Comune di Carnago Provincia di Varese PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DOCUMENTO DI PIANO RELAZIONE Sindaco Maurizio Andreoli Andreoni Assessore al Territorio, Ambiente e Urbanistica Maurizio Andreoli Andreoni Responsabile Servizio Territorio arch. Giuseppe Morrone Progettisti arch. Federico Acuto dott. Davide Baldi arch. Luigi Fregoni arch. Mauro Mericco arch. Pierfrancesco Seclì arch. Lucio Speca Capogruppo Arch. Pier Francesco Seclì Consulente per la VAS Ing. Stefano Franco Studio Ambiente e Territorio Estremi di approvazione ……………………….. Febbraio 2011 Luglio 2010 Fase Data Note Indice 1 PREMESSA .................................................................................................................................... 4 1.1 UN APPROCCIO CONSAPEVOLE ALLA LR 12/2005 ..................................................................................... 4 1.2 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA E PARTECIPAZIONE ......................................................................... 5 1.3 L’ AVVIO DEL PROCESSO PARTECIPATIVO TRAMITE I QUESTIONARI ................................................................... 6 2 STRUTTURA DEL DP ...................................................................................................................... 9 2.1 I CONTENUTI DELL ’ART . 8 DELLA LR 12/2005 .......................................................................................... 9 2.2 ARTICOLAZIONE INTERNA DEL DOCUMENTO DI PIANO .............................................................................. 10 2.3 SPECIFICITÀ METODOLOGICHE DEL DP DI CARNAGO ................................................................................. 12 3 LE PREVISIONI SOVRAORDINATE ................................................................................................ 14 3.1 I NUOVI SCENARI DEL PTCP ................................................................................................................. 14 3.2 LA RETE ECOLOGICA ........................................................................................................................... 15 3.3 UNA SINTESI DELLA TRASFORMAZIONE DEGLI AMBITI AGRICOLI E DELLE AREE BOSCATE ..................................... 17 3.4 IL PAESAGGIO COME RISORSA DA VALORIZZARE E TUTELARE ........................................................................ 20 4 DINAMICHE IN ATTO ................................................................................................................... 23 4.1 DINAMICHE SOCIO -DEMOGRAFICHE ...................................................................................................... 23 4.2 IL RUOLO E LO STATO DI ATTUAZIONE DEL PRG VIGENTE ........................................................................... 27 4.3 LE INFRASTRUTTURE .......................................................................................................................... 32 5 SCENARIO STRATEGICO .............................................................................................................. 34 5.1 UN MODELLO DI SVILUPPO SOSTENIBILE E RESPONSABILE ........................................................................... 34 5.2 LINEA D ’AZIONE A. VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO COME RISORSE IRRIPRODUCIBILI 36 5.3 LINEA D ’AZIONE B. RIORGANIZZAZIONE URBANA E SOSTENIBILITÀ DEL CARICO INSEDIATIVO .............................. 37 5.4 LINEA D ’AZIONE C. TUTELA E RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO – ARCHITETTONICO E CULTURALE ...... 39 5.5 LINEA D ’AZIONE D. RAFFORZAMENTO DELLA “C ITTÀ PUBBLICA ” ATTRAVERSO LE DOTAZIONI DI SERVIZI PUBBLICI .. 43 5.6 LINEA D ’AZIONE E. SISTEMA DELLA MOBILITÀ E MIGLIORAMENTO DELL ’ACCESSIBILITÀ PUNTUALE ...................... 44 6 OBIETTIVI QUANTITATIVI ............................................................................................................ 47 6.1 GLI ORDINI DI GRANDEZZA DEL PIANO VIGENTE ........................................................................................ 47 6.2 STIME DI POPOLAZIONE E CARICO INSEDIATIVO DEL PGT ........................................................................... 48 6.3 CONCLUSIONI ................................................................................................................................... 52 7.1. COSA SONO GLI AMBITI DI TRASFORMAZIONE (ATU) ........................................................................... 55 7.2 FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI .......................................................................................................... 55 7.3 LE REGOLE DEL GIOCO ........................................................................................................................ 