Gli archivi della Santa Sede e il Regno d’Ungheria (secc. 15-20) Az Apostoli Szentszék levéltárai és Magyarország (15-20 sz.) università degli studi della tuscia. centro studi sull’età dei sobieski e della polonia moderna AZ APOSTOLI SZENTSZÉK LEVÉLTÁRAI ÉS MAGYARORSZÁG (15-20. sz.) Tanulmányok Pásztor Lajos, a Vatikáni Titkos Levéltár magyar levéltárosának emlékére Szerkesztette GAETANO PLATANIA, MATTEO SANFILIPPO TUSOR PÉTER BUDAPEST w RÓMA 2008 COLLECTANEA VATICANA HUNGARIAE classis i, vol. 4 „GLI ARCHIVI DELLA SANTA SEDE E IL REGNO D’UNGHERIA (secc. 15-20) Studi in memoriam del professor Lajos Pásztor archivista ungherese dell’Archivio Segreto Vaticano A cura di GAETANO PLATANIA, MATTEO SANFILIPPO PÉTER TUSOR BUDAPEST w ROMA 2008 Bibliotheca Historiae Ecclesiasticae Universitatis Catholicae de Petro Pázmány nuncupatae sub Alto Patrocinio Em.mi ac Rev.mi P. Card. Erdõ Commissione Editoriale Szerkesztõbizottság Rev. G. Adriányi, I. Fazekas, Rev. Á. Füzes, Rev. M. Gárdonyi, Gy. Rácz, L. Solymosi, K. Szovák, Rev. A. Sz. Szuromi O.Praem., Mons. J. Török (Pres. - elnök), Rev. T. Véghseõ Series I: Collectanea VaticanaHungariae Moderatore Sorozatszerkesztõ P. Tusor Pubblicato dall’Istituto delle Ricerche sulla Storia Ecclesiastica nell’Università Cattolica «Péter Pázmány» Kiadja a Pázmány Péter Katolikus Egyetem Egyháztörténeti Kutatócsoportja Università degli Studi della Tuscia, Viterbo. Centro Studi sull’Età dei Sobieski e della Polonia Moderna - Diretto da G. Platania La pubblicazione di questo volume è stata finanziata dall’Università Cattolica «Péter Pázmány» A kötet megjelentetését a Pázmány Péter Katolikus Egyetem támogatta http://coll-vat-hung.btk.ppke.hu © Gli autori e editori - A kötet szerzõi és szerkesztõi, 2008 ISSN 1786-2116 ISBN 978 963 9206 56 4 Editore responsabile - Felelõs kiadó Il Rettore dell’Università Cattolica «Péter Pázmány» A Pázmány Péter Katolikus Egyetem Rektora Tipografia - Szerkesztés: Typographia Pannonica Corretrice - Olvasószerkesztõ: H. Kuffart Copertina - Borítóillusztráció: G. Xantus Cartine - Térképek: J. Nyerges Preparazione all’edizione - Kiadásra elõkészítette La Casa Editrice «Gondolat» - A Gondolat Kiadó INDICE GENERALE Ricordo di Lajos Pásztor (S.E.R. Sergio Pagano) ······················vii Emlékezés egy régi jó barátra († Borzsák István) ······················ix Elõszó (Csorba László)·································xi Introduzione (Gaetano Platania, Matteo Sanfilippo, Péter Tusor)··············xiii Abbreviazioni··································xvii Studi ·····································1 Dalla cattività turca alla soglia degli apostoli (Enikõ Csukovits) ················3 A Hungarian Humanist in Rome (Kornél Szovák) ·····················11 “Circondato da turchi et heretici”. Il regno d’Ungheria nel Cinquecento visto dai nunzi pontifici (Alexander Koller) ······················23 Maria Christierna Principessa di Transilvania e Arciduchessa di Innerösterreich. Il suo matrimonio di solo quattro anni (Elisabeth Zingerle) ···············35 L’Ungheria e il Papato tra riforma Tridentina e guerre Turche (1600-1700) (Péter Tusor) ····51 “Dignitas et salus tua nobis summopere cordi est” Mattia II, re d’Ungheria (1608-1611) e Paolo V nelle carte vaticane (Silvano Giordano) ···················89 The process of dispensation of Péter Parthenius, Greek rite bishop of Munkács (István Baán) · · 113 Controversia tra gesuiti e paolini nel 1658. Il gesuita Aloisio Spinola, rettore del Collegio Germanico ed Ungarico, contro l’ammissione di alunni paolini (Tamás Véghseõ) ······133 Il lucchese Francesco Buonvisi, nunzio a Vienna, e l’impresa di Buda attraverso gli archivi della Santa Sede (Gaetano Platania) ················143 Károly Eszterházy, vescovo di Eger e la Curia Romana (1761-1799) (Beatrix Antal) ·······175 La Monarchia Asburgica e la Santa Sede dal Congresso di Vienna al Concordato (Marko Trogrliæ) ··························191 Austria-Ungheria e Santa Sede dall’ “Ausgleich” fino alla prima guerra mondiale (Andreas Gottsmann) ··························199 Die Nuntien in Wien im langen 19. Jahrhundert (1802-1919): Promotoren des Ultramontanismus in Österreich und Ungarn? (Rupert Klieber) ···········209 L’emigrazione ungherese nel Nord America e la Santa Sede (Matteo Sanfilippo) ········223 Ricerche di Vilmos Fraknói nel Vaticano(Christine Maria Grafinger) ············247 Archivio della Nunziatura Apostolica in Ungheria (1920-1939) (Tomislav Mrkonjiæ)······255 Appendice ··································289 Bibliografia di Lajos Pásztor (Gábor Nemes) ·······················291 Indice dei nomi ································307 Tartalom ··································321 RICORDO DI LAJOS PÁSZTOR Risale al novembre del 1978 la mia personale conoscenza con il Prof. Lajos Pásztor. In quel mese io facevo