Università degli Studi di Napoli Federico II romano mondo del nell’economia strutture produttive e risorse: popolazione Territorio, Pubblicazioni del Dipartimento di Studi umanistici Clio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storicoartistiche 31 Il volume trae spunto dalle relazioni discusse nel Convegno Territorio, popolazione e risorse: strutture produttive nell’eco- nomia del mondo romano, organizzato a Napoli il 26 ottobre 2018; rappresenta il risultato di un progetto di ricerca inteso ad analizzare l’evoluzione economica, politica e sociale del terri- torio italico, principalmente della regio I, in epoca romana. Per questo specifico ambito geografico-amministrativo, si sono considerati aspetti e problemi relativi al paesaggio rurale, alle forme di produzione e al ruolo delle città, attraverso la rilettu- ra di diverse tipologie di evidence (innanzitutto fonti letterarie e documentarie), sulla base del presupposto teorico che esista una stretta correlazione tra popolazione, sfruttamento delle risorse e urbanizzazione. Territorio, popolazione e risorse: strutture produttive nell’economia del mondo romano a cura di Giovanna Daniela Merola e Alfredina Storchi Marino ISBN 978-88-6887-091-1 ISBN 978-88-6887-091-1 DOI 10.6093/978-88-6887-091-1 Università degli Studi di Napoli Federico II Clio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche 31 Territorio, popolazione e risorse: strutture produttive nell’economia del mondo romano a cura di Giovanna Daniela Merola e Alfredina Storchi Marino Federico II University Press fedOA Press Territorio, popolazione e risorse: strutture produttive nell’economia del mondo romano / a cura di Giovanna Daniela Merola e Alfredina Storchi Marino. – Napoli : FedOAPress, 2020. – 176 p. : ill. ; 24 cm. – (Clio. Saggi di scienze storiche, archeologiche e storico-artistiche ; 31). Accesso alla versione elettronica: http://www.fedoabooks.unina.it ISBN: 978-88-6887-091-1 DOI: 10.6093/978-88-6887-091-1 ISSN: 2532-4608 In copertina: Boscoreale, Villa Regina. Questo volume è stato pubblicato con i fondi del Dipartimento di Studi Umanistici, Università Federico II di Napoli Comitato scientifico Francesco Aceto (Università degli Studi di Napoli Federico II), Francesco Barbagallo (Uni- versità degli Studi di Napoli Federico II), Roberto Delle Donne (Università degli Studi di Napoli Federico II), Werner Eck (Universität zu Köln), Carlo Gasparri (Università degli Stu- di di Napoli Federico II), Gennaro Luongo † (Università degli Studi di Napoli Federico II), Fernando Marías (Universidad Autónoma de Madrid), Mark Mazower (Columbia University, New York), Marco Meriggi (Università degli Studi di Napoli Federico II), Giovanni Montroni (Università degli Studi di Napoli Federico II), Valerio Petrarca (Università degli Studi di Napoli Federico II), Anna Maria Rao (Università degli Studi di Napoli Federico II), André Vauchez (Université de Paris X-Nanterre), Giovanni Vitolo (Università degli Studi di Napoli Federico II) © 2020 FedOAPress - Federico II University Press Università degli Studi di Napoli Federico II Centro di Ateneo per le Biblioteche “Roberto Pettorino” Piazza Bellini 59-60 80138 Napoli, Italy http://www.fedoapress.unina.it/ Published in Italy Prima edizione: dicembre 2020 Gli E-Book di FedOAPress sono pubblicati con licenza Creative Commons Attribution 4.0 International Indice Alfredina Storchi Marino Gli studi sull’economia antica nell’ultimo cinquantennio a Napoli. Appunti per un bilancio di generazioni. A mo’ di introduzione 7 Willem M. Jongman L’economia romana: struttura e cambiamenti 35 Jesper Carlsen Imperial Estates in Campania: between Facts and Fiction 57 Gianluca Soricelli Da Arezzo a Pozzuoli? Alcune osservazioni sull’origine della sigillata puteolana e la produzione di ceramica fine nell’area del golfo di Napoli 73 Marco Maiuro Nota sulle centuriae di Ercolano 87 Elio Lo Cascio The Togati of the «Formula Togatorum» 105 Alfredina Storchi Marino Reti interregionali integrate e circuiti di mercato periodico negli indices nundinarii del Lazio e della Campania 127 5 Alfredina Storchi Marino Gli studi sull’economia antica nell’ultimo cinquantennio a Napoli. Appunti per un bilancio di generazioni. A mo’ di introduzione* Questo volume nasce dal convegno organizzato a Napoli nell’ottobre 2018 da Giovanna D. Merola e da me sul tema Territorio, popolazione e risorse: strutture pro- duttive nell’economia del mondo romano. Esso rappresenta un primo risultato del no- stro progetto di ricerca inteso a indagare l’evoluzione economica, politica e sociale di un territorio, e principalmente della Campania romana. Nella convinzione che alla crescita del numero e della grandezza di un centro urbano corrispondano un aumen- to della popolazione locale ed uno sviluppo delle risorse agricole, oltre ad un