
fi ARCHIVIO STORICO PBB LA CALABRIA E LA LUCANIA FONDATORE PAOLO ORSI ANNO VII - FASC. I vrA DI MONTE GIORDANO, 36 - PALAZZO TAVERNA ROMA MCMXXXVII /(33?-' ARCHIVIO STORICO PER LA CALABRIA E LA LUCANIA DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE ROMA - Via di Monte Giordano, 80 (Palazzo Taverna) PREZZI D'ABBONAMENTO. Per un anno : Interno L. 50 ; Estero L. 70 — Un numero separato L. 20 COMITATO DI REDAZIONE: „ S. G. MERCATI — G. AMBROSIO — C. F. CRISPO — E. GAGLIARDI , L. PARPAGLIOLO — T. CLAPS — S, DE PILATO SOMMAEIO DEL I FASCICOLO E. TEA. —L'attività di Giacomo Boni nell'Italia Meridionale (1888-1898). A. RIGGIO. .— Corsari tunisini nei mari di Calabria. E. Di CARLO. — Una denuncia anonima contro Pasquale Galuppi. , G. M. MONTI. — Dal carteggio inedito di Guglielmo Pepe, -y I. Giuseppe Massari e G. Pepe. RECENSIONI : V '•. CRISPO F. C. — Pélasgian and Jonians, di I. A. R. Munto., - , F. Russo O.F.M. — Francescaneeimo e Gioacchino da Fiore, di M. Niccoli. ;. Pubblicazioni ricevute in omaggio. COLLABORATORI." N. ABERG —S. AGATI— G, AGNELLO — G. ALESSIO — G. ANTONUCCI — G. BAGNANI — C. BATTISTI — E. BENZ — M. BRITSCHKOFF — Ce I. CAFICI -— B. CAPPELLI — G. CARANO — .DONVITÓ — C. CARUCCI — TI... CASSUTO — T. CASTIGLIONE — A. CELLI i— N. CROSTAROSA-SCIPIONI — C' F. CRISPO — E. CICCOTTI — R. CIASCA — T. CLAPS — R. CORSO — P. DE GRAZIA — V. DELLA SALA — C. DIEHEL — S. DE PILATO — E. Di CARLO — P. DUCATI — T. FIORE — F. FOBERTI — L. FRANCO — A. FRANGIPANE — S. FUCHS — E. GAGLIARDI— V. G. GALATI — E. GALLI :—C. A. GARUFI — F- GENOVESE — E* GIACOMELLI — M. GUARDUC^CI —• G. ISNARPI E. JAMISON — C. KORO- LEWSKIJ — D. LEVI'— G. LIBERTINI — A. LIPINSKJ .^.-D. RANDALL MAC IVTSR —i E. MAGALDI — P. MARCONI — Si 6. MERCATI — A. MONTI — G> M,- MONTI — G. MORABITO DE STEFANO — R/ MOSCATI — W. OLDFATHER— G. PALADINO — E. PEDIO .T— E. PONTIERI — U. RÈLLINI,— A. RIGGIO — G. ROBERTI —• G. ROBINSON ~ (}. ROHLFS — N. ROSSELLI—, J. RÒUSSET —r L. RUBINO — D. SANSONE — F. SARRE — G. SOHIRO' — G, SOLA>—L. TARDO — E. TEA — R. TRIFONE —• D. VENDOLA •— P. ZANCANI-MONTUORO e-U. ZANOTTI-BIANCO." • • ' •. :": •'• "'••„' '-<:< <J-~ • •'. ARCHIVIO STORICO PER LA CALABRIA E LA LUCANIA FONDATORE PAOLO ORSI ANNO VII - MOMXXXVII ROMA: COLLEZIONE MERIDIONALE - EDITRICE MnKTE «TO-RDATJO. 36 - PALAZZO TAVERNA INDICE DELL'ANNO 1937 ARTICOLI PAG. CAPPELLI BIAGIO. — Appunti per l'ubicazione di due mona­ steri basiliani 273 CKISPO C. FELICE. — Di Zaleuco e di alcuni tratti della civiltà locrese (fine) 173 Di CARLO EUGENIO. —• Una denuncia anonima contro Pasquale Qalìwppi 35 Rapporti fra il Cardinale Lambruschini e Pasquale Gal­ luppi 269 GriANNONE PASQUALE. — Preparativi di una spedizione contro i Turchi nel 1614 121 MANDALARI MARIA TERESA. — Le grotte di Possano Calabro (con 2 tav. f. t.) 243 MERCATI SILVIO G-. — Appunti Telesiani. I. Bernardino Telesio ; II. Tommaso arcivescovo Cosentino ; III. Paolo Telesio ; IV. Il Card. Sirleto e Valerio Telesio ; V. Antonio Telesio ; VI. Nicola Telesio 215 MONTI GENNARO M. — Dal carteggio inedito di G. Pepe. I. G. Mas­ sari e G. Pepe 41 II. G. Ulloa e la Sig. Pepe-Cowendry. - III. Lettere e poesie consolatorie per la morte di G. P 145 RIGGIO ACHILLE. -— Corsari tunisini nel mare di Calabria . 19 SCIPIONI-CROSTAROSA NOEMI. — Lettere inedite di B. Telesio e Giano Pelusio nel carteggio del Card. Sirleto .... 