PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE SCHEDE DEGLI AMBITI DI PAESAGGIO Allegato alla Delibera G.R. n. PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE DATI TERRITORIALI RIASSUNTIVI DATI TERRITORIALI RIASSUNTIVI Tabella 1 Superficie N° ambito Denominazione ambito Interessata Ambiti [kmq] 1 Golfo di Cagliari 240, 55 2 Nora 315,38 3 Chia 90,05 4 Golfo di Teulada 196,90 5 Anfiteatro del Sulcis 257,38 6 Carbonia e Isole Sulcitane 307,14 7 Bacino Metallifero 455,36 8 Arburese 332,34 9 Golfo di Oristano 1008,30 10 Montiferru 286,94 11 Planargia 225,35 12 Monteleone 290,05 13 Alghero 390,69 14 Golfo dell’Asinara 807,18 15 Bassa Valle del Coghinas 75,16 16 Gallura costiera Nord - Occidentale 344,37 17 Gallura costiera Nord – Orientale 569,75 18 Golfo di Olbia 517,91 19 Budoni – San Teodoro 142,43 20 Monte Albo 335,95 21 Baronia 596,53 22 Supramonte di Baunei e Dorgali 259,20 23 Ogliastra 706,22 24 Salto di Quirra 470,21 25 Bassa Valle del Flumendosa 107,08 26 Castiadas 243,06 27 Golfo Orientale di Cagliari 480,06 TOTALE SUPERFICIE AMBITI DI PAESAGGIO COSTIERI 10.051,53 SUPERFICIE TERRITORIO REGIONALE 24.732,90 SUPERFICIE INTERESSATA AMBITI DI PAESAGGIO COSTIERI [%] 40,64 2 Dati Territoriali Riassuntivi DATI TERRITORIALI RIASSUNTIVI Tabella 2.1 COMUNI COSTIERI CON IL TERRITORIO N° AMBITO COMUNALE INTERESSATO AL 100% 16 AGLIENTU 12 - 13 ALGHERO 9 ARBOREA 7 - 8 ARBUS 17 - 18 ARZACHENA 23 - 24 ARZANA 15 - 16 BADESI 23 BARISARDO 22 - 23 BAUNEI 11 BOSA 19 - 20 BUDONI 7 BUGGERRU 9 CABRAS 1 CAGLIARI 6 CALASETTA 1 - 2 CAPOTERRA 23 CARDEDU 6 CARLOFORTE 14 - 15 CASTELSARDO 26 CASTIADAS 9 - 10 CUGLIERI 2 - 3 - 4 DOMUSDEMARIA 21 - 22 DORGALI 7 - 8 FLUMINIMAGGIORE 23 GAIRO 5 GIBA 18 GOLFO ARANCI 6 - 7 GONNESA 7 IGLESIAS 17 LA MADDALENA 23 - 24 LANUSEI 23 - 24 LOCERI 18 LOIRI PORTO S.PAOLO 23 LOTZORAI 11 MAGOMADAS 26 - 27 MARACALAGONIS 5 MASAINAS 25 - 26 MURAVERA 9 - 10 NARBOLIA 17 - 18 OLBIA Piano Paesaggistico Regionale 3 9 ORISTANO 21 OROSEI 17 PALAU 6 PORTOSCUSO 14 PORTOTORRES 20 POSADA 2 PULA 1 - 27 QUARTU S.ELENA 9 RIOLA SARDO 5 S.ANNA ARRESI 5 - 6 S.ANTIOCO 5 - 6 S.GIOVANNI SUERGIU 9 S.GIUSTA 18 - 19 S.TEODORO 16 - 17 S.TERESA DI GALLURA 9 S.VERO MILIS 2 SARROCH 13 - 14 SASSARI 20 - 21 SINISCOLA 1 - 26 - 27 SINNAI 14 SORSO 14 STINTINO 9 TERRALBA 23 - 24 TERTENIA 2 - 3 - 4 - 5 TEULADA 23 TORTOLI' 11 TRESNURAGHES 15 - 16 TRINITA' D'AGULTU 14 - 15 VALLEDORIA 12 VILLANOVA MONTELEONE 24 - 25 VILLAPUTZU 26 - 27 VILLASIMIUS 4 Dati Territoriali Riassuntivi DATI TERRITORIALI RIASSUNTIVI Tabella 2.2 COMUNI NON COSTIERI CON IL N° AMBITO TERRITORIO COMUNALE INTERESSATO AL 100% 9 BARATILI S.PIETRO 23 ELINI 1 ELMAS 20 - 21 GALTELLI' 23 GIRASOLE 23 ILBONO 20 - 21 IRGOLI 20 - 21 LOCULI 9 MARRUBIU 11 MODOLO 1 MONSERRATO 12 MONTELEONE ROCCA DORIA 11 MONTRESTA 9 NURACHI 13 OLMEDO 21 ONIFAI 9 PALMAS ARBOREA 1 - 27 QUARTUCCIU 12 ROMANA 1 SELARGIUS 9 - 10 SENEGHE 10 SENNARIOLO 9 SIAMAGGIORE 9 SIMAXIS 9 TERRALBA 9 TRAMATZA 23 TRIEI 9 URAS 2 VILLA S.PIETRO 9 ZEDDIANI Piano Paesaggistico Regionale 5 DATI TERRITORIALI RIASSUNTIVI Tabella 2.3 COMUNI NON COSTIERI CON IL TERRITORIO N° AMBITO COMUNALE INTERESSATO PARZIALMENTE 16 AGGIUS 1 - 2 ASSEMINI 9 BAULADU 10 BONARCADO 5 - 6 - 7 CARBONIA 7 DOMUSNOVAS 11 FLUSSIO 7 - 8 - 9 GONNOSFANADIGA 8 - 9 GUSPINI 23 - 24 IERZU 12 ITTIRI 20 LODE' 20 - 21 LULA 16 - 17 LUOGOSANTO 9 MASULLAS 9 - 10 MILIS 9 MOGORO 18 MONTI 9 