28 Illustri Toscani Dal Medioevo All’Ottocento

28 Illustri Toscani Dal Medioevo All’Ottocento

28 illustri toscani dal Medioevo all’Ottocento Dossier Associazione Culturale DOUbLe SHOt Via Macia, 21 59015 - Carmignano (PO) associazione culturale www.doubleshot.it [email protected] Presentazione del progetto L’idea del progetto è quella di realizzare dei volumi a fumetti di 48 pagine, che raccontino la storia dei personaggi raffigurati dalle statue presenti nelle nicchie dei pilastri del loggiato degli Uffizi a Firenze. Una storia romanzata, modernizzata, resa piacevolmente fruibile e interessante a nuove generazioni di lettori. I 28 personaggi di cui realizzeremo questa particolare “biografia” e che compongono la collana sono: GIOTTO MICHELANGELO DANTE ALIGHIERI GIOVANNI BOCCACCIO NICCOLÒ MACHIAVELLI AMERIGO VESPUCCI FRANCESCO FERRUCCI GALILEO GALILEI GIOVANNI DELLE BANDE NERE LEONARDO DA VINCI FARINATA DEGLI UBERTI COSIMO DE’ MEDICI LORENZO DE’ MEDICI ANDREA ORCAGNA NICOLA PISANO DONATELLO LEON BATTISTA ALBERTI FRANCESCO PETRARCA FRANCESCO GUICCIARDINI PIER CAPPONI PIER ANTONIO MICHELI FRANCESCO REDI PAOLO MASCAGNI ANDREA CESALPINO SANT’ANTONINO PIEROZZI ACCURSIO GUIDO ARETINO BENVENUTO CELLINI L’obiettivo di questa collana è, appunto, quello di far appassionare alla storia degli illustri personaggi toscani (dal Medio Evo all’Ottocento), stimolando i lettori ad approfondire la loro conoscenza. Il fumetto quindi come strumento didattico per la divulgazione del sapere, che grazie all’immedia- tezza dell’immagine unita al contenuto scritto, riesce a fissare con maggior efficacia nozioni e storie, anche nella memoria dei lettori più pigri. Se questo può sembrare direttamente destinato a bambini e ragazzi, si allarga invece ai lettori più adulti appassionati del fumetto, o a semplici lettori adulti incu- riositi dalla veste particolare che sarà data alla biografia di ogni personaggio. Realizzare una biografia “moderna” dei personaggi succitati si può considerare semplice con alcuni dei nomi coinvolti, mentre altri hanno un profilo più basso e sono effettivamente poco conosciuti ai più, ma parimenti degni di nota perché distinti nelle scienze e nelle arti. Per lo stesso motivo, i lettori avranno più facilità a penetrare nella storia di alcuni dei personaggi, grazie anche a una minima conoscenza di questi (moltissime persone conoscono Dante Alighieri, Giotto, Boc- caccio, ma hanno difficoltà a sapere chi siano Accursio, Andrea Cisalpino o Sant’Antonino Pierozzi), mentre sarà per loro l’occasione di conoscere cosa han fatto in vita i meno conosciuti. Per accattivarsi una fetta di lettori che comprenda tutte le categorie di cui sopra, le storie saranno ro- manzate e arricchite di una componente fantastica che, però, non modificherà gli effettivi avvenimenti storici che hanno coinvolto il personaggio. Distribuzione Il prodotto dovrà necessariamente trovare un canale distributivo che lo porti, oltre che nelle librerie di varia e nelle fumetterie, all’interno dei bookshop museali, dove certo non sfigurerebbe accanto ai gadget già presenti. Questa presenza nelle librerie specializzate potrebbe considerarsi uno scatto di qualità per i soggetti coinvolti nella sponsorizzazione o nel cofinanziamento del progetto, dato che il mercato che gira intor- no ai beni culturali è da sempre considerato una nicchia di qualità. Gli albi, di 48 pagine, saranno realizzati a colori, col formato di 21 x 28,5 cm. Il formato è il medesimo degli Art Dossier di Giunti. L’intenzione sarebbe quella di realizzarne tre versioni: in italiano, inglese e francese. Questo, oltre ad aumentarne la penetrazione nel mercato museale, ci permette di avere già pronto un progetto rivendibile all’estero, in paesi come la Francia (dove il media fumetto è molto stimato) e l’Inghilterra, ma soprattutto gli Stati Uniti, dove c’è un vero e proprio amore per la storia e i paesaggi toscani. Nelle librerie dei musei, i volumi saranno posizionati in speciali espositori che possano contenere tutte e 28 le uscite. Nelle nostre intenzioni c’è pure quella di effettuare delle presentazioni in librerie e nelle scuole, con la presenza degli autori. Dossier di presentazione 28 illustri toscani soggetti Sceneggiature di 4 pagine Giotto Soggetto Giotto e il suo cane attraversano una popolata Firenze all’alba di una giornata primaverile in direzione del cantiere di Santa Croce. Gli artisti della bottega di Giotto dormono nel cantiere, alcuni mangiano una frugale colazione, altri dormono ancora. Oggi è una giornata importante, perché realizzeranno la prima “Giornata” ad affresco della cappella Bardi. Giotto arrivato in cantiere verifica che l’ “arriccio” (prima preparazione del muro per poter affrescare) sia asciutto, dà un ultimo sguardo alla sinopia e organizza i suoi per realizzare la prima “Giornata”. Alcuni artisti della bottega tirano l’intonaco, altri preparano i colori con i leganti, altri macinano i pigmen- ti, altri forano i cartoni preparatori sotto l’occhio attento del maestro e del suo cane. Giotto dipinge in una crescente frenesia prima che l’intonaco si asciughi. Tutti osservano e collaborano con il maestro in religioso silenzio, mentre il cane si