1 Sede Sociale: Via Cernaia, 8/10

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Sede sociale: Via Cernaia, 8/10 - 20121 Milano Succursali: Bari, Bologna, Firenze, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino www.mediocreditoitaliano.com 1 2 Relazione e Bilancio al 31 dicembre 2013 MEDIOCREDITO ITALIANO S.P.A. Capitale sociale € 572.043.495 interamente versato Numero di iscrizione al registro delle imprese di Milano, codice fiscale e partita I.V.A. 13300400150 Iscritta all’Albo delle banche. Societa’ unipersonale, soggetta all’attivita’ di direzione e coordinamento di Intesa Sanpaolo S.p.A. ed appartenente al Gruppo Intesa Sanpaolo, iscritto all’Albo dei gruppi bancari. 3 4 Indice Cariche sociali 7 Organizzazione territoriale 9 Relazione degli Amministratori sulla Gestione 11 Proposte all’Assemblea 39 Relazione del Collegio Sindacale 43 Relazione della Società di Revisione sul Bilancio al 31 dicembre 2013 51 Prospetti contabili Stato Patrimoniale 56 Conto Economico 58 Prospetto della redditività complessiva 59 Prospetto delle variazioni del patrimonio 60 Rendiconto finanziario 61 Nota Integrativa parte A: politiche contabili 65 parte B: informazioni sullo Stato Patrimoniale 105 parte C: informazioni sul Conto Economico 139 parte D: redditività complessiva 154 parte E: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 155 parte F: informazioni sul patrimonio 202 parte G: operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda 210 parte H: operazioni con parti correlate 211 parte I: accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali 219 Allegati di Bilancio Raccordo tra schemi di bilancio riclassificati e prospetti contabili 223 Corrispettivi alla Società di Revisione 225 Principi contabili internazionali omologati sino al 31 dicembre 2013 226 5 6 Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Roberto Mazzotta Vice Presidente Orazio Rossi “ Giovanni Tricchinelli Consigliere Federica Galleano “ Fabrizio Gnocchi “ Giancarlo Lombardi “ Francesco Pensato “ Eugenio Rossetti “ Carlo Stocchetti “ Federico Vecchioni “ Flavio Venturini COLLEGIO SINDACALE Presidente Livio Torio Sindaco effettivo Roberta Benedetti “ Michelangelo Rossini Sindaco supplente Francesca Monti “ Paolo Giulio Nannetti DIREZIONE GENERALE Direttore generale Andrea Bressani SOCIETA’ DI REVISIONE KPMG S.p.A. 7 8 Organizzazione territoriale SEDE MILANO - Via Cernaia, 8/10 SUCCURSALI BARI - Via Niceforo, 3 BOLOGNA - Piazza S. Domenico, 1 FIRENZE - Via Carlo Magno, 3 NAPOLI - Via Toledo, 177 PADOVA - Via Trieste, 57/59 PALERMO - Piazza Castelnuovo, 27 ROMA - Piazza Montecitorio, 115 TORINO - Via S. Maria, 8 9 10 Relazione degli Amministratori sulla Gestione 11 12 L’economia Nel 2013 l’economia mondiale ha continuato a espandersi a ritmo moderato e altalenante. La situazione economica dell’Area Euro è rimasta debole, ma a partire dal secondo trimestre si sono manifestati i primi segnali di uscita dalla fase recessiva. La ripresa si è rinforzata nel corso del secondo semestre, allargandosi anche ad alcuni dei Paesi colpiti dalla crisi del debito. La crescita cumulata nei primi tre trimestri non è stata però sufficiente a impedire che il prodotto interno lordo subisse una modesta contrazione in media annua anche nel 2013. La fase recessiva dell’economia italiana si è estesa al terzo trimestre del 2013, pur in un contesto di graduale stabilizzazione. I dati di produzione industriale e le indagini congiunturali segnalano che il quarto trimestre ha segnato il ritorno alla crescita dell’attività economica. La variazione media annua è stata ancora molto negativa, con una flessione rispetto al 2012 superiore all’1,5%. La contrazione della domanda interna è stata parzialmente compensata da un nuovo miglioramento della bilancia commerciale, dovuto però più al calo delle importazioni che alla crescita dell’export. La situazione complessiva continua a essere penalizzata da una marcata contrazione dei livelli di reddito delle famiglie, associata a una dinamica dell’occupazione molto sfavorevole. In maggio, la Banca Centrale Europea (BCE) ha tagliato da 0,75% a 0,50% il tasso sulle operazioni principali di rifinanziamento (OPR), una seconda limatura è stata effettuata in novembre, riducendo il tasso sulle OPR allo 0,25%. La piena allocazione è stata prorogata almeno fino al luglio 2015. La BCE non ha escluso che nuove misure possano essere adottate in futuro, segnalando che i tassi ufficiali rimarranno pari o inferiori al livello attuale per un periodo prolungato. Il mercato dei BTP ha visto un drastico calo dei rendimenti in gennaio. I differenziali di tasso, dopo aver segnato un picco alla fine del secondo trimestre, hanno poi beneficiato di una prolungata e intensa discesa, continuata fino all’inizio dell’esercizio 2014, collocandosi in prossimità dei 200 pb. Fino a giugno, pur registrando ampie