105 TEA EVA. — L'attività di G. Boni nell'Italia Meridionale (1888-1898) 1 G. Boni e i monumenti del Mezzogiorno d'Italia. Lucania e Calabria 129 ZANCANI-MONTUORO PAOLA. — Botrys, bronziere lucano (con 1 tav. f. t.) 93 VARIE Per un dizionario delle Case di regola benedettina .... 165 MERCATI SILVIO G-. — San Mercurio ed il Mercurion . 295 DE PAOLA VINCENZO. — Notizie della borgata Mezzana di San Severino Lucano 297 IN MEMORIAM Eugenio Malgeri — di Vito G. Galati (con nota bibliografica) 159 Giuseppina Le Maire — di Arcb. St., E. Buonaiuti, G. Isnardi 307 • RECENSIONI a.s.c.l. — Venosa, Banzi, Metaponto, relazione di scavi e ritro­ vamenti di G. Pesce 168 A.S.L. — Alfonso Bendano, a cura di G. Puccio 169 CRISPO C. FELICE — Pdasgian and Jonians, di J. A.R. Mnnro 69 GAGLIARDI-GABBRIELLI M. — Importante piatto invetriato scoper­ to a Oaocuri, di N. Catanuto 327 ISNARDI GIUSEPPE. — Nordkalabrien - Eine Sozialgeographische Studie, di Paul Sehmidt. — Studi Silani, a cura di Fond. Politecnica Mezzog. Italia 323 F. Russo, O.F.M. — Francescanesimo e Gioacchino da Fiore, di M. Niccoli 79 Pubblicazioni ricevute in omaggio 91-171 L'ATTIVITÀ' DI GIACOMO BONI NELL'ITALIA MERIDIONALE (1888-1898). Lo studio sistematico dei monumenti nell'Italia meridionale seguì, com'è noto, le vicende del gusto europeo, fra il XVII e il XIX secolo. Quando nel Seicento gli studi classici da estetici divennero archeologici e sorse la scienza antiquaria a sussidio della storia, gli antichi monumenti del Mezzogiorno d'Italia furono i primi a risentirne il benefìcio. L'esempio di frate Fan- zello, che nel secolo XVI percorreva la Sicilia, visitando le ro­ vine e annotandone le iscrizioni, fu seguito da P. Pancrazi da Cor­ tona, dal Cliiver e da molti studiosi italiani e stranieri e le pubbli­ cazioni che ne derivarono — alcune di gran mole come il Voyage pittoresque dans le Royaume de Naples et de Sicile del Saint-Non et le Voyage pitloresque des iles de Sicile, Malte et Lipari de J. Houel — contribuirono non poco allo sviluppo del gusto neo­ classico. Le ricerche iniziate in Sicilia da intelligenti mecenati quali il Principe di Biscari e il Principe di Torremuzza, furono dopo il 1799 organizzate dallo stesso Governo Borbonico mediante una Commissione di antichità e Belle Arti che promosse scavi e restauri in molti centri della Sicilia ; scavi che furono poi illu­ strati dal Presidente della Commissione, il Duca Serradifalco, nella sua opera monumentale sulle Antichità della Sicilia esplorate ed illustrate. Nel 1812 Cockerell iniziò lo studio dei templi di Agrigento e Selinunte, cui seguirono nel 1823-24 quelli di HittorfE, Stier e Zanth sulla policromia nell'architettura greca di Sicilia. Nel Mezzogiorno continentale quasi tutti gli sforzi del Governo furono concentrati ad Ercolano ed a Pompei (scoperte nel 1738-48): ma anche i monumenti di Pesto, dopo i lavori eseguitivi dal conte F. Gazzola, vennero illustrati dal Paoli e da molti studiosi italiani e stranieri tra cui il Winckelmann. La Calabria e la Lucania, con comunicazioni difficili restavano quasi tagliate fuori da quel mo­ vimento. Doveva il romanticismo celebrare la bellezza paesi­ stica di quelle terre selvaggiamente sublimi per il contrasto fia la natura non tocca e gli avanzi di remote e gloriose