INDICE 1- Vita di Eduardo 2- Le commedie registrate per la RAI 3- La critica 4- Contributi vari(Zibaldone di pagine sparse) 5- Bibliografia ragionata 6- Dizionarietto 7- Postfazione PREFAZIONE Vogliamo per prima cosa informare il lettore sulle linee di condotta generale seguite nella realizzazione di queste pagine. Poiché Eduardo non amava dare particolari della sua vita, attualmente nei tanti libri monografici scritti su di lui e che ammontano a oltre un centinaio (quasi tutti da noi consultati) si trovano spesso avvenimenti, situazioni, date diverse per cui nello scrivere una sintesi biografica ci siamo attenuti al principio di citare gli autori e le pagine che recano date, problemi e circostanze differenti, a volte in antitesi, in modo da stimolare nuove e più approfondite ricerche. Ci vorrebbero molti volumi per avere tutti gli articoli scritti in giornali e riviste su Eduardo: esiste qualche raccolta antologica(vedi Bibliografia:antologie di articoli). Esiste un elenco abbastanza particolareggiato per date e autori che hanno scritto su Eduardo e che pubblichiamo per chi vorrà approfondire la materia, anche se non è facile trovare emeroteche fornite di tutte queste pubblicazioni. Si può però chiedere alle varie redazioni dei giornali e riviste. Per la parte informativa sulle opere abbiamo riportato le trame delle commedie registrate per la Rai con alcune riflessioni, cast di attori e tecnici, in modo che, assistendo alla visione dei DVD di una commedia, si possa avere la sensazione di vederla a teatro e leggere il nostro contributo e quasi sempre anche i ragionamenti e il pensiero di altri. Per la parte critica abbiamo cercato di riportare i molti diversi giudizi sulle caratteristiche dell’arte di Eduardo, non tralasciando i suoi rapporti con la tradizione e il rinnovamento teatrale. Ricerche ancora più approfondite si potranno compiere sui documenti degli archivi della famiglia Scarpetta-De Filippo, che gentilmente si presta alle richieste degli studiosi o presso la Siae. Anche Federico Frascani affermava nel 1958: “Non è facile scrivere una biografia di Eduardo De Filippo. Lui non vi aiuta…” (F. Frascani-La Napoli amara di Eduardo De Filippo-Parenti 1958 pag.123). Isabella Quarantotto de Filippo aveva detto a Eduardo: «Ma perché non ti decidi a scrivere tu una storia della tua vita?» e la risposta fu: «Ma nemmeno per sogno, quando me ne andrò, presto o tardi, voglio lasciare tutte le cose mbrugliate [imbrogliate N.d.R]» e ancora in occasione del discorso per la laurea honoris causa del 1976, Eduardo aveva aggiunto: «È la memoria a scegliere, e mi da solo quello che le piace ricondurre al presente. Bussare alla sua porta è inutile: non viene ad aprire». Proprio questa confusione e la grande importanza di Eduardo nell’ambito teatrale hanno determinato gli interessi di molti critici e biografi da Federico Frascani a Gennaro Magliulo, Fiorenza Di Franco, Emilio Pozzi, Paola Quarenghi, fino a Maurizio Giammusso il quale consultati moltissimi documenti, scrive un libro di oltre 400 pagine sulla vita di Eduardo del quale sono state pubblicate tre edizioni. Noi, nel nostro piccolo, come dicevamo, cercheremo di dare una sintesi della vita di Eduardo notando ciò che è rimasto ancora imbrogliato, non chiaro, per stimolare altri a ulteriori ricerche, precisazioni, conferme, negazioni su date e avvenimenti. Cercheremo anche di riportare vie e luoghi precisi in modo da indurre in particolare i giovani che si interessano di teatro a visitare questi posti perché riteniamo, non sappiamo se a torto o a ragione, che camminare attraversare i quartieri di Napoli e Roma per visitare i teatri dove principalmente Eduardo si esibiva, e i luoghi frequentati e/o menzionati nelle commedie (Vico San Liborio,Forcella, Vergini,Sanità, via Calabritto, Corso Umberto- che i napoletani chiamano Rettifilo -, Portici,Torre del Greco, Castellammare…) serva a capire più in profondità le atmosfere, i personaggi, le motivazioni, fermo restando l’ormai da tutti accettato carattere di universalità del mondo artistico eduardiano e delle sue commedie che vengono rappresentate ovunque in circa cento lingue diverse. Ma non vogliamo fare l’ apologia di Eduardo per cui quando saremo, anche se ingiustamente, in disaccordo con le sue scelte di vita, i comportamenti e i significati dei suoi personaggi, non eviteremo di informare il lettore che così potrà farsi, conoscendo pareri diversi, una sua personale idea. Non potremo non indicare biblioteche, librerie, associazioni, siti internet dove poter reperire ulteriori informazioni o materiali (libri o pagine, DVD, dischi, registrazioni audiovideo). Daremo informazioni anche a chi colleziona le edizioni dei libri scritti da Eduardo e/o delle riviste su cui si sono pubblicate alcune sue commedie. Per chiarimenti, gli studiosi potranno anche rivolgersi agli autori della presente pubblicazione e inoltre a qualcuno degli eredi della famiglia Scarpetta-De Filippo e/o ad attori e persone che lavorando in teatro sono maggiormente a conoscenza di particolari; noi indicheremo i loro nominativi e i recapiti di posta