
COMUNE DI CASTELBOTTACCIO STATUTO Delibera n. 19.7.2000 TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 Autonomia statutaria 1) Il Comune di Castelbottaccio: a) E’ un ente locale autonomo con rappresentatività generale secondo i principi della Costituzione e nel rispetto delle leggi della Repubblica italiana ; b) E’ Ente democratico che crede nei principi europeistici, della pace e della solidarietà ; c) Si riconosce in un sistema statale unitario di tipo federativo e solidale, basato sul principio dell’autonomia degli enti locali ; d) Considerata la peculiare realtà territoriale e sociale in cui si colloca, rivendica a sé e per gli altri comuni uno specifico ruolo nella gestione delle risorse economiche locali, ivi compreso il gettito fiscale, nonché nell’organizzazione dei servizi pubblici o di pubblico interesse ; ciò nel rispetto del principio della sussidiarietà, secondo cui la responsabilità pubblica compete all’autorità territorialmente e funzionalmente più vicina ai cittadini ; e) Valorizza ogni forma di collaborazione con gli altri enti locali ; f) Realizza, con i poteri e gli istituti del presente statuto, l’autogoverno della comunità. 2) Il comune si avvale della sua autonomia, nel rispetto della Costituzione e dei principi generali dell’ordinamento, per lo svolgimento della propria attività e il perseguimento dei suoi fini istituzionali. 3) Il comune rappresenta la comunità di Castelbottaccio nei rapporti con lo Stato, con la Regione Molise, con la provincia di Campobasso e con gli altri Enti o soggetti pubblici e privati e, nell’ambito degli obiettivi indicati nel presente statuto, nei confronti della comunità internazionale. 4) La Comunità di Castelbottaccio è costituita dai suoi abitanti, anche non residenti, che hanno eletto il Comune proprio centro di interessi e attività, nonché dai cittadini Castelbottaccesi emigrati o comunque residenti all’esterno del territorio, ai quali il presente statuto riconosce parità di diritti e uguali occasioni di partecipazione. 5) L’Amministrazione comunale promuove le opportune iniziative al fine di garantire ad essi la corretta informazione sulle questioni di interesse locale, il costante collegamento con la comunità interna, la concreta possibilità di partecipazione alle scelte amministrative, favorisce inoltre nell’ambito delle sue attribuzioni il rientro in patria dei cittadini emigrati. 6) I singoli gruppi sociali che compongono la comunità sono riconosciuti quali portatori di interessi diffusi che il Comune tutela con la sua azione diretta di coordinamento e di indirizzo. Il Comune favorisce altresì l’aggregazione e la partecipazione di enti ed associazioni culturali, sociali, sportive e ricreative operanti sul territorio nonché delle associazioni di cittadini Castelbottaccesi residenti all’esterno del territorio comunale. Art. 2 Finalità 1. Il comune promuove lo sviluppo e il progresso civile, sociale ed economico della comunità di Castelbottaccio ispirandosi ai valori e agli obiettivi della Costituzione. 2. Il comune promuove e tutela l’equilibrato assetto del territorio e concorre, insieme alle altre istituzioni nazionali e internazionali, alla riduzione dell’inquinamento, assicurando, nell’ambito di un uso sostenibile ed equo delle risorse, i diritti e le necessità delle persone di oggi e delle generazioni future. Tutela la salute dei cittadini e salvaguardia altresì la coesistenza delle diverse specie viventi e delle biodiversità. 3) Il comune inoltre ispira la propria azione alle seguenti finalità: a) dare pieno diritto all’effettiva partecipazione dei cittadini, singoli e associati, alla vita organizzativa, politica, amministrativa, economica e sociale del comune di Castelbottaccio, a tal fine sostiene e valorizza l’apporto costruttivo e responsabile del volontariato e delle libere associazioni; b) valorizzazione e promozione delle attività culturali e sportive come strumenti che favoriscono la crescita delle persone; c) tutela, conservazione e promozione delle risorse naturali, paesaggistiche, storiche, architettoniche e delle tradizioni culturali presenti sul proprio territorio; d) valorizzazione dello sviluppo economico e sociale della comunità, promuovendo la partecipazione dell’iniziativa imprenditoriale dei privati alla realizzazione del bene comune; e) sostegno alle realtà della cooperazione che perseguono obiettivi di carattere mutualistico e sociale; f) tutela della vita umana, della persona e della famiglia, valorizzazione sociale della maternità e della paternità, assicurando sostegno alla corresponsabilità dei genitori nell’impegno della cura e dell’educazione dei figli, anche tramite i servizi sociali ed educativi; garanzia del diritto allo studio e alla formazione culturale e professionale per tutti in un quadro istituzionale ispirato alla libertà dell’educazione; g) rispetto e tutela delle diversità etniche, linguistiche, culturali, religiose e politiche, anche attraverso la promozione dei valori e della cultura della tolleranza; h) sostegno alla realizzazione di un sistema globale e integrato di sicurezza sociale e di tutela attiva delle persone disagiate e svantaggiate; i) riconoscimento di pari opportunità professionali, culturali, politiche e sociali fra i sessi. Art. 3 Territorio e sede del comune 1. Il territorio si estende per Ha 1126,50 e confina con i comuni di Lucito, Lupara, Civitacampomarano e fiume Biferno . 