civiltà.1 Al­ cuni viaggiatori percorsero a piedi, altri in corriere o a cavallo la Calabria e ne lasciarono descrizioni 2, non senza accenni dramma­ tici ai pericoli del brigantaggio, che facevano dire a uno di essi, il Lear reduce « da una delle contrade più selvagge d'Europa al felice regno inglese » : « Ringrazio Dio che mi ha tratto in salvo al migliore dei monarchi ». Le Puglie, meno pittoresche della Calabria e prive di impor­ tanti monumenti classici, rimasero presso che inesplorate sino al secolo XIX, salvo nelle necropoli di Ruvo e Canosa e nei monu­ menti d'età barocca, messi in vista dal celebre falsificatore Dominicis. Le ricerche di Houillard-Bréholles. e degli archi­ tetti Baltard e Garnier furono dirette specialmente all'illustra­ zione della storia normanna e sveva. Affinchè i monumenti me­ dioevali pugliesi, massima gloria della regione, fossero bene stu­ diati e compresi per la sola loro bellezza, era necessaria quella revisione di valori artistici, in senso cristiano, che fu compiuta nella prima metà del secolo XIX dal purismo europeo. Nel 1804 scendeva per la prima volta in Italia Karl Friedrich von Rumhor, che con il francese Rio scoperse i nostri primitivi e ne pubblicò i documenti. Egli si spinse fino a Napoli, dove am­ mirò il Museo Pompeiano di Portici e le collezioni Farnese, sole rimaste in sede, dopo la fuga dei Borboni a Palermo. Visitate Pesto e Capri se ne tornò a Roma, nè mai più fece ritorno nelle Provincie meridionali. 1 V. una larga bibliografia in E. CIONE, L'amore per Napoli nei romantici (1830-48) «Rassegna storica napoletana >>, 1936 n. 2. 2 La bibliografia nella prefazione di L. Parpagliolo alle «Visioni di Calabria » di Teodoro Brenson, Roma, Coli. Merid. Ed. 1929. Glie ne rimase però il rimpianto, perchè da quel primo as­ saggio aveva ben compreso quante bellezze vi giacessero inesplo­ rate. Occupato ad investigare gli archivi toscani e veneti, additò il campo fertilissimo a un giovine, da lui conosciuto in viaggio (1828), Heinrich Wilhelm Schulz. Insieme col tema gli dava il metodo : rivalutare i monumenti del Medioevo e farne la storia col sussidio delle fonti archiviali. Lo Schulz si pose all'opera. Presi a compagni il pittore Hallmann di Hannover e l'architetto siciliano Saverio Cavallari, percorse in sei anni le due Sicilie, annotando e facendo rilievi ; e chiuse la sua campagna con una ricerca accurata di documenti negli archivi reali di S. Severino. Non potè però compiere e dare alle stampe il frutto de' suoi studi, perchè, distratto da cariche e onori, fu prevenuto dalla morte nel 1855. La pubblicazione delle sue note, ristrette all'Italia conti­ nentale, comparve solo nel 1860, per cura di Ferdinand von Quast, direttore del Museo di Berlino ; e sebbene l'opera difet­ tasse di nessi storici, fu per molti una rivelazione di quanto re­ stava a fare per l'arte dell'Italia meridionale. Nel 1860 le provincie del mezzogiorno vennero a far parte del regno italiano, e cominciò un nuovo periodo nella storia dei loro monumenti. Intorno a quel tempo il gusto era ormai com­ pletamente eclettico, e il valore storico passava in prima linea. Tutti gli stili erano considerati degni di attenzione e di pre­ servazione ; se mai, il disfavore andava al maturo cinquecento e all'età barocca.
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