A 11-07-2007 15:01 Pagina 1 (Giallo/Process(Cyan/Process(Magenta/Process(Nero/Process(ORO pellicola) CyanBlack Yellow Magenta pellicola) pellicola) pellicola) pellicola) S.I.C.O. S Servizio Informazioni Chiese Orientali Anno 2006 - A. LXI Servizio Informazioni Chiese Orientali Anno 2006 A. LXI S.I.C.O. Servizio Informazioni Chiese Orientali Anno 2006. Annata LXI Pubblicazione annuale acuradellaCongregazioneperleChieseOrientali Via della Conciliazione, 34 – 00193 Roma Tel. 06/69.88.19.24 – Fax 06/69.88.43.00 In copertina: Icona raffigurante san Tommaso Apostolo, collocata nel Pontificio Collegio Damasceno, opera del P. Jacob Kooruth In IV di copertina: Croce copta Finito di stampare nel mese di giugno dalla TIPOGRAFIA VATICANA 00120 CITTA` DEL VATICANO SOMMARIO Presentazione . 7 Atti del Sommo Pontefice I. Interventi del Santo Padre . 11 II. Viaggio Apostolico in Turchia . 47 III. Visite « ad Limina Apostolorum » . 80 IV. Udienze . 81 V. Provviste . 82 VI. Altre nomine . 88 Congregazione per le Chiese Orientali I. Attivita` di S.B. Eminentissima il Card. Prefetto . 93 II. Attivita` di S.E. Mons. Segretario . 160 III. Eventi di rilievo . 168 IV. Approvazione dei testi liturgici . 196 V. Attivita` assistenziale . 197 VI. Studi e formazione . 207 Comunicazioni I. Elezioni di Superiori religiosi . 211 II. Defunti . 212 III. Brevi notizie . 213 IV. Studi e approfondimenti . 217 3 PRESENTAZIONE Cari Lettori, Mi e` gradito di porgere un cordiale saluto nell’atto di presen- tare il numero del Servizio Informazioni Chiese Orientali per l’an- no 2006. E` un saluto rivolto in modo speciale alle comunita` orien- tali cattoliche, alle quali siamo vicini con sempre fervida preghiera. Il mio pensiero va in particolare alla Terra Santa, all’Iraq e al Libano, dove la testimonianza ecclesiale e` alquanto sofferta per la mancanza di pace e per innumerevoli altre difficolta` ,lequali, tuttavia, non potranno mai spegnere la speranza e la generosa confessione dell’amore di Cristo davanti al mondo. Va subito ricordata anche la comunita` cristiana di Turchia, che ha avuto per prima in Oriente il dono straordinario della visita di Sua Santita` il Papa Benedetto XVI. Ringraziamo il Signore per quell’evento storico, avviato tra forti timori e realizzatosi invece in modo grandioso. Ho avuto l’onore e la gioia di accompagnare il Santo Padre e sono lieto di condividere con i lettori l’intima sod- disfazione per i risultati altamente positivi del viaggio, che ha dato incoraggiamento alla comunita` cattolica e ha disegnato prospetti- ve nuove in campo ecumenico ed inter-religioso. Il “SICO” riserva adeguata attenzione alla visita papale, che Benedetto XVI all’Angelus di domenica 26 novembre 2006 aveva posto sotto gli auspici del Beato Papa Roncalli: « Con fiducia mi pongo sulle orme dei miei venerati predecessori Paolo VI e Gio- vanni Paolo II; ed invoco la celeste protezione del Beato Giovanni XXIII, che fu per dieci anni Delegato Apostolico in Turchia e nutrı` per quella nazione affetto e stima ». Nel viaggio, il Santo Padre ha evocato altresı` l’opera di un altro Pontefice, Benedetto XV, alquanto insigne per la sollecitudine verso gli orientali catto- lici di Turchia: la comunita` cattolica gli ha da tempo dedicato un monumento presso la cattedrale latina di Istanbul. Ma per parte mia ho pensato che ad accompagnare il Santo Padre fosse anche il caro don Andrea Santoro, sacerdote « fidei donum » della diocesi di Roma, che il 5 febbraio 2006 nella chiesa di Santa Maria di Tre- bisonda ha perso la vita per mano violenta: quel martirio, come il 5 «piccolo seme evangelico», ha contribuito al frutto abbondante espresso nell’abbraccio indimenticabile tra Benedetto XVI e il po- polo turco. Desidero, poi, citare e ringraziare la « Chiesa greco-cattolica romena unita con Roma », che ho visitato per celebrare l’elevazione al grado Arcivescovile Maggiore; la comunita` bizantino-ucraina di Polonia, con la quale ho festeggiato importanti ricorrenze; e le vivaci comunita` orientali degli Stati Uniti d’America e del Canada, tutte rappresentate a Chicago in un importante convegno che ho vissuto anch’io nel segno della fraterna preghiera e della riflessione. Il mio grazie si estende a tutti coloro che confermano la pro- pria solidarieta` verso l’Oriente cattolico: ai pastori e alle Chiese del mondo intero che si fanno nostri benefattori; alle agenzie che compongono la R.O.A.C.O., con rinnovato augurio ad Œuvre d’Orient nel 150º di fondazione; e ai singoli amici dell’Oriente cattolico. Su tutti invoco la protezione del Signore « che ama chi dona con gioia ». c Ignace Moussa I Card. Daoud Patriarca emerito di Antiochia dei Siri, Prefetto 6 ATTI DEL SOMMO PONTEFICE I. INTERVENTI DEL SANTO PADRE Lettera del Santo Padre alla Chiesa greco-cattolica in Ucraina Messaggio inviato il 22 febbraio 2006 al Cardinale