elettronica, Facebook, avendone noi richiesto e ottenuto il consenso. Ci scusiamo per il fatto di ripetere, a volte, date di nascita, vie, luoghi, libri ma riteniamo che ciò determini una maggiore facilità da parte del lettore a percepire comunicazioni,situazioni, atmosfere,anche perché noi per primi ci siamo trovati in difficoltà in alcune occasioni quando su un libro si indicava, ad esempio, il nome di un teatro ma non si precisava la città… VITA DI EDUARDO LE FAMIGLIE SCARPETTA E DE FILIPPO Come è ormai universalmente noto, Eduardo era uno dei figli illegittimi del grande attore e autore teatrale napoletano Eduardo Scarpetta. Figlio di Domenico Scarpetta ed Emilia Rendina, nacque il 13 marzo 1853 in un edificio nelle vicinanze del teatro San Carlo, successivamente abbattuto per costruire la Galleria Umberto. Dal suo matrimonio con Rosa De Filippo ebbe tre figli, Domenico (1876-1946), Vincenzo (1877-1952) e Maria (1891-1949). Di questi in realtà solo Vincenzo era figlio di entrambi; sulla paternità di Domenico infatti circolavano voci piuttosto fondate secondo le quali questi era il frutto di una relazione che sua madre Rosa aveva avuto con Vittorio Emanuele II. La figlia Maria invece era nata da una relazione di Scarpetta con una donna che ben presto affidò la bambina ad un istituto, dal quale il padre la rilevò ottenendone l’adozione. Vincenzo e Maria seguirono le orme del padre nel mondo del teatro. Maria, con lo pseudonimo di Mascaria, fu autrice di numerose commedie e riviste e sposò Mario Mangini, anch’egli autore teatrale e giornalista. Sarà tuttavia Vincenzo il depositario della tradizione paterna. Fin da piccolo mostra un grande talento per la musica, il canto e il disegno. Suo padre lo incoraggia ad intraprendere la carriera di attore, scrive per lui la parte di Peppeniello nella sua opera forse più famosa, Miseria e nobiltà. Vincenzo sposa Amelia Bottone dalla quale avrà tre figli, Eduardo, Dora e Vincenzo, detto Sissino. Da Eduardo e Maria Stalimene nascono Annamaria, Maria Vittoria e Mario, ultimo rappresentante della tradizione teatrale della famiglia Scarpetta, grande attore scomparso nel 2004. La figlia di Vincenzo Scarpetta, Dora, si unisce in matrimonio con Vittorio Viviani, figlio di Raffaele Viviani, attore, poeta e commediografo, dal quale avrà Paolo e Maria Carolina. Suo fratello Vincenzo invece, avrà a sua volta due figli, Giovanni ed Edoardo. Accanto alla famiglia “ufficiale” tuttavia, Scarpetta ebbe figli con altre donne, legate a sua moglie Rosa da vincoli di parentela. Capostipite della famiglia De Filippo era Pasquale, che sposò in prime nozze Luisa, madre di Rosa e di Luca. Dal matrimonio di Luca con Concetta Termini nacquero Rosa, Anna e Luisa. Con quest’ultima Eduardo Scarpetta concepì i tre fratelli De Filippo, Titina (1898-1963), Eduardo (1900-1984) e Peppino (1903-1980). Titina sposò l’attore Pietro Carloni, da cui nel 1923 avrà il loro unico figlio Augusto, che diverrà scrittore e giornalista parlamentare. Peppino invece sposa la sorella di Pietro, Adele Carloni, che nel 1930 lo rende padre di Luigi, anch’egli attore. La seconda moglie di Pasquale De Filippo fu Filumena. Dalla loro unione nacquero Pasquale e Anna. Quest’ultima ebbe con Eduardo Scarpetta due figli, Eduardo e Pasquale Passarelli. A questo va aggiunto che nell’ambiente teatrale napoletano era noto, anche se non fu mai reso pubblico, che anche Ernesto Murolo (1876-1939), poeta, commediografo, paroliere e padre a sua volta del noto cantautore napoletano Roberto Murolo (1912- 2003), fosse figlio di Eduardo Scarpetta. BIOGRAFIA DI EDUARDO 1900-1910 Eduardo De Filippo, secondo la maggior parte dei biografi, nasce alle ore 20 del 24 maggio 1900 a Napoli, nel quartiere Chiaia, nelle immediate vicinanze della “Villa Comunale” e precisamente al numero 13 di via Bausan. Secondo Federico Frascani Eduardo all’anagrafe risulterebbe nato il 26 maggio in via Vittoria Colonna 5, in un palazzo ormai abbattuto e vicinissimo al bel palazzo Scarpetta, tuttora esistente in via Vittoria Colonna 41. Emilio Pozzi aggiunge: «La prima cosa mbrugliata… sono due: la data e il luogo di nascita» 2. Peppino De Filippo invece riporta come data di nascita di suo fratello il 20 maggio3. Lui da bambino abitava in provincia, a Caivano, dove era stato affidato alle cure di una balia e quando veniva a Napoli a trovare i fratelli e la madre riferisce che si recava non in via Bausan 13, ma al numero 3 di via Ascensione a Chiaia. Questa circostanza potrebbe trovare la sua spiegazione nel fatto che le strade sono contigue e parallele e che quindi il palazzo avesse due entrate, una in via Bausan e l’altra in via Ascensione. 1 Federico Frascani, Eduardo, Totò, Maradona, Arte Tipografica, 1997, pag. 77 2 Emilio Pozzi, Parole mbrugliate, Bulzoni, 2007, pag.87 3 Peppino De Filippo, Una famiglia difficile, Marotta, pag. 164 Titina d’altra parte, per alimentare il mistero e la nostra curiosità, sostiene di essere nata in «via dei Mille, nella stessa casa dove due anni dopo nacque Eduardo e successivamente Peppino» 4.
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