Clarence Saluzzi PINK FLOYD E LA SCENA DI CANTERBURY GLI E-BOOKS DELLA SALUZZI’S HOME RECORD COLLECTION QUESTOISCLAIMER EBOOK RACCOGLIE UNA SERIE DI POST PUBBLICATI SUL SITO SALUZZISHRCD .COM DURANTE L’ANNO 2012. IL LIBRO, COSÌ COME IL BLOG, NON HA FINALITÀ COMMERCIALI E LA PROPRIETA’ ED I DIRITTI DELLE FOTO RIPRODOTTE SPETTANO AI RISPETTIVI PROPRIETARI. IL MATERIALE SCRITTO DALL’AUTORE E’ CONCESSO IN LICENZA CREATIVE COMMONS ATTRIBUZIONE - NON COMMERCIALE - CONDIVIDI ALLO STESSO MODO 3.0 ITALIA (CC BY-NC-SA 3.0 IT), VALE A DIRE CHE CHIUNQUE E’ LIBERO DI RIPRODURRE, DISTRIBUIRE, COMUNICARE AL PUBBLICO, ESPORRE IN PUBBLICO, RAPPRESENTARE, ESEGUIRE E RECITARE QUEST'OPERA, NONCHÉ DI MODIFICARLA ALLE SEGUENTI CONDIZIONI: ATTRIBUZIONE — DEVI ATTRIBUIRE LA PATERNITÀ DELL'OPERA NEI MODI INDICATI DALL'AUTORE O DA CHI TI HA DATO L'OPERA IN LICENZA E IN MODO TALE DA NON SUGGERIRE CHE ESSI AVALLINO TE O IL MODO IN CUI TU USI L'OPERA. 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CONDIVIDI ALLO STESSO MODO — SE ALTERI O TRASFORMI QUEST'OPERA, O SE LA USI PER CREARNE UN'ALTRA, PUOI DISTRIBUIRE L'OPERA RISULTANTE SOLO CON UNA LICENZA IDENTICA O EQUIVALENTE A QUESTA. 2 Disclaimer ..................................................................................................... 2 OMMARIO Indice ................................................................S ............................................ 3 Introduzione ................................................................................................. 4 Cap. 1 - Il “Glissando” dei Gong .................................................................... 5 Cap. 2 – Le collaborazioni in studio ............................................................ 10 The Madcap Laughs di Syd Barrett ......................................................... 10 Religious Experience (Joy of a Toy)......................................................... 14 Nick Mason’s Fictitious Sports ............................................................... 17 Cap. 3 - Solidarietà per Robert Wyatt......................................................... 22 Cap. 4 - Le Produzioni di Nick Mason.......................................................... 28 1974 Rock Bottom di Robert Wyatt........................................................ 28 1976 Shamal dei Gong ............................................................................ 31 1978 Green e 1979 Open di Steve Hillage .............................................. 34 Cap. 5 - Pink Floyd & Canterbury: Gli anni 2000......................................... 37 David Gilmour – On an Island ................................................................. 39 3 NTRODUZIONE Da fan della prima ora deiI Pink Floyd, una volta deciso di intraprendere l’avventura del blog, è stato naturale pensare di aprire con post che parlasse del gruppo di Syd Barrett e soci. E visto il mio interesse per la cosiddetta “Scena di Canterbury” o “Scuola di Canterbury”, ho deciso di approfondire gli intrecci e le connessioni tra questa ed il gruppo di Dark Side of the Moon. Nella Londra degli anni 60, infatti, sia i Pink Floyd che i Soft Machine sono stati due gruppi cult della scena underground ed hanno suonato negli stessi locali della città: l’UFO Club ed il Roundhouse. Da lì nascerà un rapporto di amicizia e di collaborazioni professionali che durerà a lungo. Man mano che il lavoro di approfondimento continuava, uscivano fuori cose nuove e l’idea iniziale del post si è trasformato in una vera e propria SAGA intenettiana. Passati ormai quasi due anni un paio di anni e dopo aver raggiunto una forma “definitiva”, ho deciso di raccogliere i vari post in un e-book. Questo che state per leggere. Va da se che il lavoro di ricerca è stato fatto in maniera completamente gratuita per i lettori del blog Saluzzi’s Home Record Collection. Dato che offro tutto questo ben di dio gratis, prima/durante/dopo (diciamo che mi fido) di intraprendere la lettura, il lettore ha il dovere morale di cliccare su qualche post a casaccio del blog al solo fine di farmi un po’ di traffico, e magari di leggere qualcosa di interessante sul mondo della musica. 4 AP L LISSANDO DEI ONG C . 1 - I “G Chiunque” conosceG i Gong sa che il “marchio di fabbrica” del loro Space Rock (come viene, forse superficialmente, definito dalla critica) è formato dalle voci spaziali di Gilli Smith e dalla chitarra “Glissando” di Daevid Allen. Pochi sanno che, per sua stessa ammissione, il glissando è una tecnica che Allen ha visto e appreso proprio da Syd Barrett. E’ David Allen stesso ad ammetterlo nel libro “Radio Gnome Invisible“: Il 29 aprile 1967 fu il giorno del leggendario “14 hour Technicolor Dream“, concerto organizzato all’Alexandra Palace al Nord di Londra per raccogliere fondi per l’International Times, giornale dell’underground londinese dell’epoca (quello che i fan dei Pink Floyd hanno visto nel film “Tonite Let’s All Make Love in London” o nella ristampa più recente “L ONDON ’66 – ’67″ ). I Soft Machine furono tra le bands che vi presero parte, con un David Allen in grande forma che aveva in testa un casco da minatore con la luce accesa. 