Come già in passato per le esposizioni Cuno Amiet, Max Beckmann, Natura e Uomo e India antica, anche per la mostra dedicata a Sergio Emery il Museo d’arte Mendrisio organizza un concerto straordinario, appositamente studiato per la retrospettiva dedicata al noto artista ticinese. Il museo, luogo per antonomasia votato al silenzio, si trasformerà per l’occasione in una grande SCATOLA SONORA grazie alle improvvisazioni di 4 jazzisti d’eccezione: Max Ionata, sax tenore Bebo Ferra, chitarra Riccardo Fioravanti, contrabbasso Nicola Angelucci, batteria I solisti, muovendosi liberamente nelle sale, si lasceranno ispirare dalle opere esposte restituendone allo spettatore una visione arricchita dalla presenza della musica. Il materiale sonoro elaborato singolarmente dai musicisti all’interno del museo confluirà – in un secondo momento – in un concerto all’aperto nella splendida cornice del chiostro dei Serviti. L’evento inaugura la rassegna JAZZ IN MOSTRA che il Museo d’arte Mendrisio intende portare avanti con regolarità accanto alle proprie proposte espositive. Il biglietto (20.-- CHF/€) include l’entrata alla mostra e il concerto con posti a sedere non numerati. La riservazione è obbligatoria al numero 058.688.33.50 o via email [email protected] entro venerdì 11 giugno 2021. Max Ionata Considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani della scena jazz contemporanea, Max Ionata ha bruciato le tappe in una carriera vertiginosa conquistando in pochi anni l'approvazione di critica e pubblico, riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all'estero. Ha condiviso il palco con artisti del calibro di Robin Eubanks, Reuben Rogers, Clarence Penn, Lenny White, Billy Hart, Alvin Queen, Ali Jackson, Jimmy Haslip, Dave Weckl, Marvin Smitty Smith e Joe Locke, senza dimenticare Anne Ducros, Steve Grossman, Mike Stern, Bob Mintzer, Bob Franceschini, Hiram Bullock, Joel Frahm, Miles Griffith, Anthony Pinciotti spaziando dai territori della musica improvvisata alla canzone d’autore. Ai concerti con Dino Piana, Roberto Gatto, Dado Moroni, Stefano Di Battista, Giovanni Tommaso, Flavio Boltro, Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Enrico Pierannunzi si accostano infatti quelli con Gegè Telesforo (con una fortunata tournée) e poi con Mario Biondi, Ornella Vanoni, Vinicio Capossella e ancora Renzo Arbore, Sergio Cammariere, Nino Buonocore e Violante Placido. Musicista eclettico, Max Ionata ha incontrato la musica da bambino, attraverso la banda del paese, e approdato al jazz ha scoperto la sua più profonda vocazione e la sua vena creativa, iniziando a comporre musica per i suoi vari ensembles e continuando a collaborare con i grandi nomi della musica improvvisata sul palco come in sala d’incisione (ha al suo attivo la pubblicazione di oltre 90 album e 14 incisioni a suo nome tra cui il recente “REWIND” – alla guida del suo Hammond Trio). Un successo che si aggiunge ai molti premi e riconoscimenti internazionali, tra i quali il 1. premio al Concorso Nazionale di Jazz “Baronissi Jazz”(2000); il premio del pubblico al concorso internazionale “Tramplin Jazz D’Avignon” in Francia (2002); il 2. posto nel referendum annuale “TOP JAZZ 2011”della prestigiosa rivista Musica Jazz (2011); il prestigioso premio Jazzit Award come miglior sassofonista tenore italiano (2012/2013 e 2017). Bebo Ferra Sardo d’origine e milanese di adozione, Bebo Ferra da anni si è affermato come uno dei più importanti chitarristi di jazz italiano e la sua lunga militanza nei Devil Quartet di Paolo Fresu l’ha posto definitivamente anche all’attenzione del pubblico internazionale. Ha suonato, registrato e collaborato con tanti altri esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale tra i quali: Alex Foster, John Clark, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Steve Grossmann, Maria Pia de Vito, Jim Black, Billy Cobham, Peter Bernstein, Joe Lovano, Dedè Ceccarelli, Rita Marcotulli, Franco