video” racchiude già in sé sia la caratteristica filmica e quella musicale, ponendo l’accento maggiormente sulla parte “clip”, perché è un ritaglio di immagini incastrate in pochi minuti, al contrario di un film che può permettersi di evitare un montaggio frenetico. Questo lavoro intende dimostrare in quali modi e tramite quali strumenti la produzione di videoclip sia cambiata nel corso degli anni attraverso le sue trasformazioni nei campi della distribuzione, della legislazione e dei finanziamenti al videoclip. Comprendere cosa voglia dire oggi produrre un videoclip significa constatare come questi tre macro-argomenti abbiano influenzato, secondo diverse sfaccettature, i budget e gli investimenti monetari da parte delle case discografiche. Inoltre, non si vuole dare un giudizio sulla natura stilistica dei videoclip o fare una critica su quelli che stilisticamente si avvicinano a una bellezza cinematografica, ma 1 https://www.treccani.it/enciclopedia/video_%28Enciclopedia-Italiana%29/ (ultima consultazione 06/05/2021). 2 Si sta facendo riferimento al brano pop medio. 7 affermare che una buona produzione e un discreto budget, uniti a una buona collocazione distributiva e l’uso di finanziamenti pubblici e privati, può far sì che il videoclip sia ancora un mezzo remunerativo, sia a livello economico sia a livello di immagine dell’artista. Il mercato discografico ha attuato una rivoluzione con l’avvento delle piattaforme streaming e l’evoluzione di MTV da canale tematico a canale generalista, ma il videoclip non risponde solamente più alla dialettica promozione del brano/vendita del brano, ma, soprattutto, a un ritorno con minori introiti e maggiore visibilità dell’artista su più canali (televisivo, web) e aumentare l’engagement tra artista e consumatore perché il videoclip non è solamente prodotto economico, ma anche sociale Ovviamente la forza del videoclip non è uguale per ogni artista o per ogni canzone e, in particolar modo, è diversa in base al mercato discografico per ciascuna nazione; non è certo una sorpresa che in un paese come gli Stati Uniti in cui le case discografiche hanno risorse economiche importanti, i videoclip hanno un impatto considerevole nel pubblico. Basti pensare a Bad3 di Michael Jackson (Martin Scorsese, 1986), un cortometraggio, un mini-film con una cura per ogni dettaglio; a Baby One More Time di Britney Spears (Nigel Dick, 1998)4 che ha trasformato il Teen-Pop in un fenomeno virale e imprimendo nella cultura Pop l’immagine della Lolita vestita da scolaretta, ancora oggi, dopo più di vent’anni, iconico; a Madonna, che con la sua intera videografia ha ribaltato qualsiasi tabù, dal sesso ai diritti della comunità LGBTQ+, fino all’attacco verso la Guerra in Iraq del 2003; a Lady GaGa che ha riportato il videoclip ai fasti degli anni Ottanta e Novanta, con novità e hype intorno a opere come Paparazzi (Jonas Åkerlund, 2009)5 e Alejandro (Steven Klein, 2010)6 che gridano all’eccesso, quasi alla censura in contrapposizione a videoclip semplici come Million Reason (Ruth Hogben, Andrea Gelardin, 2016)7 o Stupid Love (Daniel Askill, 2020),8 quest’ultimo girato interamente con un iPhone 11;9 a Beyoncé che con gli 3 https://www.youtube.com/watch?v=Sd4SJVsTulc (ultima consultazione 17/05/2021). 4 https://www.youtube.com/watch?v=C-u5WLJ9Yk4 (ultima consultazione 17/05/2021). 5 https://www.youtube.com/watch?v=d2smz_1L2_0
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