il mio ingresso fra gli Scriptores dell’Archivio Segreto Vaticano, chiamato dalla bontà del cardinale Antonio Samoré, e il Pásztor era già Archivista, ovvero si trovava al vertice della sua carriera di officiale dell’Archivio. L’Archivio Vaticano contava allora soltanto sette officiali “maggiori” e il Prof. Pásztor mi apparve subito come uno dei più attivi archivisti e amante della ricerca, se non il primo in questo ambito. Quando dovevo entrare nella sua ampia stanza di lavoro al terzo piano del- l’Archivio, ove, accanto al suo tavolo di lavoro si trovavano gli Armaria dell’ampia Miscellanea dell’Archivio Vaticano, trovavo quasi sempre (salvo rarissime eccezi- oni) il Pásztor intento nelle sue carte, dalle quali non lo distoglieva la mia presenza, anche quando essa si prolungava oltre la mezz’ora. Io leggevo le mie carte e compivo la mia ricerca ed egli non alzava mai lo sguardo dai documenti che quasi con affanno sembrava divorare. Sapeva forse più di ogni altro, come buon archi- vista, che il tempo per i lavori di ricerca e di vaglio archivistico non basta mai e che sarebbe stato un peccato sciupare il tempo in convenevoli o in distrazioni. Asciutto nel suo stile ma molto cordiale – così lo ricordo – era pronto a ricono- scere nei più giovani e inesperti colleghi (com’ero io allora, anche se inesperto se- guito ad essere anche oggi) i meriti dei loro lavori, ancora certamente abbozzati, e se ne rallegrava con gli interessati e con il Prefetto di allora, mons. Martino Giusti, che seppi dopo stimare molto il Pásztor e sovente ricercarne i consigli. Appresi con il tempo ad apprezzare i lavori che il Prof. Pásztor andava pubbli- cando e aveva già pubblicato, aprendo sovente la strada agli altri con i suoi “scavi” nelle amplissime serie di documenti del complicato e intricato Archivio Segreto Vaticano. Come non ricordare le sue Guide alle fonti del medesimo Archivio, da tutti ancora oggi consultate? Esse erano per noi giovani Scrittori una lettura d’ob- bligo e un manuale di lavoro. Eppure, quando, timidamente, io gli porgevo i miei complimenti per questi ponderosi e faticosi lavori, il Pásztor sembrava ritrarsi timidamente, non diceva nulla e accennava ad un sottile sorriso. Tale sua attività all’interno dei moltissimi fondi dell’Archivio Vaticano, alcuni dei quali erano ancora privi di inventario e come un “terreno vergine” per le ricerche, faceva del Prof. Pásztor un punto di riferimento per i suoi colleghi (me compreso) ed anche per gli Studiosi che frequentavano l’Archivio. Anche qui, viii ricordo di lajos pásztor quando passavo dalla Sala di Studio e vedevo il Pásztor a colloquio con Ricercatori che gli chiedevano lumi, notavo la sua cordialità e la sua disponibilità, che a volte giungeva a regalare ai suoi interlocutori anche più di un’ora di colloquio di studio. Nel marzo 1983 il Prof. Pásztor lasciò l’Archivio dopo trentaquattro anni di servizio (1949-1983), ma la sua presenza nelle Sale di Studio, ormai come privato Ricercatore, si prolungò ancora negli anni ed era per i suoi colleghi di prima un motivo per un saluto cordiale, un breve scambio di notizie sui suoi studi, che egli mai voleva abbandonare. Questo è il mio ricordo del Prof. Lajos Pásztor, che a distanza di anni resta, almeno per il sottoscritto, fra gli Officiali più meritevoli, discreti e dotti, dell’Ar- chivio Segreto Vaticano che io abbia conosciuto. XSergio Pagano, vescovo di Celene (Archivio Segreto Vaticano) EMLÉKEZÉS EGY RÉGI JÓ BARÁTRA Mint az Eötvös Collegium hajdani alumnusa, több alkalommal idézgettem a feledés- bõl, az 1930-as évek történetébõl egyes személyekhez fûzõdõ emlékeimet. Így most is szívesen tekintek vissza múlt ifjúságom tündértavára és a kollégiumi – test- véri – közösség tagjaira, életem kiszakíthatatlan részeseire. Pásztor Lajos kedves kollégista társamról elõször is azt említem, hogy vele nem kezdettõl (1932 õszétõl) fogva éltem a Collegium falai között. Mint Szemerényi (Semmelweis) Oszvald vagy Ullmann István, õ is csak menet közben lényegült át a „külfiloszi” létbõl kollégistává. Szemerényi Oszvald rendkívüli tehetségére az in- dogermanista Szidarovszky János figyelt fel és ajánlotta áldott emlékû igazgatónk- nak, Gombocz Zoltánnak, hogy tanítványának az Eötvös Collegiumban volna a he- lye. Így is lett: itt alapozta meg nemzetközi hírnevét, hogy aztán a hazai változások bekövetkeztével – élve a születésének nem hétköznapi színhelyével, egy angol zászló alatt közlekedõ hajóval járó angol állampolgárság jogosultságával – 1948 nyarán búcsút mondjon Magyarországnak, valamint fiatal fejjel elnyert egyetemi katedrájának, és a londoni, majd a freiburgi egyetemen folytassa itt kezdett tudo- mányos szárnyalását. Mint hazajáró lélek azonban haláláig híven ápolta hazai kap- csolatait – quorum pars
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