Ambrosetti, Franco D’Andrea, Mark Nigthingale, George Robert, Emmanuel Bex, Carol Welsman, Danilo Rea, Eddie Martinez, Gianluigi Trovesi, Antonello Salis, Roberto Gatto, Flavio Boltro, Paul Mc Candless, Jaribu Shaid, Paolo Damiani, Gianluigi Trovesi, Pietro Tonolo, John Stowell etc. Ha inciso circa un centinaio dischi, di cui una ventina come leader e co-leader. La sua attività, oltre a quella concertistica nell’ambito Jazz, si sviluppa anche con la composizione di musiche da film. Nel 1997 ha modo di registrare come solista con l'Orchestra della Scala di Milano, musiche di scena scritte e dirette dal maestro Carlo Boccadoro, per il balletto Games. Ha collaborato con molti esponenti di spicco del teatro italiano in progetti multimediali e discografici, quali Arnoldo Foà, Lella Costa, Angela Finocchiaro, Ivano Marescotti, Claudio Bisio e alcuni esponenti della musica pop quali Ornella Vanoni, Sergio Cammariere e Antonella Ruggero. Molti i premi e i riconoscimenti ottenuti, tra cui primo premio come miglior chitarrista acustico dell’anno 2011 nel referendum indetto dalla rivista InSound. Riccardo Fioravanti Inizia a suonare il basso elettrico nel 1973 ed entra nella classe di contrabbasso al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. La sua carriera si sviluppa su piani paralleli: il senso artistico, la grande versatilità e le alte capacità professionali lo portano a lavorare in ambito jazzistico con Giorgio Gaslini, Franco Cerri, Gianni Basso, Renato Sellani, Enrico Rava, Paolo Fresu, Fabrizio Bosso, Stefano Bollani e molti altri mentre, nel mondo del pop, le sue collaborazioni sono innumerevoli, da Mina a Ennio Morricone, Mia Martini, Enzo Jannacci, Antonella Ruggiero, Fabio Concato, ecc... Ha collaborato con musicisti quali Tom Harrell, Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Clark Terry, Toots Thielemans, Charlie Mariano, Barney Kessel e moltissimi altri, e ha partecipato a concerti di Ray Charles, Chico Buarque De Hollanda, Gino Vannelli, Dee Dee Bridgewater, Elio e Le Storie Tese e Stevie Wonder. Il suo suono preciso e corposo, e le grandi doti di interpretazione ne hanno fatto, nel tempo, un valido collaboratore – in seminari e performances - di batteristi quali Joe La Barbera, Adam Nussbaum, Billy Cobham, Alvin Queen, Paul Wertico, Danny Gottlieb. Diversi i cd a suo nome, tra cui Duke's Flowers, Note Basse, Bill Evans Project e Coltrane Project. Insegna Jazz al Conservatorio di Piacenza, dove presiede la cattedra di Basso Elettrico Jazz. Nicola Angelucci Sideman di molti tra i più interessanti e celebri leader del Jazz, quali Benny Golson (con il quale collabora per 7 anni in Italia e all’estero dal 2004 al 2011), Wynton Marsalis, Dee Dee Bridgewater, Mike Stern, Bob James, Steve Grossman, Sonny Fortune, Wess Anderson, Jeremy Pelt, Joel Frahm, Eddie Gomez, Andy Gravish, Jim Rotondi, Alex Sipiagin, Sam Yahel, Jerry Bergonzi, Aaron Goldberg, Larry Granadier, Peter Bernstein, Dave Kikoski, John Hicks, George Garzone, Joey De Francesco. Attualmente membro del 4et di Fabrizio Bosso, con il quale lavora da circa 8 anni. Collabora inoltra di frequente con Enrico Pieranunzi, Dado Moroni, Max Ionata, Rosario Giuliani, Bebo Ferra, Pietro Tonolo, Rosario Bonaccorso, Olivia Trummer, Giovanni Tommaso, Giovanni Mazzarino. Ha al suo attivo più di 60 dischi registrati da sideman, 2 da leader e 4 da co/leader. È vincitore di numerosi awards e scholarship tra cui una borsa di studio presso il prestigioso Columbia College a Chicago nel 2000, vincitore del concorso “Baronissi Jazz” nel 2000 e 2004, del “Gran Prix du Public” al “Tramplin Jazz d'Avignon” nel 2002 e del “26th Hoeilaart Jazz Contest” in Belgio nel 2004. Docente dei seminari di “Orsara Jazz” (FG) nel 2005 e nel 2006 e dell' Eddie Lang Jazz festival nel 2012. Docente presso l’Accademia del Suono di Milano, già Direttore artistico di “Altino Jazz” (CH) e di “AddaJazz”. .
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