Fra Settecento E Ottocento, in Seguito Aggiornato a Treviso Fra Settecento E Novecento

Fra Settecento E Ottocento, in Seguito Aggiornato a Treviso Fra Settecento E Novecento

CAMPAGNA DI GRECIA - ALPINI EFANTI - DI GRECIA CAMPAGNA TTREVIGIANIREVIGIANI IILLUSTRILLUSTRI Sopra: il roccione di Selanj sul fronte albanese dove avvenne il sacrifi cio del tenente alpino pa- dovano Vittorino Zanibon, decorato con medaglia d’oro. L’immagine ripresa da Giandomenico Pagnacco, in viaggio nella storia sulle orme del padre Bruno, mostra il luogo come appare oggi, a confronto con lo stesso luogo fotografato nel 1940 dal tenente alpino Emilio Pisani, commilitone di Bruno Pagnacco FFrara SSettecentoettecento e Vittorino Zanibon. e OttocentoOttocento L‘attacco italiano alla Grecia resta forse la più incomprensibile delle campagne mili- tari fasciste. Perchè Mussolini trascinò il Paese in questa assurda avventura? L’azio- ne del duce va compresa nel contesto di un complesso meccanismo di responsabilità e di illusorie speranze che coinvolsero i più alti esponenti del potere politico e militare da Ciano a Badoglio. Così Alpini e Fanti si ritrovarono impantanati in un inferno di fango, neve e ghiaccio. La prima parte del volume ripercorre quei tragici avvenimenti seguendo i nostri soldati lungo le piste del fronte greco-albanese. La seconda è invece interamente de- dicata al viaggio di un fi glio sulle orme del padre. Un percorso compiuto attraver- A cura di so la puntuale documentazione fotografi ca che Giandomenico Pagnacco ha raccolto rivisitando passo dopo passo il cammino seguito settant’anni fa dal padre Bruno, Francesco Scattolin tenente degli alpini. Uno straordinario reportage composto dalle immagini realizzate da padre e fi glio che ci offre la possibilità di osservare quei luoghi com’erano allora e come sono adesso. Da vendersi esclusivamente in abbinamento a uno dei seguenti quotidiani: La Tribuna di Treviso (Dir. Resp. Alessandro Moser - Reg. Trib. di TV n. 407 del 30/01/1978) EDIZIONE SPECIALE Il Mattino di Padova (Dir. Resp. Omar Monestier - Reg. Trib. PD n. 568 del 11/11/1977) Unità d’Italia La Nuova Venezia e Mestre nel 150° anniversario della (Dir. Resp. Antonello Francica - Reg. Trib. di VE n. 1398 del 20/09/2001) Supplemento al numero odierno € 7,90 + il prezzo del quotidiano Passato & Presente volume 1 Trevigiani Illustri tra Settecento e Ottocento 1 edizione 2011 copyright © 2011 ISTRIT Via Sant'Ambrogio in Fiera, 60 31100 - TREVISO email: [email protected] email: [email protected] Grafi ca e impaginazione di Stefano Gambarotto L'editore ha effettuato ogni possibile tentativo di individuare altri soggetti titolari di copyright ed è comunque a disposizione degli eventuali aventi diritto. In copertina: Giuseppe Pavan «La morte del generale Guidotti» Olio su tela realizzato su incarico dell'abate Bailo nell'anno 1898, in occasione del cinquantesimo anniversario dei moti del 1848. ISBN 978-88-96032-13-8 Trevigiani Illustri tra Settecento e Ottocento a cura di Francesco Scattolin con scritti di Giacinto Cecchetto, Sante Rossetto, Francesco Zanella, Paolo Pozzobon, Giuliano Simionato, Guido Sinopoli, Pietro Polon, Antonio Cauz, Eugenio Tranchini, Giuliano Simionato, Giuseppe Palugan, Ivano Sator coordinamento editoriale Stefano Gambarotto, Enzo Raffaelli Giuseppe Strippoli, Carlo Brandani Volume Primo Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato di Treviso - 2011 Presentazione Giovanni Netto, allora presidente del Comitato di Treviso per la Storia del risorgimento Italiano, volle che i testi delle conferenze, che allora si tenevano a Palazzo Onigo, venissero raccolti e pubblicati in alcune centinaia di copie, a cura della stamperia del comune di Treviso. Il titolo iniziale di quelle sinossi, che avevano la dimensione delle dispense universitarie, era Treviso fra Settecento e Ottocento, in seguito aggiornato a Treviso fra Settecento e Novecento. I testi delle relazioni erano dattiloscritti, spesso a cura dei relatori, e consegnati al segretario del comitato pronti per la stampa. Le copertine dei fascicoli erano di svariati colori. Si andava dal bianco, al verde, all'azzurro carico, al rosso al giallo: tutto dipendeva dal cartoncino che aveva a disposizione, in quel momento, la stamperia sita nel cortile di palazzo Sugana, e non era il caso di andare tanto per il sottile. Quando fi nalmente il fascicolo era stampato, in genere verso la fi ne dell'anno, veniva presentato al pubblico dal presidente del Comitato, in occasione di una delle conferenze organizzate dall'Istituto. I quaderni erano distribuiti, gratuitamente agli iscritti, tra i soci allora anche molte scuole del capoluogo e della provincia, alle biblioteche locali, alla sede centrale dell'Istituto del Vittoriano a Roma, archivi, etc. Insomma non erano in molti a conoscere i testi stampati delle relazioni. Era il destino delle pubblicazioni specialistiche