MORGONGIORI 21 OLIENA 9 OLLASTRA SIMAXIS 21 ORUNE 14 OSILO 23 - 24 OSINI 11 - 12 PADRIA 18 PADRU 24 PERDASDEFOGU 5 PISCINAS 11 POZZOMAGGIORE 12 - 13 PUTIFIGARI 17 S.ANTONIO DI GALLURA 15 S.MARIA COGHINAS 9 S.NICOLO' ARCIDANO 24 - 25 - 26 S.VITO 2 - 4 - 5 SANTADI 10 SANTULUSSURGIU 10 SCANO MONTIFERRO 15 SEDINI 14 SENNORI 6 Dati Territoriali Riassuntivi 1 - 27 SETTIMO S.PIETRO 9 SIAMANNA 9 SIAPICCIA 7 SILIQUA 9 SIRIS 9 SOLARUSSA 11 SUNI 23 TALANA 17 - 18 TELTI 16 - 17 TEMPIO PAUSANIA 14 TERGU 12 THIESI 11 TINNURA 19 - 20 TORPE' 5 TRATALIAS 23 - 24 ULASSAI 13 URI 21 - 22 - 23 URZULEI 1 - 2 UTA 7 VALLERMOSA 15 - 16 VIDDALBA 23 VILLAGRANDE STRISAILI 9 VILLANOVA TRUSCHEDU 5 VILLAPERUCCIO 9 ZERFALIU Piano Paesaggistico Regionale 7 PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE SCHEDA D’AMBITO N° 1 GOLFO DI CAGLIARI SCHEDA AMBITO N. 1 GOLFO DI CAGLIARI 2 Scheda d’ambito n.1 Golfo di Cagliari Descrizione dell’ambito STRUTTURA A Cagliari come in pochi altri siti del Mediterraneo è possibile percepire il luogo costruito come sintesi di spazio e tempo, sostrato naturale, ma anche territorio-risorsa dove tutto può essere, ed è stato effettivamente interpretato come occasione di antropizzazione: i colli come ambito privilegiato del controllo territoriale, pianura e lagune come risorse primarie, il doppio golfo come occasione di scambio e relazione con il Mediterraneo. Nel territorio cagliaritano, l’estensione della città ha alterato e obliterato gran parte delle forme originarie del paesaggio e dei processi naturali, anche se è ancora possibile riconoscere i tratti salienti delle forme del rilievo che hanno guidato l’espansione urbana dalle origini fino ad oggi. L’ambito è caratterizzato da un complesso sistema paesistico territoriale unitario in cui si riconoscono almeno tre grandi componenti tra loro strettamente interconnesse: il sistema costiero dello Stagno di Cagliari-laguna di Santa Gilla, la dorsale geologico-strutturale dei colli della città di Cagliari e il compendio umido dello stagno di Molentargius, delle saline e del cordone sabbioso del Poetto. Le grandi dominanti costitutive di Santa Gilla, di Molentargius-Poetto e dei colli di Cagliari, rappresentano la matrice funzionale e strutturale dell’ambito sulla quale ogni stratificazione paesaggistica si è sviluppata nello spazio e nel tempo. Un primo sistema è rappresentato dalla dorsale strutturale di Cagliari che, impostata secondo le direttrici tettoniche campidanesi nord ovest-sud est e definita dalle colline mioceniche, costituisce la matrice geomorfologica su cui si sviluppa la città. La dorsale costituisce un elemento di separazione fisica tra le zone umide di Santa Gilla e Molentargius e termina in mare in corrispondenza del promontorio di Capo Sant'Elia, condizionando in misura determinante le dinamiche meteomarine e gli equilibri fisico-ambientali delle acque del Golfo. Ad est si individua la depressione stagnale di Molentargius, a cui afferisce un bacino di alimentazione che si spinge fino ai rilievi collinari di Settimo San Pietro e Sinnai, circoscritto all’estremità meridionale dello sprofondamento del Campidano e che culmina con la falcata sabbiosa del litorale del Poetto. Ad ovest, la vasta zona umida dello Stagno di Cagliari rappresenta tipicamente un sistema di transizione e di interfaccia ambientale tra il dominio continentale, rappresentato dai terreni della pianura