è accucciato ai piedi del ponteggio. Cantiere, notte. Tutti dormono eccetto il cane, che bevendo dalla sua ciotola bagna il dipinto. L’animale si rivolge quindi al dipinto, scusandosi: “Scusami, ti ho bagnato! Il mio padrone si arrabbie- rà...” E il dipinto: “...non ti preoccupare sono dipinto ad affresco e il processo di carbonatazione è già avve- nuto, quindi l’acqua non mi danneggia...” Questa parte del racconto è disegnata a mezza tinta seppia con l’apparato prospettico giotte- sco. Il cane e le figure dipinte raccontano i segreti della pittura ad affresco, la scelta dei soggetti e la vita delle botteghe d’arte. Il cane “Disegnato” entrerà nell’immagine degli affreschi. Questa parte del racconto è realizzata ad affresco eccetto il cane che mantiene il solito stile. L’alba si approssima dalle finestre della chiesa, Giotto sveglia il suo cane: “Ecco dove eri finito... sei rimasto tutta la notte a vegliare il cantiere? Bravo cane, ti ho portato da mangiare.” Il cane strizza l’occhio in camera. Fine Giotto Sceneggiatura -1.1 description Piano d’ambiente.Firenze 1330 circa.Sono le ultime ore della notte. La città vista dall’alto è ricca di case torri, cantieri dei nuovi palazzi, fumo e alberi di alto fusto. Mettere in evidenza la chiesa di Santa Croce. -1.2 description Vista dal basso. Giotto esce dal portone di casa, semiaperto. Giotto ha lo sguardo altero e si guarda intorno, stringe tra le mani un rotolo di carte. -1.3 description Vista frontale, figura intera. Giotto, poco fuori dai gradini di casa, guarda sorridente il suo cane, accuciato e scodinzolante. dialog Giotto-mi stavi aspettando? -1.4 description Vista dall’alto, figura intera. Giotto cammina , da sinistra verso destra, (visto da dietro) seguito dal suo cane poco più indietro, che odora il piano stradale. La strada è stretta-si vede un alto muro in pietra, che chiude verso il suolo con uno scalino dove è possibile sedersi. Dialog Giotto-Oggi è il grande giorno, andiamo. -2.1 description Vista leggermente dal basso. Figura intera. Dall’ interno di un arco, vediamo Giotto in silhouette che cammina, da sinistra verso destra,sul limitare dell’arco il cane fà la punta. Dietro i personaggi, s’intravede la città.palazzi, mura merlate, alberi e foschia. -2.2 description Vista leggermente dall’alto.Piano medio. Giotto visto da dietro cammina verso il prospetto laterale di un nuovo palazzo cantierato (sulla parte sinistra della vignetta) che insiste su una scalinata di marmo. Davanti a Giotto il cane guarda il cantiere, da sopra gli scalini. -2.3 description Controcampo. Vediamo il cane in primo piano che odora la base della scalinata. Dietro il cantiere del nuovo palazzo. -2.4 description Primo piano. Il cane guarda verso destra con sguardo interrogativo. -2.5 description Piano francese. Vediamo il cane in primo piano a figura intera, leggermente dal basso in silhouette in posizione “scodinzolante”. In secondo piano Giotto frontale a figura intera, silhouette. Nel fondo il battistero in luce minima. Foschia. dialog- Giotto- andiamo, è tardi. -3.1 description Piano francese.Figura intera. Vediamo Giotto che cammina assorto nella lettura , il cane lo procede (vediamo solo la parte posteriore, il “resto” è uscito dalla vignetta.) Dietro la città: abitazioni,alberi, foschia etc.. -3.2 Primo piano. Giotto è assorto nella lettura. -3.3 description Piano americano/piano medio.Vista dal basso. Vediamo Giotto con sguardo interrogativo. Dietro la figura un bel muro di pietra, una torcia accesa illumina la scena. dialog- BAU BAU BAU-onomatopee invadono la vignetta. -3.4 description Piano francese.Silhouette, luce minima. Vediamo Giotto, da dietro a figura intera, con mantello svolazzante, al suo fianco il cane accucciato sul posteriore. Un carretto, abitazioni e muri incorniciano i due personaggi. Davanti a loro si “apre”, Piazza Santa Croce e la celebre chiesa. -3.5 description Piano medio. Giotto accarezza ,sulla testa il cane. Dialog- Giotto-è vero siamo arrivati, bravo. NOTA: La quarta pagina è una prova di affresco con la prospettiva giottesca e i personaggi degli affreschi della cappella Bardi di Santa Croce che interagiscono col cane Dante Alighieri Soggetto Ci troviamo nell’universo narrativo creato da Dante per la sua Divina Commedia, in una sorta di Back- stage di quello che è il set dell’entrata negli inferi. Qui vediamo Dante, agghindato come lo ricordano i ritratti del Botticelli o del Doré, mentre ascolta i consigli di un aiuto regista biondino che gli spiega cosa accadrà nella scena. Il poeta incontrerà sulla scena Virgilio che, come è noto, lo accompagnerà fino alle porte del paradiso. Sul set arriva dunque anche Virgilio, che saluta bonariamente l’amico. Tutto è pronto per il ciak. I due recitano la loro “parte” e, dopo i complimenti del regista (anche lui stranamente biondo come il resto della troupe), vanno a sedersi sulle sedie a loro riservate, dietro una quinta piena di monitor e attrezzature cinematografiche. Davanti a domatori che rimettono in gabbia le fiere, comparse che aspettano il loro turno e fonici che testano microfoni, i due cominciano a parlare dei vecchi tempi.

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