Capriccio 2000. A slice of electronic dance music in millennial Italy. Riccardo Balli, Dafne Boggeri, Lucrezia Calabrò Visconti, Federico Chiari, Caterina De Nicola, Andrea De Stefani, Alberto Guerrini, Antonio La Grotta, Lorenza Longhi, Andrea Magnani, Giorgia Malaman, Valerio Mattioli, Michele Rizzo, Giuliana Rosso, Rosa Tyhurst, Jeppe Ugelvig, Hannah Zafiropoulos. The 13th edition of the Young Curators Residency Programme by Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. CAPRICCIO 2000 2 PREFAZIONE Patrizia Sandretto Re Rebaudengo 6 INTRODUZIONE Lucrezia Calabrò Visconti 12 CAPRICCIO 2000 Rosa Tyhurst, Jeppe Ugelvig, Hannah Zafiropoulos 18 IMAGES 34 SITE, BODY, AFFECT: AN EXHIBITION THROUGH SOUND AND MOVEMENT Hannah Zafiropoulos 40 FANATICAL TENDENCIES Rosa Tyhurst 50 HARDCORE AS FOLKLORE Jeppe Ugelvig 62 IL RAVE IN ITALIA: STORIA DELLA TECHNO ROMANA Valerio Mattioli 70 HARDCORE WILL NEVER DIE Federico Chiari 84 PARADISE DISCOTHEQUE Selection by Antonio La Grotta 88 GABBER ELEGANZA Interview with Alberto Guerrini 97 GABBER ELEGANZA IMAGE ARCHIVE 114 COME SI CURA IL GABBER Riccardo Balli 130 TORINO NOTTURNA Interview with Giorgia Malaman 142 AUDIOGRAPHY 144 WORKS 152 BIOGRAPHIES 158 CREDITS / COLOPHON A slice of electronic dance music in millennial Italy. Prefazione Patrizia Sandretto Re Rebaudengo PREFAZIONE La Residenza per Giovani Curatori stranieri nasce nel 2007 grazie alla preziosa collaborazione della Compagnia di San Paolo che anche quest’anno, per il tredicesimo anno consecutivo, ha rinnovato il suo impegno a sostegno del progetto. Nel corso degli anni, la residenza si è affermata come un programma di formazione curatoriale unico sul panorama internazionale. La sua struttura si basa su due momenti fondamentali per lo sviluppo delle capacità critiche e professionali dei curatori: in primo luogo la ricerca approfondita sul territorio, ideata e coordinata da un curatore italiano che rappresenta anche il punto di riferimento per i curatori in residenza durante il periodo trascorso in Italia; in secondo luogo la preparazione di una mostra conclusiva negli spazi della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, che viene organizzata grazie al completo supporto e alla collaborazione professionale del team della Fondazione. L’obiettivo principale del progetto è dare l’opportunità a tre giovani curatori stranieri di entrare in contatto con la scena artistica italiana e conoscere i nostri artisti emergenti, incoraggiando un dialogo tra scena locale e contesto europeo e mondiale. Nel corso di questi tredici anni, trentanove giovani curatori hanno partecipato alla residenza, sotto la guida di sei curatori italiani differenti, mentre più di novanta artisti italiani sono stati coinvolti nelle mostre finali, selezionati tra le centinaia incontrati durante il viaggio in Italia. Molti dei curatori 2 3 Foreword The main objective of the project is to offer an entryway for Patrizia Sandretto Re Rebaudengo three young foreign curators into the Italian art scene and give them the opportunity to get to know our emerging art- The Young Curators Residency Programme was born in ists, encouraging a dialogue between the local, the Europe- 2007 thanks to our valuable collaboration with the Compag- an and the global context. During these thirteen years, thir- nia di San Paolo, which this year, for the thirteenth consecu- ty-nine young curators have participated in the programme, tive year, has renewed its commitment to support the project. under the guidance of six different Italian curators, while Over the years, the residency programme has established more than ninety Italian artists have been involved in the fi- itself as a unique curatorial training programme in the inter- nal exhibitions, selected from hundreds met during the trips national scene. Its structure is based on two fundamental in Italy. Many of the curators who participated in the pro- moments for the development of the curators’ critical and gramme now hold positions of prestige in the international professional abilities: first, in-depth research on the Italian art scene, while collaborations that began in Italy have often scene, conceived and coordinated by an Italian curator who been further developed in the years that followed, signifi- also represents the point of reference for the curators-in-res- cantly contributing to the support and dissemination of Ital- PATRIZIA SANDRETTO RE idence during their time in Italy; secondly, the development ian art beyond national borders. of a final exhibition in the spaces of the Fondazione San- dretto Re Rebaudengo, which is organised with the profes- The quality of the final exhibition projects validates the deci- REBAUDENGO sional support and collaboration of the Foundation’s team. sion made by the Foundation thirteen years ago to commit che hanno