Giacomo Puccini � Giacomo Puccini Nasce Il 22 Dicembre Del 1858 a Lucca

Giacomo Puccini � Giacomo Puccini Nasce Il 22 Dicembre Del 1858 a Lucca

Giacomo Puccini ! Giacomo Puccini nasce il 22 dicembre del 1858 a Lucca. È l’ultimo di una dinastia di compositori che da più di un secolo deteneva il monopolio della vita musicale cittadina. Crebbe con sei sorelle e un fratello nella casa di corte S. Lorenzo. I primi insegnamenti musicali li ricevette da suo padre Michele. Nel 1868 si iscrisse nella classe di violino all’istituto musicale G. Pacini , una scuola molto rinomata anche al di fuori di Lucca. Nell’ambiente lucchese si ebbe le sue prime composizioni come la Messa a 4 voci, che fu poi il pezzo per il suo diploma nel 1880.! Dal 1880 al 1883 Puccini frequentò il conservatorio di Milano. Subito dopo l’esame finale al conservatorio compose la sua prima opera lirica, Le Villi. ! Giulio Ricordi, il più importante editore musicale italiano, si accorse di Puccini e non solo inserì Le Villi nella sua casa editrice ma commissionò una seconda opera lirica: Edgar. Questa composizione fu molto lunga e laboriosa e la prima assoluta nel 1889, fu un insuccesso totale.! Puccini nel frattempo si era innamorato di una donna sposata, Elvira Bonturi che nel 1886 lasciò il marito per lui. Dopo la morte del marito di Elvira i due poterono legalizzare la loro convivenza e legittimare il figlio Antonio che aveva già compiuto 17 anni.! Vissero in difficili condizioni finanziare in diverse case in affitto, anche ospiti da parenti, separati l’uno dall’altro. Grazie alla terza opera “Manon Lescaut” (1893) che Puccini riuscì a creare una solida base economica per se e la sua famiglia.! Nel 1896 con “La Bohème” colse un successo ancora più grande che si estese anche a livello internazionale. Il successo non mancò neanche alle due opere successive “Tosca” (1900) e “Madame Butterfly” (1904) grazie alle quali Puccini divenne il più famoso e ricco compositore.! Nel 1913 Puccini ricevette da una casa editrice viennese l’incarico di scrivere un’operetta è così nacque “la rondine” (1917), con grandi difficoltà poiché c’era la prima guerra mondiale, tanto odiata da Puccini. Due passioni importanti per Puccini erano le automobili e le case. Fece costruire una villa a Viareggio in sostituzione a quella di torre del lago e vi si trasferì verso la fine del 1921. In questa casa lavorò alla sua ultima opera lirica “Turandot” di cui aveva cominciato ad occuparsi nel 1920. Opera molto complicata, quasi da far abbandonare Puccini all’impresa.! Gli venne diagnosticata un carcinoma laringeo tanto che dovette recarsi a Bruxelles per le cure. Fu operato ma pochi giorni dopo morì, il 29 novembre 1924. ! http://musica.san.beniculturali.it/protagonista/giacomo-puccini/! Manon Lescaut ! Manon Lescaut è un'opera divisa in quattro atti di Giacomo Puccini.! La prima rappresentazione ebbe luogo la sera del 1º febbraio 1893 al Teatro Regio di Torino, con Cesira Ferrani e Giuseppe Cremonini Bianchi. In questa occasione, l'opera ottenne un successo clamoroso alla presenza del compositore. ! ! ! ATTO I! Il primo atto si svolge a Amiens. Qui Renato Des Grieux, studente, e Manon Lescaut, ragazza destinata alla vita monastica, si incontrano: è amore a prima vista. Il fratello di lei, però, vuole costringerla a sposare Geronte, un ricco banchiere.! Renato, complice un amico che scopre cosa il fratello della ragazza stia tramando, anticipa Geronte: rapisce Manon e la porta via con sé verso un’esistenza di grandi sentimenti ma, certo, di stenti.! ATTO II All’apertura del secondo atto, a Parigi, infatti, Manon è tornata da Geronte, stanca delle difficoltà della vita con Des Grieux. Ma l’amato le manca. Il fratello lo manda a chiamare. I due amanti vengono colti nel loro abbraccio segreto proprio da Geronte.! Manon, prima di fuggire col suo cavaliere, tenta di rubare alcuni gioielli dalla casa di Geronte. Le guardie la sorprendono in questo intento: insieme a quella di adulterio, su Manon cade l’accusa di furto ai danni del banchiere a cui era stata promessa.! ATTO III Il terzo atto si svolge a Le Havre, prigione in cui Manon è rinchiusa con altre donne. Alcune della quali come lei aspettano di essere imbarcate per gli Stati Uniti. La ragazza tenta invano la fuga! In ultima istanza, Des Grieux implora il comandante della nave diretta oltre oceano di imbarcare anche lui. L’uomo acconsente. I due amanti salpano alla volta degli Stati Uniti.! ATTO IV L’atto di chiusura, il quarto, è ambientato in “una landa sterminata ai confini di New Orleans”. I due amanti vagano senza meta e senza mezzi fino al più tragico dei finali.Manon, vinta dagli stenti muore fra le braccia del suo amato.! libretto “Manon Lescaut di G.Puccini” - Teatro del Maggio Musicale Fiorentino! La Bohème ! La bohème è una delle opere musicali più importanti di Giacomo Puccini. Si compone di quattro atti, indicati come quadri. Il libretto fu scritto Luigi Illica e Giuseppe Giacosa, ispirato al romanzo di Henri Murger “Scene della vita di Bohème” (Scènes de la vie de