5 FIGURA 1 - IL MANIFESTO UFFICIALE DEL 14 HOURS 6 FIGURA 2 - L’UNICA FOTO DEL CONCERTO DEI SOFT MACHINE AL 14 HOURS CHE HO TROVATO Verso le 4 del mattino suonarono anche i Pink Floyd e fu lì che David, vedendo Syd Barrett, si interessò seriamente alla tecnica Glissando, che consiste nella delicata vibrazione di un pezzo levigato di metallo sulle corde, su e giù, in modo da produrre un flusso continuo di suono (Bottleneck per i tecnici n.d.a.). Le reazioni di Allen furono di stupore: “mi ricordo i Pink Floyd: wow”… “Yeah, fu allora che “partii” veramente, quando cominciai a vedere cosa si sarebbe potuto fare con questo 7 sistema. Io non sapevo come farlo ma ne rimasi completamente sbalordito”. Poi imparò bene come farlo e continuò con questa tecnica per tutta la sua carriera. Ancora nel 2006, durante una reunion delle varie derivazioni dei Gong (The Gong Unconvention), David Allen assieme ad altri 8 chitarristi diedero vita ad una performance di un’ora basata su una singola nota sostenuta. Il nome dell’ensemble? “Glissando Orchestrae” naturalmente. FIGURA 3 - THE GLISSANDO ORCHESTRAE Allen continuerà a rendere omaggio a Syd Barrett ed ai Pink Floyd durante tutta la sua carriera: All’interno della copertina del primo album dei Gong “Magick Brother” Daevid Allen crea un 8 enorme affresco nonsense dove, nella sua strana lingua a suo modo ringrazia: “Whispering in the Ears of a silent Gong were Terry O’Really, Thelonius Sphere, The Oft So Machine, T. Lipp Brahmananda, Le Plink Floy, Bach, the Switch Doctor, Mr Mingus, M. Satie, Captain Capricorn, Loren & The Duke, YEP”. FIGURA 4 - LA DEDICA È SULLA DESTRA, POCO SOPRA LE DUE TESTE IN BASSO. Il collezionista floydiano Vernon Fitch ricorda come ancora nel 1980, durante il suo Clockwork Band tour, Allen nel brano “Death of Rock” aveva parole di stima per Barrett recitando: “Goodnight Syd Barrett, his mad cap put out his light.” 9 AP E OLLABORAZIONI IN TUDIO C . 2 – L C Anche se marginale rispettoS ai grandi successi discografici delle varie band, i membri dei Pink Floyd e quelli dei gruppi della Scena di Canterbury hanno dato origine, o almeno un “tocco di leggenda”, a tre album fondamentali. THE MADCAP LAUGHS DI SYD BARRETT 3 maggio 1969 – Dopo quasi un anno dall’inizio delle registrazioni più travagliate della storia della musica, il produttore Malcom Jones si trova alle prese con un Syd Barrett affatto collaborativo che si cimenta nella registrazione svogliata del suo primo album solista. Dopo averle provate tutte, quel giorno chiamerà i 10 vecchi amici dei Soft Machine (Robert Wyatt alla batteria – Mike Ratledge alle tastiere e Hugh Hopper al basso) con la speranza di riuscire a concludere qualcosa. La cosa non fu affatto facile. Robert Wyatt racconterà più tardi un aneddoto sulla registrazione: “quando qualcuno gli chiedeva ‘Syd in che tonalità è questo pezzo?’ lui rispondeva cose tipo ‘Yeah’ o ‘It’s funny’…” L’unica soluzione era far suonare Syd da solo con la chitarra e poi sovraincidere gli altri strumenti. Nonostante le difficoltà, quel giorno riuscirono comunque a registrare 3 pezzi: “Love you” e “It’s No Good Tryng” che finirono sull’album ed una versione di Octopus che fu inserita con il titolo di “Clowns and Jugglers” nell’album “postumo” OPEL del 1988. Per la cronaca, le sessions di Barrett continuarono infruttuosamente per un mese con l’avvicendarsi di vari musicisti, fra cui i Pink Floyd, sino a quando, dopo aver ricevuto un ultimatum dalla EMI, Syd pregò Gilmour di dargli una mano ed in un giorno (il 26 giugno del 1969) riuscirono a registrare un intera facciata dell’album. L’album uscì nei negozi di dischi il 3 gennaio 1970. 11 La mia versione è una ristampa 180 grammi del 2011 realizzata dall’etichetta spagnola Vinilisssimo. Titolo: The Madcap Laughs Artista: Syd Barrett Etichetta/N. serie: Vinilisssimo – MR-SSS 504 Formato: Vinyl, LP, Reissue, Gatefold Paese: Espana Anno: 1970 (ristampa del 2011) Data di acquisto: 16/05/2012 - Prezzo: € 20,00 Venditore: Discoteca Laziale (negozio di Roma) 12 13 RELIGIOUS EXPERIENCE (JOY OF A TOY) Lasciati i Soft Machine dopo la registrazione del loro primo album ed un estenuante tour in giro per gli Stati Uniti assieme alla Jimi Hendrix Experience, Kevin Ayers, altro pilastro della Scena di Canterbury, iniziò a lavorare al suo primo album da solista “Joy of a Toy” assieme ai suoi ex compagni dei Soft. Dalle note dell’edizione remastrizzata del
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