o, come si direbbe oggi, di nicchia. Nel 2000 si passò ad un nuovo formato: dalla vecchia sinossi ad un pratico 17 x 23, come molti libri, e un titolo nuovo, Quaderni del Risorgimento. Il nuovo titolo era parso più adatto in quanto le relazioni, in taluni casi, andavano oltre l'ambito trevigiano o veneto. Per il resto poco è cambiato: la tiratura è rimasta pressappoco la stessa, mentre la distribuzione è stata allargata alle maggiori biblioteche della regione, Istituzioni culturali regionali e provinciali. Qualche anno fa abbiamo proposto al Presidente e all'Assessore alla cultura della provincia di Treviso la pubblicazione di una serie di volumi tematici riprendendo le relazioni originali, (ma di veri e propri saggi si tratta), lasciando inalterata anche la bibliografi a. Il titolo dell'intera collana, prevista in sei volumi, è Passato & presente. Il primo dei volumi tematici è uscito nel 2008 con il titolo: Il fronte della Marca Trevigiana a cura di Stefano Gambarotto, comprendeva dodici relazioni sull'ultimo anno della Grande Guerra nel nostro territorio. Questo che presentiamo è il secondo della serie, diviso in due tomi per via della poderosa mole, curato da Francesco Scattolin, autore anche dell'ampia introduzione. Il prossimo volume, sperando di poterlo pubblicare, riguarderà il periodo storico che va dalla caduta di Venezia alla vigilia del 1848. Enzo Raffaelli Presidente del Comitato di Treviso per la Storia del Risorgimento Italiano 5 Indice del primo volume Il Settecento Introduzione al periodo ........................................................................... 9 1 Jacopo Monico di Giacinto Cecchetto ................................................. 23 2 Giulio Trento di Sante Rossetto............................................................ 31 3 Giovanni Battista Nicolai di Francesco Zanella .................................. 43 4 I Riccati, di Francesco Zanella ............................................................. 57 5 I Rizzetti (Giovanni e Luigi) di Francesco Zanella ............................... 87 6 Giovanni Pozzobon di Paolo Pozzobon ............................................... 103 7 Basilio Lasinio di Jacopo Lasinio (a cura di Giovanni Netto) ............. 121 8 Lorenzo Da Ponte di Giuliano Simionato ............................................ 129 L'ottocento - parte prima Introduzione al periodo ............................................................................ 139 9 Innocente Pittoni, di Guido Sinopoli .................................................... 163 10 Giuseppe Gobbato, di Giuliano Simionato e Pietro Polon ................. 173 11 Ermenegildo Francesconi, di Antonio Cauz ....................................... 185 12 Daniele Francesconi, di Eugenio Tranchini ....................................... 201 13 I Fontebasso, di Giuliano Simionato .................................................. 209 14 Francesco Beltrame, di Giuseppe Palugan ......................................... 215 15 Silvestro Selvatico, di Ivano Sartor ..................................................... 225 7 Due immagini della Treviso settecentesca ritratta da Medoro Coghetto nelle quali si notano il Palazzo Comunale e quello dei Trecento Il Settecento «Siamo vissuti nei giorni più felici del diciottesimo secolo. Imperatori,re, principi scendono affabilmente dai loro temutissimi altissimi luoghi ...diven- tano padri,amici,confi denti del loro popolo. La religione fa a pezzi la veste clericale ed appare nella sua divina essenza. Il rischiaramento (Aufklärung) procede con passi da gigante... amore per l'umanità e libertà di pensiero pren- dono il sopravvento. Le arti e le scienze fi oriscono, il nostro sguardo penetra a fondo nel laboratorio della natura...» Così si esprimeva in una chiesa tedesca un anonimo autore nel 1784.1 Il settecento coltiva l'ottimismo di una scienza in continuo progresso e l'utopia di una ragione umana diretta al vero e al progresso dell'intera umani- tà. Di questa utopia si sostanzia quella cultura europea che fu defi nita illumi- nismo, cultura che poggiando su un orgoglioso scientismo affi da alla ragio- ne il compito di assicurare un progressivo stato di felicità. Se l'illuminismo trovò in Francia pensatori e critici che ne assicurarono l'egemonia in Europa (l'Enciclopedia ne fu strumento fondamentale) l'origine di questa cultura deve ascriversi alla fi losofi a e alla scienza inglesi.2 Già nel '600 Isacco Newton e Robert Boyle pongono le basi della fi sica e della chimica moderne e fi losofi come John Locke e poi David Hume esprimono una fi losofi a empiristica che ancora la conoscenza all'esperienza sensitiva. Terzo ambito della cultura e dell'ideologia illuministiche è la Germania ove, già nel '600, insegna e scrive Kristian Wolff, fi losofo ad Halle, il quale considera scopo della fi losofi a la fe- licità

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