2. Il palazzo civico, sede comunale, è ubicato in Via Vittorio Emanuele 3° 3. Le adunanze degli organi elettivi collegiali e delle commissioni si svolgono normalmente nella sede comunale. In caso di necessità o per particolari esigenze esse possono tenersi anche in luoghi diversi dalla propria sede. 4. All’interno del territorio del comune di Castelbottaccio non è consentito, per quanto attiene alle attribuzioni del comune in materia, l’insediamento di centrali nucleari né lo stanziamento o il transito di ordigni nucleari e scorie radioattive. Art. 4 Stemma e gonfalone 1. Il Comune negli atti e nel sigillo si identifica con il nome di Castelbottaccio, con lo stemma concesso in data 26.01.1930 dal Capo del Governo. 2) Il gonfalone può essere esibito nelle cerimonie ufficiali e nelle pubbliche ricorrenze, accompagnato dal sindaco o da un assessore o da un delegato del sindaco scortato e portato da vigili urbani. 3) La Giunta può autorizzare l’uso e la riproduzione dello stemma del Comune per fini non istituzionali soltanto ove sussista un pubblico interesse. 4) La Comunità comunale riconosce San OTO quale proprio patrono. Il trentunesimo giorno del mese di Luglio, festività del Santo Patrono è giorno festivo. Art. 5 Albo pretorio Un apposito spazio del palazzo civico viene destinato ad Albo Pretorio per la pubblicazione degli atti ed avvisi previsti dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti. La pubblicazione deve garantire l’accessibilità, l’integrità e la lettura degli atti. Il segretario cura la pubblicazione degli atti avvalendosi del messo comunale e, su attestazione di questi, ne certifica l’avvenuta pubblicazione. Art. 6 Programmazione e cooperazione 1. Il Comune realizza la propria finalità adottando il metodo e gli strumenti della programmazione. 2. Concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei piani e nei programmi dello Stato e della Regione Molise, nel rispetto della reciproca autonomia, anche mediante studi e proposte, avvalendosi dell’apporto delle formazioni sociali, economiche, sindacali e culturali operanti nel suo territorio. 3) Il Comune nell’ambito delle competenze assegnate dalle leggi statali e regionali ed in collaborazione con la Provincia, la Comunità Montana e con gli altri Enti pubblici, attiva tutte le funzioni amministrative nei settori organici dei servizi sociali, dell’assetto ed utilizzazione del territorio e dello sviluppo economico, con particolare riguardo al sostegno ed alla valorizzazione delle risorse umane e materiali presenti nel territorio. Coordina, quindi, le attività commerciali; tutela e promuove lo sviluppo dell’artigianato e dell’agricoltura; sviluppa l’istruzione; valorizza il proprio patrimonio naturale, artistico, culturale; incoraggia e favorisce lo sport dilettantistico ed il turismo. 4) Il comune per raggiungere una migliore qualità dei servizi può delegare proprie funzioni alla Comunità Montana. TITOLO II ORDINAMENTO STRUTTURALE CAPO I ORGANI E LORO ATTRIBUZIONI Art. 7 Organi 1. Sono organi del Comune il Consiglio comunale, il Sindaco e la Giunta e le rispettive competenze sono stabilite dalla legge e dal presente statuto. 2. Il consiglio comunale è organo di indirizzo e di controllo politico e amministrativo. 3. Il sindaco è responsabile dell’amministrazione ed è il legale rappresentante del comune; egli esercita inoltre le funzioni di Ufficiale di Governo secondo le leggi dello stato. 4. La giunta collabora con il sindaco nella gestione amministrativa del comune e svolge attività propositive e di impulso nei confronti del consiglio. Art. 8 Deliberazioni degli organi collegiali 1. Le deliberazioni degli organi collegiali sono assunte, di regola, con votazione palese; sono da assumere a scrutinio segreto le deliberazioni concernenti persone, quando venga esercitata una facoltà discrezionale fondata sull’apprezzamento delle qualità soggettive di una persona o sulla valutazione dell’azione da questi svolta. 2. L’istruttoria e la documentazione delle proposte di deliberazioni avvengono attraverso i responsabili degli uffici; la verbalizzazione degli atti e delle sedute del consiglio e della giunta è curata dal segretario comunale, secondo le modalità e i termini stabiliti dal
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