Lubomyr Husar per commemorare il sessantesimo anniversario dello pseudo- sinodo di Lviv del marzo 1946. Al Signor Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Kiev-Halicˇ «Chihasetevengaa mee beva,chicredeinme.Comedicela Scrittura, fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno » (Gv 7,37- 38). Queste parole del Signore riecheggiano nel mio cuore, mentre penso alla Chiesa greco-cattolica ucraina che si appresta a comme- morare i tristi eventi di cui fu testimone, all’inizio del marzo di sessant’anni fa, la Cattedrale di san Giorgio a Leopoli. Nonostante fossero perseguitati, oppressi, privati dei propri Pastori da un appa- rato statale ideologico e disumano, i credenti in Cristo dell’Ucraina erano rimasti fedeli all’eredita` spirituale di Olga e Vladimiro, quan- do il Battesimo da essi accolto si manifesto` ,secondoleparoledel- l’amato Giovanni Paolo II, nella Lettera Apostolica Euntes in mun- dum,come«elementodecisivoperquelprogressocivileeumano, che tanta importanza riveste per l’esistenza e per lo sviluppo di ogni Nazione e di ogni Stato » (n. 5). Purtroppo, in quei tristi giorni del marzo 1946 un gruppo di ecclesiastici, raccolti in uno pseudo-sino- do che si arrogo` il diritto di rappresentare la Chiesa, attento` grave- mente all’unita` ecclesiale. Si intensificarono poi le violenze contro quanti erano rimasti fedeli all’unita` con il Vescovo di Roma, pro- vocando ulteriori sofferenze e costringendo la Chiesa a ridiscendere nelle catacombe. Ma, pur tra indicibili prove e patimenti, la Divina Provvidenza non permise la scomparsa di una comunita` che, per secoli, era stata considerata legittima e vivace parte dell’identita` del popolo ucraino. La Chiesa greco-cattolica continuo` cosı` arendere 9 la propria testimonianza all’unita` ,allasantita` ,allacattolicita` eapo- stolicita` della Chiesa di Cristo. Il ricordo di quanto avvenne sessant’anni fa deve diventare stimolo per la comunita` affidata alle sollecitudini pastorali della riorganizzata Gerarchia greco-cattolica in Ucraina ad approfondire il suo intimo e convinto legame con il Successore di Pietro. Da quella Chiesa, purificata dalle persecuzioni, sono sgorgati fiumi di acqua viva non soltanto per i cattolici ucraini, ma per l’intera Chie- sa cattolica sparsa nel mondo. Nel paziente cammino della fede vissuta giorno per giorno, nella comunione con i Successori degli Apostoli, la cui unita` visibile e` garantita dal Successore di Pietro, la Comunita` cattolica ucraina e` riuscita a conservare viva la sacra Tradizione nella sua integrita` .Perche` questo patrimonio prezioso della « Paradosis »permangaintuttalasuaricchezza,e` importante assicurare la presenza dei due grandi filoni dell’unica Tradizione — il filone latino e quello orientale — ambedue con la molteplicita` di manifestazioni storiche che l’Ucraina ha saputo esprimere. Duplice e` la missione affidata alla Chiesa greco-cattolica in comunione pie- na con Pietro: e` suo compito, da una parte, mantenere visibile nella Chiesa cattolica la tradizione orientale, dall’altra, favorire l’incontro delle tradizioni, testimoniando non solo la loro compatibilita` ,ma anche la loro profonda unita` nella diversita` . Venerato Fratello, prego perche` quest’anniversario diventi, co- me ebbe a scrivere il venerato Giovanni Paolo II nella Lettera Apostolica Si fa vicino,«supplicaalloSpiritoParaclito,perche` faccia crescere tutto cio` che favorisce l’unita` ediacoraggioefor- tezza a quanti si impegnano, secondo gli orientamenti del Decreto conciliare Unitatis Redintegratio,inquest’operabenedettadaDio. E` supplica per ottenere l’amore fraterno, il perdono delle offese e delle ingiustizie subite nella storia » (n.11). Mi unisco spiritualmen- te all’azione di grazie che viene celebrata nella consapevolezza condivisa della comune missione di obbedire al comando di Cristo: Ut unum sint.InvocoMarialaTheotokos eitantimartiriche adornano il volto delle vostre comunita` edicuoreimpartoa Lei, ai Vescovi, ai sacerdoti, ai consacrati e ai fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina, quale segno del mio costante affetto e ricordo, una speciale Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, 22 febbraio dell’anno 2006, festa della Cattedra di san Pietro Apostolo. 10 Udienza del Santo Padre ai Membri del Sinodo Patriarcale Armeno 20 marzo 2006 Il Discorso del Santo Padre Beatitudine, venerati fratelli nell’Episcopato, cari fratelli e sorelle! Con gioia vi saluto e vi do il mio cordiale benvenuto! Siete giunti a Roma da diverse parti del mondo, recando con voi la consapevolezza di appartenere ad una Chiesa antica e nobile, che con i suoi tesori spirituali contribuisce ad arricchire la bellezza della Sposa di Cristo. Grazie, Beatitudine, per le fervide espressio- ni di comunione che mi ha rivolto
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