bohème) del 1851. L’opera venne rappresentata per la prima volta il 1° giorno di febbraio del 1896 presso il teatro Regio di Torino.! La nascita de "La Bohème" fu alquanto burrascosa: all'epoca anche il compositore e librettista Ruggero Leoncavallo stava infatti lavorando ad un'adattamento musicale della medesima opera. Puccini, quando lo seppe, continuò comunque nel suo lavoro, consapevole dei suoi mezzi.! Quando l'opera debuttò nel 1896 al Teatro Regio di Torino (diretta da un ventinovenne Arturo Toscanini), ebbe un buon successo di pubblico. Al contrario, l'opera di Leoncavallo, rappresentata la prima volta nel 1897, cadde rapidamente nell'oblio.! La critica in principio si dimostrò fredda nei confronti dell'opera di Puccini; in seguito però si allineò al generale consenso riscosso in molti teatri che continua ancora oggi.! ! ! Una delle rappresentazioni più famose dell’opera è infatti l’interpretazione di Mirella Freni e Luciano Pavarotti nei rispettivi ruoli di Mimi e Rodolfo (San Francisco,1989). ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Personaggi ! Mimì - soprano! Musetta - soprano! Rodolfo, poeta - tenore! Marcello, pittore - baritono! Schaunard, musicista - baritono! Colline, filosofo - basso! Benoît, il padrone di casa - basso! Alcindoro, consigliere di stato - basso! Trama L'esistenza spensierata di alcuni giovani artisti bohémien nella Parigi del 1830, costituisce l'ambientazione dei diversi episodi in cui si snoda l'intera opera.! ! QUADRO I! Nella soffitta! Il periodo è la vigilia di Natale. Marcello (un pittore) e Rodolfo (un poeta) tentano di scaldarsi davanti a un caminetto. Si unisce a loro prima il filosofo Colline e in seguito il musicista Schaunard con un cesto di cibarie e la notizia di aver finalmente guadagnato qualche moneta. L'inaspettata visita di Benoît (il padrone di casa) smorza gli entusiasmi.! Con uno stratagemma il padrone di casa viene allontanato e il gruppo di amici si reca al caffè Momus.! Rodolfo rimane indietro, promettendo di raggiungerli non appena avesse finito di scrivere il suo articolo.! Mimì, la giovane vicina di casa, bussa alla porta di Rodolfo per chiedergli una cortesia: il suo lume si è spento e vorrebbe una candela per riaccenderlo. La ragazza però ha un mancamento: è il primo sintomo della tisi.! Quando alfine si accinge a tornare a casa, si rende conto di aver perso la chiave della sua stanza. Sia Rodolfo che Mimì si inginocchiano per cercarla; nella concitazione del momento, entrambi i lumi si sono spenti.! Rodolfo, volendo trascorrere più tempo in compagnia di Mimì, nasconde in tasca la chiave appena ritrovata. Le loro mani si incontrano e Rodolfo esclama: “Che gelida manina! Se la lasci riscaldar…”! I due conversano delle loro vite, mentre continuano a cercare la chiave al buio. Mimì racconta di vivere da sola e di essere una ricamatrice di fiori.! L'intimità dei due viene interrotta dalle grida degli amici di Rodolfo, che reclamano la sua presenza al caffè; Mimì gli propone di accompagnarla, quindi entrambi si recano al caffè Momus.! ! ! ! ! ! ! ! QUADRO II! Al caffè Momus! Il gruppetto di amici si ricongiunge al caffè Momus, dove Rodolfo presenta agli altri la giovane Mimì.! Intanto giunge anche Musetta, una vecchia fiamma di Marcello, insieme al ricco e non più giovane Alcindoro. Musetta fa di tutto per attirare l'attenzione di Marcello, arrivando a togliersi una scarpa e scoprire la caviglia, con la scusa di un dolore improvviso al piede.! Marcello non può resisterle e si ricongiunge quindi alla giovane. I due se ne vanno insieme al gruppo di amici lasciando ad Alcindoro la scarpetta e il conto. ! ! QUADRO III! La Barriera d'Enfer! ! E' giunto ormai il mese di Febbraio.I litigi tra Marcello e Musetta scatenati dalla gelosia sono ormai la norma, così come le incomprensioni tra Rodolfo e Mimì. Durante un dialogo tra Rodolfo e Marcello, ascoltato segretamente da Mimi, lei viene incolpata di eccessiva leggerezza e infedeltà.! Rodolfo ha intuito la malattia di lei, capisce anche che vivere in una soffitta potrebbe peggiorare le sue condizioni.! Il ricordo dei bei momenti passati insieme ha però la meglio, e i due rinviano l'inevitabile addio all'ormai prossima primavera.! Musetta e Marcello si separano dopo l'ennesima lite.! QUADRO IV! Di nuovo in soffitta! ! Marcello e Rodolfo, separati ormai da Musetta e Mimì, parlano dell'amore e delle pene che porta con se’. L'atmosfera diventa più giocosa, sopraggiungono anche Colline e Schaunard. I giochi e le battute, però, servono solo a mascherare la profonda disillusione che i quattro provano realmente.Arriva di corsa Musetta che avverte di aver visto Mimì sulle scale, sofferente.! Musetta invia Marcello a vendere i suoi orecchini per comprare delle medicine per Mimì. Lei stessa parte alla ricerca di un manicotto per scaldare le mani di Mimì. Colline decide di contribuire, vendendo il suo amato cappotto.! Nella soffitta del loro primo incontro, Rodolfo e Mimì ricordano con tenerezza i giorni del loro amore.

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