56 8 VALENZA PAESAGGISTICA ........................................................................................................... 59 8.1 UN TEMA CENTRALE ........................................................................................................................... 59 8.2 LA CARTA DEL PAESAGGIO ................................................................................................................... 59 8.3 LA CARTA DI SINTESI DI SENSIBILITÀ PAESAGGISTICA .................................................................................. 61 9 ELABORATI DEL DP E ALLEGATI ................................................................................................... 62 Comune di Carnago - Piano di Governo del Territorio - 1 Premessa 1.1 Un approccio consapevole alla LR 12/2005 La LR 12/2005 e ssmi è l’esito di un processo di revisione delle regole urbanistiche che negli ultimi anni ha portato al progressivo allontanamento dal “piano” come atto autoritativo e rigido ad una concezione più “flessibile”. E’ innegabile che, il vecchio Piano regolatore in molti casi si è dimostrato incapace di governare lo sviluppo di realtà territoriali complesse caratterizzate dalle nuove sfide della sostenibilità, nelle quali le trasformazioni avvenivano più spesso “in variante” che secondo le regole dettate piano; per altro verso, e molto più concretamente, un motivo ulteriore che ha messo in crisi i tradizionali strumenti di pianificazione, è la cronica “scarsità di risorse” economiche, che spinge l’Amministrazione pubblica a nuove pratiche di “negoziazione” con gli attori privati. È stato anche detto che la LR 12/2005 è “la legge dei Sindaci”, poiché lascia molto spazio alle Amministrazioni per definire i propri obiettivi di trasformazione del territorio: attribuisce grande importanza alla “fase attuativa”, consente di ridefinire il fabbisogno dei “servizi pubblici” caso per caso, vuole semplificare le procedure per la parte già costruita delle città (Tessuto urbano consolidato). Tuttavia, se si prende alla lettera e si esaspera la spinta alla “contrattazione” tra pubblico e privato, confondendo questo come il momento della difesa dell’ “interesse pubblico”, si rischia di allargare i margini di discrezionalità e di parzialità della gestione del territorio. Così come la semplificazione delle procedure può favorire la rapidità degli interventi, essa si presta ad alcuni rischi riconosciuti, come possibili “distorsioni” della contrattazione non trasparente e ad un eccesso di localismo, con modalità di comportamento troppo diverse in territori vicini. Dunque, le giuste richieste di rinnovamento della legislazione urbanistica, non possono pertanto tradursi in una mera deregulation: il ruolo dell’Amministrazione pubblica deve restare fondamentale per garantire l’ “interesse pubblico”, vale a dire di quei servizi e di quelle strutture su cui si basa uno standard di vita dignitoso (asili, scuole, verde pubblico, biblioteche, ecc.). Dunque, nel redigere il nuovo Piano di Governo del Territorio di Carnago, da un lato, si dovrebbe fare tesoro dell’esperienza condotta negli anni recenti soprattutto in termini di “trasparenza delle procedure” e di efficacia degli atti di “programmazione negoziata”, dall’altro, non si dovrebbe rinunciare a un chiaro ed autorevole ruolo di indirizzo programmatorio pubblico per il PGT; in una parola, di reale “governo” del territorio, come recita la stessa titolazione della legge. Ciò non vuol essere una generica petizione di principio, ma l’espressione di una necessità, in relazione ad un uso efficiente e sostenibile delle risorse. Si parlerà d’ora in poi di tre documenti che formano il PGT, strettamente collegati tra di loro, ma con diversa valenza: il Documento di piano (art. 8) che non ha effetti giuridici sul regime dei suoli, ma costituisce piuttosto il “programma del Sindaco” (scade infatti ogni cinque anni); il Piano dei servizi (art. 9), documento fondamentale con il quale si identificano i fabbisogni specifici del comune e, di conseguenza, gli investimenti in termini di opere pubbliche e di servizi (questo documento non scade e può essere sempre aggiornato); il Piano delle regole (art. 10), che contiene, appunto, le “regole base” per la trasformazione della parte già costruita della città (questo documento modifica il regime dei suoli e non scade). Dentro questo schema, se è vero che il “documento di piano” costituisce momento prevalentemente politico (sia pure supportato dalle necessarie analisi conoscitive), cioè dovrà conservare carattere “strategico e programmatico”, vale a dire assumendo gli indirizzi del Relazione Documento di Piano - 4 Comune di Carnago - Piano di Governo del Territorio - programma amministrativo assunto dai Cittadini, il fulcro della costruzione tecnica (urbanistica) del piano diviene necessariamente il cosiddetto
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