generale miglioramento della qualità e del livello della produzione1, e che cioè esista una stret- ta correlazione tra popolazione, sfruttamento delle risorse e urbanizzazione, ci siamo proposti di indagare forme e problemi dello sviluppo dell’agricoltura e delle realtà urbane di quel territorio. Ritorneremo più avanti sulle linee di questo progetto. Il convegno si colloca bene nel solco di quegli Incontri Capresi di Storia dell’E- conomia Antica (ICSEA), che (coordinati da Elio Lo Cascio e da chi scrive) hanno segnato le iniziative del settore di storia romana dell’Università Federico II, a partire dal 19952; e come quelli e con quelli ha profonde radici nel cammino che per più di un cinquantennio ha coinvolto nell’Ateneo napoletano generazioni di studiosi e ha visto collaborare scuole e orientamenti anche in qualche punto diversi su tematiche di storia e storiografia economica dell’antichità. Non è infatti casuale l’approdo degli studi di storia antica alle ricerche che qui si espongono, esse hanno in quei percorsi una lunga e direi prestigiosa genesi. Ho ritenuto pertanto opportuno, nell’introdur- re i nostri lavori, tracciare sia pure molto rapidamente alcune linee che nell’Ateneo * Mi permetto di richiamare una parte del titolo di un famoso saggio di E. Lepore, di cui dico più avanti nel testo, perché spiega bene il mio obiettivo in questa specie di introduzione. Non intendo ovviamente paragonare queste brevi consi- derazioni a quella sua importante relazione, che ebbe un’eco di rilievo e un forte impatto sulla ricerca successiva. Voglio così anche rendere omaggio alla sua inventiva nel trovare titoli efficaci. 1 Vd. su tale postulato teorico E. Lo Cascio, Urbanisation as a proxy of demographic and economic growth, in A. Bowman, A. Wilson (eds.), Quantifying the Roman Economy. Methods and Problems, Oxford 2009, 87-106. 2 Sull’iniziativa degli ICSEA vedi più avanti. 7 Alfredina Storchi Marino fridericiano hanno caratterizzato in una sorta di continuità gli studi di storia antica nel campo specifico dell’economia durante gli ultimi 50-60 anni, sviluppando in modo significativo nuove tendenze della società e cultura internazionali. Le ricerche e gli insegnamenti di E. Lepore, di A. Mele e di E. Lo Cascio, le principali personalità di storici che hanno segnato nel nostro Ateneo il percorso di storia antica a partire dalla metà degli anni sessanta, sono stati assolutamente in- novativi, certamente differenti per temi, impostazione e metodo, ma in più punti confluenti; chi ha avuto come me la fortuna di collaborare a diversi livelli con loro, e di formare con loro allievi, ne è be consapevole e spera di essere capace di dar conto di questo vero e proprio laboratorio di idee, ricco di frutti. Ettore Lepore, professore ordinario di storia greca e romana nel nostro Ateneo dal 1964, ma già prima presente nei ruoli dell’Università che lo aveva visto allievo3, è stato, nonostante la scomparsa improvvisa a soli 65 anni, una figura tra le più im- portanti nel panorama internazionale degli studi di storia antica del Novecento, per molti aspetti sia del mondo greco che di quello romano, per la storia della storiografia antica e moderna, per la storia del pensiero politico. Il suo capolavoro, Il princeps cice- roniano, insieme agli altri suoi interventi sullo stesso tema, è una profonda e avvertita analisi delle componenti politiche e culturali della società romana prima ancora e piuttosto che una ricerca delle idee filosofico-politiche nella tarda repubblica4. Centrale a me pare nei suoi studi specialmente l’interesse per la formazione e la storia di società complesse, che hanno avuto lento approdo alla storia politica, e specialmente il Mezzogiorno greco, indigeno e romano. In questi studi è essenziale 3 Allievo di Pareti (che era arrivato a Napoli nel 1941, non senza contrasti, dopo il pensionamento di E. Ciaceri), lau- reato con G. Pugliese Carratelli, che aveva sostituito il Pareti rimasto prima isolato al nord durante le ultime fasi della guerra e poi sospeso dall’insegnamento per i legami con il regime (fu reintegrato nel 1950), con una tesi su un tema – vicino agli interessi del Pareti – di protostoria italica (Ausoni), E. Lepore fu tra i primi borsisti nella fervida iniziale fase dell’Istituto italiano per gli studi storici, fondato da B. Croce; qui, spostando, nella vivacità del rinnovamento culturale civile e politico del dopoguerra, il tema delle sue ricerche (su cui sarebbe tornato in seguito con acquisita maturità ed altro spessore), è passato ad indagare le connotazioni politico-culturali della composita società romano-italica tra libera repubblica e principato attraverso l’analisi del pensiero politico ciceroniano. Vedi il saggio in qualche modo autobiogra- ficoQuasi un’introduzione.
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