partecipato alla residenza ora ricoprono posizioni di prestigio nel impegno e a tutte le persone che li hanno ricevuti e hanno dedicato loro tempo panorama artistico internazionale e le collaborazioni iniziate in Italia si sono e attenzione durante il loro viaggio in Italia. Grazie infine a tutti gli artisti italiani, spesso ulteriormente approfondite negli anni successivi, dando un contributo perché senza di loro questo progetto non sarebbe possibile. significativo al supporto e alla diffusione dell’arte italiana oltre i confini nazionali. La qualità dei progetti espositivi conclusivi premia la scelta compiuta dalla Fondazione tredici anni fa: quella di impegnarsi a favore della sperimentazione curatoriale, capace di realizzare progetti di ricerca che si rivelano però fruibili anche da un più ampio pubblico. La mostra conclusiva di questa tredicesima edizione, intitolata Capriccio 2000, ne è un felice esempio. L’eccellenza delle mostre conclusive riflette l’attenzione con cui vengono scelti ogni anno i tre partecipanti al programma: le candidature vengono segnalate dai Direttori dei più prestigiosi programmi curatoriali a livello internazionale, per poi essere vagliate da una giuria internazionale che seleziona i tre partecipanti a seguito di colloqui approfonditi. I curatori in residenza nel 2019 – Rosa Tyhurst, Jeppe Ugelvig e Hannah Zafiropoulos – sono stati scelti da una giuria composta, tra gli altri, da Andrea Viliani, Direttore del Madre Museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli, e Mark Rappolt, Editor in Chief di ArtReview e fondatore di ArtReview Asia. Desidero ringraziare ancora una volta la Compagnia di San Paolo per la sua opera di sostegno e promozione dell’arte contemporanea italiana. Un grazie a Lucrezia Calabrò Visconti, per la professionalità e l’entusiasmo con cui dall’anno scorso segue i cu ratori in residenza. Grazie ai curatori per il loro 4 5 to curatorial experimentation and research whilst engaging contemporary art. Thanks to Lucrezia Calabrò Visconti for broad audiences. The final exhibition of this thirteenth edi- the professionalism and enthusiasm with which, since last tion, titled Capriccio 2000, is a fantastic example of this. year, she has followed the curators in residence. Thanks The excellence of the exhibitions reflects the attention with to the curators for their commitment and to all the people which the three participants of the programme are chosen who hosted them and dedicated their time and attention to each year: candidates are nominated by the directors of them during their trips in Italy. Thanks finally to all the Ital- the most prestigious curatorial programmes at international ian artists, because without them this project would not be level before being examined by an international jury that possible. selects the three participants after in-depth interviews. The curators selected in 2019–Rosa Tyhurst, Jeppe Ugelvig, and Hannah Zafiropoulos–were chosen by a jury composed by Andrea Viliani, Director of the Madre Museum of Con- temporary Art Donnaregina of Naples, and Mark Rappolt, Editor-in-Chief of ArtReview and founder of ArtReview Asia, among others. I would like to thank once again the Compagnia di San Paolo for its work in supporting and promoting Italian Introduzione INTRODUZIONE Lucrezia Calabrò Visconti La residenza per giovani curatori internazionali si struttura come un periodo di ricerca intensiva sul territorio italiano che culmina con un progetto di mostra collettivo. Mentre l’accento della residenza è sulla promozione di una piattaforma di dialogo e crescita per l’arte italiana in un’ottica a lungo termine, la contingenza spazio-temporale della mostra funge da bussola per orientare la ricerca sulla scena nazionale nei mesi di residenza. La mostra è anche occasione per supportare il lavoro di una selezione di artisti emergenti, attraverso un progetto che spesso ha sviluppato narrazioni curatoriali rilevanti per la pratica curatoriale nel suo complesso. La modalità operativa della residenza solleva una questione al contempo etica ed estetica: in che modo i tre curatori possono restituire uno spaccato della scena italiana, identificando una chiave di lettura che parli al sistema dell’arte locale e altresì al discorso culturale globale? La questione è al cuore della pratica curatoriale per come si è formalizzata negli ultimi trent’anni. Sempre più spesso il curatore incarna le ambizioni e le problematiche della contemporaneità globalizzata, trovandosi invitato a proporre tematiche indirizzate al discorso culturale internazionale, attraverso il “caso studio” del contesto geopolitico specifico in cui di volta in volta è chiamato ad operare. Il suo compito delicato diventa quello di evitare l’appiattimento del discorso locale ai temi dominanti
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