oscillazioni, l’euro è rimasto su livelli mediamente più deboli rispetto a fine 2012. Nel secondo semestre è iniziato un graduale rafforzamento verso 1,34-1,36 dollari, su livelli mantenuti anche all’inizio dell’esercizio 2014 anche per effetto delle incertezze della situazione politica ha evidenziato nel corso dei primi due trimestri dell’anno. Il sistema creditizio italiano I tassi e gli spread Nel 2013 si è assistito ad una graduale riduzione del costo complessivo della provvista da clientela. La discesa è stata guidata soprattutto dal calo del tasso medio sui depositi a tempo grazie all’effetto congiunto del costo più contenuto dei nuovi depositi e dell’uscita dallo stock di quelli accesi nelle fasi più acute della crisi del debito sovrano, giunti a scadenza. Il tasso medio sulla consistenza dei depositi con durata prestabilita è sceso nell’ultima parte dell’anno ai minimi da ottobre 2011. Anche il costo marginale delle emissioni obbligazionarie a tasso fisso si è ridotto rispetto all’esercizio precedente, in media annua di quasi un punto percentuale. Tuttavia, il tasso sullo stock di obbligazioni è risultato vischioso, leggermente sopra la media del 2012. Diversamente da quanto osservato per il costo della nuova raccolta, i tassi sui prestiti hanno mostrato una sostanziale resistenza, da ricondurre al permanere di un elevato rischio di credito che ha continuato a influenzare le condizioni sul mercato creditizio. Per il tasso sui nuovi prestiti alle società non finanziarie il secondo semestre è risultato in linea con la prima metà dell’anno, mentre nel complesso del 2013 si è registrata una media leggermente inferiore all’esercizio precedente (3,51% dal 3,64% del 2012), che risentiva dei tassi elevati dei primi mesi. Anche i tassi sulle consistenze dei prestiti hanno confermato la resistenza lungo tutto il 2013, dopo la discesa osservata nel corso del 2012. Nel secondo semestre 2013 il tasso medio sullo stock di prestiti a famiglie e imprese ha evidenziato cenni di recupero rispetto ai mesi primaverili, indotto dall’andamento del tasso praticato alle società non finanziarie. In media annua il tasso complessivo sullo stock di prestiti si è attestato a 3,79%, dal 3,97% del 2012. 13 Grazie alla riduzione del costo della raccolta e data la vischiosità dei tassi sui prestiti, il margine complessivo dell’intermediazione creditizia ha recuperato anche nel quarto trimestre, dopo i progressi segnati nei primi nove mesi. La forbice tra tassi medi sulle consistenze dei prestiti e della raccolta è risalita da luglio 2013 sopra il 2%, lasciandosi alle spalle i minimi toccati nell’ultima parte del 2012 (2,09% la stima per il quarto trimestre 2013, +25pb rispetto allo stesso periodo del 2012). Tuttavia, in media annua, la forbice del 2013 è risultata ancora in linea con quella dell’anno precedente. Gli impieghi L’attività creditizia è risultata debole. La consistenza dei prestiti alle società non finanziarie ha subito un’ulteriore contrazione nel quarto trimestre (-5,7% a/a in media negli ultimi tre mesi e -4,4% a/a in media annua), per la forte riduzione dei prestiti a breve, mentre i prestiti a medio-lungo termine hanno confermato le tendenze precedenti con riduzioni dell’ordine del 4-5% a/a. La flessione di questi ultimi è stata senza precedenti, a seguito della caduta della domanda di credito per investimenti. Nell’ambito delle imprese, nell’ultima parte dell’anno il calo dei prestiti è risultato più marcato per le grandi imprese rispetto alle piccole, mentre sino ad agosto non mostrava sostanziali differenze per dimensione del prenditore. La contrazione dei prestiti ha risentito del calo di domanda connesso alla recessione e all’incertezza delle prospettive economiche. Inoltre, tra i fattori che determinano l’offerta hanno continuato a prevalere le prospettive di deterioramento del merito creditizio dei prenditori e il peggioramento della qualità del credito. In corso d’anno, si è registrato un flusso elevato di nuove sofferenze, soprattutto dal lato delle imprese, che ha alimentato una crescita dello stock di sofferenze lorde superiore al 22% a/a da marzo in poi, arrivando a rappresentare il 7,8% dei prestiti a novembre. Il complesso dei crediti deteriorati lordi è salito al 16% dei prestiti a settembre 2013. Pertanto, il mercato dei prestiti bancari è rimasto caratterizzato da un’intonazione molto prudente, pur registrando un miglioramento dei giudizi delle imprese sulle condizioni di accesso al credito. L’andamento della gestione L’attività creditizia Nel 2013 Mediocredito Italiano, nonostante il persistere della recessione economico-finanziaria, ha continuato a supportare le PMI nazionali confermando i volumi erogati nel 2012, per un importo pari a 2,57 miliardi di euro di finanziamenti. 14 Nel complesso, gli impieghi verso la clientela

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