campidanese e il settore marino del Golfo degli Angeli. Il sistema dello Stagno di Cagliari, rappresenta la più vasta zona umida della Sardegna, costituendo il bacino recettore di un esteso sistema idrografico che dal Campidano di Cagliari di estende fino al Sarcidano, a buona parte dell’Iglesiente e al Sulcis, occupando complessivamente una superficie di circa 2.332 kmq. Piano Paesaggistico Regionale 3 Nella vegetazione delle zone umide è possibile riconoscere una seriazione di fasce vegetazionali successive in cui si osserva il graduale passaggio dalle piante alofite a quelle idrofite avvicinandosi all’entroterra. Gli habitat delle zone umide rappresentano un ambiente idoneo per la riproduzione, lo svernamento e la sosta di uccelli marini e acquatici, si ritrovano inoltre grandi concentrazioni invernali di avifauna. La conoide alluvionale recente e antica del Rio Santa Lucia, è legata alle attività di deposizione colluvio-alluvionale del corso del Rio di Santa Lucia, in corrispondenza della apertura della incisione valliva montana sulla piana. La piana e la conoide del Rio Santa Lucia occupa una stretta fascia di territorio posta a cavallo dell’attuale tracciato fluviale e limitata esternamente dalle non sempre evidenti scarpate che individuano il terrazzamento sulle alluvioni antiche. La piana è soggetta ad un intenso sfruttamento agricolo anche se negli ultimi decenni si è assistito ad una forte espansione urbanistica che ha occupato aree di elevato pregio agricolo. In antico, lungo il litorale ad oriente del Kàralis àkra (Capo Sant'Elia) è presente l'insediamento umano essenzialmente in corrispondenza dello sbocco a mare dei corsi d'acqua che innervano le falde meridionali del massiccio montano dei Sette Fratelli, costituendo le vallate di penetrazione verso l'interno del Sarrabus e assicurando, nel contempo, la veicolazione delle risorse montane. L'area urbana cagliaritana si accentra sul sistema di depositi terziari che danno una configurazione “a colli” al paesaggio urbano. Nella parte occidentale e orientale del sistema di rilievi si hanno due vaste insenature marine, successivamente degradatesi in lagune e stagni: ad ovest la vasta Laguna di Santa Gilla, ad est gli Stagni di Molentargius e di Quartu. L' insediamento umano rimonta al VII millennio a.C., ma la formazione urbana di Karales risale al VI secolo a.C. sulla sponda orientale della Laguna di Santa Gilla. La città romana si incentrò, invece, nell'area retrostante l'odierna darsena. Con l'altomedioevo il centro abitato si diffuse in diversi poli, di cui il principale divenne Santa Igia, sul luogo della città punica. Con il basso medioevo la fondazione pisana e la successiva (1324) conquista catalana di Castello di Castro diede alla città la configurazione attuale del quartiere di Castello, con le ville sottostanti di Stampace, Lapola e Villanova. Primaria importanza ebbe tra i porti della Sardegna quello di Karales, per la cui definizione topografica risulta prioritaria un' analisi geomorfologica del litorale. Dopo il grande trauma che vede l’insediamento lagunare dei Giudici messo in crisi e poi distrutto a favore della nuova città pisana duecentesca “sul crinale”, si crea il modello del dualismo tra “città di pietra” murata e dominante e “borghi di terra” cerealicoli e subalterni, destinato a durare sino alla contemporaneità.
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